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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: I totalitarismi

Autore: Calcagni Fabio

Descrizione: una tesina che parte dalla storia, si ricollega a italiano e continua a collegarsi con la chimica e materie più attinenti e specifiche della mia scuola(istituto tecnico agrario)siena .

Materie trattate: Storia,italiano,chimica,agroecologia,ecologia Applicata,biologia,inglese

Area: umanistica

Sommario: storia i totalitarismi del '900 italiano Luigi Pirandello il Fu mattia Pascal, maschere, concetto vita/forma chimica Fritz Haber, la scoperta della sintesi dell'ammoniaca (NH3) agroecologia L'azoto importanza nell'agroecosistema e problemi derivanti da esso ecologia applicata le piogge acide biologia le fitopatie agevolate dagli eccessi di azoto nel terreno inglese ACID RAIN

Estratto del documento

Marx e le basi filsofiche del comunismo Il filosofo Karl Marx (1818-1883)

Il futuro per Marx è la società comunista, una società perfetta,

caratterizzata dall'assenza di proprietà privata e della lotta di

classe, in cui ognuno lavori in modo adeguato alle proprie

possibilità e riceva in modo adeguato ai propri bisogni. E la

storia tende proprio a questo modello: il proletariato sta

aumentando sempre di più e i capitalisti stanno diminuendo: ci

sarà un momento in cui le "forze di produzione"(proletari)

saranno il 90% della società, mentre i "mezzi di

produzione"(fabbriche) saranno in mano al 10% de essa. Sarà

una contraddizione esplosiva che terminerà con una rivoluzione.

Inizialmente una "dittatura del proletariato" provvederà a

espropriare i proprietari delle loro fabbriche e in seguito la dittatura sarà sostituita dal

Comunismo. Marx però non dà precise indicazioni su questo tipo di società, lascia il discorso in

sospeso rifiutandosi di "prescrivere ricette per l'osteria dell'avvenire". Di una cosa però Marx era

sicuro fin dall'inizio: la rivoluzione sarebbe dovuta avvenire in un Paese economicamente e

soprattutto industrialmente avanzato.

Stalin e la costituzione dello stato totalitario russo

Losif Stalin Gori 21 dicembre 1878

-Mosca 5 marzo 1953

Nel 1924 Lenin muore e inizia così la lotta per la sua

successione. I due personaggi più importanti all'interno del

partito sono Trotzkij e Stalin. Il primo, capo delle Armate Rosse,

è un rivoluzionario, contrario alla NEP e favorevole a riprendere

la costruzione di un'economia socialista; inoltre voleva cercare

di estendere la rivoluzione anche ad altri Paesi per evitare che la

Russia si trovasse isolata. Il secondo dal '22 è segretario

generale, cioè organizzatore nazionale del partito; è favorevole

alla NEP e al libero mercato per appoggiare maggiormente la

componente contadina del popolo russo, è favorevole al

"socialismo in un solo Paese" e controlla la potente "burocrazia

sovietica". Stalin riesce a prendere il controllo e

immediatamente promuove una campagna di nuove iscrizioni al

partito: il suo scopo è quello di rinnovarlo e ampliarlo. Le nuove

leve si presentano come "gente tranquilla" che cerca solo stabilità e sicurezza all'interno della

realtà più potente in Russia e in cambio garantisce una indiscussa obbedienza: esattamente

quello che il nuovo leader voleva. Inoltre Stalin seleziona i nuovi quadri dirigenti tra persone a lui

fidate sempre nel tentativo di creare un partito a lui fedele espellendo dal partito e liberandosi

degli oppositori politici. Inoltre Stalin, fa promotore del "leninismo": egli infatti si ritiene l'unico

vero interprete nonché unico conoscitore dell'ormai defunto padre della Russia. Il novo capo dei

comunisti, proprio per ingigantire questo culto di Lenin, offre alla nazione russa una reliquia: il

corpo mummificato di Lenin, conservato poi in un mausoleo nella piazza Rossa del Cremlino. Il

comunismo sta diventando sempre più simile ad una religione. In seguito intraprende una

politica economica che vede l'abbandono della NEP e la conseguente espulsione dal partito del

suo ideatore. Nelle campagne si procede con una collettivizzazione forzata e i contadini sono

costretti ad entrare in aziende collettive. Naturalmente molti contadini e soprattutto molti

piccoli proprietari terrieri (i kulaki) non accettano questa imposizione e a causa delle loro rivolte

