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Introduzione Mondo visto con gli occhi dei bambini, tesina
La mia tesina “Il mondo che vorrei: un mondo visto con gli occhi dei bambini”, è un lavoro particolare, nato dalla voglia di conoscere le mille sfaccettature del mondo, analizzato attraverso una visione e una prospettiva infantile, vale a dire prendendo in esame le varie sfumature che riguarda l’ambiente limpido, giocoso, soave dei fanciulli. Ho interpretato la realtà ricercando un nuovo orizzonte, abbandonato dalla visione adultistica dei nostri giorni; ho scorto una realtà fatta di ingenuità, spontaneità, curiosità...molto spesso lasciata da parte, perché ritenuta inutile. Ho voluto inserire in questa tesina di maturità tutto ciò che poteva essere associato al loro mondo, al mondo positivo di cui sono parte integrante i bambini, non risparmiando nemmeno qualche negatività ormai indelebile nella storia umana, impossibile da rimuovere . Tuttavia ho pensato di rendere piacevole questo lavoro, dedicando molto spazio alle illustrazioni, predilette dai bambini, con l’intento di ricordare a tutti coloro che si accingeranno a sfogliare queste pagine che in ognuno di noi vi è un fanciullino che non muore mai, che preserva intatte tutte le sue qualità e per farlo riemergere basta solo stimolarlo.
Analizzando per quanto possibile il programma svolto durante l’anno scolastico 2013\2014, ho riscontrato notevoli agganci per la ben riuscita dell’opera, trovando spunti interessanti per la realizzazione di collegamenti, a mio avviso, pertinenti all'interno della tesina.
Prendendo in considerazione la pedagogia, la quale è incentrata interamente sulla figura del bambino e della sua educazione ho avuto la possibilità di sperimentare il metodo utilizzato per entrare in contatto con il mondo infantile, un metodo che varia a seconda dei vari pedagogisti, ma che ha in comune l’intento di formare ed educare l’umanità, sin dall’età più tenera.
Ho riscontrato interesse nella figura di Maria Montessori, donna caparbia, volitiva, forte e audace, che nonostante le mille difficoltà, affrontando tutto e tutti ha diffuso un metodo scientificamente provato, basato sullo studio dei meccanismi celebrali dei fanciulli. Un ruolo di rilievo è attribuito alle metodologie musicali messe a punto nel 900, da grandi maestri quali Dalcroze, Kodaly e Orff.
Ho associato la figura di Freud, pioniere e fondatore della psico-analisi, disciplina fondata sullo studio della psiche al fine di comprendere le varie problematiche che modificano in maniera anomala il comportamento umano. Freud è il primo a scoprire la sessualità nei fanciulli.
Un importante aspetto che vorrei tracciare è il ruolo svolto dalla curiosità in ognuno di noi, mezzo attraverso il quale facciamo emergere il fanciullo nascosto, che non ci abbandona mai, caratterizzato dalla voglia incontrollabile di conoscere e di scoprire sempre più tutto ciò che sta intorno, senza stancarsi mai.
Questo “fanciullino” emerge nella poetica di Pascoli, noto autore della letteratura italiana. Egli descrive la parte più tenera e segreta degli adulti, un angolo della nostra personalità che non diventa mai grande, ma rimane puerile, ingenuo, irrazionale e con uno spirito giocoso.
E quale mezzo migliore per far emergere il fanciullino che è in noi, se non la favola? Utilizzata sin dai tempi più antichi per dilettare i fanciulli e non solo è il genere prediletto da Fedro, autore della letteratura latina, noto per il ruolo didascalico svolto dalle sue opere per la presenza della morale. Molte volte, però, i fanciulli vengono maltrattati, danneggiati, usurpati, uccisi. Non dimentichiamo le atroci sofferenze patite nei campi di concentramento e sterminio durante l’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale, che ha provocato infinità di vittime, tra cui un milione e mezzo di bambini.
Ma arriva un momento in cui tutti si devono riscattare, avere una rinascita. É ciò che si era prospettato per la giovane Evelyn, la quale imprigionata dalla statica vita di Dublino, le viene offerta un’ancora di salvezza dal suo fidanzato Frank, ma la ragazza rifiuta. Viene infranto così il sogno dell’“Epiphany”, vale a dire di rivincita personale che ogni persona deve avere nella sua vita, solo se si abbandonano le paure. “Il mondo che vorrei: un mondo visto con gli occhi dei bambini”, non può che essere un mondo positivo ed è per questo che ho scelto lo studio del segno di una funzione.
Collegamenti
Mondo visto con gli occhi dei bambini, tesina
Italiano -“Il Fanciullino“ G. Pascoli.
