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La scelta della mia tesina é stata più che altro personale, perché amo il calcio e gli sport in generale. Il Comitato Esecutivo della FIFA ha approvato, con un anticipo di sei mesi rispetto al passato, la data del sorteggio dei gironi di qualificazione, che si è svolto il 30 luglio 2011 a Rio de Janeiro.
Il torneo metterà a disposizione 32 posti per altrettante compagini nazionali, compresa quella del Paese organizzatore, qualificato di diritto. Le altre 31 squadre che accederanno alla fase finale del torneo verranno selezionate tramite eliminatorie su base continentale e con alcuni spareggi internazionali.
La mascotte dei Mondiali 2014 è il tatu-bola, di nome Fuleco, una particolare specie di armadillo tipico del Brasile. Esso non è capace di scavare tane, ma quando è minacciato si arrotola su sé stesso diventando una palla. La presentazione ufficiale della mascotte dei Mondiali 2014 è arrivata pochi giorni dopo il lancio di Brazuca, il pallone dei Mondiali 2014, l’onore della presentazione è spettato a Ronaldo che in diretta tv l’ha mostrata per la prima volta ai brasiliani e al mondo.
Anche per questa edizione del Campionato mondiale di calcio, la FIFA ha deciso di continuare nella politica della rotazione (intrapresa a partire dal Mondiale precedente) tra le varie confederazioni internazionali per la selezione del continente al quale deve appartenere il Paese scelto successivamente come organizzatore della manifestazione.
Le cinque Nazioni che hanno ufficialmente dichiarato (prima che la FIFA annunciasse la sua decisione sul continente prescelto) il proprio interesse nell'organizzazione dell'evento sono state in ordine alfabetico:
• Argentina e Cile (candidatura congiunta);
• Australia;
• Brasile;
• Colombia;
• Stati Uniti.
Argentina e Cile avevano manifestato l'intenzione di candidarsi insieme, ma la scelta è stata poco apprezzata in quanto Joseph Blatter, dopo le difficoltà incontrate nei Mondiali nippo-coreani del 2002, ha sempre affermato che la FIFA preferirebbe assegnare la gestione della competizione a una sola nazione invece che a due.
Il 7 marzo 2003 la FIFA annunciò che la fase finale di questi campionati mondiali sarebbe stata giocata in Sud America, secondo la regola della rotazione tra le diverse confederazioni (il continente sudamericano non ospitava quest'evento sin dai tempi di "Argentina '78").
Il 3 giugno 2003 la Confederazione Calcistica Sudamericana (CONMEBOL) comunicò che Argentina, Brasile e Colombia avevano espresso il desiderio di presentare le loro candidature, tuttavia nel 2004 Argentina e Colombia rinunciarono a tale progetto, lasciando così il Brasile come unico candidato. Il Brasile era il candidato più forte e, come da previsioni, è stato scelto. Dal 17 marzo 2004 le associazioni della CONMEBOL hanno votato all'unanimità per avere il Brasile come unico candidato. Tuttavia il 13 aprile 2006 Blatter affermò che questo non significava che l'assegnazione fosse già decisa.
Il 24 agosto 2007 gli ispettori della FIFA si recarono in Brasile per un tour di 9 giorni, con il fine di analizzare alcuni dei siti designati dalla federazione brasiliana per ospitare le gare della competizione. Il sopralluogo si svolse nelle città di Rio de Janeiro, San Paolo del Brasile, Belo Horizonte, Brasilia e Porto Alegre.
Joseph Blatter annuncia la scelta del Brasile.
Nonostante questo fatto, la FIFA aveva lasciato intendere di tenere in considerazione altre candidature nel caso in cui il Brasile non avesse superato gli standard di qualità richiesti, cosa comunque non verificatasi.
Il 30 ottobre 2007, nella sede principale della FIFA a Zurigo, è stato deciso che l'edizione del 2014 della Coppa del mondo FIFA si giocherà in Brasile, in quanto unico candidato rimasto.
Il Brasile diventerà così la quinta nazione ad aver ospitato il Campionato mondiale di calcio due volte (l'altra nel 1950), dopo il Messico, l'Italia, la Francia e la Germania.
Durante l'annuncio erano presenti l'allora CT della Seleção Dunga, l'ex calciatore Romário, il presidente brasiliano Lula e il noto scrittore Paulo Coelho. Per la prima volta il Mondiale di calcio sarà disputato fuori dall'Europa per 2 edizioni consecutive (dopo Sudafrica 2010); finora la rassegna iridata non si era allontanata dal vecchio continente per più di un'edizione.
