Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 58
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 1 Progresso - Tesina per scuola media Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progresso - Tesina per scuola media Pag. 56
1 su 58
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Storia: la rivoluzione industriale;

Cittadinanza: i sindacati, la tutela dei lavoratori;

Italiano: Il Verismo (Giovanni Verga e Rosso malpelo), il romanzo sociale;

Francese: le naturalisme;

Musica: verismo;

Inglese: Charles Dickens;

Geografia: l'America;

Arte: il Divisionismo;

Scienze: l'elettricità;

Ed. Fisica: la prima Olimpiade moderna.
Estratto del documento

costruzione delle strade e delle ferrovie risultava quindi

difficile e costosa. E’ vero che in Piemonte e in Lombardia si

sviluppò una rete di piccole e grandi manifatture, attive

soprattutto nella produzione della seta, grezza e

semilavorata; tuttavia di una vera e proprio

industrializzazione italiana potremo parlare solo dopo il

1870. Prima della rivoluzione industriale, la maggior parte

della popolazione era addetta all’agricoltura e viveva nelle

campagne. Con la nascita e lo sviluppo delle fabbriche

prese il via un vasto e diffuso fenomeno di inurbamento.

L’afflusso delle campagne fece crescere a dismisura alcuni

centri urbani. Londra, Parigi, Berlino e Vienna

divennero importanti città industriali e raddoppiarono la

loro popolazione nel corso dell’Ottocento. In molte città fu

necessario costruire nuovi quartieri, soprattutto nelle

periferie. In molti casi le mura delle città furono abbattuti e

sostituite da grandi viali alberati, come avvenne a Torino,

Milano o Firenze dopo l’unità d’Italia. Altre città, più isolate

e tagliate fuori dall’industrializzazione, riuscirono invece a

conservare il loro aspetto medievale: è il caso di Ferrara,

Lucca, Siena o in parte della stessa Roma. In ogni paese,

tuttavia, vennero man mano adottate differenti soluzioni

architettoniche e urbanistiche:

In Inghilterra i nuovi quartieri operai furono quasi

 sempre costruiti in periferia, ma sul modello della

piccola casa familiare.

In Francia e in Germania, invece, i nuovi quartieri

 furono costruiti realizzando grandi edifici a molti piani,

con numerosi appartamenti per piano.

Nel corso dell’Ottocento le città europee cambiarono

dunque aspetto e subirono netti miglioramenti:

migliorarono le condizioni igieniche, perché nelle grandi

8

città europee furono costruiti sistemi di fognatura, nelle

strade e nelle case fu introdotta l’illuminazione a gas e in

seguito quella elettrica, infine vennero ideati i primi

trasporti pubblici, per collegare i quartieri.Lo sviluppo

dell’industria proseguì per tutto l’Ottocento; tuttavia, nella

seconda metà del secolo assunse caratteristiche diverse

e più complesse rispetto a quelle precedenti. Gli storici

chiamano questa nuova fase “seconda rivoluzione

industriale”; essa fu caratterizzata da elementi di

diversità rispetto alla prima industrializzazione. Mentre in

precedenza l’industria si era concentrata soltanto in alcuni

regioni(Europa occidentale e Stati Uniti) , via via essa si

diffuse in quasi tutto il continente europeo, inclusa

l’Italia, e in Giappone.

LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE

Dal 1870 in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno

sviluppo tecnologico senza precedenti, che assicurò ai

paesi Occidentali la supremazia tecnica in tutto il mondo.

