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Patriottismo e Folgore Pag. 1
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Sintesi
Storia: la battaglia El Alamenin

Filosofia: Sigmund Freud

Geografia astronomica:
i venti e l'atmosfera

Italiano:
Gabriele D'Annunzio

Matematica: il Teorema dei due carabinieri
Estratto del documento

Percorso Multidisciplinare: Il Patriottismo & La Folgore

Come folgore dal cielo! canta il motto della gloria.

Come nembo,di tempesta! precediamo la vittoria.

Un urlo di sirena: fuori ... fuori!

E giù nell'infinito sul nemico più agguerrito

per distruggere o morir per distruggere o morir”

L’inizio della storia dei reparti paracadutisti italiani è il 1938:

ITALO BALBO costituisce in Libia il I ° Reggimento “FANTI

DELL’ARIA“.Nel 1941 è costituita la divisione paracadutisti: la 185°

CACCIATORI D’ AFRICA che diverrà, nel luglio 1942, la divisione

“FOLGORE“. Inviata in Africa settentrionale, nel luglio 1942, la

FOLGORE è usata come unità di fanteria leggera. Nella notte del 24

ottobre 1942 fu scatenata dal nemico la battaglia per la conquista

della Libia prendendo il nome di battaglia di EL ALAMEIN nella quale

i soldati italiani si coprirono di gloria. Inferiori per numero e per

materiale bellico, i paracadutisti della Folgore, non indietreggiarono

di un passo di fronte al nemico, finchè i loro superiori non lo

ordinarono. L’ordine era di resistere ed i nostri soldati resistettero.

In questa battaglia è ben noto l’eroico comportamento della

Folgore, dei paracadutisti che dovettero rassegnarsi a non usare il

paracadute ed a combattere fra la sabbia rovente del deserto. I

6450 paracadutisti, dal momento che lasciarono il suolo italiano fino

al giorno in cui si immolarono, quasi tutti, sulle dune di El Alamein,

dimostrarono eccezionale coraggio anche perché essi durante le

sortite notturne riuscirono ad infliggere notevoli perdite al nemico.

All’alba del 23 ottobre stava per iniziare la sfortunata battaglia di

EL ALAMEIN in cui i soldati italiani scrissero una delle più belle

pagine della storia della guerra africana. Verso le 22 iniziò la

battaglia e fu un inferno. La lotta proseguì violenta per tutta la

giornata del 24 e la notte successiva. Ad un certo punto i

paracadutisti della 6°, 24° e 19° compagnia si trovarono privi di

munizioni. Al grido di “VIVA L’ITALIA“ e “LA FOLGORE MUORE MA

NON SI ARRENDE“ scattarono come molle dalle loro buche e

combatterono in un impari corpo a corpo. La lotta si svolse ad

alterne vicende. Il 4 novembre 1942 la Folgore è isolata nel deserto

ed accerchiata dal nemico. La sua sorte è segnata. Dei 6450 ne

restano solo 340, inclusi ufficiali, ma nessuno di loro alzò mai

bandiera bianca. Il nemico rende onore alle armi e CHURCHILL

disse: “DOBBIAMO INCHINARCI DAVANTI AI RESTI DI QUELLI CHE

FURONO I LEONI DELLA FOLGORE“.

Nella letteratura Gabliele D’Annunzio è uno dei maggiori

rappresentati del patriottismo Italiano. Egli nasce a Pescara nel

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