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Sintesi
Informatica: Google (dalle origini ad oggi)
Estratto del documento

LICEO SCIENTIFICO “MICHELANGELO

GRIGOLETTI”

PORDENONE

MOTORE DEL MONDO

Anno scolastico 2010/2011 0

QUINTAVALLE CHRISTIAN

INDICE

 Introduzione

pag. 2

 Parte Prima – Il Successo

pag. 3

Gli artefici del successo

 I luoghi del successo

 Il mezzo del successo

 I motivi del successo

 Parte Seconda – Le conseguenze del

successo pag. 11

Influenza sulla vita quotidiana

 Influenza mentali sulla mente - Articolo Nicholas Carr – in

 inglese

Privacy

Google e i Media

 Google e la Diplomazia

 Parte Terza – Un futuro di successo?

pag. 19 1

INTRODUZIONE

L’idea di svolgere una tesina riguardante uno dei più grandi colossi del web è nata proprio quando

stavo navigando in internet ed, in particolar modo, in quello che è, al giorno d’oggi, il principale

concorrente economico del motore di ricerca: Facebook.

Attraverso questo Social Network è possibile conoscere, nel caso in cui vogliano essere condivisi,

stati d’animo, pensieri e passioni dei propri amici. Tra questi, più volte la mia attenzione è stata

colpita da frasi del tipo “I love Google, it’s like the brain I’ve never had” oppure “Nei momenti di

necessità affidarsi a Google, non a Dio” oppure ancora “You are not Google, you cannot know

everything” le quali, nella loro semplicità mi hanno fatto riflettere sul ruolo che il celebre motore

di ricerca ha assunto e sull’influenza che, al giorno d’oggi, esso ha sulla vita di milioni di persone.

Ciò mi ha spinto a svolgere un sondaggio tra i miei amici (sempre attraverso Facebook, molto più

veloce ed immediato di un’intervista casa per casa) nel quale ho chiesto loro quale motore di

ricerca utilizzassero e per quale motivo.

Su esattamente cento intervistati , solo una ragazza di sedici anni ha dato una risposta diversa da

“Google” motivandola dicendo: “uso Libero… perché lo usano i miei…”.

Questa indagine, nel suo piccolo, non si discosta molto dai risultati ottenuti da sondaggi ben più

autorevoli che attestano un utilizzo oscillante tra il 90% ed il 95%. Questa discrepanza è in più casi

dovuta, come riferito dagli intervistati stessi, al fatto che, causa probabilmente la giovane età,

motori di ricerca diversi da Google non siano nemmeno conosciuti.

Questa precisazione, comunque, non toglie rilievo a questi dati, che sottolineano l’incontrastata

egemonia di Google nell’ambito della ricerca… e non solo.

Oltre, infatti, ai 7,2 miliardi di visite e ai 620 milioni di utenti giornalieri (dati di inizio 2010),

Google conta anche numerosi altri servizi, tra i quali spiccano, fra gli altri, il sistema operativo per

cellulari, Android, che conta 400.000 mila attivazioni al giorno e Youtube, il servizio di

condivisione video nel quale viene caricato, ogni minuto, l’equivalente di quarantotto ore di video

(dati risalenti a Maggio 2011).

Un successo che tocca, dunque, più settori, dalla ricerca (Google) alla comunicazione (Youtube,

Gmail, Android), dalle utility (Maps, Translate, Calendar) alla cultura (News, Books, Scholar).

Com’è stato possibile un successo di tale portata ottenuto in così poco tempo? Quali effetti esso ha

provocato nella vita quotidiana? In quale modo questa invenzione sta influendo sulla società?

In questo approfondimento cercherò di rispondere, in breve a queste domande. 2

PARTE PRIMA – IL SUCCESSO

GLI ARTEFICI DEL SUCCESSO

Il successo di Google non può essere ricondotto a singole personalità, in quanto è frutto di un lavoro

da sempre coordinato, basato sul libero e paritario scambio di idee, progetti e, perché no, sogni.

Nonostante ciò, è possibile individuare delle figure di riferimento senza le quali Google non sarebbe

esistito o, comunque, non sarebbe diventato un fenomeno globalmente diffuso quale è al giorno

d’oggi.

