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Sintesi
Introduzione Tesina sulla Prima Guerra mondiale


Questa tesina di maturità analizza la Prima Guerra mondiale. Gli argomenti che la tesina tratta sono i seguenti: in Italiano Giuseppe Ungaretti, la poetica e temi, l'ermetismo, l'opera poetica “L’allegria”: San Martino Del Carso, Veglia, Soldati, Allegria di Naufragi, in Storia la Prima Guerra mondiale, in Francese la Première Guerre mondiale, in Inglese 20th Century Britain; 1900-38: the Age of War; Recovery; World War I, in Economia aziendale gli accordi delle Banche: Basilea I, Basilea II, Basilea III, in Diritto il Governo, in Scienze delle finanze la situazione economica nella Prima Guerra mondiale, in Matematica la programmazione lineare.

Collegamenti

Tesina sulla Prima Guerra mondiale


Italiano - Giuseppe Ungaretti; Poetica; Temi; corrente letteraria(Ermetismo); Opera poetica “L’allegria”: San Martino Del Carso, Veglia, Soldati, Allegria di Naufragi.
Storia - La Prima Guerra mondiale, la situazione economica nella Prima Guerra mondiale.
Francese - La Première Guerre mondiale.
Inglese- 20th Century Britain; 1900-38: the Age of War; Recovery; World War I.
Economia aziendale - Gli accordi delle Banche: Basilea I, Basilea II, Basilea III.
Diritto - Il Governo.
Matematica - La programmazione lineare.
Estratto del documento

I.I.S.S. “SALVATORE TRINCHESE” – MARTANO

ESAMI DI STATO 2013

Alunno:

Anno scolastico 2012-2013

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

INDICE TESINA

Giuseppe Ungaretti; Poetica; Temi;

 ITALIANO:

 Corrente letteraria(Ermetismo);

 Opera poetica “L’allegria”: San Martino Del Carso, Veglia, Soldati, Allegria di Naufragi

La Prima Guerra Mondiale

 STORIA: La Première Guerre Mondiale

 FRANCESE:

INGLESE:

 20th Century Britain; 1900-38: the Age of War; Recovery; World War I

ECONOMIA AZIENDALE: Accordi delle Banche: Basilea I, Basilea II, Basilea III

 DIRITTO: Il Governo

 SCIENZE DELLE FINANZE: La Situazione Economica nella Prima Guerra Mondiale

Programmazione Lineare

 MATEMATICA: ITALIANO

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da

genitori lucchesi. Rimasto orfano di padre, visse ad Alessandria la

sua prima giovinezza; iniziò così il suo interesse verso i poeti

contemporanei e aderisce al socialismo. Nel 1914 scoppiata la Prima

Guerra Mondiale, rientrò in Italia, si arruolò volontario e combatté

come fante sul Carso contro gli austriaci. L’esperienza della guerra

segnò Ungaretti in modo determinante, ispirandogli le liriche,

grandemente innovative, del Porto Sepolto (1916) e quindi di

Allegria di naufragi (1919)

L’OPERA L’ALLEGRIA di Ungaretti esordì nel 1916 con l’esile

raccolta intitolata “Il Porto Sepolto” composta da 31 liriche. La

pubblicazione avvenne per l’interessamento di Ettore Serra un

tenente dell’ esercito italiano che conobbe Ungaretti a Versa alle

spalle del fronte. L’Ufficiale infatti notò che quel soldato portava con

se alla rinfusa molte poesie che erano state scritte in trincea e annotate su pezzi di carta qualunque,

anche sui margini di vecchi giornali. Serra infatti che era proprietario di una tipografia a Udine

riuscì ad avere le poesie e così nacque il primo libricino stampano nel 1916 in sole 80 copie. Poco

dopo “Il Porto Sepolto” divenne parte integrante di una più ampia raccolta intitolata “Allegria di

Naufragi” e stampata nel 1919; quel nuovo titolo intendeva sottolineare che sia nell’esperienza della

guerra che in una condizione più generale dell’umanità gli estremi (vita e morte, felicità e dramma)

si toccano e si intrecciano. E così dal disastro della guerra e dall’naufragio dell’umanità si può

sperare nella gioia di ricominciare, “l’allegria” quindi di riassaporare il gusto e il valore della vita.

Ungaretti dopo alcuni anni arriva alla versione unica e ufficiale dell’opera pubblicata nel 1931 in

cui il titolo definitivo divenne “L’Allegria” arrivando infine all’edizione del 1969.

