Marketing e Trassformazioni tesina

LA CRISI PETROLIFERA E LE

GRANDI TRASFORMAZIONI

Milano,

1960;

immigrato

davanti al

Grattacielo

Pirelli,

Dopo il periodo di

simbolo

prosperità della

economica che seguì

crescita

la fine della economica

italiana.

seconda

guerra

mondiale, a

partire dagli anni Settanta i paesi industrializzati si trovarono a dovere

fronteggiare una grave crisi, provocata dal vertiginoso aumento del prezzo del

petrolio.

Le difficoltà vennero superate anche grazie a una profonda rivoluzione delle

tecnologie applicate ai sistemi di produzione, che a loro volta portarono a

grandi trasformazioni all’interno del mondo del lavoro.

In Europa venne creato il sistema monetario europeo e vennero rafforzati i

vincoli di natura politica ed economica che in breve tempo avrebbero portato

alla nascita dell’Unione europea e all’introduzione della moneta unica.

I “trent’anni gloriosi”

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 5

Fiat 500 “spiaggina” era l’oggetto cult dei vip

negli anni ’60, infatti era molto costosa.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale si verificò un periodo di prosperità

economica dal 1945 al 1973, periodo definito come i “trent’anni gloriosi”,

anche perché in questi anni il PIL mondiale si triplicò.

Questa incredibile crescita economica fu dovuta principalmente a tre fattori: i

consumatori aumentarono in seguito all’incremento demografico, gli

investimenti dello Stato e dei privati crebbero, le materie prime come il petrolio

erano disponibili in grande quantità e a basso costo.

La crescita economica fu più evidente in Italia, in Giappone e nella Germania

Federale, in cui prese il nome di “Miracolo economico”. Soprattutto in Italia

si vide un periodo di straordinaria crescita economica, il boom dell’industria

attirò grandi masse di lavoratori nelle città, prevalentemente nel Nord dell'

Italia, come per esempio a Torino, che era la sede della FIAT. L’Italia registrò

uno sviluppo impressionante (5% annuo) ben superiore a quello degli Stati

Uniti. La crisi petrolifera

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 6

Agli inizi degli anni Settanta, l’Occidente dominava i mercati del mondo, ciò

nonostante, dal momento che gran parte dell’energia utilizzata proveniva dal

petrolio del Medio Oriente, sarebbe bastata una crisi politica in quell’area e

l’interruzione del flusso di greggio verso il mondo industriale per mettere in

ginocchio alcune fra le nazioni più ricche del pianeta.

Nel 1973 la Siria e l’Egitto dichiararono guerra a Israele. La guerra prese il

nome di guerra del Kippur perché iniziò il giorno della festività ebraica dello

Yom Kippur. L’Egitto e la Siria furono sostenuti dai Paesi arabi e anti-americani,

Israele fu sostenuto dagli USA e dai Paesi europei.

La guerra finì dopo una ventina di giorni senza vinti né vincitori, però i Paesi

arabi dell’OPEC, sigla che sta ad indicare l'Organizzazione dei Paesi Esportatori

di Petrolio, decisero di punire i Paesi Occidentali, amici di Israele, riducendo la

produzione di petrolio e aumentandone il prezzo.

Nel 1974 il prezzo del greggio era quadruplicato da 2,9 a 12 dollari al barile:

questo forte aumento fece lievitare i costi della produzione industriale e, di

conseguenza, i prezzi dei prodotti finiti causando l’inizio di una crisi economica

mondiale. Il risultato fu una nuova ondata di inflazione. Vennero

particolarmente colpiti dalla crisi i Paesi dell’Europa Occidentale, che cercarono

dei rimedi per diminuire l’utilizzo del petrolio e per evitarne sprechi, ad

esempio: fu vietato circolare in macchina la domenica, i programmi televisivi

vennero fatti finire prima, l’illuminazione delle strade venne ridotta, furono

imposte riforme energetiche.

