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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Le deformazioni nelle travi rettilinee inflesse
Autore: Andrea Distefani
Descrizione: studio della linea elastica e suo calcolo con equazione differenziale, applicazione pratica
Materie trattate: costruzioni,matematica
Area: tecnologica
Sommario: Lo studio della linea elastica serve per poter determinare la deformazione di una trave, cioè conoscere il suo abbassamento punto per punto e individuarne il suo valore massimo. É importante sapere di quanto si abbassa una trave perché, anche se è stata progettata in modo tale da resistere alle sollecitazioni a cui è sottoposta, potrebbe non sopportare la deformazione provocata e quindi giungere ugualmente a rottura. Premessa Sono state prese in considerazione travi piane ad asse rettilineo caricate da forze contenute nel piano di simmetria geometrica della trave e normali all'asse. Assunto come asse z l'asse della trave, disposto orizzontalmente ed orientato verso destra, e l'asse y, disposto verticalmente ed orientato verso il basso,si un sistema di riferimento (immagine) dove v indica l'abbassamento relativo all'asse, che è lo stesso per tutti i punti di una medesima sezione. Il diagramma delle v, a partire dall'asse z, si chiama LINEA ELASTICA. Quindi la linea elastica è la deformata dell'asse della trave.
La linea elastica
• Il valore delle tensioni
a. In base alla legge dell’elasticità lineare (legge di Hooke) la tensione
σ E ∙ ε, quindi sostituendo ad ε il valore determinato in precedenza
=
si ha: σ dove E è il modulo di elasticità
=
b. Calcolando il momento M delle tensioni rispetto l’asse baricentrico, di
una sezione B x H, per ciascuna fibra si ha:
M σ ∙ B ∙ Δy ∙ y
=
i
perciò il momento totale è:
M ∑ M ∑ (σ ∙ B ∙ Δy ∙ y) ∑ ( ∙ B ∙ Δy ∙ y) ∑ (B ∙ Δy ∙ y )
2
= = = =
i
dove ∑ (B ∙ Δy ∙ y ) è il momento d’inerzia baricentrico J della sezione
2
della trave, quindi: M da cui R
= =
La linea elastica
• Ripartendo dalla relazione Δl si ricava dφ
= =
ydφ
sostituendo:
y ε ∙ R
= =
Δl dz ∙ ε
=
dφ ottenendo la formula (2)
= La linea elastica
Le formule (1) e (2) consentono di scrivere:
(3) La (3) prende il nome di equazione differenziale della linea elastica.
L’equazione differenziale della linea elastica tiene conto del solo contributo
flettente, mentre le travi, nella maggior parte dei casi, sono soggette a
flessione e taglio. Tuttavia, nell’ambito delle travi snelle, la deformazione
tagliante è trascurabile rispetto alla deformazione flessionale e l’equazione
continua a valere. La linea elastica
L’equazione differenziale si può anche scrivere nelle forme seguenti in base:
• al taglio “T”
(3.1) essendo T
• al carico “q”
(3.2) essendo -q
Quindi l’equazione della linea elastica può essere determinata integrando sia
l’equazione (3) che le equazioni (3.1) e (3.2).
L’integrazione di queste ultime comportano tre e quattro costanti arbitrarie,
mentre la prima ne comporta solo due.
La linea elastica
• Relazione Taglio-Momento
equilibrio a momento rispetto un punto A
• Relazione Carico-Taglio
equilibrio a taglio rispetto un punto A (fig.4)
Integrazione dell’equazione
differenziale della linea elastica
L’integrazione dell’equazione (3) è possibile quando è nota l’espressione del
secondo membro, M/EJ, cioè le espressioni, alla generica ascissa z, del
momento flettente, del momento d’inerzia J e del modulo di elasticità E.
Nell’integrazione compaiono due costanti C e C che si eliminano tenendo
1 2
conto delle condizioni di vincolo della trave. Una prima integrazione consente
di determinare l’inclinazione della tangente alla linea elastica (cioè la rotazione
di ogni sezione); la seconda integrazione, poi, fornisce l’espressione della linea
elastica.
• Se in un punto intermedio della trave il momento risulta uguale a zero,
2 2
essendo d v/dz = 0 la linea elastica in quel punto presenta un flesso.
• Si osserva che la funzione v(z) e la sua derivata non possono essere
discontinue, poiché nel primo caso l’asse della trave risulterebbe interrotto e
nel secondo caso presenterebbe una cuspide.
