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Latino: Tacito, Germania
Inglese: N. Mandela e M. L. King
Filosofia: E. Levinas e F. Nietzsche
Storia: Nazismo e Fascismo e Apartheid
Scienze: C. Lombroso
3.3.2 Mein Kampf................................................................................................ 12
3.3.3 Lo sterminio degli ebrei e la “soluzione finale”..........................................13
3.4 LA SHOAH: i timori di fronte ad uno scavo storiografico..................................14
3.4.1 Intenzionalisti e funzionalisti.....................................................................14
3.4.2 Contro il negazionismo.............................................................................. 15
3.4.3 Chi vuole continuare il lavoro di Hitler?.....................................................15
3.5 L’APARTHEID.................................................................................................... 16
4 CONTRO...................................................................................18
4.1 GEORGE GROSZ............................................................................................... 18
4.1.1 La vita........................................................................................................ 18
4.1.2 I pilastri della società – 1926 – Berlino, Staatliche Museen, Nationalgalerie
– olio su tela........................................................................................................... 19
4.2 EMMANUEL LEVINAS........................................................................................ 19
4.2.1 Cenni biografici.......................................................................................... 19
4.2.2 Totalità e infinito (1961): l’etica dell’Altro..................................................20
4.2.3 Il razzismo come negazione dell’umanità dell’uomo.................................21
4.3 NELSON MANDELA........................................................................................... 22
4.3.1 Life............................................................................................................. 22
4.4 A MODERN MARTYR: MARTIN LUTHER KING.....................................................23
4.4.1 Life............................................................................................................. 23
4.4.2 I have a dream speech..............................................................................24
4.5 UNA TESTIMONIANZA : PRIMO LEVI, SE QUESTO E’ UN UOMO.........................25
4.5.1 La vita........................................................................................................ 25
4.5.2 Se questo è un uomo.................................................................................27
5 RAZZISMO OGGI: COME LO COMBATTIAMO?................................28
5.1.1 Consiglio d’Europa – Osservatorio europeo dei fenomeni razzisti e xenofobi
(EUMC) 28
5.2 Dichiarazione universale dei diritti umani (1948)............................................29
5.3 Manifesto contro ogni razzismo (2008)............................................................29
5.4 In Italia............................................................................................................. 29
Il Razzismo Federica Rovetta – a.s. 2011/2012
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6 LUIGI LUCA CAVALLI SFORZA: “IL RAZZISMO NON HA FONDAMENTO
SCIENTIFICO”................................................................................30
7 Curiosità................................................................................... 31
7.1 Il cervello dei razzisti “funziona” diversamente...............................................31
8 Bibliografia e sitografia.............................................................32
Il Razzismo Federica Rovetta – a.s. 2011/2012
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“…non bisogna concentrarsi così tanto sul ramo o sulla
foglia, da dimenticare che essi sono parti di un albero, e
questo di un bosco…”
[Mario Vargas Llosa]
1 Premessa
Il 13 dicembre 2011 un militante di estrema destra ha sparato contro
cinque senegalesi, uccidendoli, a Firenze, in piazza Dalmazia al mattino e al
mercato di San Lorenzo nel pomeriggio, per poi togliersi la vita.
Questo episodio, e molti altri in questi mesi, mi ha fatto riflettere riguardo
al razzismo, questo infondato sentimento di odio nei confronti di una persona o
di un gruppo di persone; pensavo che, dopo l’Olocausto e la Seconda guerra
mondiale, questo odio si fosse in qualche modo, non dico dileguato, ma
attenuato. Invece, mi sono accorta che non è affatto così, che al mondo ci sono
ancora persone capaci di odiare in questo modo. Ciò sembra un controsenso:
nei paesi più avanzati e civilizzati si dovrebbe essere intelligenti e colti, si
dovrebbe conoscere la storia e non rifare gli stessi errori. E invece è proprio qui
che episodi di razzismo sono più frequenti. Non voglio cadere anche io nella
trappola della discriminazione dicendo questo, ma solo esprimere
un’incredulità di fronte a questo fenomeno.
