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Nella seguente tesina si affronta la tematica del controllo mentale, tecnica con la quale è possibile la "formattazione" del pensiero e la distruzione che ogni individuo ha di sé stesso.
Storia-Tavistock Institute-Londond Cage-Esperimento russo sul sonno
Inglese-Orwell
Tedesco-Kafka
Italiano-Svevo
Il mind control è un processo dove un gruppo o
individui usano sistematicamente metodi
manipolativi non etici per persuadere gli altri a
conformarsi ai desideri dei manipolatori. Questo
può essere definito un metodo di tortura
mentale, che costituisce una violazione abbietta e
perversa dei diritti e della dignità dell’individuo.
Il ricorso alla pressione psicologica, piuttosto che
fisica, è una tecnica che risale a molti secoli
addietro, ma che nel corso del 1900 ha raggiunto
punte elevate di raffinatezza. La si può suddividere
in tre tipologie:
Allestimento di finte esecuzioni: la
mattina del 22 dicembre 1849 Dostoevskij,
giudicato colpevole, fu fatto marciare verso
la piazza d’arme a Mosca. Mentre il plotone
di esecuzione stava ricevendo l’ordine di far
fuoco, un aiutante di campo giunse al
galoppo con un documento sigillato inviato
dallo Zar Nicola I. L’intera sceneggiata era
stata ideata dallo Zar stesso. L’esperienza di
una simile esperienza potrebbe bastare da
solo a causare un danno psichico
permanente.
Disorientamento: le condizioni stesse della
detenzione, in una cella umida e fredda,
spesso priva della luce del giorno, rendono
difficile la percezione dello scorrere del
tempo. Se si negano al prigioniero cibo e
acqua, o gli si dà da bere e da mangiare ad
intervalli irregolari, si accentua in lui un
senso di confusione.
Privazione del sonno: nella Russia
sovietica, questa tecnica conobbe una
versione più raffinata, passata alla storia
come sistema “convogliatore”, nel quale
squadre di esaminatori riuscivano a tenere i
prigionieri sotto interrogatorio per giorni,
senza farli mangiare, o dormire.
L’irreversibilità o meno del cambiamento
psicologico sembrerebbe dipendere dalla forza di
carattere dei singoli soggetti. La conseguenza di
questa tecnica ha portato molti individui
all’annientamento dell’immagine di sé.
2 S TORIA
2.1 T I
AVISTOCK NSTITUTE
Fu istituito nel 1921 per studiare i disturbi mentali,
derivati dall’esposizione al terrore che si genera in
battaglia, sui soldati inglesi che sopravvissero alla I
guerra mondiale. stabilire, sotto il controllo dell’Ufficio
Lo scopo era quello di
della Guerra Psicologica dell’Esercito Britannico, il “punto
di rottura” dell’uomo in condizioni di stress. I suoi
di controllo delle masse sono stati
esperimenti con i metodi
ampiamente usati sui cittadini americani, un oltraggioso
attacco alla libertà per mezzo di psicologia applicata ad
aree di territorio circoscritte. Nel 1932, un rifugiato
politico tedesco, Kurt Lewin, diventò il direttore del
Tavistock Institute, e un anno dopo andò negli Stati Uniti
sempre come “rifugiato”, in realtà il primo di molti
infiltrati, e fondò la Clinica di Psicologia di Harvard, da
dove fu originata la campagna di propaganda per
orientare i cittadini americani contro la Germania e
coinvolgere l’America nella II Guerra Mondiale.
Nel 1938 Roosevelt fece un accordo segreto con Churchill
che permetteva al Consiglio Esecutivo per le Operazioni
Speciali inglese di controllare l’indirizzo politico degli Stati
Uniti, in pratica cedendo la sovranità del popolo
americano all’Inghilterra. Per mettere in pratica questo
accordo Roosevelt inviò il generale Donovan a Londra
perché venisse indottrinato prima di istituire l’OSS
(l’attuale CIA). La CIA da sempre opera secondo le
direttive impostate dal Tavistock Institute. Il Tavistock
Institute ha originato il bombardamento di massa sulla
popolazione civile tedesca ordinato da Roosevelt e da
Churchill, come mero esperimento di terrore di massa,
mantenendo le registrazioni dei risultati come se si
stessero osservando delle “cavie” in “condizioni di
laboratorio controllate”.
2.2 “L ” L
A GABBIA DI ONDRA
Kensington Palace Gardens è uno dei quartieri londinesi
più esclusivi e più costosi del mondo e vanta case
maestose. Tra il luglio del 1940 e il settembre del 1948,
tre di queste case divennero la residenza di una delle
attività più segrete dell’esercito inglese: la sezione
Combined Services Detailed
londinese del
Interrogation Centre [Centro degli Interrogatori
Circostanziati dei Servizi Congiunti], conosciuto come
London Cage.
la
La Gabbia di Londra era diretta dall’MI19, la sezione del
Ministero della Guerra addetta a strappare informazioni ai
prigionieri di guerra, e pochi sapevano cosa succedeva
esattamente oltre il semplice recinto di filo spinato che
circondava le tre case. La Gabbia di Londra venne usata
come centro di tortura, dentro cu un gran numero di
ufficiali e di soldati tedeschi vennero sottoposti a
maltrattamenti sistematici. Passò per la Gabbia un totale
di 2573 uomini, e più di 1.000 furono persuasi a
sottoscrivere dichiarazioni riguardanti crimini di guerra.
