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Sintesi

Tesina presentata per la maturità  scientifica

INDICE
Introduzione
Tesina: cultura e cerimonia del tè giapponese pag. 1Botanica: la pianta pag. 1 植物学:プラント
Geografia e la storia del tè
origine nella notte dei tempi pag. 2
La storia pag. 4
Alcuni tipi di tè pag. 8 ¨
Tè e salute pag. 11 康
Il tè ed i suoi personaggi pag. 12 格
La cerimonia del tè (cha no yu) pag. 16¨
Il giardino pag. 22 庭
Gli utensili e gli oggetti pag. 23
Cucina pag. 24 彼
Bibliografia, siti e filmografia

Ho scelto questo tema, alquanto insolito, perché da qualche anno si è fatto strada in me un vivo interesse per la cultura e il popolo orientale. Il mondo dell'Est, giapponese e cinese in particolare, mi ha sempre affascinato, sia per la cultura, sia per il pensiero, ma allo steso tempo per la semplicità  e la laboriosità , mista a tenacia, che questi popoli dimostrano ed hanno dimostrato. A colpirmi è stato anche come queste civiltà  siano riuscite a mantenere i loro antichi valori senza sopprimerli a vantaggio del cosiddetto "progresso", ma che li abbiano integrati con la modernità  stessa in un connubio mistico tra antico e nuovo. Ciò che mi ha spinto a scegliere come argomento per la tesina un soggetto così inconsueto, però, è stato anche lo scoprire come una bevanda così consumata ed usata nel mondo sia nata. Interessante è stato anche inoltrarmi in quelle culture così diverse dalla nostra ed allo stesso tempo così misteriose ed accattivanti. Questa bevanda ha mille volti e storie e può essere guardata da infiniti punti di vista. Lo si può trovare come oggetto o soggetto nell'arte, nella musica, nella letteratura, nella medicina, nel cinema, nella pittura, nella storia, nella cultura, nella poesia Grazie all'apprendimento scolastico, ho potuto notare, inoltre, come già  molti letterati ottocenteschi e novecenteschi avessero spesso fatto riferimento a questa bevanda. Un esempio è riscontrabile ne "Il piacere" di Gabriele d'Annunzio in cui il tè assume addirittura un connotato seduttivo, o ancora, ne "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carrol in cui si mette in evidenza il tema dell'imperialismo inglese o ne "Un amore di Swann" Marcel Proust in cui il tè è presentato come giustificazione dell'amore. Il tè, dopo l'acqua, è la bevanda più consumata al mondo. Bisognerebbe chiedersi il perché. Chi non ha mai provato l'intimo piacere di un attimo di relax, magari dopo una giornata faticosa o particolarmente impegnativa, davanti ad una tazza di tè con dei buoni biscotti o una fetta di torta?

BOTANICA: LA PIANTA

LA GEOGRAFIA E LA STORIA DEL TÈ: L'ORIGINE NELLA NOTTE DEI TEMPI

LA STORIA

ALCUNI TIPI DI TÈ

TÈ E SALUTE

IL TÈ ED I SUOI PERSONAGGI: I MAESTRI DEL TÈ

LA CERIMONIA DEL TÈ (cha no yu )

IL MOMENTO ESTETICO

LA DIMENSIONE RELIGIOSA

IL GIARDINO

GLI UTENSILI E GLI OGGETTI

COME SI BEVE IL TÈ

BIBLIOGRAFIA
1. 101 storie zen (a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, Adelphi editore 1990)
2. Il tao della filosofia corrispondenze tra pensieri d'oriente e d'occidente (di Giangiorgio Pasqualotto, pratiche editrice)
3. Il racconto del tè, la sua storia, il rito, la cucina (supplemento a cura de "la cucina italiana")
4. Il tè e le tisane (i grandi libri del vino e Co. Supplemento al Giornale)
5. Regard sur le Japon (illustre) [日本の上にちらっと見てください]
6. Le garzantine, l'Universale botanica
7. Lo Zen e la cerimonia del tè (Oriente Universale Economica Feltrinelli)
8. Estetica del vuoto (Giangiorgio Pasqualotto - il vuoto nel cha no yu, pag. 77, pag. 90)