La lista ufficiale delle dodici città sedi della Coppa del mondo è stata resa nota dalla FIFA il 31 maggio 2009 nel suo 59º congresso tenutosi a Nassau, capitale delle Bahamas.
Le città sono: Belo Horizonte, Brasília, Cuiabá, Curitiba, Fortaleza, Manaus, Natal, Porto Alegre, Recife, Rio de Janeiro, Salvador e San Paolo.
Fino ad allora avevano mostrato l'interesse di ospitare la fase finale del Mondiale anche le città di Belém, Campo Grande, Florianópolis, Goiânia, Maceió e Rio Branco ma, per motivi logistici e politici, vennero scartate.
Poiché io sono nata nella Regione di Minas Gerais cui la Capitale é Belo Horizonte, dove svolgeranno alcune partite dei Mondiale, parlerò in particolare di quest’area. La mia tesina di maturità quindi ha come obiettivo quello di descrivere i Mondiali di calcio che si terranno in Brasile, effettuando delle connessioni con altre materie scolastiche.
Storia- Confronto tra governo argentino nel 1978 e il Brasile in questo periodo.
Diritto- Il contratto di sponsorizzazione e le banche.
Economia- Il Break Even Point di un'impresa di abbigliamento sportivo in Brasile.
a partire dal Mondiale precedente) tra le varie confederazioni
internazionali per la selezione del continente al quale deve
appartenere il Paese scelto successivamente come organizzatore
della manifestazione.
Le 5 nazioni che hanno ufficialmente dichiarato (prima che la FIFA
annunciasse la sua decisione sul continente prescelto) il proprio
interesse nell'organizzazione dell'evento sono state in ordine
alfabetico:
Argentina e Cile (candidatura congiunta);
Australia;
Brasile;
Colombia;
Stati Uniti.
Argentina e Cile avevano manifestato l'intenzione di candidarsi
insieme, ma la scelta è stata poco apprezzata in quanto Joseph
Blatter, dopo le difficoltà incontrate nei Mondiali nippo-coreani del
2002, ha sempre affermato che la FIFA preferirebbe assegnare la
gestione della competizione a una sola nazione invece che a due.
Il 7 marzo 2003 la FIFA annunciò che la fase finale di questi
campionati mondiali sarebbe stata giocata in Sud America, secondo
la regola della rotazione tra le diverse confederazioni (il continente
sudamericano non ospitava quest'evento sin dai tempi di "Argentina
'78").
Il 3 giugno 2003 la Confederazione Calcistica Sudamericana
(CONMEBOL) comunicò che Argentina, Brasile e Colombia avevano
espresso il desiderio di presentare le loro candidature, tuttavia nel
2004 Argentina e Colombia rinunciarono a tale progetto, lasciando
così il Brasile come unico candidato.
Il Brasile era il candidato più forte e, come da previsioni, è stato
scelto. Dal 17 marzo 2004 le associazioni della CONMEBOL hanno
votato all'unanimità per avere il Brasile come unico candidato.
Tuttavia il 13 aprile 2006 Blatter affermò che questo non significava
che l'assegnazione fosse già decisa. Il presidente della FIFA disse: 4
For the time being, I don't think Brazil has a stadium for the Cup.
«
»
«Al momento attuale, non penso che il Brasile abbia uno stadio per
il Mondiale. »
Il 24 agosto 2007 gli ispettori della FIFA si recarono in Brasile per un
tour di 9 giorni, con il fine di analizzare alcuni dei siti designati dalla
federazione brasiliana per ospitare le gare della competizione. Il
sopralluogo si svolse nelle città di Rio de Janeiro, San Paolo del
Brasile, Belo Horizonte, Brasilia e Porto Alegre.
Joseph Blatter annuncia la scelta del Brasile.
Nonostante questo fatto, la FIFA aveva lasciato intendere di tenere
in considerazione altre candidature nel caso in cui il Brasile non
avesse superato gli standard di qualità richiesti, cosa comunque
non verificatasi.
Il 30 ottobre 2007, nella sede principale della FIFA a Zurigo, è stato
deciso che l'edizione del 2014 della Coppa del mondo FIFA si
giocherà in Brasile, in quanto unico candidato rimasto.
Il Brasile diventerà così la quinta nazione ad aver ospitato il
Campionato mondiale di calcio due volte (l'altra nel 1950), dopo il
Messico, l'Italia, la Francia e la Germania.
Durante l'annuncio erano presenti l'allora CT della Seleção Dunga,
l'ex calciatore Romário, il presidente brasiliano Lula e il noto
scrittore Paulo Coelho. Per la prima volta il Mondiale di calcio sarà
disputato fuori dall'Europa per 2 edizioni consecutive (dopo
Sudafrica 2010); finora la rassegna iridata non si era allontanata dal
vecchio continente per più di un'edizione.