A questo si sommò la crisi del dollaro. Poiché le transazioni commerciali

internazionali avvenivano in dollari, il mondo si riempì di moneta americana

svalutata, fattore che ulteriormente favorì il rialzo dei prezzi. Ne nacque un

nuovo fenomeno denominato dagli economisti la “stagnazione”, fenomeno

dell'economia capitalistica in cui la produzione o il reddito nazionale non

crescono né diminuiscono per lunghi periodi.

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 7

Nel 1979 il prezzo del petrolio però, aumentò di nuovo in seguito alla

rivoluzione iraniana. Lo scià Mohammad Reza Pahlavi, alleato degli Stati Uniti,

aveva cercato di rendere l’Iran la principale potenza del Medio Oriente. Al

malcontento della popolazione, che viveva in gravi condizioni di povertà, il

sovrano rispose mandando la polizia segreta SAVAK a compiere arresti di

massa e a torturare i cittadini e dichiarò illegali tutti i partiti politici.

Scoppiarono delle rivolte e proteste in tutto lo stato.

All’inizio del 1979 l'ayatollah Khomeini prese il potere e determinò l’inizio della

Repubblica Islamica Iraniana.

La crisi petrolifera

terminò nel 1980, quando si iniziarono a sfruttare i giacimenti in Alaska e nel

Mare del Nord. La crisi economica mondiale scatenò un’inflazione galoppante.

Essa causò la diminuzione del potere di acquisto del denaro, mentre il prezzo

dei prodotti aumentò, facendo fallire molte industrie.

Per contrastare l’inflazione, gli USA e i Paesi europei attuarono una politica

economica di austerità e liberalizzazione: di austerità perché si cominciarono a

tagliare le spese statali, di liberalizzazione perché si favoriva la vendita delle

aziende pubbliche a privati.

Gli Stati Uniti furono i primi ad uscire dalla crisi, seguiti poi dai Paesi dell’Europa

(aventi una politica e un’economia più deboli).

Negli anni Ottanta i governi avviarono politiche di risparmio energetico, così la

crisi portò anche a risultati positivi: la Norvegia scoprì dei giacimenti petroliferi

presenti nel Mare del Nord, tutti i Paesi incominciarono ad interessarsi ad altre

fonti di energia come il gas naturale e l’energia atomica per alternarle

all’utilizzo del petrolio e per

cercare di svincolarsi

dalla dipendenza

dai Paesi arabi.

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 8

Dall’altra parte le imprese stimolarono il decentramento della produzione,

sfruttando sempre più spesso la manodopera dei “paesi in via di sviluppo”.

Nonostante ciò, l’industria risentì ugualmente della crisi, non riuscì a

svilupparsi come nei “trent’anni gloriosi” e iniziò addirittura a decadere,

come accadde nell’Europa Orientale, in cui i Paesi non avevano abbastanza

soldi per modificare e modernizzare gli impianti industriali.

La crisi petrolifera del 1973 si concluse dopo una guerra tra Iraq e Iran che

causò l’aumento dell'estrazione del petrolio e quindi l’abbassamento dei prezzi.

La crisi, però, servì a far capire che il petrolio non era l’unica fonte di energia

disponibile, ma che ne esistevano altre meno inquinanti e più convenienti.

“UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA”

Le caratteristica più importante della ripresa degli anni Ottanta furono le grandi

trasformazioni tecnologiche, lo sviluppo del terziario e le grandi trasformazioni

sociali.

La trasformazione più importante fu l’introduzione della tecnologia in ogni

ambito produttivo; l’informatica, insieme all’elettronica e alla telematica

(l’informatica applicata alle telecomunicazioni), s’imposero sul mercato,

determinando la diffusione di nuovi prodotti come il personal computer.

L’avvento dell’informatica, inoltre, modificò profondamente il lavoro: con

l’automazione, introdotta soprattutto negli uffici e nelle fabbriche, il lavoro

divenne più produttivo e razionale. Con l’informatica il rapporto tra la società e

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 9

l’industria si modificò, grazie anche ad Internet, la rete mondiale telematica

che collega tra di loro tutti i computer.