SITI
1. (il portale del tè in Italia)
2. (la cerimonia del tè)
3. http://www.zenhome.it/
4. http://guide.supereva.it/miti_e_leggende/interventi/2004/12/188993.shtml (la storia del tè tra mito e leggenda)
5. (leggende)
6. http://www.dethlefsen-balk.de/ITA/10730/ItemPage.aspx (la leggenda del tè in Cina, India e Giappone)
7. http://www.letteratour.it/altro/A01_letteratura_e_te.htm (letteratura e tè)
8. http://www.teaway.it/?p=legends (leggende sul tè)
9. http://www.unife.it/dipartimento/biologia-evoluzione/strutture/orto-botanico/giardini-a-tema (giardini e tè)
10. (curiosità  sulla camelia)
11. http://www.signoredelte.it/index.html (il signore del tè)
12. http://darkgothiclolita.forumcommunity.net/?t=4553770 (cha no yu)
13. http://www.giardinigiapponesi.it/giardinogiapponese.htm (giardini giapponesi)
14. http://www.lerboristeria.com/index.php?p=articoli/2007_01.php (tè verde in erboristeria)
15. http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/07/Seguaci_del_theismo_Qui_scegliere_cl_0_0112071475.shtml (fenomeno del teismo)
16. (camelia)
17. (cucina giapponese)
18. http://www.tuttocina.it/fdo/artcul.htm (arte culinaria giapponese)
19. (tè e cancro)
20. http://www.insiemeate.net/2009/01/04/il-sol-levante/ (blog sul tè)

FILMOGRAFIA
1. morte di un maestro del tè (Sen no Rikyu 1989 di K. Kumai)
2. Rashomon - Kurosawa 1950
3. tè e simpatia 1956

Scarica la tesina La cultura e la cerimonia del te giapponese
Estratto del documento

La parola tè deriva da un carattere cinese pronunciato “tei”. Da questa pronuncia ne deriva la parola

“tè” spagnola, inglese, italiana, francese e in generale di tutta la zona occidentale della Terra.

Un’altra resa di quel carattere, però, è il cantonese “cha”: da questa lettura, ne deriva la pronuncia

giapponese, persiana, araba, russa, tibetana, slovacca, turca e portoghese.

BOTANICA: LA PIANTA

Il tè è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Camelie. Nella produzione

commerciale si riconoscono tre varietà: la Camellia sinensis (Cina,

Giappone, Tibet), la Camellia assamica (India) e la Camellia assamica

lasiocalyx (Cambogia). Oggi vi sono sostanzialmente tre tipi di pianta del

tè: China o Sinensis, Assam e Cambogia. Il primo è un arbusto

sempreverde che ramifica, ma quasi mai oltre i tre metri. Gli altri due

crescono come albero da fusto. Tra queste varietà sono importanti anche

Le differenze tra i tipi di tè

la “camellia sasanqua” e la “camellia oleifera”. 1

dipendono: dai periodi, dai luoghi e dai modi di raccolta, oltre che dalle

lavorazioni. Il primo a descrivere la pianta del tè fu Carl Von Linne

nel 1753 che la chiamò “Thea Sinensis”, cioè “Tè Cinese”.

(Linneo) 2 sinensis”

Tuttavia il nome venne cambiato in “camellia in onore del gesuita

italiano Padre Camelli che di ritorno dai suoi viaggi nell’estremo oriente

importò in Europa il fiore e portò un grande contributo alla scienza.

leggenda 3

.

Anche l’importazione della prima camelia in Europa ha la sua

foglie

Le della camellia sinensis sono: brevemente picciolate, ellittiche,

ottuse, cuneate alla base, generalmente lunghe dai cinque ai dieci cm,

grossolanamente seghettate, lucide e color verde scuro, allo stadio giovanile

fiori

ricoperte di una patina bianca e setosa. I sono inclinati, i gambi robusti e verdi, le radici forti. La

semi

corolla può essere bianca o gialla, con sette od otto petali. I devono essere molto freschi

perché deperiscono rapidamente e devono essere seminati in luoghi caldi. I semi possono essere

frutto

spremuti per ottenere un olio dolciastro usato in cucina. Il è simile alla noce moscata.

Questo tipo di camelia è originario della parte continentale del Sud e Sudest Asiatico, ma oggi è

coltivata in tutto il mondo, soprattutto in regioni a clima tropicale e subtropicale nelle quali le

precipitazioni possono raggiungere i due metri l’anno.

Note: 3

1 Sembra che i cinesi avessero ingannato

dei loro fiori si sarebbe comunicata alla

I loro fiori secchi vengono usati dai gli europei che volevano esportare la

pianta del tè.

cinesi per profumare il tè. In alcuni casi si 2 pianta del tè, sostituendovi la camelia da

Botanico svedese ideatore della

potevano vedere delle siepi di queste fiore per impedire che il loro prodotto più

tassonomia ancora oggi in uso.

varietà poste a confine dei campi di tè prezioso fosse coltivato altrove.

perché i cinesi pensavano che la fragranza

Il terreno più adatto è quello acido e permeabile, senza ristagni d’acqua. Allo stato naturale può

crescere ben oltre i due metri, ma per facilitarne la coltivazione generalmente si mantiene a

dimensioni di cespuglio sempreverde o di piccolo albero. Era molto nota già nella botanica e nella

5

medicina antiche poiché le si attribuivano importanti proprietà terapeutiche quali: offrire sollievo alla

fatica, allietare l’animo, rafforzare la volontà, guarire problemi di vista; talvolta le sue foglie venivano

somministrate per uso esterno, sotto forma di impacchi, per alleviare dolori di origine reumatica.