Filosofia - Freud e il mondo infantile.
Musica -Le metodologie musi-cali messe a punto da Dalcroze, Kodaly e Orff.
Pedagogia - Maria Montessori.
Storia - I bambini nei campi di sterminio, “Il bambino con il pigiama a righe”.
Latino - Fedro e la Favola.
Matematica -Lo studio del segno di una funzione.
Metodologia - La curiosità.
Inglese- Evelyn from J. Joyce.
PREMESSA
Questo lavoro rappresenta il simbolo dei miei 5 anni di studio al
Liceo Capialbi, il simbolo della dedizione, dell’impegno, soprattutto della
fatica che implica il dover, anzi il voler formare se stessi.
La salita è ardua, difficile da scalare, ma arrivati in vetta si scopre
che la fatica non è altro che la gioia del riscoprire noi stessi, accettando i
nostri difetti, ma valorizzando anche le nostre qualità.
La storia di ognuno di noi è costituita da esperienze che ci cambiano
la vita, da opportunità da cogliere, da persone che incontriamo e che ci
fanno capire il vero valore delle cose, da gesti pieni di semplicità che ci
insegnano ad apprezzare tutto ciò che ci circonda.
Ecco quello che ho compreso durante la mia formazione. Siamo ciò
che siamo grazie a tutto ciò che abbiamo ricevuto e abbiamo saputo
donare. Siamo ciò che siamo perché nonostante le infinite difficoltà non ci
siamo mai presi di sconforto, non ci siamo mai persi, non ci siamo mai
abbattuti … siamo ciò che siamo perché abbiamo trasformato una lacrima
in mille sorrisi …
Siamo il risultato di mille fattori, ma siamo comunque noi stessi.
INTRODUZIONE
Il mio “percorso-tesina”: “Il mondo che vorrei: un mondo visto con
gli occhi dei bambini”, è un lavoro particolare, nato dalla voglia di
conoscere le mille sfaccettature del mondo, analizzato attraverso una
visione e una prospettiva infantile, vale a dire prendendo in esame le varie
sfumature che riguarda l’ambiente limpido, giocoso, soave dei fanciulli.
Ho interpretato la realtà ricercando un nuovo orizzonte, abbandonato
dalla visione adultistica dei nostri giorni; ho scorto una realtà fatta di
ingenuità, spontaneità, curiosità … molto spesso lasciata da parte, perché
ritenuta inutile. Ho voluto inserire in questo lavoro tutto ciò che poteva
essere associato al loro mondo, al mondo positivo di cui sono parte
integrante i bambini, non risparmiando nemmeno qualche negatività
ormai indelebile nella storia umana, impossibile da rimuovere . Tuttavia
ho pensato di rendere piacevole questo percorso dedicando molto spazio
alle illustrazioni, predilette dai bambini, con l’intento di ricordare a tutti
coloro che si accingeranno a sfogliare queste pagine che in ognuno di noi vi
è un fanciullino che non muore mai, che preserva intatte tutte le sue
qualità e per farlo riemergere basta solo stimolarlo.
Analizzando per quanto possibile il programma svolto durante
l’anno scolastico 2013\2014, ho riscontrato notevoli agganci per la ben
riuscita dell’opera, trovando spunti interessanti per la realizzazione di
collegamenti, a mio avviso, pertinenti.
Prendendo in considerazione la pedagogia, la quale è incentrata
interamente sulla figura del bambino e della sua educazione ho avuto la
possibilità di sperimentare il metodo utilizzato per entrare in contatto con
il mondo infantile, un metodo che varia a seconda dei vari pedagogisti, ma
che ha in comune l’intento di formare ed educare l’umanità, sin dall’età
più tenera.
Ho riscontrato interesse nella figura di Maria Montessori, donna
caparbia, volitiva, forte e audace, che nonostante le mille difficoltà,
affrontando tutto e tutti ha diffuso un metodo scientificamente provato,
basato sullo studio dei meccanismi celebrali dei fanciulli.
Un ruolo di rilievo è attribuito alle metodologie musicali messe a
punto nel 900, da grandi maestri quali Dalcroze, Kodaly e Orff.
Ho associato la figura di Freud, pioniere e fondatore della psico-
analisi, disciplina fondata sullo studio della psiche al fine di comprendere le
varie problematiche che modificano in maniera anomala il comportamento
umano. Freud è il primo a scoprire la sessualità nei fanciulli.
Un importante aspetto che vorrei tracciare è il ruolo svolto dalla
curiosità in ognuno di noi, mezzo attraverso il quale facciamo emergere il
fanciullo nascosto, che non ci abbandona mai, caratterizzato dalla voglia
incontrollabile di conoscere e di scoprire sempre più tutto ciò che sta
intorno, senza stancarsi mai.
