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Introduzione Matematica, tesina
La seguente tesina di maturità descrive la matematica. La tesina si concentra su questi argomenti: il rapporto tra Galileo e Kant in filosofia, in italiano il movimento francese dell’Oulipo; il romanzo “Flatlandia” di E.A.Abbott, in in arte cenni sulle proporzioni e l'arte frattale, in matematica la matematica come fenomeno evolutivo.
Collegamenti
Matematica, tesina
Filosofia: Rapporto Galileo – Kant.
Italiano: Movimento francese dell’Oulipo; il romanzo “Flatlandia” di E.A.Abbott.
Arte: Cenni sulle proporzioni;Arte Frattale.
Matematica: La matematica come fenomeno evolutivo.
V A
Terni, 22/06/10 - 3 -
Ambito filosofico: due diverse concezioni
La matematica ha rappresentato sempre un argomento interessante per molti
filosofi e una base per la loro formazione. Per esempio, presso l’accademia
platonica erano ammessi soltanto coloro che dimostrassero una conoscenza
matematica; e ancora, Cartesio, che introdusse il piano cartesiano e le
coordinate nello spazio; Kant, che produsse una legge sulla rotazione dei
pianeti assieme a Laplace.
Le posizioni dei filosofi a proposito della matematica possono essere riassunte
in due capisaldi dell’epistemologia scientifica: Galileo Galilei e Immanuel Kant.
Il primo, quindi, sosteneva che l’uomo fosse stato dotato
della ragione per scoprire nella natura le leggi matematiche
che Dio vi aveva posto. Evidentemente, questa è una
concezione religiosa della realtà, determinata dalla
formazione cattolica di Galilei e dal clima della
Controriforma. Questa posizione, poi, epurata degli aspetti
religiosi, fu ripresa dopo il secolo dei Lumi dal positivismo
che considerava la scienza come strumento di conoscenza
assoluta, al punto che l’Abbagnano, un critico della filosofia,
accosta il positivismo all’idealismo. La fiducia nell’assolutezza della scienza
venne meno con lo sviluppo delle geometrie non euclidee e con le nuove
scoperte fisiche dell’epoca, come la relatività di Einstein e i principi di Max
Plank. La seconda concezione è quella espressa da Immanuel Kant, il
quale sosteneva che la matematica è una convenzione
umana, un mezzo creato dall’uomo per rapportarsi con la
natura circostante. In seguito alla rivoluzione copernicana,
introdotta da Kant a livello filosofico, è l’uomo che pone le
forme a priori per conoscere la natura circostante. In filosofia
si parla di rivoluzione copernicana proprio perchè Kant attuò
una rivoluzione in campo gnoseologico pari a quella di
Copernico in campo astronomico.
Kant usa l'immagine di Copernico in ambito filosofico: se vogliamo capire i
meccanismi della conoscenza dobbiamo ribaltare il tradizionale modo di
considerarla, facendo riferimento al soggetto, al modo di funzionamento del
suo intelletto e non alla cosa conosciuta.
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Ambito umanistico: il monogramma tralasciato
Oulipo
Il gruppo, noto con l'acronimo Oulipo, si sviluppò in Francia dopo il 1960,
attirando poi scrittori da ogni luogo. Gli artisti utilizzano limitazioni formali,
dimostrando così sia la loro abilità con i vocaboli, sia la viva fantasia di cui
sono dotati.
Il gruppo fa uso di stili più consolidati, tipo gli acrostico, i palindromi, i
lipogrammi (cfr. il romanzo “La scomparsa”), accanto a nuovi artifici stilistici,
basati su giochi logici o rompicapi scacchistici, quali il calcolo combinatorio. I
lipogrammi sono brani in cui, quasi a mo' di gioco linguistico, non si utilizzano
uno o più monogrammi.