LA GEOGRAFIA E LA STORIA DEL TÈ: L’ORIGINE NELLA NOTTE DEI TEMPI

La cultura del tè nasce in Cina che è il luogo più remoto in cui si sono potuti documentare i primi usi

di questa pianta. Riguardo alla scoperta/creazione della bevanda si sono prodotte numerose

leggende:

LEGGENDE CINESI

Un’antica mitologia cinese afferma che il tè fu scoperto nel 2700 circa a.C. da Shen Nong, uno dei

tre imperatori della dinastia San Huang.

In un giorno d’estate, l’imperatore, visitando una regione antica e sperduta del suo impero, per

dissetarsi mise dell’acqua a bollire; mentre preparava l’acqua, delle foglie secche caddero da un

cespuglio e finirono nel bollitore realizzando una nuova infusione. Quando provarono ad assaggiare

quel preparato, lo trovarono dissentante, rinfrescante e delizioso. Esterrefatto dall’effetto piacevole

ed eccitante esclamò: “T’sa”, che significa “il divino”. Ancora oggi il tè in cinese si chiama “Cha”.

Quel momento dovrebbe mitologicamente segnare la scoperta del tè.

Un’altra storia, invece, racconta che tanto tempo fa, in Cina, ci fu un lungo periodo di siccità a causa

del quale scoppiò un’epidemia di peste che fece morire molte persone. Quando la situazione

diventò drammatica, alcuni anziani raccontarono dell'esistenza di una pianta il cui succo poteva

curare gli ammalati e far divenire fertile la terra. La pianta si poteva trovare su una montagna nei

dintorni di una fonte custodita da un drago. Dei giovani coraggiosi si recarono sulla montagna per

prenderla, ma non tornarono, poiché il drago li aveva presi. Decisero di partire altri tre fratelli, due

ragazzi ed una ragazza. Il fratello maggiore partì per primo, ma non tornò; partì allora il secondo,

ma nemmeno lui tornò. Partì per ultima la ragazza. Quando questa raggiunse la fonte, si accorse

che il drago aveva trasformato in pietre tutti quelli che lo avevano affrontato. Non volendo fare la

stessa fine, invece di avvicinarlo, da lontano, lo colpì con una freccia. All'oscuro del suo avversario,

il drago fu colpito a morte. La ragazza fu così in grado di raccogliere i germogli della pianta sacra; li

annaffiò con l’acqua della fonte e, con sua sorpresa, questi diventarono immediatamente piante

adulte. Raccolse i semi e li spremette sulle pietre; ad ogni goccia che cadeva una persona ritornava

alla vita. Ritornati a casa, i fratelli piantarono altri semi sul pendio di una collina: altre piante

nacquero subito. Con le foglie i ragazzi prepararono un infuso e lo diedero da bere a tutti. Le

persone ammalate guarirono, la pioggia tornò a cadere e la terra fu di nuovo fertile. Da allora

nessuno smise più di bere il sacro infuso del tè.

LEGGENDA INDIANA 6

Per gli indiani a scoprire il tè fu il figlio del re delle Indie, il Bodhidharma. Questo venerabile principe

venne in Cina per raggiungere il regno Wei del Nord. Predicò il buddismo e raccomandò la

meditazione, la cultura dello spirito ed il superamento di tutte le illusioni materiali per la salute

dell'anima. Bodhidharma aveva fatto voto nella sua vita di riuscire a non dormire per almeno sette

anni durante la sua meditazione. Dopo qualche anno, però, la concentrazione venne meno

lasciando il posto alla sonnolenza. Preso dall’istinto, raccolse delle foglie da un cespuglio e, per

recuperare le forze e tenersi sveglio le masticò: in quel gesto trovò forza e nuova concentrazione.

Quella era la pianta del tè.

LEGGENDA GIAPPONESE

I buddisti giapponesi hanno apportato una variante particolare alla leggenda indiana. Essi

raccontano che Bodhidharma dopo tre anni di veglia ininterrotta si lasciò prendere dal sonno

sognando alcune donne che aveva amato in gioventù. Al suo risveglio furioso per la sua debolezza,

per punirsi si tagliò le palpebre e le sotterrò. Ripassando dopo qualche anno nello stesso luogo si

accorse che dove aveva sepolto le sue membrane, era cresciuto un arbusto selvatico le cui foglie

producevano una bevanda che donava forza ed aveva la proprietà di aiutare a mantenere gli occhi

aperti durante le lunghe veglie di meditazione. La raccomandò ad amici e discepoli: nacquero così

l'uso e la coltivazione del tè. Per il gusto squisito e l’aroma eccezionale questa bevanda fu

considerata un dono “divino” ed ancora oggi i giapponesi per indicare le palpebre ed il tè, usano lo

stesso simbolo. [ ]

まぶた お茶

LEGGENDA SUL PIÙ FAMOSO DEI TÈ BIANCHI: IL PAI MU TAN.