Integrazione dell’equazione
differenziale della linea elastica
• Se in un punto della trave è applicata una coppia esterna, il momento è
discontinuo e dall’equazione (3) risulta discontinua la derivata seconda. Tale
discontinuità si ha anche in conseguenza di una brusca variazione di
sezione (J discontinuo) o di materiale (E).
• Dall’equazione (3.1), invece risulta discontinua la derivata terza nei punti in
cui T è discontinuo, cioè nei punti di applicazione dei carichi concentrati.
• Nei punti in cui q è discontinuo, per l’equazione (3.2) risulta discontinua la
derivata quarta.
• In definitiva, si può dire che per ogni tratto compreso tra due delle suddette
discontinuità bisogna scrivere e integrare l’equazione differenziale della
linea elastica.
Calcolo della linea elastica
Esempio 1:
• Determinare l’equazione differenziale della linea elastica di una trave a
mensola di sezione costante, soggetta ad una forza F concentrata
nell’estremo libero.
(fig.5)
Essendo il momento flettente nella generica sezione di ascissa z
M(z) = -Fz,
l’equazione differenziale della linea elastica si scrive:
Calcolo della linea elastica
Integrandola due volte si ottiene rispettivamente:
la seconda rappresenta l’equazione della linea elastica a meno di due
costanti C e C .
1 2
Queste ultime si determinano tenendo presente che l’incastro impedisce
rotazioni e spostamenti.
Imponendo quindi le condizioni
φ(z = l) = 0 v(z = l) = 0
si ricavano i valori delle costanti:
Calcolo della linea elastica
Sostituendo nell’equazione della linea elastica i valori di C e C , risulta
1 2
Le due uguaglianze consentono di determinare la rotazione e lo
spostamento di qualsiasi sezione della trave.
Ad esempio, volendo determinare la rotazione e lo spostamento
nell’estremo libero A (fig.4) si ottiene
Calcolo della linea elastica
Esempio 2:
• Determinare l’abbassamento in mezzeria e la rotazione sugli appoggi per la
trave appoggiata agli estremi e caricata uniformemente.
(fig.6)
L’espressione del momento flettente nella generica sezione di ascissa z
risulta essere
per cui l’equazione differenziale della linea elastica si scrive:
Calcolo della linea elastica
Integrandola due volte si ottiene rispettivamente:
la seconda rappresenta l’equazione della linea elastica a meno di due
costanti C e C .
1 2
Queste ultime si determinano tenendo presente che l’incastro impedisce
rotazioni e spostamenti.
Imponendo quindi le condizioni
v(z = 0) = 0 v(z = l) = 0
si ricavano i valori delle costanti:
Calcolo della linea elastica
Sostituendo nell’equazione della linea elastica i valori di C e C , risulta
1 2
Le due uguaglianze consentono di determinare la rotazione e lo
spostamento di qualsiasi sezione della trave.
Quindi le rotazioni ai due estremi e l’abbassamento massimo sono pari a
(fig.5) Applicazione pratica
Per poter effettuare una prova concreta del calcolo della linea elastica, è
stato preso in esame l’edificio EX-GIL di Macerata, ubicato in Viale San Giovanni
Bosco.
La costruzione si sviluppa su tre piani ed è suddivisa in due corpi
strutturalmente diversi: una parte in muratura e l’altra a telaio.
È stata rilevata la parte di fabbricato con struttura intelaiata in calcestruzzo
armato, avente pilastri di sezione 35 x 35 cm, solaio dello spessore di 25 cm e
travi di sezione trasversale 35 x 50 cm.
Di seguito sono riportate la planimetria del primo piano e una sua sezione
con evidenziata la trave di cui viene calcolata la deformazione.
Sono anche riportate le caratteristiche della trave e la sua schematizzazione.
Applicazione pratica
Foto EX-GIL Applicazione pratica
Planimetria Applicazione pratica
Sezione A-A’ Applicazione pratica
Caratteristiche
Trave 35 x 50 cm 2
Cls classe 30 N/mm
2Φ12
Ferri 4Φ14
Luce (l) = 4,15 m 2
E = 31220 N/mm 4
J = 4257125333 mm
Interasse travi (i ) = 3,80 m
t
q = 30 KN/m Applicazione pratica
Trave su tre appoggi schema statico
diagramma del Taglio
T(z) = 0,375 ql - qz
diagramma del Momento
M(z)
Applicazione pratica
Equazione differenziale della linea elastica
Integrando
In base alle condizioni di vincolo v(z = 0) = 0 v(z = l) = 0
da cui Applicazione pratica
Diagramma in scala deformata della linea elastica
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
0 z [m]
0.05
0.1 linea elastica
0.15 asse trave
0.2
0.25
0.3
0.35
0.4
v [mm]