Uno tra i soci stilò il libro "La scomparsa" usando solo quattro vocali, poi lo
ripubblicò usando soltanto la quinta, tralasciata quando compilò il primo
scritto. Uno stralcio tratto dal libro, in cui si canzona Dupin:
“Si trattava di un’importantissima pratica, in cui si
provavano i loschi traffici di un trio di poliziotti molto
in vista alla Polizia di Stato. Bisognava trovar quanto
prima l’inopportuno manoscritto. Tuttavia, pur sicuri
di trovarlo nascosto a casa sua, non si riusciva
ancora a farlo saltar fuori. Giocando la sua ultima
carta, Il capitano Roman Didot andò da Dupin, di cui
si magnificava il fantastico fiuto. – Scusa, domandò Dupin, non hai frugato a
casa sua? Sì – assicurò Didot – ma ho fatto fiasco ogni volta. Hai sondato in
ogni luogo, hai sondato muri, soffitti, ma invano; tu hai gli occhi ma non li usi;
chiarisco: non ha nascosto il suo bottino, ma lo ha al massimo sporcato o
accartocciato, in modo da farlo assomigliar ad un appunto qualsiasi. Io vado.
Fra poco avrai la tua pratica. Tuttavia non trovò proprio nulla. Non ho più il
culo di una volta! – mormorò affranto Dupin”.
Ancora, un altro affiliato pubblicò un libro in cui racconta una circostanza
quotidiana (il tragitto in autobus da casa a lavoro) utilizzando 99 tipi di
limitazioni, quali l’uso di un solo gruppo di consonanti o di particolari suoni .
Il un altro scritto si narra la vita di un palazzo parigino, con i suoi inquilini, i
suoi ricordi, la sua storia. L'artista si basa su una tavola di scacchi, divisa in
100 quadrati, i quali costituiscono ognuno la storia di un inquilino. Adottando la
mossa a forma di L attuata dal cavallo quando si gioca a scacchi, il libro si
snoda sulla tavola, occupando ogni quadrato. Così ogni storia si combina con
un'altra, dando vita al romanzo giudicato da Calvino “uno tra i capolavori
prodotti dal gruppo”.
Ma da qual mira furono guidati i soci “oulipiani”? Il loro scopo fu innanzitutto di
dar nuovo stimolo ai costrutti, ai narrati, ai dialoghi, ai fatti, ai modi in cui si
combina un romanzo; ambivano, in pratica, a dar forma a un prodotto fuori
dall’ordinario, ma istruttivo. Infatti, discostandosi dai canoni consunti sui quali
gli scrittori articolavano i loro romanzi, i primi “oulipiani” rifiutavano lo
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psicologismo unito al falso moralismo di cui grondavano i romanzi in Francia,
usando limitazioni in grado di dar al romanzo uno stimolo fantastico, diciamo
simpatico, ma costruttivo. Con gli anni tali propositi sono stati sostituiti da una
pura caccia al gioco linguistico – svolta da molti – in cui, tuttavia, non si ritrova
un programma pratico.
Flatlandia A. Abbott, acquisiti i voti canonici, lavorò in un istituto
scolastico a Londra, sotto la sovrana Vittoria I. Costui
compilò libri riguardanti molti campi culturali: saggi sulla
cultura britannica, libri indirizzati agli alunni, manuali sul
proprio lavoro in ambito scolastico.
Ritiratosi dalla sua attività, sviluppò il suo lavoro più riuscito,
Flatland, in cui raffigura un mondo privo di spazialità,
limitato ad un piano, su cui gli abitanti scivolano non
scontrandosi mai. La trama: il protagonista, un quadrato,
incontra una strana figura (di cui non ha una vista chiara) giunta a Flatlandia
dallo spazio, un mondo sviluppato sui 3 assi x, y, z. La sua guida gli mostra
tutti i mondi possibili, distinti dalla quantità di assi con cui si sviluppa un
mondo. Tornato alla sua patria, il quadrato mostra ai suoi compatrioti i risultati
ricavati dal viaggio, ma – giudicato pazzo – si ritrova in un manicomio, da cui
non uscirà mai più. Il libro, al di là di una simpatica storia rivolta ai ragazzi,
raffigura un’acuta critica al mondo vittoriano. Infatti, i propositi con cui fu
scritto il libro sono molti: in primo luogo, il mondo piatto di Flatland raffigura la
frivola artificiosità di tutti i cittadini vittoriani - bloccati sui loro valori vuoti – i
quali davano un'ampia importanza soprattutto al proprio status. Poi,
l'importanza di un animo franco, pronto al confronto con nuovi ritrovati, in
contrasto con la falsità vittoriana.
