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ESAME DI STATO 2008
Tesina di Alessandro Selvaggi
I MOTORI AERONAUTICI
INTRODUZIONE
Un motore è una macchina capace di trasformare una sorgente di energia, che può essere in forma
chimica (in presenza di un combustibile), elettrica o termica, in una energia meccanica o lavoro
meccanico continui. Uno dei primi motori come viene inteso oggi fu la macchina a vapore, in cui
viene prodotto del vapore d'acqua surriscaldato in una caldaia che poi, espandendosi in un cilindro,
produce una spinta su un pistone. Tale moto, reso alternativo con altri accorgimenti meccanici, può
essere trasferito a una ruota o ad un volano attraverso un meccanismo biella-manovella. Sul finire
del XIX secolo, lo sviluppo del motore a combustione rese possibile il grande sviluppo dell'industria
automobilistica e, in seguito, la nascita dell'industria aeronautica quando abbiamo il primo volo a
motore della storia,fatto dai fratelli Wright con il loro “Flyer” decollato e tenuto in volo per 12 secondi
il giorno 17 dicembre 1903. Dopo la seconda guerra mondiale, l'impiego per il volo aeronautico
richiese lo sviluppo dei motori a getto,(come si è visto per il primo aeromobile militare a sfruttare la
propulsione a getto, il Messerschmitt me262 che sollevò molti consensi nella guerra), mentre la
nascita del volo spaziale permise il grande sviluppo dei motori a razzo che portarono il missile
Saturn V e i 3 astronauti della missione apollo 11 sul suolo lunare. Anche nei primi anni della prima
guerra mondiale fecero comparsa i primi motori rotativi aeronautici, che rappresentano un tipo di
motore a combustione interna nel quale il funzionamento consiste nella rotazione anziché
dell'albero-motore, dell'intero complesso di cilindri che ruota attorno allo stesso,per poi passare ai
motori a combustione interna a pistoni tuttora usati in aeronautica e in automobilismo, come i
motori in linea o i motori a V. Senza dimenticare i motori jet,che si utilizzano negli aeromobili di
linea dei nostri giorni.
I MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
Il motore a combustione interna (o motore endotermico) è un particolare motore termico nel quale, attraverso la combustione di una miscela
composta da un carburante (benzina, gasolio, metano, GPL, ecc...) e un comburente (aria) all'interno di una camera di combustione, si produce
calore trasformandolo poi in lavoro meccanico. Abbiamo vari tipi di motore come i motori volumetrici (dove il fluido motore agisce in maniera
intermittente, come nei motori a pistoni) e motori continui (dove il fluido motore agisce in maniera continua, come nei motori a getto). motori a
combustione interna si basano sul processo chimico Esotermico della combustione: la reazione di un carburante con un comburente, normalmente
aria. I carburanti più utilizzati oggi sono composti da idrocarburi e sono derivati dal petrolio. I più noti sono benzina, gasolio, metano e GPL.
Recentemente sono stati sviluppati prototipi che possono utilizzare anche idrogeno (sia gassoso che liquido). La maggior parte dei motori a
combustione interna progettati per funzionare a benzina possono bruciare anche metano o GPL senza modifiche a parte quelle necessarie per
l'impianto di alimentazione. I motori a combustione interna vengono classificati in base al sistema di accensione utilizzato per provocare la
combustione in motori ad accensione comandata o ad accensione spontanea. Nei motori ad accensione comandata di solito l'accensione viene
comandata attraverso una scintilla ad alta tensione che scocca nella miscela della miscela aria-combustibile all'interno del cilindro. La scintilla viene
prodotta attraverso una bobina alimentata da una batteria che può essere ricaricata durante il funzionamento attraverso un alternatore trascinato dal
motore. Inoltre per l'avvio del motore in condizioni di temperatura esterna e del motore stesso relativamente basse, si utilizza un sistema che serve a
garantire un avvio più facile, chiamato starter. Nei motori Diesel (detti anche motori ad accensione spontanea) il combustibile viene iniettato nell'aria
compressa nei cilindri del motore e la combustione si innesca a causa delle condizioni di pressione e di temperatura dell'aria stessa. L'energia dei
prodotti di combustione, i gas combusti, è superiore all'energia originale dell'aria e del carburante (che avevano una maggiore energia chimica) e si
manifesta attraverso un'elevata temperatura e pressione che vengono trasformate in lavoro meccanico dal motore. Nei motori alternativi, è la
pressione dei gas combusti a spingere i pistoni all'interno dei cilindri del motore. Recuperata l'energia, i gas combusti vengono eliminati (spesso