La caratteristica che differenzia maggiormente la seconda

rivoluzione industriale dalla precedente sta nel fatto che

le innovazioni tecnologiche non sono frutto di scoperte

occasionali ed individuali, bensì di ricerche specializzate in

laboratori scientifici e nelle università finanziate dagli

imprenditori e dai governi nazionali per il miglioramento

dell'apparato produttivo. I settori in cui si ebbero i maggiori

risultati furono quello agricolo, quello manifatturiero e

quello alimentare. L'acciaio permise nuove soluzioni nel

campo della meccanica e nel 1870 l'utilizzo del cemento

armato in quello delle costruzioni. Le novità investirono

anche il campo elettrico, soprattutto in Italia, con la

costruzione della centrale termoelettrica a carbone per

opera di Galileo Ferraris. In Italia, mancando il carbon

fossile e scarseggiando il carbone bianco si sfruttarono i

corsi d'acqua per la produzione di energia elettrica. Così

facendo non si andò incontro alle esose spese per

l'importazione di carbone. Nel campo chimico, vi furono

tra le industrie, fortissime competizioni che portarono in

9

pochissimi anni alla scoperta di nuovi prodotti

come fertilizzanti, coloranti sintetici, ammoniaca

e dinamite. Più lento fu invece lo sviluppo

dell'apparato elettrico ancora in via di sperimentazione,

che ebbe un deciso incremento solo dopo il 1870, quando

si produssero i primi generatori (la dinamo e il motore

elettrico, nonostante fossero già in uso da molto tempo,

risultarono poco convenienti e poco versatili per i processi

produttivi). I progressi in questo campo permisero la

graduale diffusione della rete elettrica ad uso civile per

l'illuminazione (e successivamente l'utilizzo dei primi

elettrodomestici), nelle case e nei luoghi di lavoro.

L'introduzione dell'elettricità come fonte di illuminazione

delle città, molto più efficiente di quella che utilizzava

il gas illuminante, trasformò la vita dei cittadini rendendo

più sicure le strade e permettendo anche una vita notturna

più intensa con la frequentazione di punti d'incontro

10

illuminati. La luce elettrica cambiò anche i ritmi di lavoro

nelle fabbriche dove prima la produzione cessava con il

venir meno della luce diurna: ora gli operai potevano

lavorare in turni ininterrotti nelle 24 ore.

MEDICINA E SVILUPPO DEMOGRAFICO

Fu soprattutto nel periodo della seconda rivoluzione

industriale, più che nella prima, che vennero fatte

numerose e importantissime scoperte in campo medico e

scientifico. Gli studi di grandi come Charles

Darwin e Gregor Mendel stimolarono gli approfondimenti

di anatomia comparata, fisiologia, genetica, mentre le

fondamentali scoperte di Louis Pasteur, Gerhard Henrik

Hansen, Robert Koch, e altri, in

campo epidemiologico portarono nel corso del XIX secolo

a trovare una difesa contro antichi flagelli come

la tubercolosi, la difterite, l'antrace, la peste,

la lebbra, la rabbia, la malaria. Numerose altre

scoperte e invenzioni (come ad esempio lo stetoscopio)

consentirono enormi progressi nel campo della chirurgia e

in generale delle condizioni igienico-sanitarie negli

ospedali e nella vita quotidiana delle famiglie. Furono ad

esempio gli studi del medico ungherese Ignác Fülöp

Semmelweis (1818 – 1865) a dimostrare che l'alto tasso

di mortalità delle donne dopo il parto era in buona misura

dovuto a infezioni trasmesse dai medici stessi durante il

parto. Un'altra decisiva scoperta nel settore medico-

sanitario fu l'adozione dell'anestesia a base

di etere e cloroformio durante gli interventi chirurgici e

l'applicazione dei raggi x per le diagnosi interne. Questo

complesso di scoperte e invenzioni permise nel giro di

pochi decenni di migliorare le condizioni igienico-sanitarie e

alimentari di gran parte delle popolazioni dei paesi

industrializzati, di abbattere l'alto tasso di mortalità

infantile, e di innalzare notevolmente l'età media della

popolazione e le aspettative di vita delle persone. Tale

evoluzione, unitamente alla maggiore disponibilità di

risorse, condussero nel giro di alcuni decenni ad un

11

incremento esponenziale della popolazione, tanto che, fra

la fine del XVII secolo e il XX secolo la popolazione

europea si è accresciuta di quasi quattro volte, la speranza

di vita è passata da valori compresi tra i 25 e i 35 anni a

valori che superano i 75 anni, il numero di figli per donna

scesi da 5 a meno di 2 e natalità e mortalità scesi da valori

compresi tra il 30 e il 40 per mille a valori prossimi al 10.

I TRASPORTI

I trasporti nella seconda metà dell'Ottocento divennero

molto più sviluppati e complessi. Il sistema ferroviario,

uscito dalla fase pionieristica, ebbe un accrescimento senza

precedenti; negli Stati Uniti si passò da 15.000 km di linee

ferroviarie a più di 150.000 km. L'enorme sviluppo del

trasporto ferroviario rivoluzionò in breve tempo i commerci

e la possibilità di movimento delle popolazioni interessate,

divenendo a sua volta un potente elemento di

accelerazione e moltiplicazione dello sviluppo economico

delle aree raggiunte dal servizio. Per quanto riguarda

il sistema navale, grazie allo sviluppo

della metallurgia e all'introduzione dell'elica, si poterono

costruire i primi scafi in ferro e successivamente in acciaio,

che permisero la costruzione dei

robustissimi transatlantici. Piano piano, le navi a

12

vela vennero soppiantate da quelle a vapore .

