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elettronica
tdp (tecnologia disegno e progettazione)
… LED… (diodo ad emissione
LED è l'acronimo di Light Emitting Diode
luminosa). (Optoelettronica: settore che
Si tratta di un dispositivo optoelettronico
studia i dispositivi elettronici che interagiscono con la luce) che sfrutta
le proprietà chimiche di alcuni materiali semiconduttori per produrre
fotoni attraverso la ricombinazione di coppie elettrone-lacuna.
Funzionamento: pn,
Il “LED” è costituito da una giunzione realizzata drogando
p n,
particolari materiali semiconduttori con elementi di tipo e la zona
p n
costituisce l’anodo(+) e la zona il catodo(-). Polarizzando
direttamente la giunzione con una tensione si crea il passaggio di una
corrente che scorre dall’anodo al catodo, questa corrente è costituita
da elettroni che si spostano attraverso la giunzione dalla zona n alla
zona p e da lacune che si muovono in senso contrario. Questa
combinazione elettrone-lacuna genera l’emissione di fotoni ovvero
energia luminosa.
Può essere visto quindi anche come un trasduttore elettro-ottico. pag. 2
Storia del LED:
Il primo LED è stato sviluppato nel 1962 da Nick Holonyak Jr.
Inizialmente i L.E.D. erano disponibili solo nel colore rosso. Venivano
utilizzati come indicatori nei circuiti elettronici e nei display a sette
segmenti. Successivamente vennero sviluppati LED che emettevano
luce gialla e verde e vennero realizzati dispositivi che integravano due
LED, generalmente uno rosso e uno verde, nello stesso contenitore
permettendo di visualizzare quattro stati (spento, verde, rosso,
verde+rosso=giallo) con lo stesso dispositivo.
Negli anni novanta vennero realizzati LED con efficienza sempre più
alta e in una gamma di colori sempre maggiore fino a quando con la
realizzazione di LED a luce blu fu possibile realizzare dispositivi che,
integrando tre LED (uno rosso, uno verde e uno blu), potevano
generare qualsiasi colore.
Attualmente i LED consentono innovative e creative soluzioni di
utilizzo che integrano la luce nelle nostre case, nelle automobili, nei
negozi e nelle città.
LED NELL’ILLUMINAZIONE
La tecnologia LED rappresenta l'evoluzione dell'illuminazione allo stato
solido, in cui la generazione della luce è ottenuta mediante
semiconduttori anziché utilizzando un filamento o un gas.
L'illuminazione LED è più efficiente dal punto di vista energetico, ha
una durata maggiore ed è più sostenibile.
I LED sono destinati, nel tempo, a sostituire le lampade tradizionali ad
incandescenza e le lampade a fluorescenza. pag. 3
I VANTAGGI DEL LED
Risparmio Energetico:
Confrontato con fonti di illuminazione tradizionali il risparmio ottenuto
utilizzando l'illuminazione a LED è di circa il:
- 90% rispetto alle lampade ad Incandescenza ed Alogene
- 65% rispetto alle lampade Fluorescenti.
- 35% rispetto alle lampade a Scarica
Nel peggior confronto possibile, ossia con le lampade a scarica
(quelle usate per le illuminazioni pubbliche e negli impianti sportivi),
essendo ancora lampade efficienti a fronte di un consumo ipotetico di
100W, a parità di illuminazione, il led consumerà 65W.
Confrontato con le lampade a filamento il rapporto sale a 1/10, ossia a
fronte di un consumo ipotetico di 100W il led consumerà solo 10W.
Durata:
La durata del led è molto legata alla temperatura ambientale di
esercizio ed alla corretta dissipazione. Il led non emettendo calore
nella direzione luminosa, ma verso il lato posteriore, ha bisogno di un
dissipatore in grado di garantire la durata prestabilita. Ad esempio una
lampada a led utilizzata a 25°C ambientali la sua durata, con un
corretto dissipatore è stimata a 50.000ore, considerando una
temperatura ambientale di 0°C la durata aumenta notevolmente fino
anche a 100.00ore di utilizzo.
I LED mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo
50.000 ore. Con ciò non è detto che bisogna necessariamente
sostituirli dopo tale periodo, se tale riduzione non crea eccessivi fastidi
si possono tranquillamente utilizzare fino alla completa perdita di
luminosità.
