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Sintesi

Tesina multimediale per gli esami di maturità  scientifica sull'Intelligenza artificiale.

Ipertesto multimediale di Mario Di Bacco elaborato per il concorso Arte e Scienza espressione di creatività  umana come dialogo tra culture.

Contenuti e metodologie

Il lavoro "Il Pensiero sulla Macchina - prospettive sull'IA" è un ipertesto multimediale che indaga gli aspetti più moderni del progresso nell'ambito della realizzazione di tecnologie intelligenti. Tali tecnologie, che vengono raggruppate sotto la disciplina nota come Intelligenza Artificiale (I.A.), comprendono in realtà  numerosi studi su più versanti del sapere umano.

Dall'analisi di tali aspetti giungono numerosissimi spunti che vertono sul progresso e sul suo significato, sulle difficoltà  nella costruzione di enti pensanti, sull'etica della creazione di macchine intelligenti, sui motivi che spingono l'uomo (consciamente o inconsciamente) a competere con un sogno che porta avanti da secoli. All'Intelligenza Artificiale sono connessi anche aspetti molto interessanti, come le visioni del rapporto uomo-macchina da parte di autori di letteratura italiani e stranieri e da artisti del nostro secolo.

Il lavoro è completato con le opinioni e gli spunti di riflessione dati da creazioni cinematografiche attuali e soprattutto da studiosi contemporanei della materia, che dagli aspetti concreti del loro lavoro e dalle proprie aspirazioni personali, giungono a proporre delle vere e proprie filosofie moderne ed estremamente interessanti.

I contenuti del lavoro sono originali, basati sull'esame e la rielaborazione di fonti autorevoli e sulla produzione personale. Istituto Liceo Scientifico "E. Fermi" Sulmona (AQ).

L'ipertesto è stato realizzato interamente e personalmente da Mario Di Bacco.

L'ipertesto è costruito con la struttura di un sito web, che consente ormai una eccellente facilità  d'uso grazie alla diffusa tecnologia che utilizza. Per realizzarlo sono state utilizzate varie forme espressive, quali testi, immagini, animazioni, musiche e video. Queste sono state elaborate con programmi professionali e semiprofessionali come editor html (Macromedia Dreamweaver MX), editor di animazioni vettoriali (Macromedia Flash MX), editor audio (Sound Forge, Acid Music...), editor di immagini (Corel Draw...). Mezzo fondamentale per la realizzazione del lavoro, negli aspetti della progettazione e del reperimento dei materiali, è stato la rete Internet.

Estratto del documento

Il Pensiero sulla Macchina

Presentazione del lavoro

Contenuti e metodologie

Il lavoro "Il Pensiero sulla Macchina - prospettive sull'IA" è un ipertesto multimediale che indaga gli aspetti più moderni del progresso nell'ambito della realizzazione di tecnologie

intelligenti. Tali tecnologie, che vengono raggruppate sotto la disciplina nota come Intelligenza Artificiale (I.A.), comprendono in realtà numerosi studi su più versanti del sapere

umano. Dall'analisi di tali aspetti giungono numerosissimi spunti che vertono sul progresso e sul suo significato, sulle difficoltà nella costruzione di enti pensanti, sull'etica della

creazione di macchine intelligenti, sui motivi che spingono l'uomo (consciamente o inconsciamente) a competere con un sogno che porta avanti da secoli.

All'Intelligenza Artificiale sono connessi anche aspetti molto interessanti, come le visioni del rapporto uomo-macchina da parte di autori di letteratura italiani e stranieri e da artisti del

nostro secolo.

Il lavoro è completato con le opinioni e gli spunti di riflessione dati da creazioni cinematografiche attuali e soprattutto da studiosi contemporanei della materia, che dagli aspetti

concreti del loro lavoro e dalle proprie aspirazioni personali, giungono a proporre delle vere e proprie filosofie moderne ed estremamente interessanti.

I contenuti del lavoro sono originali, basati sull'esame e la rielaborazione di fonti autorevoli e sulla produzione personale.

Istituto

Liceo Scientifico "E. Fermi" Sulmona (AQ).

Autore

L'ipertesto è stato realizzato interamente e personalmente da Mario Di Bacco.

Tecnologie utilizzate

L'ipertesto è costruito con la struttura di un sito web, che consente ormai una eccellente facilità d'uso grazie alla diffusa tecnologia che utilizza.

Per realizzarlo sono state utilizzate varie forme espressive, quali testi, immagini, animazioni, musiche e video. Queste sono state elaborate con programmi professionali e

semiprofessionali come editor html (Macromedia Dreamweaver MX), editor di animazioni vettoriali (Macromedia Flash MX), editor audio (Sound Forge, Acid Music...), editor di

immagini (Corel Draw...).

Mezzo fondamentale per la realizzazione del lavoro, negli aspetti della progettazione e del reperimento dei materiali, è stato la rete Internet. _INDIETRO

E' diventato sempre più attuale il problema del rapporto uomo-macchina. Come si pongono gli uomini nei confronti delle macchine? Quali fantasie esse suscitano? Per rispondere a

queste domande si deve compiere un'analisi del termine "macchina" e del termine "intelligenza".