Queste personalità sono quelle dei due fondatori e

di colui che, fino a pochi mesi fa, è stato

l’amministratore delegato della società.

I primi sono Larry Page e Sergey Brin, figli di

ricche e colte famiglie che hanno permesso loro di

studiare alla Stamford University, una delle più

rinomate facoltà d’America.

Di nazionalità apparentemente inconciliabili,

Americano il primo, Russo il secondo, sono

diventati, fin da subito, buoni amici, condividendo Da sinistra a destra: Larry Page, Eric

la comune passione per la matematica e Schmidt, Sergey Brin

l’informatica e la convinzione che il Web, che

stava crescendo esponenzialmente alla fine degli anni novanta, avesse bisogno di essere riordinato.

Fondarono l'azienda il 27 Settembre 1998, dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di

ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori

rispetto alle tecniche empiriche usate precedentemente. Ed ebbero ragione.

Il secondo è, invece, Eric Schmidt, assunto nel 2001 a causa della pressione degli investitori che

non vedevano, dopo tre anni, alcun margine di guadagno, con il chiaro intento di portare a Google

le conoscenze e gli strumenti per poter diventare una potenza non solo multimediale ma anche

economica. Ex amministratore di Novell e Sun Microsystem (nomi celebri nel mondo

dell’informatica) venne inizialmente deriso dai dipendenti della società a causa dell’ostentata

ricchezza e formalità (acquisita nei precedenti ambienti di lavoro) che lo rendevano una pecora nera

all’interno di quello che era, invece, un ambiente giovanile ed informale. 3

Tuttavia, nonostante qualche incomprensione iniziale con i fondatori, riuscì perfettamente a calarsi

nel proprio ruolo portando, in poco tempo, la società al successo.

I LUOGHI DEL SUCCESSO

Al giorno d’oggi è possibile affermare, senza indugi, che Google sia ovunque. Conta centinaia di

sedi dislocate in tutto il mondo ed in altrettanti luoghi sono posizionati i super-computer che hanno

il compito di elaborare le richieste degli utenti e ritrasmettere loro i risultati nel più breve tempo

possibile (si parla dell’ordine di centesimi di secondo).

Sebbene, però, oggi, sia una multinazionale diffusa in tutto il mondo, anche Google, ha dovuto

compiere un processo di crescita, che, per quanto veloce, ha portato la società a trasferirsi più volte,

allargando di volta in volta il proprio spazio e, con esso, la propria forza.

La nascita del motore di ricerca è avvenuta nella già citata Università di Stamford, la quale, presente

ancora oggi nell’economia della società, ha fornito ai due giovani geni i primi computer sui quali

compiere i loro esperimenti. Essa fornì tutto ciò che aveva a disposizione, anche i computer più

antiquati ed in via di rottamazione che servirono per creare una piccola rete nella quale la capacità

di calcolo di un singolo processore andava a sommarsi a quella di tutti gli altri, fornendo, almeno

inizialmente, una sufficiente potenzialità per poter condurre le prime prove. La progettazione

dell’architettura di questa rete venne affidata a Larry Page, il quale, genio dell’elettronica, aveva già

realizzato, in passato, una stampante servendosi dei mattoncini dei lego.

Ben presto i lavori si trasferirono in un garage in affitto in un quartiere non in vista di Menlo Park

(California) all’interno dei quali i due fondatori, assieme al primo impiegato Craig Silverstein,

vivevano e lavoravano, arrangiandosi con tavole di legno realizzate con porte poste su dei cavalletti.

Da questo momento in poi la crescita fu velocissima e già pochi mesi dopo la società si trasferì in

un appartamento a Palo Alto, dal quale si mosse neanche un anno dopo in direzione di Mountain

View, città nella quale mise radici (da qui deriva l’epiteto “Il colosso di Mountain View”).

Il punto di arrivo dei viaggi di Google è stato il 1995/9

GooglePlex, un complesso che ora come ora, conta 8 Stanford University

decine di palazzine di due o tre piani che per anni è Settembre – garage Susan

stato al vertice delle classifiche mondiali riguardanti 1998 Wojcicki

i migliori posti di lavoro al mondo. Questo è dovuto Febbraio – Appartamento a

al fatto che, all’interno di questo stabilimento, la Palo Alto

1999

società offre un’innumerevole serie di comfort, Agosto – 1° ufficio a

come campi e sale da gioco, saloni di bellezza, zone Mountain View

2004 Marzo – GooglePlex 4

ricreative e servizi gratuiti (dalla benzina per le proprie auto al cibo) oltre che alla possibilità di

lavorare nel pieno rispetto delle proprie esigenze.

