Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 1 Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nazismo e persecuzione degli ebrei Pag. 46
1 su 49
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Storia: Antisemitismo durante il Nazismo

Italiano: Primo Levi (Se questo è un uomo)

Psicologia: Esperimento Milgram

Biologia: il Darwinismo sociale
Estratto del documento

DISCIPLINE COINVOLTE:

STORIA Antisemitismo durante il ITALIANO Primo Levi, “Se questo

Nazismo è un uomo”

LA PERSECUZIONE

DEGLI EBREI

DURANTE IL NAZISMO

PSICOLOGIA Esperimento di BIOLOGIA Darwinismo Sociale

Stanley Milgram 3

STORIA Antisemitismo durante

il Nazismo

La persecuzione e lo stermino degli Ebrei durante il Nazismo

INTRODUZIONE:

1) Antisemitismo

2) Nazismo

2.1 Adolf Hitler e “Mein Kampf”

3) Cos’è stata la Shoah?

SVOLGIMENTO:

4) I divieti imposti agli ebrei prima della strage

5) Le tre tappe che portarono alla “soluzione finale”

5.1 Discriminazione e persecuzione

5.2. Concentramento

5.3 Sterminio

6) Deportazione e vita nei Lager

CONCLUSIONE:

7) Le conseguenze psichiche sui sopravissuti 4

1) Antisemitismo

Con il termine ANTISEMITISMO s’intende l’avversione e la lotta contro gli ebrei.

fu considerato come un fenomeno di carattere

- Fin dai primi secoli del Cristianesimo

religioso.

Gli Ebrei erano considerati come DEICIDI = coloro che hanno ucciso Dio;

si aggiunse un’ostilità economico-sociale.

- Successivamente, durante il Medioevo

Gli Ebrei furono considerati come coloro che detenevano il MONOPOLIO

DELL’USURA (= fornire prestiti a tassi d’interesse considerati illegali) O DEL

PRESTITO DI DENARO;

ODIO RELIGIOSO E SOCIALE

- Nell’Ottocento si svilupparono una serie di EPISODI DI VIOLENZA = POGROM.

Lo sviluppo del PRINCIPIO DI NAZIONALITA’ e il manifestarsi di IDEOLOGIE

ANTIDEMOCRATICHE, RAZZISTE e FILO-ARIANE contribuirono all’alimentarsi

di queste avversioni.

- Nel Novecento il popolo tedesco accusò gli Ebrei di essere i responsabili della

sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale, infatti, era diffusa la

convinzione che la causa della sconfitta della Germania risiedesse in un “complotto”

dell’ebraismo.

Furono accusati inoltre di costruire un “mondo” di capitalisti e di sfruttatori tendenti

al dominio del mondo e all’oppressione della razza ariana.

Con il Nazismo tutto ciò s’intensificò giungendo alla decisione da parte dei Nazisti di

eliminazione tutti gli Ebrei. 5

2) Nazismo

Nazismo = complesso ideologico elaborato in Germania da Adolf Hitler nel "Mein

Kampf" e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945.

Adolf Hitler si rappresenta come "Übermensch",

superuomo, riferendosi all'opera Così parlò

Zarathustra di Friedrich Nietzsche, il quale aveva

inteso con "superuomo" un uomo capace di essere

superiore a se stesso e ai propri impulsi. Tuttavia

Nietzsche stesso era stato uno dei più grandi critici

tedeschi contro l'antisemitismo che si sviluppava

nel XIX secolo.

2.1 Adolf Hitler e “Mein Kampf”

Al centro della teoria di Hitler sta l'idea della RAZZA.

La GUERRA, secondo il Führer è l’unica cosa che può dare un senso più nobile a un popolo.

Quindi egli vuole giungere a una LOTTA TRA RAZZE. Tra tedeschi ed ebrei. In cui i primi

sono considerati il popolo “forte” creativo e valoroso, l’unico cui spetta il diritto di dominare il

mondo. Mentre, i secondi sono considerati il popolo “debole” destinato a soccombere.

Lo scopo dello Stato Nazista deve essere, quindi quello di creare le condizioni migliori per la

lotta per la supremazia.

“Mein Kampf” = “La mia battaglia” (1925)

Esso rappresenta il manifesto del pensiero di Hitler fatto di:

-Nazionalismo Tedesco;

-Superiorità della razza ariana;

-Odio contro gli Ebrei, marxisti e liberali

"Siamo animati dall'inesorabile risoluzione di estirpare il Male (gli ebrei) alla radice, per sterminarlo fino

all'ultimo". Per ottenere questo scopo non dobbiamo fermarci di fronte a nulla, anche se dovessimo

allearci con il diavolo”. 6

3) Cos’è stata la Shoah?

SHOAH = è una parola ebraica che significa “distruzione”.