La lista ufficiale delle dodici città sedi della Coppa del mondo è
stata resa nota dalla FIFA il 31 maggio 2009 nel suo 59º congresso
tenutosi a Nassau, capitale delle Bahamas.
Le città sono: Belo Horizonte, Brasília, Cuiabá, Curitiba, Fortaleza,
Manaus, Natal, Porto Alegre, Recife, Rio de Janeiro, Salvador e San
Paolo. 5
Fino ad allora avevano mostrato l'interesse di ospitare la fase finale
del Mondiale anche le città di Belém, Campo Grande, Florianópolis,
Goiânia, Maceió e Rio Branco ma, per motivi logistici e politici,
vennero scartate.
Poiché io sono nata nella Regione di Minas Gerais cui la Capitale é
Belo Horizonte, dove svolgeranno alcune partite dei Mondiale,
parlerò in particolare di quest’area. 6
Pallone e Potere
Il calcio spesso non é solo sport, ma può anche essere uno
strumento politico a disposizione delle autorità. La storia dell′
Argentina é un esempio tangibile.
In Argentina nel periodo della dittatura il calcio ha avuto una grande
importanza politica. Nel 1978 l′Argentina ebbe l′onore di essere il
paese organizzatore dei Mondiali e di vincerli. In quel periodo era al
potere da due anni la Giunta Militare del generale Videla, e stava
già seminando il terrore all′interno del paese, oltre che trascinando
il Paese in una pesante crisi economica.
Una dittatura militare è una forma di governo in cui il potere
politico è detenuto dai militari. È simile, ma non identica, ad una
stratocrazia, cioè uno stato governato direttamente dai militari.
Come tutte le dittature quella militare può essere dichiarata
ufficialmente o non esserlo, nel senso che alcuni dittatori militari
sono formalmente subordinati ad un governo civile. Esistono anche
forme intermedie, in cui i militari esercitano una fortissima influenza
senza tuttavia essere completamente dominanti.
Alcune dittature militari sono guidate da un organo collegiale, che
nei paesi latinoamericani è tradizionalmente denominato giunta
(dallo spagnolo "junta", 'comitato', 'consiglio'), composto dai militari
delle varie forze armate di rango più elevato. Altre dittature militari
sono interamente nelle mani di un singolo alto ufficiale, solitamente
il comandante supremo delle forze armate. Il presidente della
giunta o il comandante unico possono assumere la carica di capo di
Stato.
In Argentina nel 1978 la conquista della Coppa del Mondo servì alla
dittatura per cementare il consenso al proprio interno e per ottenere
prestigio all′esterno. Non é un caso che il 1978 rappresentò proprio l
′apice del regime. I generali furono poi costretti ad abbandonare il
potere nel 1983, in seguito alla sconfitta politica dall′ esercito 7
Britannico durante la guerra per il controllo delle Isole Falkland. La
guerra era stato il tentativo di salvare ancora una volta il regime
raccogliendo la popolazione attorno a sé: esattamente come il
calcio, strumenti al servizio del potere.
Ho letto un intervista della scrittrice Nilda “Munu” Actis Goretta che
racconta che negli anni in cui l′Argentina soffriva la dittatura
militare ha vissuto come prigioniera politica nel centro di tortura
clandestino, l′ESMA.
L′ opinione pubblica non era al corrente dell′ esistenza dei campi ci
concentramento. L′ESMA operava come scuola di meccanica navale
nel centro della città, ma dietro la sua facciata illusoria c′era un
campo di sterminio seminterrato dove migliaia di prigionieri politici,
donne incinte incluse, venivano brutalmente torturati e uccisi. Manu
é una dei pochi sopravvissuti.
In Argentina le madri delle persone scomparse hanno formato una
associazione chiamata “Madri di Plaza de Mayo”.
Madri di Plaza de Mayo (in spagnolo Asociación Madres de Plaza de
Mayo) è una associazione formata dalle madri dei desaparecidos,
ossia i dissidenti scomparsi durante la dittatura militare in Argentina
tra il 1976 e il 1983.
L'associazione è dedita all'attivismo nel campo dei diritti civili ed è
composta da donne che hanno tutte lo stesso obiettivo: rivendicare
la scomparsa dei loro figli e ottenerne la restituzione, attività che
hanno svolto e svolgono da oltre un trentennio. I figli delle madri di
Plaza de Mayo sono stati tutti arrestati e tenuti illegalmente
prigionieri ("desaparecidos": letteralmente "scomparsi" in spagnolo)
dagli agenti della polizia argentina in centri clandestini di
detenzione durante il periodo che nella storia argentina viene
annoverato come la guerra sporca, così chiamata per i metodi
illegali ed estranei ad ogni diritto utilizzati dalla giunta militare, e la
maggioranza di loro è stata prima torturata ed in seguito
assassinata, e fatta sparire nella più assoluta segretezza.