Per i trasporti marittimi fu di enorme importanza la

costruzione di canali artificiali come nel 1869 quello

di Suez che in poco tempo determinò spostamento dei

traffici tra l'Atlantico settentrionale e l'oceano Indiano,

lungo la rotta del Capo di Buona Speranza sostituita con

quella molto più breve del Mediterraneo e del Mar

Rosso, ripristinando così l'importanza della navigazione nel

bacino mediterraneo come tramite tra l'Occidente e

l'Oriente. Nel 1895 fu completato il canale di Kiel che

facilitò gli scambi tra Mar del Nord e il Baltico.

Nel 1914 si aprì il canale di Panama che mise in

immediata comunicazione l'Atlantico e il Pacifico.

COMUNICAZIONI

Parallelamente ai trasporti, anche le comunicazioni si

fecero più veloci e intense. La scoperta

dell'elettromagnetismo con l'invenzione

13

del telegrafo prima e del telefono poi, permisero le prime

comunicazioni. Questo tipo di comunicazione ebbe un ruolo

decisivo per il graduale sviluppo dell'interdipendenza tra i

vari stati del pianeta. Attorno agli anni

quaranta del XIX secolo si svilupperà rapidamente in tutto il

mondo il telegrafo elettrico Morse, che per la prima volta

nella storia permetterà la comunicazione istantanea a

distanza, e che darà luogo a notevoli sviluppi, fra cui la

creazione delle prime agenzie di stampa, che

raccoglievano e distribuivano notizie in tempi molto più

rapidi che in passato. Sarà soprattutto la successiva

invenzione del telefono (1860) e la sua diffusione su larga

scala che porteranno ad una vera rivoluzione nel campo

delle comunicazioni, imprimendo in poco tempo uno

sviluppo totalmente nuovo nelle interrelazioni sociali e

commerciali.

Nei primi anni del novecento, quindi, l'avvento della radio,

avvierà una nuova era nel campo della informazione che

porterà notevoli conseguenze anche in campo sociale. 14

L’URBANIZZAZIONE

Per migliorare la propria condizione, gli operai iniziarono a

organizzarsi e a riunirsi in apposite associazioni:

contrattando uniti le proprie paghe, avrebbero potuto

respingere condizioni troppo misere. Le prime

organizzazioni operaie, le Trade Unions, nacquero in

Inghilterra, e furono ammesse dalla legge nel 1824. Le

associazioni di lavoratori si diffusero poi in altri Paesi: il

15

movimento operaio acquisì la consapevolezza del proprio

valore e della propria forza. Nella seconda metà

dell’Ottocento, le associazioni dei lavoratori presero la

forma di sindacati, organizzazioni permanenti che

raccoglievano gli operai di una certa industria o di un certo

settore produttivo. I sindacati volevano ottenere, oltre a

salari più alti, anche un miglioramento della sicurezza

nelle fabbriche e orari di lavoro meno pesanti.

NASCE IL PENSIERO SOCIALISTA

« Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono

nati indietro. »

(Pietro Nenni)

Con lo sviluppo del movimento operaio nacquero anche le

prime riflessioni critiche e le prime accuse rivolte da

studiosi e intellettuali alla borghesia industriale. Nacque

cioè un primo pensiero socialista, secondo cui lo

sfruttamento dei lavoratori derivava dalla proprietà

privata dei mezzi di produzione, rappresentati dalle

fabbriche e dai macchinari. Il socialismo è un ampio

complesso di ideologie, orientamenti politici, movimenti e

dottrine che tendono a una trasformazione della società in

direzione dell'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano

economico e sociale, oltre che giuridico. Si può definire

come economia che rispecchia il significato di "sociale",

che pensa a tutta la popolazione. L’obiettivo era dunque

l’eliminazione della proprietà privata dei mezzi di

produzione, per creare una società di eguali. Questi

progetti, per quanto affascinanti, non comprendevano un

attento studio di come arrivare alla loro concreta

realizzazione. Perciò i loro promotori sono chiamati

utopisti. Molto più concrete rispetto a questi progetti

furono le organizzazioni operaie sorte in Francia e in

Inghilterra. Nel 1864 esse si riunirono, a Londra, in una

associazione Internazionale dei Lavoratori, chiamata poi

Prima Internazionale. La prima Internazionale riunì

Dettagli
Publisher
58 pagine
36 download