Con questa ricerca ho voluto approfondire il sentimento di razzismo,
considerando specialmente gli avvenimenti del 1900 (Antisemitismo e
Apartheid), senza trascurare i movimenti anti razziali statunitensi,
evidenziandone le idee, le origini e gli sviluppi, fino alle recenti iniziative per
combattere e controllare questo fenomeno.
Non bisogna dimenticare le recentissime guerre separatiste della ex
Iugoslavia, dove si sono verificati atroci episodi di razzismo soprattutto da
parte della Serbia, segno evidente della facilità con cui si può ricadere negli
errori del passato. Per brevità non ho incluso nella ricerca i fatti relativi a
questo argomento, ma ad ogni modo, purtroppo anche in questo caso, un
popolo ne schiaccia un altro perché si crede appartenente ad una razza
superiore. Germania
Partirò quindi da Tacito, la cui opera ispirò Hitler circa la
superiorità dei germani “una razza pura ed incontaminata”, perché secondo
me da questa interpretazione arbitraria (Tacito si riferiva alla lontananza e
all’impraticabilità delle terre dei germani) si capisce quanto può essere facile la
diffusione di idee razziste in determinate condizioni storiche e sociali.
Ho suddiviso il mio lavoro in due sezioni principali: eventi storici e persone
che si sono espressi a favore del razzismo e, al contrario, figure contro ogni
forma di odio razziale.
Nella prima categoria si possono facilmente riconoscere Hitler e Mussolini,
con le epoche nazista e fascista rispettivamente in Germania ed Italia, e quindi
l’episodio della Shoah; il fenomeno di Apartheid in Sud Africa contro i neri;
Il Razzismo Federica Rovetta – a.s. 2011/2012
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Cesare Lombroso e i successivi sviluppi della sua teoria della fisignomica, fino
al razzismo scientifico; Gabriele D’Annunzio e la sua idea distorta di
superuomo, ispirata da Nietszche.
Nella seconda categoria, invece, si collocano George Grosz, un pittore
tedesco che si dedica ad una forte denuncia sociale e per questo considerato
“artista degenerato” dal governo di Hitler; Martin Luther King e il suo famoso
I have a dream;
discorso Nelson Mandela e la lotta all’apartheid in Sud Africa;
Emmanuel Lèvinas.
Successivamente, ho letto e analizzato la testimonianza e la vita del
Se questo è un uomo
deportato italiano Primo Levi nel suo libro e ho riflettuto
sul significato dell’omonima poesia.
Infine ho raccolto qualche informazione sulle organizzazioni e fondazioni
che oggi lottano contro il razzismo.
2 TACITO, GERMANIA
2.1 Cenni biografici dell’autore
Publio (o Gaio) Cornelio Tacito si pensa sia nato nella
Gallia Narbonese tra il 55 e il 58 d.C., da una famiglia di
rango senatorio o equestre. Frequentò la scuola di
oratoria di Roma, sposò nel 77 la figlia di Giulio Agricola,
statista e comandante militare, e iniziò la sua carriera
politica sotto Vespasiano e Tito, giungendo ai vertici con
Domiziano. Divenne questore tra l’80 e l’82, tribuno della
plebe nell’85, pretore nell’88. Successivamente venne
suffectus
nominato console (per la seconda parte
dell’anno) nel 97.
Tra il 97 e il 98, dopo gli anni della tirannide di Domiziano e subentrata la
felicitas temporum di Nerva e Traiano, Tacito riprende la stesura delle sue
Agricola Germania Historiae Annales
opere, tra cui (97-98), (98), (100-110) e
(112-113).
Nel 112-113 ottenne il proconsolato d’Asia.
Si pensa che Tacito sia morto intorno al 117 d.C.
