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Introduzione Guerra Fredda,tesina
La seguente tesina di terza media prende in considerazione il periodo inerente la guerra fredda. I collegamenti presenti in questa tesina sono i seguenti:
Storia - La Guerra Fredda
Italiano - Italo Calvino e Marcovaldo
Tecnologia - L'energia nucleare
Inglese - NATO
Geografia - Gli Stati Uniti
Musica - Bob Dylan e le canzoni di protesta
Scienze - La Luna
Ed. Fisica - Il basket
Arte - Jackson Pollock e la Pittura d'azione
L'ENERGIA NUCLEARE
Definizione
Per energia nucleare si intende quella forma di energia ottenuta dalla fissione
dell'uranio. È una forma di energia che ha numerosi vantaggi rispetto all' energia
proveniente da fonti fossili:
non produce fumi di scarico nocivi;
➢ la produzione di energia elettrica con l'uranio è molto meno costosa di quella
➢ con i combustibili fossili;
con poco uranio si può produrre molta energia.
➢
Ha però ovviamente anche degli svantaggi:
liberazione di sostanze radioattive nell'aria in caso d'incidente ad una centrale
➢ che possono provocare danni gravi alla salute anche molto tempo dopo
l'evento;
dopo la fissione le scorie radioattive impiegano molto tempo per diminuire la
➢ loro radioattività e quindi sono difficili da smaltire.
Statistiche
Nel 2008 la produzione mondiale di energia elettrica da fonte nucleare era pari al
13,5 % del totale. Nell'Unione Europea l'energia ottenuta dal nucleare corrispondeva
al 27,8 % del totale attestandosi come la
seconda fonte nell' elettro generazione, poco
al di sotto del carbone. Sono in costruzione
sessantadue centrali nucleari in tutto il
mondo. Al momento sono funzionanti in tutto
il mondo 433 reattori nucleari, di cui 104 negli
Stati Uniti, 58 in Francia, 50 in Giappone, 33
in Russia, 17 in Canada, 16 nel Regno Unito.
Il paese che usa maggiormente l'energia
nucleare per soddisfare il suo fabbisogno
energetico è la Francia con il 72 % circa. Ovviamente l' uso dell'energia nucleare è in
costante crescita. Ma analizziamo il percorso per arrivare al prodotto finito cioè
all'energia elettrica.
L'uranio
L'uranio, in condizioni standard si presenta come
un metallo radioattivo, duro, bianco-argenteo,
malleabile, duttile. In natura è piuttosto diffuso ma
è difficile trovarlo in concentrazioni elevate, in
media tre grammi per ogni tonnellata della crosta terrestre. Quindi le riserve di uranio
sono di circa 10000 miliardi di tonnellate. L'isotopo più presente in natura è l'uranio
238. Un giacimento di uranio per essere detto sfruttabile deve contenere una
sufficiente quantità di materiale senza dei costi troppo elevati.
Tipologie di miniere di uranio
Esistono sostanzialmente due tipi di miniere uranifere:
Rocce sedimentarie: questo tipo di deposito è più facile da lavorare perchè i
➢ depositi sono più vicini alla superficie. Queste miniere si formano quando le
acque sotterranee ricche di ossidi di uranio scorrono nella falda e depositano
quindi un precipitato di uraninite, che è il principale minerale uranifero.
Depositi ignei ed idrotermali: questo tipo di depositi include le rocce con vene
➢ minerarie.
Le tecniche estrattive
Le tecniche più comuni per l'estrazione dell'uranio sono quattro:
la miniera sotterranea;
la miniera convenzionale;
l' In Situ Leach (ISL);
il sottoprodotto minerario.
Ci occuperemo in particolare delle ultime due tecniche.
L' In-situ leach consiste nel pompare una sostanza nel corpo minerale attraverso un
foro per dissolverlo ed estrarlo da un altro foro.
Il sottoprodotto minerario è invece una tecnica che consiste nel ricavare l' uranio
dallo scarto di altri prodotti minerari. Al momento la maggior parte della produzione
attraverso questa tecnica avviene con l' uso dei fosfati.
L'arricchimento dell'uranio
Per usare l'uranio nelle centrali nucleari bisogna arricchirlo per fare in modo che ci
sia più uranio 235. Ci sono tre livelli di arricchimento: 235
uranio lievemente arricchito, con una quantità di U tra lo 0,9 e il 2%. Questo
tipo viene usato nelle centrali con reattore ad
acqua pesante;
uranio a basso arricchimento con una quantità di
235 U inferiore al 20%. Destinata all'utilizzo nelle
versioni commerciali di reattore nucleare ad
acqua leggera (Light Water Reactor, LWR), il tipo
più comune di reattori di potenza nel mondo,
l'uranio viene arricchito ad una concentrazione tra
235
il 3% ed il 5% di U; 235
uranio ad alto arricchimento con una quantità di U superiore al 20%. Le armi
235
nucleari contengono l' 85 % o più di U.
Prima di arricchire l'uranio, il materiale viene trasformato in un miscuglio di ossidi di
azoto detto yellow cake per il suo colore giallo e poi viene sottoposto a gassificazione
in cui viene trasformato in gas di esafluoruro di uranio contenente lo 0,7% di uranio
235. Il miscuglio di uranio 235 e 238 viene introdotto in una centrifuga contenuta in
un ambiente sotto vuoto e riscaldato per conservare l'esafluoruro di uranio sotto
forma gassosa. Nella fase successiva di 'centrifuga' il materiale viene posto a una
maggiore forza di gravità che consente la 'separazione' dell'uranio 238, più pesante,
dall'uranio 235. Il miscuglio arricchito di uranio 235 resta al centro della centifruga,
viene recuperato e sottoposto ad altre centifrughe. Il materiale ai bordi delle
centrifughe viene invece eliminato. Al termine del processo l'uranio gassoso è
riportato allo stato metallico e trasformato in pastiglie.