Allegria di

Veglia Soldati

San Martino del

Carso naufragi

Si sta come

Un'intera nottata

buttato vicino

Di queste case d'autunno E subito

a un compagno

Non è rimasto sugli alberi riprende

massacrato

Che qualche le foglie il viaggio

con la sua bocca

Brandello di muro come

digrignata dopo il

volta al plenilunio

Di tanti naufragio

con la congestione

Che mi un superstite

delle sue mani

corrispondevano penetrata lupo di mare

Non è rimasto nel mio silenzio

Neppure tanto ho scritto

lettere piene

Ma nel cuore d'amore

Nessuna croce

manca Non sono mai stato

tanto

E’ il mio cuore attaccato alla vita

Il paese più

LE NOVITÁ FORMALI: di Ungaretti sono: l’uso del verso libero, eliminazione dei versi

tradizionali, eliminazione di parti descrittive o realistiche fino a ridurre la frase ad un solo rigo

oppure il verso ad una sola parola, l’uso di costruzioni semplici e lineari, svela l’essenza delle cose

con l’uso dell’Analogia cioè l’accostamento in realtà molto lontane che non danno un senso

immediato e che permettono al poeta di superare la distanza tra realtà storica e realtà di un mondo

superiore e divino.

I TEMI trattati sono: L’adolescenza e l’infanzia trascorsa in Egitto(Nomadismo ed estraneità),

l’esperienza del Fronte da cui sono tratte queste Poesie tema decisivo perché porta ad una

riflessione su identità e mancanza di equilibrio della vita.

L’ERMETISMO è l’elemento dominante della raccolta poetica L’Allegria, per Ermetismo si

intendeva la poetica di alcuni poeti degli anni ’30 tra cui Ungaretti in particolare per l’uso del verso

libero e per la preminenza accordata alle motivazioni spirituali e interiori all’esercizio poetico,

usavano un linguaggio chiuso e oscuro difficile da comprendere. Il critico letterario Carlo Bo infatti

arrivò alla critica completa dell’Ermetismo in cui affermava che questo genere poetico era la

perfetta espressione dell’animo del poeta, infatti l’Ermetismo rifiutando ogni contatto con la storia,

fa coincidere la poesia con la vita, cioè con la realtà più intima e raccolta dell’ uomo.

STORIA

San Michele al Tagliamento, 28-30 ottobre 1917. Una fotografia della ritirata del 1917 dell’esercito italiano

subito dopo Caporetto.

La Prima Guerra Mondiale fu un evento eccezionale al punto che alcuni studiosi lo considerano

l’evento con cui inizia il 900 e l’evento con cui cambia completamente la visione dell’uomo in

generale.

Gli storici hanno cercato di capire quali caratteristiche abbiano reso quest’evento così straordinario

e hanno individuato queste categorie: dimensione temporale, spaziale, quantitativa e sociale.

DIMENSIONE TEMPORALE: La Prima Guerra Mondiale che vide quattro anni intensi di

conflitti ininterrotti a differenza delle altre piccole battaglie che durarono in ostilità aperta.

DIMENSIONE SPAZIALE: Questa guerra in virtù delle alleanze che abbiamo studiato: la triplice

alleanza coinvolse praticamente tutta l’Europa e con essa tutti gli imperi coloniali (India e

Australia); ma interessò anche potenze non europee (economiche) quali Stati Uniti e Giappone tutto

questo rende straordinaria la DIMENSIONE QUANTITATIVA: per cui furono coinvolte

60.000.000 milioni di persone, ci furono 9.000.000 milioni di morti e ci furono 20.000.000 milioni

di feriti e mutilati; 7.000.000 di dispersi quindi ci fu una carneficina il motivo fu lo sviluppo

tecnologico gli studiosi hanno trovato una risposta che portò all’aumento e miglioramento delle

armi.

C’è anche una straordinarietà nella DIMENSIONE SOCIALE della guerra poiché c’erano

tantissimi soldati da nutrire e armare nei fronti di guerra tutto il tessuto della guerra fu trasformato e

tutta la produzione fu orientata alla guerra e per migliorare la produzione per la prima volta furono

introdotte le donne nelle fabbriche tutto il sistema produttivo era orientato alla guerra e mantenere

alta la produzione perché si dovevano sostituire gli uomini che erano in guerra. Alla luce di tutto

questo si parla di guerra totale perché tutta la società è orientata alla vittoria nella guerra in virtù di

un diffuso sentimento nazionalistico che vedeva il nemico come qualcuno da assoggettare o

eliminare.

La scintilla che provocò lo scoppio della guerra fu l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando

a Sarajevo il 28 Giugno 1914, si trovava a Sarajevo perché se fosse diventato imperatore d’Austria

avrebbe voluto spezzare il Dualismo Austria-Ungheria nell’Impero Asburgico unendo altre forze

come la Serbia. Questo programma urtava il piano dei Nazionalisti Slavi che invece avrebbero

preferito l’unione di tutti gli Slavi sotto la Serbia. Gavrilo Princip apparteneva a un gruppo di

Nazionalisti Serbi uccise l’Arciduca e ovviamente l’Austria chiese alla Serbia lo scioglimento delle

organizzazioni nazionaliste, la rimozione dei funzionari coinvolti e chiese anche la partecipazione di

funzionari austriaci alle indagini la Serbia non accettò l’intromissione dell’Austria alle indagini; e

l’Austria rispose con una dichiarazione di guerra che fu accolta con entusiasmo in tutte le nazioni

d’Europa ; gli storici chiamano quest’entusiasmo “Comunità d’Agosto”.