Oltre alla possibilità di crearsi una postazione completamente personalizzata, ogni ingegnere ha,

infatti, a disposizione il 20% del proprio tempo lavorativo per pensare ad un progetto, di qualsiasi

entità esso sia, il quale, una volta realizzato, viene presentato agli altri membri della società che ne

valutano l’utilità e l’effettiva efficienza. E’ in questo modo che sono nati molti dei servizi presenti

in Google oggi, da Calendar a News, da Translate a Books (quest’ultimo è stato fortemente voluto

dallo stesso Larry Page che ha investito il suo 20% di tempo per creare uno scanner in grado di

eliminare la rilegatura dei libri dalle immagini digitali e di migliorarne la qualità).

Tutti questi agi hanno però un costo che ricade sui dipendenti Sembra strano parlare di

dipendenti, riferendosi a

stessi i quali, seppur per la maggior parte dei casi milionari, queste realtà, che sono

percepiscono uno stipendio sensibilmente inferiore rispetto a completamente virtuali e,

all’apparenza, non

quello di colleghi di Facebook o Apple. Ciò ha provocato, sembrano richiedere più di

soprattutto con l’avvento della crisi economica, un esodo di una decina di informatici,

ma, nel 2008, come riporta

massa verso queste realtà che, a scapito del benessere, offrono ai nel suo libro “Effetto

Google” Ken Auletta, uno

loro dipendenti un’adeguata retribuzione. dei massimi esperti

americani in fatto di mass

Tutto ciò ha indubbiamente contribuito a fare di Google media, Google riceveva un

un’azienda leader nel suo settore, punto di riferimento per molte milione di candidature

all’anno ed assumeva 150

altre realtà, non abituate a considerare il posto di lavoro anche dipendenti al giorno, per un

un luogo ricreativo, di svago, nel quale si può anche vivere totale, stimato, all’epoca, di

20 mila ingegneri (a cui

serenamente. vanno aggiunti cuochi,

massaggiatori, barbieri…).

Veduta aerea del Googleplex

Ma, se da un lato

consideriamo il benessere

generato dai fondatori

all’interno dell’azienda,

come elemento

fondamentale della sua ascesa, dall’altro, non si può scindere questa dalla base teorica su cui si

fonda: il PageRank. 5

IL MEZZO DEL SUCCESSO

Il PageRank è l’algoritmo nato con la nascita di Google, senza la cui invenzione, quest’ultimo non

sarebbe stato altro che un comune motore di ricerca al pari dei già diffusi Altavista, Yahoo o Aol.

Questi, nonostante fossero a fine millennio i mezzi più utilizzati e veloci per compiere ricerche in

Internet, avevano delle pecche che, ai giovani studenti di Stamford, così come a moltissimi altri

esperti del campo, sono balzate agli occhi.

Altavista forniva risultati basati solo sulle parole ricercate dagli utenti, Yahoo privilegiava

determinati siti, sebbene non perfettamente pertinenti con le richieste degli internauti, in quanto

erano siti paganti, Aol era, ed è tutt’ora, un portale a pagamento.

Page e Brin colsero tutte queste falle e crearono un sistema completamente nuovo, sfruttando le

proprie conoscenze matematiche per creare un algoritmo, ancora oggi segreto.

L’alone di mistero che ricopre questa “invenzione” è dovuto alla dichiarata paura dei fondatori che

le loro idee potessero essere rubate, utilizzate da altri proprio come, quelle di Tesla.

Esso fonda la sua efficacia sullo studio, matematico, delle relazioni che vi sono tra i siti web. Più

un sito è conosciuto (cioè, più i link che rimandano a quel determinato sito sono diffusi) più saranno

alte le posizioni che esso occuperà nel motore di ricerca e maggiore sarà dunque la sua visibilità.

Questa è stata l’intuizione iniziale, fondamentale, avuta da Page e Brin: rendere la ricerca non più

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