Il corpo umano, secondo le teorie evoluzionistiche, è una specializzazione tecnica sviluppatasi nell’interazione con l’ambiente. Con le modificazioni strutturali e anatomiche del corpo

umano iniziò un rapido sviluppo tecnologico che portò alla crescente liberazione del tempo, che diventerà perciò “tempo libero”. La possibilità di esteriorizzare il cervello motore

negli utensili darà luogo ad un lungo processo che giungerà alla realizzazione delle macchine e poi della memoria e del pensiero logico-matematico (pensiero simbolico).

La macchina, quindi, è un "prolungamento del cervello".

Oggi l'uomo cerca di ribaltare questo assioma, cercando di rendere la macchina come un "cervello autonomo". Va quindi alla ricerca della definizione dei meccanismi alla base

dell’intelligenza. Il punto è proprio questo: cos’è l’intelligenza e come funziona il cervello? Rispondendo a in modo esaustivo a questa domanda si potrà imitarla e inserirla in una

macchina-cervello. _INDIETRO

> INTELLIGENZA: DEFINIZIONI_

Noi non abbiamo una nozione precisa di intelligenza. La misura del quoziente intellettivo si sta dimostrando quanto mai

inadeguata. Potremmo far dipendere l'intelligenza dall'irrazionale e dal complesso delle emozioni. Inoltre vi sono più modi di

vedere il problema (la concezione forte e debole) dalle cui prospettive l'intelligenza artificiale appare ora in un modo ora in un

altro.

Secondo il “dogma” di base dell’intelligenza artificiale l'intelligenza è il risultato di un processo di manipolazione di

strutture simboliche che è indipendente dal mezzo usato per implementarle. Ogni mezzo che assicuri la possibilità di

realizzare tali strutture e che metta a disposizione i processi in grado di manipolarle sarà in grado di comportarsi in modo

intelligente.

Cos'è e che cosa si prefigge di fare l'intelligenza artificiale? _INDIETRO

4> COMUNICAZIONE FORMALE: IL LINGUAGGIO DI PROGETTO_

Il calcolatore elettronico è uno strumento con cui l'uomo risolve dei problemi attraverso la formalizzazione di istruzioni in sequenza ordinata. Tale sequenza di istruzioni è

chiamata algoritmo.

Ogni tipo di elaboratore utilizza algoritmi scritti in modi differenti. Essi sono scritti cioè in diversi linguaggi di programmazione.

E' utile per motivi formali, didattici o pratici, formalizzare algoritmi con un linguaggio universale, traducibile in seguito in codici specifici. Questo linguaggio è il linguaggio di

progetto (LDP).

Gli elementi di questo linguaggio sono:

parole chiave che corrispondono a operazioni particolari

operatori logici e aritmetici

espressioni matematiche

variabili che contengono dati

punteggiatura La forma normale di un programma è la seguente:

PROGRAMMA nome;

INIZIO

istruzione1;

istruzione2;

...

istruzioneN;

FINE

Le istruzioni base del LDP e le loro forme sono:

lettura di dati esterni (INPUT): LEGGI

scrittura verso l'esterno (OUTPUT): SCRIVI

assegnazione a variabili

scelta: SE condizione ALLORA istruzioni;

cicli: PER numero FINO numero_di_volte FAI istruzioni; _INDIETRO

> A.I. - INTELLIGENZA ARTIFICIALE_

Il termine Artificial Intelligence (A.I.) fu coniato nel 1956. I fondatori della A.I. si ponevano come obiettivo quello di far svolgere alle macchine compiti

diversi dalla pura e semplice computazione. Cose come il riconoscimento della voce, la comprensione del linguaggio naturale, l'identificazione degli

oggetti, il ragionamento deduttivo. Fu così adottata la seguente definizione:

Intelligenza Artificiale è una disciplina che studia la possibilità di ottenere dalle macchine

prestazioni che, se compiute da un essere umano, sarebbero definite intelligenti.

Un'altra definizione comunemente accettata è la seguente: l'Intelligenza Artificiale è quella disciplina appartenente all'informatica che studia i

fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che permettono di progettare sistemi digitali (hardware) e sistemi di programmi (software) capaci di

fornire all'elaboratore elettronico delle prestazioni che sembrerebbero essere umani.

> GLI SCOPI DELL'A.I. I fondatori dell'A.I. profetizzavano che macchine di uso generale come i computer avrebbero scoperto teoremi matematici, composto musica,

vinto il campionato mondiale di scacchi.

In generale, vi sono due motivi che spingono a ricercare in questo campo:

- uno è di rendere i calcolatori più utili;

- un altro è di comprendere i principi che rendono possibile l'intelligenza.

Scrive Federico Faggin: "Le applicazioni di macchine autonome e intelligenti saranno innumerevoli. Sarà possibile creare fabbriche automatiche

flessibili, macchine agricole per l'agricoltura automatica, robot casalinghi, macchine autoguidanti di altissime prestazioni e sicurezza che

apriranno la strada a nuove possibilità di veicoli terrestri, aerei, navali e misti, e così via.

