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Sintesi
Storia: l’istruzione dall’antichità all’età contemporanea

Scienze: l’evoluzione culturale dell’uomo

Tecnologia: i sussidi multimediali

Italiano: Daniel Pennac (Diario di scuola)

Scienze motorie: storia dell’educazione fisica

Arte e immagine: storia dell’educazione artistica

Musica: Shakira

Geografia: l'America Latina

Lingua Inglese: education in the United Kingdom

Lingua Francese: l’école en France
Estratto del documento

ISTRUZIONE NEL MONDO

L’ argomento che cercherò di analizzare in questa tesina è l’istruzione nel mondo.

L’istruzione è un diritto umano fondamentale. Ogni individuo ha il diritto di

ricevere l’istruzione, indipendentemente dal sesso, l’etnia, le preferenze religiose

o politiche.

Alcune agenzie nel mondo lavorano per rendere l’istruzione disponibile a tutti,

l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la

come per esempio

Scienza e la Cultura Fondo delle Nazioni Unite

(UNESCO) e il (UNICEF). La storia

insegna che nessuna società è mai uscita dal sottosviluppo senza l’istruzione.

Garantire a tutti i bambini la possibilità di frequentare almeno la scuola primaria è

il modo migliore per raggiungere anche gli altri traguardi del millennio, come

l’eliminazione della fame e della povertà.

Anche la Costituzione italiana, a partire dalla sua entrata in vigore (1° gennaio

1948), afferma che l’istruzione è un diritto di tutti ed è anche un obbligo. La

scuola dell’obbligo ha proprio questa funzione: permettere a ognuno di ricevere

un’istruzione adeguata, gratuita e garantita proprio dallo Stato.

Presenterò la storia dell’istruzione dall’antichità all’età contemporanea e in

particolare parlerò dell’istruzione all’epoca del fascismo. Dal punto di vista

scientifico analizzerò l’evoluzione culturale dell’uomo che, in migliaia di anni, ha

portato al moderno sviluppo tecnico-scientifico.

Diventa quindi indispensabile parlare dei sussidi multimediali utilizzati anche

nell’istruzione. In particolare il computer è oggi un indispensabile strumento al

servizio dei docenti che consente di motivare gli studenti all'apprendimento,

determinando l'attenzione continua e favorendo la memorizzazione. Presenterò

quindi il libro che ho letto “Diario di scuola” di Daniel Pennac, che mette in

evidenza il ruolo degli insegnanti, che è proprio quello di coinvolgere e motivare

gli studenti per appassionarli allo studio. In un’istruzione completa non possono

mancare l’educazione fisica e l’educazione artistica, quindi presenterò la storia di

queste due discipline.

Parlerò poi di una famosissima artista musicale di fama internazionale, Shakira,

che è impegnata socialmente attraverso delle fondazioni, Pies Descalzos e

A.L.A.S., che cercano di diffondere l’istruzione soprattutto tra i bambini

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ISTRUZIONE NEL MONDO

dell’America Latina. Vorrei quindi presentare l’esecuzione del suo brano più

famoso “Waka Waka” con la tastiera.

Analizzerò quindi il territorio e la popolazione dell’America Latina e il problema

dell’istruzione in quei Paesi. Infine presenterò in lingua inglese il sistema

scolastico del Regno Unito e in lingua francese il sistema scolastico della Francia.

La trasmissione di valori, conoscenze, competenze alle nuove generazioni ha

sempre avuto un ruolo centrale nella vita dell’umanità.

L’educazione nell’antichità

Il termine educazione, dal latino ex-ducere, significa “condurre fuori”, indicando

appunto che lo scopo dell’educazione è quello di “tirare fuori” quello che si trova

già “dentro” l’alunno. Nell’antica Grecia i filosofi Socrate e Platone hanno

elaborato un’importante teoria sull’educazione che rispecchia

proprio il significato del termine e quindi consiste in un metodo

per tirar fuori le potenzialità che l’alunno già possiede. Nella

Grecia classica e poi in età ellenistica (a partire dalla morte di

Alessandro Magno, 323 a.C.), si proponeva un metodo

educativo scolastico, basato sulla cultura retorico-letteraria e

sull’addestramento fisico. Al bambino si insegnava a leggere e a scrivere, le basi

della musica e dell’aritmetica, e infine la ginnastica. In seguito si insegnava la

metrica della poesia e l’interpretazione di capolavori della letteratura;

successivamente a parlare in maniera convincente ed elegante. I docenti erano

privati e spesso itineranti, ma le loro funzioni si specializzarono (lettura e

scrittura, musica e ginnastica).