Ma le brutalità non finirono con la fine della guerra: ai
militari si aggiunse un certo numero di civili tedeschi, che
vennero interrogati lì fino al 1948. Tra i documenti
depositati nei National Archives di Kew c’è il manoscritto
delle memorie di Scotland. Nella sua prima stesura, egli
ricorda quello che pensava ogni mattina, quando arrivava
alla Gabbia: ““Abbandonino tutte le speranze coloro che
entrano qui”. Perché se un tedesco aveva le informazioni
che stavamo cercando, alla fine gli venivano
invariabilmente “strappate”. Il libro venne pubblicato
dopo una dilazione di sette anni, e solo dopo che tutto il
materiale compromettente era stato eliminato. Ma ora è
chiaro che Scotland avrebbe potuto rivelare molto di più.
URSS: MANIPOLAZIONI E ESPERIMENTI SUL SONNO
2.3
Alla fine degli anni 40, alcuni scienziati russi tennero
svegli cinque uomini per due settimane. Le “cavie” furono
chiuse in un ambiente chiuso ermeticamente in modo da
poter controllare con precisione i loro livelli di ossigeno.
Esse vennero controllate per mezzo di alcuni microfoni e
attraverso delle piccole finestrelle di vetro spesso da cui
si poteva guardare all’interno della camera. Le cavie
prigionieri politici
dell’esperimento erano considerati
nemici dello stato durante la II Guerra Mondiale.
Primi cinque giorni: le cavie non si lamentarono poiché
era stato promesso loro (falsamente) che sarebbero stati
liberati se si fossero sottoposti al test e non avessero
dormito per trenta giorni. Gli scienziati notarono che esse
iniziarono a parlare d’incidenti sempre più drammatici
riguardo il loro passato.
Dopo nove giorni: uno di loro corse per la camera
continuando a urlare per tre ore di fila, finché fu in grado
di emettere solo sporadici rumori gutturali. Le altre cavie
non reagirono. Continuarono a bisbigliare ai microfoni
finché un altro prigioniero incominciò a urlare, fin quando
anche i sussurri ai microfoni cessarono.
Quattordicesimo giorno: gli scienziati usarono l’interfono
installato dentro la camera per mandare un messaggio ai
prigionieri, dato che non provenivano rumori dalla cella.
Dato che non riuscirono ad ottenere ulteriori risposte
usando l’interfono, decisero di aprire la camera alla
mezzanotte del quindicesimo giorno.
Con grande sorpresa di tutti, le cavie opposero resistenza
nel momento in cui i soldati cercarono di farli uscire dalla
camera. Uno dei soldati russi morì, mentre un altro
rimase gravemente. Durante la lotta, a una delle quattro
cavie sopravvissute si ferì e iniziò a sanguinare
copiosamente. Il corpo medico provò a sedarlo ma si
dimostrò impossibile, così morì durante l’intervento con
altre due cavie.
In seguito, gli ultimi due prigionieri sopravvissuti furono
legati e rimessi dentro la camera, finché uno dei medici
entrò nella cella e chiese alle cavie cosa fossero diventate
e la risposta fu:
“Noi siamo voi. Noi siamo la pazzia che si annida
dentro tutti voi, pregando ogni momento di essere
liberata dal vostro inconscio più selvaggio. Noi siamo
quello da cui vi nascondete la notte, quando andate a
letto. Noi siamo quello che riducete al silenzio e alla
paralisi, ogni volta che vi rifugiate in quel sonno che noi
non possiamo calpestare.”
Il medico sparò loro subito dopo.
3 E NGLISH
3.1 G O , “ N E -F ”
EORGE RWELL INETEEN IGHTY OUR
Orwell was the first novelist of his time to speak about a
kind of mind control of a future society. When he
published "Nineteen Eighty-Four" , he introduced a new
view of governement, who had to change the people's
ideas. The novel is set in Airstrip One, a province of the
superstate Oceania in a world of perpetual war and public
manipulation, dictated by a political
system euphemistically named English Socialism (or
Ingsoc in the government's invented
language, Newspeak) under the control of a
privileged Inner Party élite.
He realises that language has the power in politic to
mask the truth and mislead the public, and he wishes to
increase public awareness of this power. He accomplishes
this by placing a great focus on Newspeak and the media
in his novel Nineteen Eighty-Four. Demonstrating the
repeated abuse of language by the government and by
the media in his novel, Orwell shows how language can
be used politically to deceive and manipulate people,
leading to a society in which the people unquestioningly
obey their government and mindlessly accept all
propaganda as reality. Language becomes a mind-
control tool, with the ultimate goal being the
destruction of will and imagination. Orwell’s novel paints
a nightmarish picture of a totalitarian system gone to the
absolute extreme, but it is a novel that is fundamentally
about psychological control of the public. The most
importants themes:
a. Individualism and independent thinking as
“thought crime".
b. Intense cult of personality but who may not even
exist.
c. Propaganda for an historical revisionism.
4 D EUTSCH
4.1 F K , “D V ”
RANZ AFKA IE ERWANDLUNG
Das Thema der Gedankenkontrolle können wir es auch in
der deutschen Literatur zu finden von Kafka.
Die Geschichte "Die Verwandlung" zeigt uns, was eine
andere Person kann den Gedanken eines anderen, noch
mehr über sein Leben beeinflussen. Kafka in dieser
Autobiographie erzählt von seiner inneren Erfahrung
durch eine "Transformation", die sein ganzes Leben und
Beziehungen mit den Menschen um i