La si usa oggi per ricordare il genocidio del popolo ebraico operato dai

nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale. OLOCAUSTO

(deriva dal greco e dal latino e traduce un

termine biblico legato ai sacrifici

animali.)

Questo termine è ambiguo, quindi è

utilizzato sempre meno.

Infatti, esso indica il sacrificio di un

SHOAH

DISTRUZIONE DEL POPOLO EBRAICO animale che è bruciato e innalzato a Dio.

Senza alcun connotato religioso Il fumo innalzato è odore gradito a Dio

(fumo che si può collegare a quello che

fuoriusciva dai campi di sterminio.)

Quindi, cosa si può intendere?

- Un “sacrificio” dei nazisti al

“Dio della razza”

O

- Un’auto concezione del sé

ebraico come vittima simile al

sacrificio cristiano 7

4) I divieti imposti agli ebrei prima della strage

-Non uscire da casa dopo le otto di sera.

-Non prendere un alloggio indipendente.

-Non cambiare casa al di fuori di determinati quartieri, e sempre in subaffitto.

-Non frequentare fiaschetterie, caffè, osterie, cinema, teatri e concerti, tranne quelli autorizzati.

-Non andare nei parchi e nei giardini pubblici.

-Non andare nei boschi della città.

-Non allontanarsi dalla cerchia urbana.

-Per chi abitava quindi fuori dei quartieri stabiliti non poteva andare a casa e in nessun altro

luogo, se non con un permesso speciale della Gestapo.

-Non salire in tram sulla vettura motrice, soltanto nell'ultimo rimorchio, e, se l'ingresso è al

centro, solo nella parte posteriore della vettura.

-Non fare acquisti nei negozi in altri orari che dalle undici alle tredici e dalle quindici alle

diciassette.

-Non recitare in teatro, né svolgere qualsiasi altra attività in pubblico.

-Non essere membro di alcuna associazione.

-Non frequentare scuole.

-Non avere rapporti con membri della Comunità Nazionale, che a loro volta non dovranno

avere rapporti con questi ebrei, non dovrà essere rivolto loro il saluto, né fermarsi con loro, e

dir loro altre parole che quelle strettamente indispensabili.

5) Le tre tappe che portarono alla soluzione finale

PREMESSE:

1922 in Italia: Va al potere Benito Mussolini che fonda un regime basato sulla violenza e sulla

gerarchia, questo sistema piace molto a Hitler che ne prenderà spunto;

1923 in Germania: Un giovane pittore, ex combattente della I guerra mondiale, tenta un colpo

di stato e viene arrestato. In prigione scrive una specie di programma politico. Era Adolf Hitler

e il suo libro, il Mein Kampf, descrive abbastanza bene cosa vuol fare della Germania e

dell'Europa;

1933 Hitler vince le elezioni e diventa capo del governo.

Giunge alla repressione degli Ebrei, costituita di tre fasi: 8

5.1 Discriminazione e persecuzione

1. Discriminazione e Persecuzione (1933-1939)

Inizialmente, vale a dire sino allo scoppio della guerra, l'obiettivo principale di Hitler

consistette nel rendere il Reich “Judenfrei” vale a dire "libero dagli ebrei". Il sistema prescelto

per "ripulire" la Germania dagli ebrei fu, in questa prima fase, COSTRINGERLI AD

Rendendo loro intollerabili le condizioni di vita attraverso una legislazione

EMIGRARE.

sempre più oppressiva, si cercava di spingerli verso un esodo definitivo all'estero. Il risultato

tuttavia non fu coronato da un successo e con l’annessione dell’Austria, i tedeschi si trovarono

a dover gestire anche gli ebrei austriaci.

L’emigrazione fallì.

Si penso allora di trasferire tutti gli ebrei in un luogo distante, DEPORTARELI NELL’ISOLA

DI MADAGASCAR, all’epoca colonia francese. Serviva dunque un accordo diplomatico che

dopo una serie di discussioni non si raggiunse. Con la sconfitta della Francia l’ipotesi tornò a

galla, ma la resistenza della Gran Bretagna ne impedì la realizzazione.

Anche questo piano fallì.

A questo punto Hitler decise di studiare la situazione per eliminare non solo gli ebrei tedeschi

ma tutti quelli che vivevano nei territori sotto il controllo dell’Asse. Nel 1938 fu avviato un

programma di eliminazione della popolazione handicappata e malata di mente.

Questa prima fase fu segnata da due eventi principali:

- Le Leggi di Norimberga (1935)

Definivano chi fosse da ritenere ebreo:

- chi aveva almeno tre nonni ebrei;

- chi aveva solo due nonni ebrei era considerato ebreo se era iscritto alla Comunità

religiosa giudaica;

- chi aveva due nonni ebrei e fosse sposato con un ebreo/a.