Il loro emblema, un fazzoletto bianco annodato sulla testa, è il loro
simbolo di protesta che in origine era costituito dal primo pannolino,
di tela, utilizzato per i loro figli neonati. Il loro nome è originato dal 8
nome della celebre piazza di Buenos Aires, Plaza de Mayo, dove
queste donne coraggiose si riunirono per la prima volta e da allora,
ogni giovedì pomeriggio, esse si ritrovano nella piazza e la
percorrono in senso circolare, attorno alla piramide che si trova al
centro, per circa mezz'ora.
La conseguenza della Guerra sporca e le sue vittime sono ancora
avvolte nel mistero.
L'ex-dittatore argentino Jorge Rafael Videla, che non si è mai
scusato per le migliaia di persone scomparse e uccise durante la
giunta militare che lo ha visto al potere dal 1976 al 1983, è morto il
17 maggio 2013 a 87 anni. Videla ha trascorso gli ultimi anni della
sua vita in carcere per crimini contro l'umanità, compreso il
sistematico rapimento di neonati di prigionieri politici nei centri
segreti di tortura. Videla è morto per cause naturali nella sua cella,
dove stava scontando l'ergastolo, in un carcere nei pressi di Buenos
Aires, secondo quanto riferito da un portavoce del governo. "Ha
trascorso la sua vita facendo grandi danni, che hanno lasciato un
segno sulla vita del paese", ha detto a Reuters il Nobel Adolfo Perez
Esquivel. "La sua morte mette fine alla sua presenza fisica ma non a
quello che ha fatto al paese".
Invece il Brasile avrà l'onore di ospitare il Mondiale nel 2014 in un
periodo di crescita economica. La presidentessa Dilma Rousseff
imposta la sua attività di governo con una immagine di
pragmatismo; preferisce il “fare” al “parlare” in politica interna così
come in politica estera. Ma per la FIFA il Mondiale sarà uno degli
eventi più redditizi del pianeta e nel Mondiale del 2014 la Fifa é
interessata alla efficienza e la redditività. Al di sotto della cupola
che gestisce politica e diplomazia, un secondo livello dirige un
potente, efficiente e redditizia macchina amministrativa. É a questo
livello di gerarchia che meglio funzionano gli ingranaggi della Fifa
nel garantire il successo della competizione. 9
Un mondiale per gli sponsor
I contratti di sponsorizzazione
La sponsorizzazione non é un contratto facilmente inquadrabile
entro uno schema definito, poiché esso si risolve in numerose ed
eterogenee fattispecie contrattuali che hanno in comune lo scopo di
promuovere la conoscenza dell′immagine di una impresa.
Il contratto di sponsorizzazione può essere definito come contratto
con il quale una parte, detta sponsor, si obbliga ad una prestazione
pecuniaria o all'attribuzione di una cosa nei confronti di un'altra
parte, detta sponsée (o sponsorizzato), la quale si obbliga divulgare
il nome o il marchio dello sponsor nelle varie manifestazioni della
propria attività o anche modificare la propria denominazione sociale
assumendo quella dello sponsor.
Il contratto di sponsorizzazione comprende quindi una serie di
ipotesi nelle quali un soggetto si obbliga, dietro corrispettivo, ad
acconsentire ad altri l'uso della propria immagine e del proprio
nome per promuovere presso il pubblico un marchio un prodotto.
Non è raro che il contratto preveda che lo sponsée tenga
determinati comportamenti a favore del marchio oggetto del
contratto.
Il contratto di sponsorizzazione è quindi uno strumento pubblicitario
indiretto, ossia uno strumento di marketing che vuole raggiungere il
pubblico di un dato evento per promuovere la vendita di prodotti e
servizi. La peculiarità del contratto di sponsorizzazione risiede nelle
legame che si instaura tra la notorietà di un marchio commerciale e
l'attività dello sponsorizzato al fine di ottenere un ritorno
pubblicitario.
Il contratto di sponsorizzazione è un contratto atipico, dato che non
è specificatamente disciplinato dalla legge e quindi trae la sua 10
disciplina dalle disposizioni sui contratti in generale, previste dal
codice civile. È un tipico contratto d'impresa, cioè un contratto che
presuppone la presenza di un'organizzazione imprenditoriale , dato
che la diffusione pubblicitaria viene considerata attività strumentale
di un’impresa. Tramite questo contratto si commercializza, con