2.2 L’opera Germania,
Le origini del razzismo si possono ricercare nella un’operetta
monografica di 46 capitoli, composta nel 98 d.C., a carattere geografico ed
etnografico. In essa vengono descritte le origini e le sedi in cui si sono stanziati
i popoli dell’Europa centrale. L’opera si divide in due parti:
capp. 1-27: si descrivono gli usi e i costumi dei Germani;
capp. 28-46: si parla dei gruppi etnici più importanti.
Le fonti utilizzate provengono soprattutto da Plinio il Vecchio, il quale
Bella Germania,
scrisse poi Cesare, con excursus etnografici, e Livio. Inoltre,
Il Razzismo Federica Rovetta – a.s. 2011/2012
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quasi sicuramente Tacito soggiornò per circa quattro anni nelle regioni
germaniche (89-93 d.C.).
Il motivo per cui Tacito scrisse quest’opera è abbastanza chiaro: l’autore,
dopo la morte di Domiziano, vuole analizzare le cause della decadenza dei
costumi romani, servendosi così dei Germani, un popolo molto diverso da
quello romano, che incuteva timore per la sua forza incontaminata dalla civiltà,
considerata da Tacito corruzione e fiacchezza d’animo. Infine, procede con un
esame comparativo tra i costumi corrotti dei Romani e quelli barbarici ma
schietti di queste popolazioni. L’invito che l’autore fa ai Romani è di guardarsi
mos maiorum.
dentro per ritornare alla sanità dei costumi del
Tacito, però, avverte anche il pericolo mortale che può arrivare da queste
popolazioni, provando anche ammirazione per quelle genti sane e forti, immuni
alla corruzione.
Nel capitolo 2, Tacito sottolinea l’autoctonia dei Germani, tesi che poi sarà
ripresa da umanisti tedeschi. Si pongono quindi le premesse per uno sviluppo
razzistico, come “tutela del sentimento nazionale tedesco”. Più tardi, nel 1889,
Fondamenti del XIX secolo,
Houston Stewart Chamberlain, ne razzista inglese
tedeschizzato, sostiene la priorità della difesa dei diritti delle persone
“migliori”, cioè “pure”: la testimonianza tacitiana, secondo Chamberlain,
varrebbe a dimostrare che i Germani erano una “razza pura”:
Ipse eorum opinionibus accedo qui Germaniae populos nullis [allis] aliarum
nationum conubiis infectos propriam et sinceram et tantum sui similem
gentem exititisse arbitrantur. Unde habitus quoque corporum, quamquam
(?) in tanto hominum numero, idem omnibus: truce set caerulei oculi,
rutilae comae, magna corpora et tantum ad impetum valida.
Per parte mia, accetto il parere di coloro i quali ritengono che gli abitanti della Germania, non
contaminati da nozze con altre popolazioni, siano gente a parte, di sangue puro e somigliante
solo a se stessa. Onde l’aspetto fisico che è in tutti lo stesso, per quanto è possibile in così
grande numero di uomini: occhi fieri e cerulei, chiome rossastre, corporature gigantesche e
valide soltanto nel primo impeto.
Segno di purezza sarebbe la statura e la conformazione fisica simile a quella
dei Germani.
Questa frase, però, ha avuto qualche problema di traduzione: al posto di
quamquam, tamquam.
in alcuni testi si ha la variante La differenza di
tamquam (per quanto è
significato è rilevate: indica un elemento limitativo
possibile in un così grande numero di uomini quamquam
); invece indica
(benché in così grande numero di uomini
un’uniformità ). In epoca nazista
prevalse quest’ultima interpretazione, confermata dall’uso di termini forti come
infectos, sinceram,
in opposizione a per indicare che i Germani non si erano
macchiati da contatti con altre stirpi. In realtà non è così: il mondo romano era
ancora molto lontano dal mito della razza, essendo un modo della
“mescolanza”, operando in direzione diametralmente opposta a quella
Il Razzismo Federica Rovetta – a.s. 2011/2012
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sinceritas
dell’affermazione di una presunta etnica. Infatti, Tacito riesce a