L’innovazione tecnologica, però, portò anche conseguenze negative, infatti

l’uso delle nuove tecnologie nelle fabbriche comportava una minore richiesta

del numero di addetti, causando la cosiddetta “disoccupazione tecnologica”.

La nuova organizzazione produttiva, inoltre, richiese figure professionali nuove

e più qualificate, quindi nelle fabbriche iniziava a essere necessario saper usare

il computer, controllare macchine, sorvegliare processi di notevole complessità,

per cui mentre il numero di operai tendeva a ridursi, aumentava il numero delle

persone addette a nuove professioni che avevano a che fare con l’elettronica, i

servizi, le comunicazioni.

Davanti a questi processi di terziarizzazione è andato in crisi il modello del

“posto fisso”: di fronte ad un mercato mondiale integrato in cui la concorrenza

impone alle imprese di adattarsi con rapidità alle nuove sfide produttive,

sembrava necessaria “una maggiore flessibilità”, termine che in realtà

nascondeva un periodo di minori sicurezze, disponibilità/obbligo di cambiare

mestiere più volte nel corso della vita lavorativa, diminuzione dei servizi sociali

assicurati dallo Stato (welfare State). Infatti lo Stato sociale si rilevò troppo

costoso per la finanza pubblica, per cui tutti i paesi industrializzati iniziarono a

trasformarlo, tagliando gli sprechi, riducendo la quantità di servizi erogati, nella

convinzione che il mercato fosse in grado di corrispondere più e meglio ai

bisogni sociali di quanto riuscisse a fare lo Stato.

Tuti questi cambiamenti furono accompagnati anche da cambiamenti di natura

sociale.

A partire del dopoguerra tutte le società occidentali diventarono sempre più

laiche. Anche all’interno della famiglia avvennero grandi trasformazioni, il

numero dei figli diminuì progressivamente assestandosi intorno a una media di

due nati per nucleo familiare.

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 10

In Italia,

nel 1970

The World Wide Web

venne

legalizzato il divorzio, nel 1975 era entrato in vigore un nuovo diritto di famiglia

che stabiliva la parità fra coniugi, ponendo fine alla discriminazioni nei confronti

dei figli nati al di fuori del matrimonio, e nel 1978 fu varata una legge che

consentiva l’interruzione volontaria della gravidanza.

"WWW"

The World Wide Web ("WWW" > dabliu< or simply the "Web") is a global

information space which people can read and write using their computers

connected to the Internet. The term is often misunderstood and used as a

synonym for the Internet itself, but the Web is only a service that operates over

the Internet, just like e-mails. The History of the Internet dates back much

earlier. The origins of the World Wide Web

The World Wide Web was created in 1989 by the English computer scientist

Timothy Berners-Lee to share information internationally among the

researchers at the European Laboratory for Particle Physics (formerly known by

the acronym CERN) near Geneva, in Switzerland.

So, it became a platform for software development, and the numbers of linked

computers and users grew rapidly and created a huge market place. The

Massachusetts Institute of Technology in Cambridge, Massachusetts, kept on

developing it.

Le grandi trasformazioni e il Marketing Pag. 11

World Wide Web (WWW) is a system of resources that allow to share public or

private information as well as

current world and business

news, and software programs

too. If you want to access the

Web, you need a computer

connected to the internet,

thanks to a server.

WWW resources are organized

to allow users to move easily

from one resource to another.

Users generally surf the web

using a Web browser, such as

Chrome. The browser shows

texts, images, sounds, or other

objects, such as hyperlinks that

connect you directly to the web

page you want to see. The web

links exist worldwide to improve

global knowledge across some simple key words, sentences or images.

WWW pages are formatted using Hypertext Markup Language (HTML), and

information is transferred among computers on the Web using a set of rules

known as Hypertext Transfer Protocol (HTTP). You can add more characteristics

to the web using applications

such as Java, an independent

programming language,

developed by Sun

Microsystems. Java adds

animation and greater

interaction to web pages.

Commercialization of

the WWW

By 1996 every company knew

that it was essential to be

present in the web. Though at