Confrontando la durata dei led rispetto alle lampade tradizionali si
nota che:
La vita media:
- di una lampadina ad Incandescenza / alogena è di circa 1000/1500
ore pag. 4
- di una lampada a scarica e fluorescente è di 10.000 ore circa
- di una lampada a led è di 50.000 ore.
Esempio: Ipotizzando un utilizzo di 24 ore su 24 una lampada a led
dura 6 anni.
Alta Efficienza Luminosa:
L'efficienza luminosa di una sorgente di luce è il rapporto tra il flusso
luminoso e la potenza in ingresso. Dimensionalmente è espressa in
lumen/watt.
Una lampadina emette radiazioni anche al di fuori della banda visibile,
in genere nell'infrarosso e nell'ultravioletto, che non contribuiscono
alla sensazione di luminosità.
Una lampada ha una maggiore efficienza luminosa quanto più è in
grado di emettere uno spettro adatto alla percezione umana.
Attualmente i led hanno un efficienza luminosa fino a 120 lm/W,
rispetto ai:
13 lm/W delle lampade ad incandescenza
16 lm/W per le alogene
50 lm/W per le fluorescenti.
Non inquina e non contiene sostanze pericolose
Il led contiene polvere di silicio, non contiene gas nocivi alla salute e
non ha sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti e delle
lampade a scarica (alogenuri metallici e vapori di sodio).
Zero sono anche le emissioni di raggi I.R. (rilasciate sotto forma di
calore nelle lampadine ad incandescenza) dannosi per gli occhi per
esposizioni dirette.
Zero sono le emissioni di raggi U.V. che in via generale sono dannosi
per l’uomo per lunghe esposizioni nel tempo.
Tali emissioni sono molto dannose anche per il commercio del tessile e
del pellame, materiali questi molto sensibili ai raggi U.V. Perdita di
brillantezza dei colori dei materiali, in particolare quelli naturali e
quindi più pregiati, sono spesso l'inevitabile conseguenza di una lunga
esposizione alla luce artificiale: un motivo in più per utilizzare i Led
nell'illuminazione dei locali commerciali.
I Led Non Emettono Luce Calda:
I LED generano calore, ma lo trattengono al loro interno, difatti l'
involucro è in grado di controllare il calore generato e di smaltirlo
pag. 5
verso dissipatori esterni. La potenza usata viene così impiegata al
meglio per l'illuminazione, ottimizzando l'efficienza.
Tali dispositivi possono quindi essere installati a contatto con legno,
plastica, e tutti quei materiali che temono l'eccessivo calore.
Da ciò se ne trae anche un risparmio energetico nel climatizzare un
ambiente molto illuminato, in quanto una lampada ad incandescenza
o alogena produce una notevole quantità di calore disperso
nell'ambiente e di solito quando si eseguono i calcoli per la
progettazione di un impianto di climatizzazione viene considerata
come una una fonte di calore da abbattere di circa 75 W.
L'equivalente fonte di luce, ma a LED, viene valutata con margine
ridondante a circa 15 W .
Di conseguenza la potenza da utilizzare per il raffreddamento
dell'ambiente, ed il relativo costo, saranno notevolmente ridotti.
Assenza Di Manutenzione:
I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono
stimati nell’ordine di un centesimo rispetto agli impianti attualmente
in uso, quindi praticamente NULLI.
Tonalità Della Luce (temperatura di colore):
Il grande vantaggio dei LED è la possibilità di avere svariate tonalità,
da 3000K a 7000K, quindi in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di
luce. SCALA TEMPERATURA DI COLORE
Definizione delle temperature di colore maggiormente utilizzate dai
LED in illuminotecnica.
bianco caldo sugli 3000 K ;
bianco neutro sugli 4000 K ;
bianco freddo sugli 6000 K .
SVANTAGGI DEL LED pag. 6
Il Led pur essendo un ottimo componente, presenta però alcuni
svantaggi, alcuni dei quali non sono nemmeno molto rilevanti però è
bene elencarli.
Il problema principale del LED (o meglio di alcuni LED) è quello di
avere una certa direttività nell'emissione della luce, ciò ne consegue
che la superficie illuminata non sarà molto ampia.
Onde evitare a ciò sono state studiate delle apposite lenti che
permettono di ampliare il raggio di illuminazione.
Ed inoltre parlando di lampade a LED uno “svantaggio” iniziale è senza
dubbio l'elevato costo, che viene poi in seguito ripagato dalla
lunghissima durata che assicurano tali lampadine.