A Roma, il percorso scolastico, a partire dal II sec. a.C., era simile a quello greco,

anche perché venivano chiamati i maestri greci. I figli dei genitori più ricchi

venivano affidati alle cure di un maestro che, nella maggior parte dei casi, era

greco. I maestri si limitavano ad insegnare le basi del saper leggere, scrivere e a

far i conti. In tutta l’antichità classica, comunque, l’istruzione scolastica superiore

riguardava solo le fasce sociali più ricche.

L’educazione nel Medioevo 4

ISTRUZIONE NEL MONDO

Durante l'Alto Medioevo, più precisamente nell’epoca di Carlo Magno, furono

istituite numerose scuole in cui ricevevano un'istruzione coloro che si

preparavano al mestiere di funzionario. In una società contadina

e feudale l'istruzione superiore era possibile solo per le fasce più alte della

società. Le scuole superiori proponevano una formazione letterario-filosofico-

scientifica secondo lo schema del “trivio” (grammatica, retorica, dialettica) e del

“quadrivio” (aritmetica, geometria, musica, astronomia) oltre alla teologia

(disciplina che studia Dio). In Occidente, la scuola popolare venne controllata

dalla Chiesa fino al ’700-’800.

La differenza maggiore rispetto alla cultura latina era nell'interpretazione della

storia. Per un insegnante medievale era scontato pensare che la storia fosse

guidata da Dio. La realtà era ritenuta un insieme di segni della presenza di Dio e

del mondo ultraterreno, infatti il testo più rappresentativo della cultura

Divina Commedia

medievale è la di Dante Alighieri.

Nell’XI sec., intanto, presso le scuole organizzate nelle sedi vescovili, si era

radunato un numero crescente di docenti e studenti, provenienti da ogni parte

d’Europa, che formarono gruppi di studio di docenti e studenti dette

“Universitates Magistrorum et Scholarium”. Nei secoli successivi le Università si

moltiplicarono, soprattutto in Italia, Francia, Inghilterra e nella penisola iberica.

L’educazione nell’età moderna e contemporanea

Lo spirito della Controriforma (azione promossa dalla Chiesa

cattolica per combattere la Riforma protestante, XVI sec)

diede molta importanza alla formazione dei giovani, per

questo vennero fondati nuovi ordini religiosi destinati

all’insegnamento e i Collegi dei Gesuiti furono, in tutto il

mondo cattolico, le sedi per l’educazione delle classi dirigenti

fino alla metà del XVIII sec. L’insegnamento era basato sui

classici latini e su manuali di filosofia scolastica.

L’Illuminismo introdusse l’epoca delle grandi discussioni sui sistemi educativi per

la formazione del cittadino e cercava di contrapporsi all’educazione impartita dai

religiosi. Emilio,

Nel 1762 con la pubblicazione dell’ Jean-Jacques Rousseau si dimostra

polemico nei confronti di tutta la tradizione educativa e propone un’educazione

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ISTRUZIONE NEL MONDO

"naturale". Il principio fondamentale dell'opera è che l'uomo nasce buono e che il

male nasce dalla corruzione della società e da un'educazione non

corretta. Secondo Rousseau, l’uomo non deve ricevere una vera e propria

educazione (nel senso di conoscenze imposte dall'alto), ma deve essere lasciato

libero di sviluppare le proprie facoltà, con pochi stimoli da parte del maestro, in

modo da non essere troppo influenzato dalle conoscenze degli altri.

La rivoluzione industriale ha creato l’esigenza di istruzione in quasi tutti i ceti

sociali, per poter passare da un’economia solamente agricola ad una

Rousseau più imprenditoriale, come riscatto sociale, come processo di

modernizzazione.

Nell’Ottocento gli Stati liberali diffusero la creazione di un sistema di educazione

elementare di massa, gratuito che serviva appunto come mezzo di promozione

sociale. L’analfabetismo cominciò dunque lentamente a diminuire.