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iniziano ad essere considerati nemici del Comunismo e della patria. La maggior parte di loro

viene così deportata nei Gulag, campi di lavoro forzato situati in regioni lontane e desertiche, dal

piani

clima inclemente. Per quanto riguarda l'industrializzazione, vengono varati dei

quinquennali con cui lo Stato pianifica la produzione e gli investimenti dandosi obiettivi precisi

da rispettare e verificare dopo cinque anni. Tutta la popolazione avrebbe dovuto quindi

trasformarsi in un grande esercito impegnato a produrre sempre di più; ecco dunque un

obiettivo tipico dei regimi totalitari: militarizzare tutti i lavoratori e fare della loro produttività

l'indice della loro lealtà alla nazione. Naturalmente i piani prevedevano una durissima disciplina

nelle fabbriche, una riduzione dei salari, un durissimo lavoro, ma in molti casi si riscontrava un

certo entusiasmo nei lavoratori, ancora convinti di costruire un mondo nuovo. Nel 1934 al XVII

congresso del partito, Stalin è ancora nominato segretario, nonostante un quarto dei

congressisti avesse votato contro di lui. Nel Dicembre dello stesso anno Kirov, un suo

collaboratore, viene assassinato in modo misterioso e questo offre al leader del partito un capo

di accusa contro i trotzkisti all'interno del partito: su 2000 deputati, circa 1200 sono uccisi.

L'obiettivo di liberarsi dell'opposizione era stato raggiunto. Dal 1936 inizia il terrore delle

"epurazioni". Con l'utilizzo della NKVD, Stalin accusa e condanna al carcere, ai gulag o alla morte

i maggiori esponenti della "destra" e della "sinistra. Eliminati i quadri dirigenti del bolscevismo

storico, il segretario del partito è il solo e incontrastato signore della Russia. L'istruzione (che il

regime diffonde diminuendo al 18% gli analfabeti) e la politica di incoraggiamento verso la

cultura promuovono la formazione di un ceto di intellettuali, naturalmente i libri di storia

vengono controllati e viene istituito un testo unico con solo i punti positivi del comunismo

presentato come una continuazione del bolscevismo. E’ questa nuova generazione va a riempire

i vuoti lasciati dalle "purghe". Stalin Infine sfrutta anche il cinema per diffondere la sua politica,

poiché era un passatempo abbastanza popolare in Russia, anche se faceva assistere solo a film

che celebrano gli sforzi dei lavoratori, la fatica dei minatori, il fervore degli operai tutti tesi a

battere i record di produzione, che esaltano il genio del capo, la fedeltà, nonché, in guerra, il

valore dell'Armata Rossa che blocca i nemici, resiste all'assalto delle truppe naziste e le

sconfigge: più una lezione di patriottismo che un film.

Hitler e la costruzione dello stato totalitario tedesco

Adolf Hitler Braunau 20 aprile 1889

– Berlino, 30 aprile 1945

Nell'anno della grande crisi si presenta per la prima volta alle elezioni

politiche Hitler col suo partito, ma riceve soltanto il 3,2% dei voti. In

seguito però la grande depressione determina in Germania un sempre

più rapido deterioramento della situazione politica con un susseguirsi di

deboli governi di coalizione, fino a quando la NSDAP di Hitler nel '33 non

ottiene il 37% dei voti. Ormai il partito hitleriano rappresenta una

discreta quantità del Parlamento e non è più una realtà sottovalutabile:

Hitler diventa così cancelliere e gli viene affidato l'incarico di formare il

nuovo governo. Alla fine del '33 la Repubblica di Weimar non esiste più.

Come ha fatto Hitler a guadagnare così tanto consenso nel giro di soli

due anni? Per prima cosa egli presentava un programma di enorme forza

ed energia, nonché innovativo. Nell'opera Mein Kampf, egli parla di una

lotta cosmica e di una missione universale del popolo tedesco: quella di promuovere un'umanità

superiore, di eliminare i popoli inferiori, deboli e impuri. Hitler, infatti, occupandosi di

eugenetica, la scienza che studia il miglioramento della razza umana, dichiara quella ariana come

la migliore in Europa. Inoltre la NSDAP si faceva portavoce del risentimento della popolazione

tedesca nei confronti della Francia sia in seguito alla bruciante sconfitta della I guerra mondiale,

sia all'imposizione del pagamento dei danni causati dalla guerra in Europa. Questo sentimento

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veniva tradotto in un imperialismo aggressivo volto alla conquista dell'est europeo: Hitler infatti

credeva che ogni nazione avesse diritto ad un proprio spazio vitale e che quello della Germania

dovesse essere ampliato, poiché molti popoli di lingua tedesca si trovavano fuori dai confini dello