CAUSE PROFONDE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Sistema delle alleanze per cui

tutti i paesi erano tenuti a intervenire a favore dei paesi che si trovavano nella stessa alleanza. A ciò

si aggiunge una programmazione fallace del conflitto per cui l’Austria credeva di chiudere in breve

tempo la faccenda con la Serbia con una guerra lampo spiegando e dicendo che gli Slavi erano un

popolo inferiore da assoggettare, dall’altra parte anche la Germania sperava con una guerra veloce

di diventare una grande potenza (perché stava insieme con l’Austria) come l’Inghilterra e la Francia

puntando sull’Africa Centrale quindi una seconda ragione fu il desiderio di rompere l’equilibrio che

vedeva l’Inghilterra e la Francia come le due uniche grandi potenze imperialiste.

TERZA RAGIONE: Corsa agli armamenti; All’inizio del secolo l’Inghilterra aveva guardato con

preoccupazione e con disagio ai grandi investimenti che la Germania stava facendo nella

produzione di armi e navi da guerra e aveva risposto (L’INGHILTERRA) con produzioni di navi e

armi ancora più potenti e più veloci questo provoca la corsa agli armamenti di Russia e Francia che

trovò favorevoli ambienti imprenditoriali e militari che sono i due grandi gruppi sostenitori della

guerra.

QUARTA RAGIONE: I Nazionalismi; Dall’inizio del 900 i sentimenti nazionali non si esprimono

più nelle forme democratiche di indipendenza e autonomia perché diventano sentimenti

nazionalistici per cui si fa avanti la convinzione di superiorità di una nazione o di un popolo rispetto

a un altro nelle varie nazioni si hanno diversi tipi di nazionalismo; in Germania si ha il

Pangermanismo che era il mito della superiorità dei tedeschi che avrebbero sottomesso le razze

inferiori. In Italia si chiama Irredentismo (una forma di Nazionalismo) sentimento di rivalsa contro

l’Impero Asburgico che aveva sottratto il Trentino e Trieste dove abitavano gli italiani. In Francia si

chiamava Revanscismo (sentimento di rivalsa contro la Germania che aveva sottratto l’Alsazia e la

Lorena) tutto questo dura ad una guerra totale e poi si arriva alla Trincea e alla Grande Guerra

PRIMO ANNO DI GUERRA: L’Austria dichiara guerra; La Germania mise in atto il piano

elaborato da Schlieffen che prendeva l’ingresso nella Francia passando attraverso il Belgio sperando

di concludere con una guerra lampo il conflitto. La Germania risultò in questo modo essere un

paese irrispettoso delle norme internazionali e fu impegnata per due settimane( l’intervento è di

aiutare l’Austria neutralizzando un eventuale intervento di Francia e Inghilterra a favore della

Russia che aveva interesse a difendere la Serbia. La Francia va incontro all’avanzata dei tedeschi

venendo meno ai piani di attacco e ferma i tedeschi sul fiume Marna. Questa sconfitta fece deludere

le aspettative dei tedeschi di una guerra lampo e intanto sul fronte occidentale l’Austria riuscì a

sconfiggere la Serbia che si arrende nel 1915. Dall’altra parte sia Austria che Germania devono

opporsi e fermare la Russia; gli austriaci in Garizia subiscono la sconfitta a Leopoli da parte

dell’Impero Russo; i tedeschi invece avanzano verso la Prussia dove si incontrano con l’esercito

russo che era molto più numeroso di quello tedesco costituito da contadini e così subisce una

sconfitta nella battaglia di Tannenberg (Laghi Misuri). A questo punto si chiude la guerra di

movimento perché la Germania non ha saputo concludere la sua idea di guerra lampo; la Russia non

vuole cedere agli imperi centrali e incomincia con la guerra di Trincea 1915.

L’intervento dell’Italia: 1914; Dopo le dimissioni di Giolitti il presidente del consiglio Salandra

scelse la neutralità appellandosi una clausola della triplice alleanza che obbligava i componenti

all’intervento solo in caso di difesa; siccome Germania ed Austria erano evidentemente aggressori

anche perché in Italia c’erano tensioni contro l’Austria dovute in primo luogo alle terre e in secondo

luogo dovute al fatto che l’Italia non era stata minimante avvisata dell’intenzione di dichiarare

guerra alla Serbia; in terzo luogo c’erano anche tensioni antitedesche alimentate dalle rivalità

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