attraverso una valvola di scarico) talvolta dopo essere passati attraverso una turbina a gas che recupera una piccola quantità di energia, comunque
sufficiente a comprimere l'aria comburente. Al termine di questa fase il pistone torna nella posizione di punto morto superiore. Tutto il calore non
trasformato in lavoro deve essere eliminato dal motore attraverso un sistema di raffreddamento ad aria o a liquido. Una volta avviato il motore ha 6
fasi in cui riceve e produce energia ed esse sono: Aspirazione, Compressione, Combustione, Espansione, Raffreddamento e Scarico. Nella 1^fase il
cilindro si riempie con la miscela di aria-benzina e la miscela aspirata tramite la valvola di aspirazione percorre i condotti di aspirazione in seguito alla
depressione prodotta nel cilindro dallo spostamento dal PMS al PMI. Nella 2^fase il fluido viene compresso dal pistone che si muove dal PMI al PMS
diminuendo il volume e aumentando la pressione. Nella fase di combustione, mentre il fluido è compresso, viene mandato un impulso elettrico alla
candela che fa scoccare una scintilla che incendia la miscela, facendo tornare il pistone al PMI creando Lavoro Utile dove abbiamo la 4^fase del
motore alternativo che è l’unica fase in cui il motore ci fornisce un lavoro. Nelle ultime 2 fasi viene aperta la valvola di scarico per raffreddare il
cilindro e per espellere i gas ormai combusti. Ciclo Reale
del motore
Le Ciclo Ideale
Rhône del motore a
9C tipico
motore combustione
rotativo a
pistoni I MOTORI A GETTO
Il motore a getto (o motore jet) è un particolare tipo di motore a reazione
spesso usato come propulsore negli aeroplani. Anche detto esoreattore
(perché per funzionare ha bisogno di aria, fornita appunto dall'esterno e gli
inglesi, amanti della semplicità, lo chiamano air breathing engine,
letteralmente motore che respira aria), si distingue dagli altri motori a
reazione (i motori a razzo o endoreattori) per la caratteristica di utilizzare
l'aria esterna come comburente. Il principio di funzionamento di tutti i motori
jet è essenzialmente lo stesso: essi accelerano una massa (formata da aria
e prodotti della combustione) in una direzione che per la terza legge della
dinamica o seconda legge di Newton produce una spinta nella direzione
opposta. L'aria viene aspirata dal motore frontalmente ed entra
(eventualmente) in un compressore che la porta alla pressione voluta.
Successivamente entra nella camera di combustione dove si miscela con il
combustibile atomizzato e avviene dunque la combustione con incremento
di temperatura e pressione. La massa dei gas combusti entra quindi
generalmente in una turbina dove viene espansa (generando inoltre
l'energia necessaria al funzionamento del compressore). Infine, ad una
pressione maggiore di quella esterna, l'aria e i prodotti della combustione
completano l'espansione negli ugelli e vengono espulsi verso l'esterno
generando la spinta necessaria. Il campo di applicazioni di questi motori è
estremamente vasto, con particolare diffusione nel campo della
propulsione aeronautica, in diversi campi delle propulsione navale e nella
generazione di energia nelle centrali elettriche. In particolare, quando Un TurboFan della P&W in camera di prova
applicato ad aeroplani, il motore a getto risulta maggiormente efficiente per
alte velocità e quota di volo; per aerei più lenti o per tratte più corte
diventano più convenienti i motori di concezione "mista" (turboelica o
turboprop) in cui la turbina aziona anche un'elica che funge da organo
propulsore. Aerei ancora più piccoli utilizzano dei tipici motori a pistoni con
propulsione ad elica. È importante notare che il motore a getto riunisce in
sé il sistema motore che trasforma l'energia chimica del carburante in una
forma utile per la propulsione ed il sistema propulsivo costituito dal getto
che fuoriesce dall'ugello di scarico. Tali elementi sono separati nei sistemi
con motore alternativo o turboprop. Infatti in entrambi i casi il propulsore è
costituito da un'elica: nel primo caso mossa direttamente o tramite una
scatola ingranaggi dall'albero motore e nel secondo sempre da una scatola
ingranaggi che riduce i giri di un albero turbina. Le eliche hanno una
efficienza propulsiva migliore dei motori a getto perché accelerano grandi
masse d'aria a velocità relativamente basse ma il loro rendimento decresce
rapidamente quando le estremità delle pale divengono soniche o Spaccato di un motore a getto
supersoniche (la velocità della pala è data dalla somma vettoriale tra la
velocità del velivolo e la velocità tangenziale della pala; per cui
all'aumentare della velocità del velivolo le possibilità di impiego dell'elica si
riducono). Per aumentare l'efficienza dei motori a getto (detti anche turbojet
o turbogetti) sono stati progettati i turbofan.