Stato e soprattutto in Austria, Polonia e negli altri Paesi dell'est. La NSDAP proponeva anche ai

tedeschi l'ideale della comunità di popolo, una società unita dal vincolo della nazione, della

storia, della lingua che non abbia nessun conflitto al suo interno ma che sia unita verso fini

comuni; nell'ottica della ricerca di questa compattezza, il partito nazista individua anche un

nemico, responsabile delle crisi subite finora, interno alla patria e quindi da espellere: i marxisti, i

finanzieri e gli ebrei. Hitler rappresenta una novità nel panorama politico dell'epoca e il suo

partito riesce ad ottenere un gran numero di voti anche perché ormai un vasto numero di

elettori non si fida più dei partiti tradizionali, che si erano dimostrati inetti nei confronti della

crisi. Il primo governo presieduto da Hitler è un governo di coalizione, ma il suo scopo è quello di

accentrare il potere nelle sue mani con una rivoluzione. Per prima cosa inizia a sospendere gli

articoli della Costituzione a favore dei diritti dei cittadini, per dare al governo la possibilità di

vietare ogni libertà di stampa, di opinione e di associazione. Inoltre crea un corpo di polizia

ausiliaria formato da SA (squadre d’azione) e SS (guardie del corpo di Hitler), corpi paramilitari

alle dipendenze dei nazisti, per il quale è legittimo compiere ogni atto di violenza. Il 27 febbraio

'33 scoppia un incendio al Reichstag, la sede del Parlamento: sono accusati i comunisti che con

l'incendio vogliono avviare la rivoluzione. Questo episodio dà il via ad una furibonda repressione

dell'opposizione con arresti di massa e assassinii. Nello stesso anno continua la politica sui due

fronti (quello del consenso e quello della violenza) del nazismo: da una parte al governo vengono

attribuiti pieni poteri per il bene dello Stato, viene creato il Ministero per l'Istruzione Popolare e

la Propaganda (affidato a Goebbels), sono organizzate parate e manifestazioni; dall'altro, le SS e

le SA continuano con assassinii, pestaggi, arresti e deportazioni di Ebrei (è proprio l'8 marzo che

è realizzato il primo campo di concentramento a Dachau). Entro la fine del '33 sono eliminati

tutti i partiti eccetto quello nazista, che può così presentarsi da solo alle successive elezioni.

Inoltre vengono anche eliminati tutti i capi delle SA, perché sotto il controllo di Rhom, non

avevano dimostrato una piena fedeltà nei confronti del cancelliere, così Hitler si libera

totalmente dei pericoli di colpi di stato, dimostrando inoltre di essere un capo duro ma giusto e

di punire le SA che avevano compiuto violenze sulla popolazione. Nel '34 il Presidente

Hindemburg muore. La carica è assunta da Hitler che vede concentrati nelle sue mani tutti i

poteri dello Stato, compreso l'esercito. Il Fuhrer può cominciare la deportazione e l'eliminazione

di altri nemici della razza come disabili, omosessuali, zingari e nel 1935 sono proclamate le leggi

di Norimberga, leggi che privano gli ebrei di ogni cittadinanza e ogni diritto da essa derivante.

Con le sempre più numerose deportazioni di ebrei, il regime si vede obbligato alla costruzione di

altri campi di concentramento sia per i lavori forzati, sia per lo sterminio di massa dei prigionieri

(per rafforzare l’economia vengono ampliati i rastrellamenti di ebrei che nei campi di

concentramento costituivano una grande forza lavoro gratuita). La pressione sull'opinione

Joseph Goebbels

pubblica è ben applicata da (uno dei più importanti gerarchi nazisti,

responsabile del Ministero della Propaganda nel Terzo Reich ),che suddivide il ministero in dette

sezioni: propaganda, radio, stampa, cinema, teatro, musica e arti figurative. Naturalmente tutto

deve tendere all’ esaltazione del regime e viene dichiarata guerra aperta agli intellettuali non

allineati. Anche il nazismo, come tutti i totalitarismi, riserva grande importanza all'educazione e

all'istruzione dei giovani; la Hitler-Jugend è un'organizzazione che ha proprio lo scopo di

inquadrare e formare i futuri perfetti esponenti della specie umana superiore, utilizzando

un'attenta sorveglianza sulla scuola: il giovane dovrà sviluppare un forte spirito di corpo e una

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