1) PRIMA LEGGE SULLA CITTADINANZA DEL REICH

Negava agli ebrei la cittadinanza tedesca.

Gli ebrei non furono più considerati cittadini tedeschi.

Questo comportò la perdita di tutti i diritti garantiti ai cittadini come, ad esempio, il

diritto di voto. 9

2) SECONDA LEGGE SULLA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL’ONORE

TEDESCO

Proibiva i MATRIMONI e le convivenze tra "ebrei" e "tedeschi" .

Proibiva inoltre il lavoro di ragazze "tedesche" al disotto dei quarantacinque anni di

età in famiglie "ebree".

- La Notte dei Cristalli (vetrine infrante dei negozi ebrei per opera dei nazisti)

= pogrom condotto dai nazisti (SS) nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in

Germania, Austria e Cecoslovacchia

ANTEFATTO: il 7 novembre un ebreo polacco,

Marinus Van der Lubbe, uccise un funzionario

dell’ambasciata tedesca di Parigi per protestare

contro le violenze che subirono in Germania i suoi

genitori.

Nella Notte dei cristalli: Joseph Goebbels, ministro

della propaganda, ordinò ai militanti delle

organizzazioni naziste di attaccare su tutti il

territorio nazionale ogni sinagoga, negozio e

abitazione ebrea.

Risultato: trentasei persone uccise; 101 sinagoghe incendiate e 7500 negozi devastati.

Conseguenze: gli ebrei furono esclusi dalle scuole e da tutte le manifestazioni di cultura

tedesca. 10

5.2 Concentrazione

2. Concentrazione (1939-1940)

Successivamente, le autorità trovandosi di fronte ad un numero elevatissimo di persone

razzialmente inferiori, decisero di istituire dei GHETTI nelle città principali. Alcuni quartieri

furono recintati in modo tale che essi non potevano uscire per alcun motivo e il muro era

sorvegliato dalla polizia.

All’interno di questi ghetti le condizioni di vita si fecero drammatiche. Sotto il profilo igienico -

sanitario trovarono ampia diffusione malattie come il tifo; basti pensare che in un vano fossero

concentrate 14-15 persone.

Furono inoltre costruiti i primi CAMPI DI CONCENTRAMENTO. 11

5.3 Sterminio

3. Sterminio (1941-1945)

I tedeschi dovevano così uccidere dall’alba al tramonto, letteralmente immersi nel sangue e

rischiando il crollo psicologico. Il loro lavoro era dunque orribile. Molti di loro, durante le

operazioni, erano sotto l’effetto di alcool o droghe.

I campi di concentramento si trasformarono in CAMPI DI STERMINIO, costruiti

appositamente per l’eliminazione di massa. Inoltre, una macchina burocratica andava a

cercare in tutta Europa gli ebrei uno a uno, casa per casa: leggi, procedure, uffici, funzionari

erano predisposti esclusivamente per la gestione della “soluzione finale”, affidata nella

conferenza di Wannsee (1942) a Hermann Goring, numero due del regime, e Heinrich

Himmler, comandante supremo delle SS. CAMPI DI STERMINIO

Gli ebrei appena arrivavano

CAMPI DI venivano uccisi tramite le

CONCENTRAMENTO CAMERE A GAS, dove era

Gli ebrei venivano fatti lavorare possibile uccidere circa tremila

persone in due ore.

Venivano mandati a morte più

di duecento ebrei al colpo.

Nei campi di sterminio arrivavano treni pieni di persone da eliminare. Un treno mediamente era

lungo dai trenta ai cinquanta vagoni. Gli ebrei quando arrivavano venivano fatti spogliare e poi

mandati nelle camere a gas. Tutta quest’operazione durava all’incirca tre ore.

3 ore per eliminare un numero di persone tale da riempire cinquanta vagoni di un treno.

Il perfezionamento: I campi di sterminio rappresentarono un perfezionamento nella tecnica di

eliminazione ebrea. Chi uccideva riusciva a prendere le distanze dalla vittima riducendo al

minimo il proprio coinvolgimento nell’atto diretto dell’uccisione. Questo a favore della ragione

e della psiche degli esecutori. 12

Possiamo quindi riassumere le tre fasi di questo processo in uno schema:

Fasi del processo Comportamento dello stato Risvolti Economici

nazista

Discriminazione e Persecuzione Discriminazione degli ebrei Arianizzazione dell’economia

(1933 – 1939) all’interno del Reich e primi del Reich, cioè tutti gli ebrei

tentativi di emigrazione forzata che fossero titolari d’industrie o

di un’impresa, furono obbligati

a venderle, a prezzi bassissimi,

allo stato o a un ariano.

Dettagli
49 pagine
382 download