Ancora, lo scarso ruolo giocato dalla donna al di là di un limitato compito di
matrona.
Nota: Lo scritto composto sopra raffigura a sua volta un lipogramma, in cui
non ho usato mai il 2° suono vocalico in omaggio al libro “La scomparsa”.
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Storia arte: la funzione matematica diventa forma d’arte
Sin dalla preistoria, l’uomo ha sempre cercato dei rapporti nella
rappresentazione degli oggetti.
Il più intuitivo è sicuramente la simmetria: infatti, sono state ritrovate alcune
sfere paleolitiche caratterizzate da un precoce interesse per la simmetria delle
forme. La ricerca di un rapporto proporzionale perfetto ha poi pervaso tutta la
storia dell’arte successiva. L’esempio più comune di simmetria è quello dei
greci; quest’ultimi, infatti, vedevano nella simmetria la ricerca di una bellezza
superiore e ideale, fino a renderla quasi una mania: i rapporti matematici,
infatti, riguardavano non soltanto il rapporto tra gli elementi di un tempio, ma
anche di una semplice anfora. Dal quattrocento, con l’istituzione delle
accademie e la sistematizzazione della divulgazione matematica, iniziarono i
primi studi di prospettiva (Paolo Uccello e Michelangelo). Nel Novecento, si
deve citare il lavoro di Mondrian – i cui quadri possono essere riprodotti
attraverso modelli matematici – e i frattali.
Per comprendere i motivi di queste nuove ricerche del Novecento mi sembra
doveroso riportare una frase di Pollock, artista moderno, che ben esprime le
cause di questo sperimentalismo:
“Mi sembra che il pittore contemporaneo non possa esprimere il nostro tempo,
il tempo egli aeroplani, della bomba atomica, della radio, nelle forme antiche
del rinascimento o di altre culture passate. Ogni epoca deve trovare le proprie
tecniche. “
Jackson Pollock
La citazione di Pollock esprime con chiarezza i motivi delle nuove ricerche
sperimentali artistiche del Novecento. L’arte frattale nasce
approssimativamente in concomitanza con l’avvento dell’era dei computer. La
sua prima grande apparizione
pubblica può essere considerata un
articolo sull’insieme di Mandelbrot
pubblicato nel 1985 sullo Scientific
American. I frattali non sono solo
oggetti matematici, privi di ogni
attrattiva per chiunque non sia
interessato alla materia, ma, grazie
alla loro varietà, possono diventare
addirittura oggetti d’arte. I frattali
sono figure geometriche
caratterizzate dal ripetersi sino
all'infinito di uno stesso motivo su
scala sempre più ridotta. Le
equazioni che determinano queste figure sono semplici nella scrittura, anche se
si avvalgono dei numeri complessi.
L'arte frattale è creata calcolando funzioni matematiche frattali e trasformando
i risultati dei calcoli in immagini, animazioni, musica, o altre forme di
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espressione artistica. Le immagini frattali sono grafici dei risultati dei calcoli, le
animazioni frattali sono sequenze di questi grafici. L'arte frattale è creata
solitamente con l'ausilio di un computer, al fine di accelerare il processo di
calcolo della funzione frattale. “Un frattale è un oggetto
irregolare, la cui irregolarità
è la stessa a tutte le scale e in
tutti i punti”
Andrei Douday
In Figura: sviluppo albero di Pitagora - 8 -
Ambito scientifico: Lo sviluppo della matematica come fenomeno
evolutivo
Inizialmente abbiamo detto che la matematica è una convenzione dell’uomo (v.
Kant). Tuttavia, è necessario tenere conto di alt