In Italia una riforma della scuola fu portata a termine da Casati (1859) che

prevedeva un’istruzione elementare pubblica e obbligatoria della durata di due

anni a partire dal sesto anno di età, poi con la legge Coppino (1877) fu portata a

tre anni.

La grande epoca della scolarizzazione di massa giunse però dopo la Seconda

Guerra Mondiale, quando l’educazione aveva interesse politico.

Tutti i governanti hanno dato attenzione alle giovani generazioni per ragioni

economiche e militari, ma con i regimi totalitari del ventesimo secolo

(comunismo, nazismo, fascismo) iniziano vere e proprie campagne

d’indottrinamento dei giovani attraverso la scuola, l'inquadramento in

associazioni obbligatorie, i raduni di massa, i campi di educazione.

In Italia ci fu il fascismo, un'ideologia politica nata per iniziativa di Benito

Mussolini alla fine della prima guerra mondiale che aveva

carattere nazionalista, autoritario e totalitario.

Durante il fascismo la riforma Gentile (1923) introdusse il principio dell’esame di

Stato e proponeva il Ginnasio, il liceo Scientifico, l’Istituto magistrale e l’Istituto

Tecnico. Il Ginnasio e il Liceo Classico erano le scuole

per le future classi dirigenti, invece il liceo Scientifico,

l’Istituto Magistrale e l’Istituto Tecnico erano le scuole

per la piccola borghesia. C’era poi la scuola di

avviamento professionale che era l’unica scuola per le 6

Balilla

ISTRUZIONE NEL MONDO

famiglie di operai e contadini, che per motivi economici non potevano permettersi

gli studi all’università e che dovevano mandare presto a lavorare i loro figli.

L’obbligo scolastico terminava con la 5^ elementare. In tutta Italia c’era un unico

libro di testo imposto dallo Stato che era controllato dal Partito fascista. Gli alunni

dovevano cantare l’inno fascista, dovevano studiare la rivoluzione fascista e la

biografia del duce, Benito Mussolini. Per creare "l’italiano nuovo" la scuola

fascista proponeva testi scolastici, quaderni, diari e pagelle in cui si esaltava il

fascismo sia attraverso le immagini, che attraverso i contenuti. I ragazzi tra gli 8

e i 14 anni erano chiamati balilla. I più piccoli invece erano chiamati i

figli della lupa. La divisa da balilla era composta da un paio di pantaloncini grigio-

verde, una camicia nera, il fez, cioè un cappellino con delle frange laterali, poi un

fazzoletto blu legato al collo con sopra un grosso medaglione con la testa di

Mussolini.

Il sabato la scuola era chiusa e gli studenti si riunivano con gli adulti per esaltare

il regime fascista. Nel 1932 tutti i dipendenti pubblici, quindi anche gli insegnanti

e i maestri furono obbligati a iscriversi al Partito e giurare fedeltà al Regime.

È importante notare il ruolo fondamentale affidato all’educazione scolastica nelle

dittature fra le due guerre mondiali per poter diffondere le idee e i principi dei

partiti che governavano.

Anche in Germania infatti il partito nazista riformò profondamente la scuola,

basando l’istruzione sulla storia del regime, cercando di influenzare gli

atteggiamenti dei ragazzi e per assicurarsi futuri combattenti e fedeli sostenitori

del regime. I regimi totalitari avevano quindi tentato d’inculcare nozioni politiche

e di controllare l’ideologia degli alunni.

Con gli Stati democratici invece cambiò la visione generale della cultura. Con la

diffusione dei regimi democratici aumentò l’importanza dell’educazione e

l’obbligo scolastico fu esteso. Nel 1946 nacque la Repubblica Italiana e l’anno

successivo fu approvata la Costituzione della Repubblica Italiana che all’Art. 34

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto

dice “

anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi,

hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende

effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre

provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.” 7

ISTRUZIONE NEL MONDO

La Legge del 1962, che istituiva la scuola media unica, realizza i principi della

Costituzione dell’obbligatorietà e gratuità dell’istruzione impartita per almeno 8

anni (dal 6º al 14º anno d’età). L’istruzione obbligatoria dopo la scuola

elementare è impartita gratuitamente anche nella scuola media, che ha la durata

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