Grazie alla costante evoluzione del led il costo sta notevolmente
diminuendo.
LED NELL’INFRAROSSO
La radiazione infrarossa:
La radiazione infrarossa (IR) è una radiazione elettromagnetica con
una lunghezza d’onda maggiore della luce visibile, ma minore delle
infra,
onde radio. Il nome significa "sotto il rosso" (dal latino "sotto"),
perché il rosso è il colore visibile con la frequenza più bassa. pag. 7
Utilizzi della radiazione infrarossa: pag. 8
La radiazione infrarossa viene usata in apparecchi di visione notturna,
quando non c'è abbastanza luce visibile. I sensori infrarossi
convertono la radiazione in arrivo in un'immagine: questa può essere
monocromatica (ad esempio, gli oggetti più caldi risulteranno più
chiari), oppure può essere usato un sistema di falsi colori per
rappresentare le diverse temperature. Questi apparecchi si sono
diffusi inizialmente negli eserciti di numerosi Paesi, per poter vedere i
loro obiettivi anche al buio.
Il fumo è più trasparente nell'infrarosso rispetto alla luce visibile,
perciò i pompieri possono usare apparecchi infrarossi per orientarsi in
ambienti pieni di fumo.
Un utilizzo molto comune dell'infrarosso è come mezzo di trasmissione
dati: nei telecomandi dei televisori (per evitare interferenze con le
onde radio del segnale televisivo), tra computer portali e fissi, palmari,
telefoni cellulari e altri apparecchi elettronici.
Il bluetooth, che è uno standard di trasmissione radio, ha tuttavia
soppiantato la trasmissione a infrarossi su alcuni
dispositivi.
Lo standard di trasmissione dati affermato sugli infrarossi è
l’IrDA (Infrared Data Association). Telecomandi e apparecchi IrDA
usano diodi emettitori di radiazione infrarossa (comunemente detti
LED infrarossi). La radiazione infrarossa da loro emessa viene messa a
fuoco da lenti di plastica e modulata, cioè accesa e spenta molto
rapidamente, per trasportare dati. Il ricevitore usa un fotodiodo al
silicio per convertire la radiazione infrarossa incidente in corrente
elettrica. Risponde solo al segnale rapidamente pulsante del
trasmettitore, ed è capace di filtrare via segnali infrarossi che
cambiano più lentamente come luce in arrivo dal Sole, da altri oggetti
caldi, e così via. pag. 9
Telecomando
Fotodiodi
INFRAROSSI COME MEZZO
DI TRASMISSIONE DATI:
IrDA (acronimo in lingua inglese per Infrared Data Association) è una
organizzazione non profit di produttori elettronici, costituita nel 1994,
che definisce le specifiche fisiche dei protocolli di comunicazione che
fanno uso della radiazione infrarossa per la trasmissione wireless, a
breve distanza, dei dati.
Un protocollo di comunicazione è, in generale, un insieme di regole
che vengono stabilite per instaurare una comunicazione corretta (un
italiano e un cinese potrebbero mettersi d'accordo nell'utilizzo, ad
esempio, della lingua inglese per comunicare).Nel campo delle
telecomunicazioni, dove spesso si usa semplicemente il termine
protocollo, si intende un insieme di sequenze elettriche che devono
essere interpretabili da entrambi i dispositivi per poter instaurare una
comunicazione interpretabile. Se il protocollo è utilizzato in una rete di
computer, si parla di protocollo di rete .
Le specifiche IrDA sono costituite da una pila di protocolli: IrPHY, IrLAP,
IrLMP, IrCOMM, Tiny TP, IrOBEX, IrLAN, IrSimple e IrFM. Ogni protocollo
- necessario per il funzionamento o opzionale - definisce e gestisce
uno o più aspetti dello standard di comunicazione. Le specifiche sono
(layer)
strutturate a livelli sovrapposti, ognuno occupato da un
protocollo diverso, e ogni livello comunica solo con i due adiacenti.
pag. 10
Protocollo IrPHY :
Il protocollo IrPHY (Infrared Physical Layer Specification) è
obbligatorio e costituisce il livello più basso delle specifiche IrDA
Il dispositivo IrDA comunica con degli impulsi infrarossi trasmessi in un
volume conico con una apertura minima di 15°. Le specifiche sulla