Un tempo, un giovane ufficiale dell' esercito, stanco della corruzione del governo, decise di partire

per altri luoghi in compagnia della madre. Nel corso del suo viaggio, un giorno, fu colpito da una

fragranza presente nell'aria. Si fermò e chiese spiegazioni ad un anziano del luogo. L'anziano gli

spiegò che, poco distante c'era un piccolo lago; in mezzo c'erano diciotto fiori di peonia. Erano

questi a diffondere l'aroma. L'uomo e la madre raggiunsero il lago e, attratti dalla situazione,

decisero di stabilirsi in quel posto. Dopo un po’ che vi si erano stabiliti, la madre si ammalò. L'uomo

cercò a lungo piante medicinali per guarirla, ma non ne trovò, finché, stanco e deluso, si assopì. Nel

sonno gli apparve un anziano uomo che gli disse di cucinare una carpa con un tè nuovo: questo

avrebbe guarito la donna. Al risveglio, tornò a casa e, con sorpresa, seppe che anche la madre

aveva fatto lo stesso sogno. Allora catturò una carpa e si mise a pensare a come trovare il nuovo tè.

All'improvviso, un tuono squarciò l'aria e le diciotto peonie del lago divennero piante di tè; poiché

erano state peonie, le piante avevano una superficie lanuginosa bianca. L'uomo prese le foglie e

cucinò la carpa. La madre la mangiò e migliorò immediatamente. Una volta ristabilitasi

completamente chiese al figlio di prendersi cura di quelle piante così straordinarie e lui fu d'accordo.

La donna divenne immortale e un giorno volò via dalla Terra, divenendo la patrona del tè del luogo.

7

LA STORIA

Sebbene le origini del tè siano avvolte nel mistero, la sua nascita viene fatta risalire a circa 5000

Cina.

anni fa in

La notizia storica più antica riguardo al tè è una lettera del 317 a.C. di un capo militare anziano che

chiedeva al nipote un po’ di tè per rinvigorire il suo corpo.

Già nel III secolo il tè era diffuso e godeva anche di una considerevole popolarità tra le persone, che

lo consideravano salutare e rigenerante. A poco a poco gli agricoltori aumentarono le coltivazioni

finché tra il IV e V secolo il tè divenne molto popolare, anche se il suo uso era limitato ad imperatori

ed a famiglie ricche ed importanti. Durante la dinastia Tang (618-907 d.C.) nacquero le prime

piantagioni e la sua popolarità lo portò a diventare importante al punto tale da essere nominato

bevanda nazionale e diventare oggetto di venerazione e commercio. Grazie alle riforme agrarie ed

alla stesura di regole di raccolta e di lavorazione si aumentò la

produzione ed il governo dell’epoca non si lasciò sfuggire il

business delle esportazioni. Si pose maggiore

attenzione alla ritualità della preparazione, ai

suoi significati filosofici ed alla degustazione dell’infuso. Iniziò anche a fiorire la

corredo di servizio, di porcellane e di cucchiaini.

produzione del Tutti i

contadini cominciarono a coltivare le piante di tè che erano poi raccolte, tostate,

sminuzzate e conservate in vasi di porcellana. Per cucinarlo era impiegata l’acqua bollente, spezie,

cipolla, zenzero o arancio, che erano aggiunti ai vari infusi per creare variazioni differenti di tè.

L’arte del tè raggiunse la sua massima espansione nell’epoca Song (960-1279). In questo periodo

.

l’imperatore Hui Tsung, pittore e poeta, scrisse il libro Ta Kuan Lun (il trattato del tè) 4

Durante la dinastia Ming (1368-1644) la produzione aumentò con notevoli cambiamenti: in seguito

al maggiore utilizzo dei bollitori il tè non fu più bollito, ma infuso, e si iniziarono a produrre tè neri ed

aromatizzati con il metodo della fermentazione. Oggi il tè in Cina si beve in due modi.

Il primo, di pratica quotidiana, dedicato ai tè verdi le cui foglie vengono messe direttamente in

infusione nelle tazze di forma svasata e senza manico. 5

Il secondo è il rito del tè Kung Fu, che s’ispira alle prescrizioni di un manuale di epoca Ming, con cui

nacquero le prime teiere. Una piccola teiera ed alcune piccole tazze vengono disposte su una

ciotola bassa e larga detta “barca del tè”.

Note: 5

4 principi dello ying e dello yang, la tazza

Queste sono dotate di un piattino per

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