Mi aspetto anche che le nuove conoscenze richieste per fare robot intelligenti ci metteranno finalmente in grado di fare progresso nella

comprensione delle nostre facoltà superiori come la creatività, l'intuizione e la consapevolezza, aprendo un nuovo capitolo della storia

umana.

Il grande problema è come ottenere potenzialità tanto elevate da una macchina. Si studia così il pensiero da un lato, la macchina e il linguaggio che usa dall'altro. _INDIETRO

< Federico Faggin - breve biografia>

E' nato a Vicenza nel 1941, si è diplomato nel 1959 all'Istituto Rossi. La sua esperienza comincia alla Olivetti come assistente ingegnere e partecipa alla progettazione per la nascita di

un piccolo computer. Nel 1961 lascia la Olivetti per completare la sua istruzione e nel 1965 si laurea in fisica all'Università di Padova. con 110 e lode. Nel 1967 è alla Sgs Fairchild

(ora Sgs Ates) dove sviluppa il processo per la fabbricazione dei circuiti Mos, è poi promosso a capo del gruppo Mos e nel 1968 lo troviamo negli Stati Uniti al laboratorio di sviluppo

della stessa Fairchild a Palo Alto in California, dove sviluppa il Mos Silicon Gate. Nel 1970 passa alla Intel e qui realizza il primo microprocessore a 4 bit ( il famoso Mcs 4) poi il

microprocessore a 8 bit, l'8080 (solo più tardi la Intel senza Faggin sfornò l'8088, il primo che ebbe poi un discreto successo commerciale).

Nasce così lo strumento che ha rivoluzionato il mondo dell'informatica e la vita dell'uomo negli ultimi anni.

Nel 1974 Faggin lascia la Intel per fondare la sua Zilog Inc. E qui che esce un altro leggendario microprocessore lo Z80. E' l'inizio del piccolo computer di massa, non più

riservato alle grandi aziende, ma finisce nelle case di tanti appassionati che seguano fin dall'inizio quel fenomeno che d'ora in avanti prenderà il nome di "mondo dei computer".

Faggin nel 1982 fonda la Cygnet Technology, un azienda d'avanguardia mondiale, di cui è presidente. L'impegno degli ultimi anni è stato lo sviluppo dei sistemi integrati di

comunicazione e computing. Il Communication Cosystem, che permette di usare il personal computer non solo per computing, ma per telecomunicazioni sia telefoniche che per dati e

programmi, è un computer di estrema complessità, ma che si presenterà a noi utilizzatori come strumento di grande semplicità d'uso. E' il microcomputer delle telecomunicazioni di

cui tanto si parla in questi ultimi tempi. Cioè lo strumento e la tecnologia del futuro prossimo; alla Cygnet già realtà.

Arrivati quasi ai limiti fisici dei transistori MOs, Faggin è anche impegnatissimo negli studi del computer intelligente e riconfigurabile, il computer neuronale, il computer

quantico ancora più rivoluzionario, che si baserà sugli strani e tuttora incomprensibili principi della meccanica quantistica ("è già dimostrato che è già possibile crearlo" afferma

Faggin). E la realizzazione di un computer che opera su "quibits" bit di informazione che sono simultaneamente sia uno che zero - un paradosso nella logica tradizionale - basato sulle

proprietà ondulatorie di atomi e molecole.

Strutture molecolari che possono essere specificate da molecole di DNA; si potranno realizzare dunque macchine che sono riproducibili biologicamente. Da questa tecnologia potrebbe

emergere una nuova microelettronica basata sulle proprietà quantiche di molecole organiche, anzichè utilizzare le proprietà fisiche del silicio.

Concludendo recentemente un'affascinante conferenza, nella sua ultima visita a Vicenza, Faggin ha così concluso la stessa con un messaggio molto... filosofico, (suo padre era un

grande insegnante di Filosofia). _INDIETRO

< LO SPIRITO NELL'ERA DELLE MACCHINE: UNA RIFLESSIONE_ >

"Oggi, nelle nazioni più avanzate, molte persone stanno scoprendo che il benessere economico non basta; che esso è solo una condizione necessaria

ma non sufficiente, per vivere bene, in armonia con se stessi con i propri simili e con l'ambiente: si comincia a capire che se tutto ciò che vogliamo è

ottenere una quantità sempre maggiore di informazione, sempre più velocemente, dovunque ci troviamo, in una specie di frenesia compulsiva, la

vita diventa un tapis-roulant insensato, che ci travolge nella sua accelerazione. E' una crisi di significato da cui sta emergendo un rinnovato

interesse per le cose dello spirito dopo un periodo informato soprattutto dal materiale scientifico.

Il bisogno spirituale dell'uomo risponde ad un profondo istinto che lo spinge da sempre a cercare di capire il proprio destino nel contesto cosmico. E' il

bisogno che sentiamo tutti di significato: di capire il senso della nostra vita individuale, con le sue difficoltà, sofferenze, successi, nonchè di captare il

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