Il funzionamento di una centrale nucleare
Ci sono due tipi di centrali nucleari:
centrale a fissione, quella usata dall'uomo attualmente con l'uranio;
centrale a fusione, su cui si stanno facendo ricerche ma che non può essere
ancora usata per problemi di sicurezza. Il combustibile in questo caso è
l'idrogeno.
Possono essere considerati poi due tipi di reattori nucleari a fissione:
reattori ad acqua leggera
reattori ad acqua pesante
Nei reattori ad acqua leggera il combustibile è costituito da barrette del diametro di
circa 1 cm di ossido di uranio arricchito in
uranio 235 (arricchimenti di circa il 3%).
L'acqua, circolando tra le barrette di
combustibile, svolge sia la funzione di
moderatore, rallentando i neutroni nati dal
processo di fissione, sia quella di refrigerante,
asportando l’energia ceduta all’atto della
fissione. Tutto il nocciolo è contenuto in un
recipiente a pressione d'acciaio, in cui vi sono
aperture per l'ingresso e l'uscita del
refrigerante. Intorno al recipiente e alle parti
attive del reattore sono predisposti degli
schermi per assorbire le radiazioni: lo schermo termico, in metallo, assorbe
prevalentemente le radiazioni gamma, quello biologico, in calcestruzzo, i neutroni.
Naturalmente hanno grande importanza i sistemi di sicurezza e di emergenza
necessari per far fronte agli eventuali incidenti d’impianto.
I reattori ad acqua pesante impiegano come combustibile l'uranio naturale, non
arricchito. Esistono inoltre reattori di concezione più avanzata, detti "veloci", che
vengono raffreddati con metallo liquido e funzionano con combustibile fortemente
arricchito convertendo l'uranio 238 in plutonio senza utilizzare un moderatore che
rallenti i neutroni. Il reattore francese Superphenix, produce 1.200 megawatt elettrici
con un rendimento complessivo del 40%. Tali impianti sono molto attraenti per la
loro capacità di produrre nuovo combustibile fissile ma mostrano (ad ora) delle
complessità tecnologiche superiori a quelle dei reattori ad acqua ed un costo
dell’energia superiore.
Il principio della centrale a fissione è lo stesso di qualsiasi centrale elettrica basata sul
ciclo al vapore. La centrale si può dividere in due parti: il reattore in cui avviene la
fissione e la parte meccanica dove il vapore attraversa la turbina producendo energia
cinetica che verrà poi trasformata in energia elettrica.
Nel reattore nucleare il nocciolo di uranio subisce il processo della fissione,
producendo calore. Questo calore porta ad ebollizione l'acqua che produce vapore il
quale attraversa la turbina producendo energia meccanica che poi viene trasformata
dall'alternatore in energia elettrica che fornirà energia alle nostre case. Il vapore
intanto viene riportato allo stato liquido per ripetere l'operazione.
La fissione nucleare
Si può dividere il processo di fissione nucleare in quattro fasi:
1. L'atomo di uranio viene bombardato con un elettrone. L'atomo si divide in due
parti;
2. La divisione in due parti libera un certo numero di neutroni e nel contempo
sviluppa una consistente energia termica;
3. I neutroni liberati vanno a colpire altri atomi che a loro volta liberano altri
neutroni ed altro calore, innescando il fenomeno noto come fissione a catena;
4. Nei reattori, per contenere la temperatura ai livelli necessari, una parte dei
neutroni liberati viene bloccata da materiali appositi (grafite – acqua).
Smaltimento dei rifiuti nucleari
Le considerazioni generali necessarie per la classificazione dei rifiuti (scorie)
nucleari, sono:
per quanto tempo i rifiuti resteranno ad un livello pericoloso;
➢ qual è la concentrazione del materiale radioattivo nei rifiuti;
➢ se i rifiuti generano calore.
➢
La persistenza di radioattività determina per quanto tempo i rifiuti devono esser
gestiti. La concentrazione e la generazione di calore indicano come devono esser
maneggiati. Queste considerazioni forniscono anche informazioni sui metodi idonei
di smaltimento.
La classificazione varia leggermente da Paese a Paese, ma generalmente le categorie
accettate internazionalmente sono:
rifiuti a bassissima radioattività o non radioattivi;
rifiuti a bassa radioattività;
rifiuti a radioattività intermedia;
rifiuti ad alta radioattività.
I rifiuti a bassissima radioattività o non radioattivi includono quantità trascurabili di
radioattività e possono essere trattati come i rifiuti domestici.
I rifiuti a bassa radioattività includono la maggior parte dei rifiuti derivanti dal ciclo
di combustibile. Comprendono carta, stracci, strumenti, vestiario, filtri e altro, che
contengono piccole quantità di radioattività essenzialmente a breve vita. Non
richiedono schermatura nelle fasi di maneggio e trasporto e di riduzione del volume
prima dello smaltimento. Rappresentano il 90% del volume totale, ma contengono
solo l’1% della radioattività complessiva.
I rifiuti a radioattività intermedia comprendono maggiori quantità di radioattività e, di
norma, richiedono una schermatura. Lo schermo può essere una barriera di piombo o
di acqua per proteggere dalle radiazioni penetranti come i raggi gamma. I rifiuti a
radioattività intermedia comprendono essenzialmente resine, fanghi chimici,
rivestimenti metallici del combustibile. Possono esser inglobati in calcestruzzo o
bitume per lo smaltime