Questo “fanciullino” emerge nella poetica di Pascoli, noto autore della
letteratura italiana. Egli descrive la parte più tenera e segreta degli adulti,
un angolo della nostra personalità che non diventa mai grande, ma rimane
puerile, ingenuo, irrazionale e con uno spirito giocoso.
E quale mezzo migliore per far emergere il fanciullino che è in noi, se
non la favola? Utilizzata sin dai tempi più antichi per dilettare i fanciulli e
non solo è il genere prediletto da Fedro, autore della letteratura latina, noto
per il ruolo didascalico svolto dalle sue opere per la presenza della morale.
Molte volte, però, i fanciulli vengono maltrattati, danneggiati,
usurpati, uccisi. Non dimentichiamo le atroci sofferenze patite nei campi di
concentramento e sterminio durante l’Olocausto della Seconda Guerra
Mondiale, che ha provocato infinità di vittime, tra cui un milione e mezzo di
bambini.
Ma arriva un momento in cui tutti si devono riscattare, avere una
rinascita … É ciò che si era prospettato per la giovane Evelyn, la quale
imprigionata dalla statica vita di Dublino, le viene offerta un’ancora di
salvezza dal suo fidanzato Frank, ma la ragazza rifiuta. Viene infranto così
il sogno dell’“Epiphany”, vale a dire di rivincita personale che ogni persona
deve avere nella sua vita, solo se si abbandonano le paure.
“Il mondo che vorrei: un mondo visto con gli occhi dei bambini”, non
può che essere un mondo positivo ed è per questo che ho scelto lo studio del
segno di una funzione. Grazie per l’attenzione
ITALIANO:
“ Il Fanciullino “
Giovanni Pascoli
È dentro noi un fanciullino che non
solo ha brividi, ma lagrime ancora e
tripudi suoi. Quando la nostra età è tuttavia
tenera, egli confonde la sua voce con la
nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e
contendono tra loro, e, insieme sempre,
temono sperano godono piangono, si sente
un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli
occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la
voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. Il quale tintinnio segreto noi
non udiamo distinto nell'età giovanile forse così come nella più matura, perché in quella occupati a litigare e
perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell'angolo d'anima d'onde esso risuona.
”Un mondo in cui prevale la meraviglia per la scoperta, l’irrazionale e la
spontaneità.” LATINO :
Fedro e la Favola
“Un mondo in cui prevale l’im-
maginazione, la purezza e la
moralità .“
Il Lupo e L’agnello
Lungo la riva di un ruscello sono venuti a bere il lupo
e molto più a valle un agnello: eccellente pasto per il predatore.
Il lupo volle fare l'offeso:
<< Perché mi hai intorbidito l'acqua mentre bevevo ? >>
E l'agnello tutto timoroso:
<< Ma, scusami tanto,
come è possibile se l'acqua che bevo scorre giù da te ?
>>La cosa è fin troppo evidente; ma il lupo riprende:
<< Sei mesi fa hai parlato male di me ! >>
<< Veramente allora non ero ancora nato. >>
<< Perdinci ! Allora è stato tuo padre ! >>
E lo afferra e lo sbrana.
Chi è più forte vuole avere tutto, anche la ragione.
I più piccoli non si alleino con i grandi perché
prima o poi ne subiranno le conseguenze. PEDAGOGIA :
Maria Montessori
”Un mondo a misura di bambino”
“Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di
aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino,
perché in lui si costruisce l'uomo.”
Materiale scientificamente strutturato FILOSOFIA :
Sigmund Freud
”Un mondo in cui si esplora il
bambino”
Teoria della sessualità infantile
Metodologia :
La curiosità
“Ciò che muove il bambino all’attività è un impulso interiore
primitivo, quasi un vago senso di fame interna, ed è la
soddisfazione di questa fame che lo conduce a poco a poco ad un
complesso e ripetuto esercizio dell’intelligenza nel comparare,
giudicare, decidere un atto, correggere un errore.”
Maria Montessori
“ Un mondo in cui prevale la curiosità e la voglia di imparare”
INGLESE :
J. Joyce
Evelyn
“SHE sat at the window
watching the evening invade the
avenue. Her head was leaned
against the window curtains and in her nostrils was the odour
of dusty cretonne. She was tired.”
“ A world in which everyone
can have the possibility to
change our own condition.”
MUSICA :
Le metodologie musicali messe a punto nel 900
Metodo Dalcroze, Kodaly e Orff
“ Un mondo fatto di
musica, parole e armonia”
Emile Jaques Dalcroze
Zoltan Kodaly Carl Orff