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Introduzione Genoma Umano, tesina
La seguente tesina di maturità tratta del tema del genoma umano. La tesina abbraccia anche i seguenti argomenti nella varie discipline scolastiche: Il DNA e il genoma umano in Scienze; Hans Jonas e Il principio di responsabilità in Filosofia.
Collegamenti
Genoma Umano, tesina
Scienze - Il DNA e il genoma umano
Filosofia- Hans Jonas e Il principio di responsabilità
INDICE
Introduzione pagina 2
Il DNA, struttura e funzioni pagina 3
Il genoma umano e l' HGP pagina 5
La genomica di massa pagina 7
Hans Jonas e Il principio di responsabilità pagina 10
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INTRODUZIONE
Fin dall'antichità l'uomo ha cercato di conoscere il suo corpo, per curarsi o
per pura curiosità. Indagava sul funzionamento degli apparati, sulla
struttura degli organi, poi sui diversi tessuti fino ad arrivare a comprendere
come agiscono le singole cellule. Ma non si è accontentato : egli ha voluto
analizzare a fondo ciò che sta alla base di ogni essere vivente, quella
molecola che distingue ciascun individuo dagli altri, che lo rende unico e
che contiene l'informazione che, assieme all'ambiente in cui ha vissuto, lo
ha portato ad essere quello che è. L'uomo ha tentato (e ci sta ancora
lavorando) di svelare il “codice criptato” con cui è scritto. Ha scoperto la
struttura del DNA e successivamente ha sequenziato il genoma umano.
Un'impresa che ha cambiato il modo di concepire l'uomo e che sta
penetrando sempre più nella vita di tutti.
Un'evidente prova del fatto che le scoperte biologiche e le applicazioni
biotecnologiche stanno entrando a far parte dell'uso comune si ha nella
genomica di massa, cui sempre più persone accedono fornendo il proprio
patrimonio genetico.
Ma una scoperta del genere, che ha coinvolto non solo gli scienziati, ma
tutta l'opinione pubblica, ha destato non poche perplessità, in particolare
per quanto riguarda le questioni etiche. A questo proposito è
particolarmente interessante la riflessione di Hans Jonas e la sua proposta
di una nuova etica basata sulla responsabilità.
2
IL DNA, STRUTTURA E FUNZIONI
Già centinaia di anni fa diversi filosofi o studiosi ritenevano che le
proprietà biologiche degli organismi , trasmettendosi in modo diretto,
dovessero essere ereditabili. Per esempio Lucrezio nel De rerum natura, in
cui riprende dal filosofo Epicuro alcune idee che erano state elaborate
attorno al V-IV secolo a.C. dagli atomisti greci Leucippo e Democrito,
intuisce un processo molto simile a quelle che ora sono le leggi della
genetica. Egli afferma:"(...) propterea quia multa modis primordia
multis mixta suo celant in corpore saepe parentis, quae patribus patres
tradunt a stirpe profecta"¹. Una traduzione abbastanza libera e moderna
può essere:"(...) poiché i genitori hanno in sé diversi germi (quelli che noi
oggi chiamiamo geni) assortiti in vari modi ( ora definiti genotipi) che,
grazie alla riproduzione sessuale, vengono trasmessi da una generazione
all'altra riproducendosi poi in nuove combinazioni che fanno riapparire
nella progenie aspetti (fenotipi) simili a quelli degli antenati (...)"
Ma Lucrezio, così come diversi secoli dopo Darwin, può solo intuire la
presenza dei geni, ma non dimostrarla. Il primo che riesce a definire questi
"elementi informativi" è Mendel che, con le sue leggi (Legge della
segregazione e Legge dell'assortimento indipendente), rende più precisa la
teoria di Darwin.
Il DNA viene localizzato all'interno del nucleo cellulare nella seconda
metà dell'Ottocento, grazie agli studi condotti da Miescher sui globuli
bianchi. Poi, nel corso del'900, grazie a diversi esperimenti, tra cui quelli
di Every, Watson, Crick e Wilkins, si giunge ad una descrizione accurata
della molecola e delle sue funzioni.
Il DNA, o acido desossiribonucleico, è una molecola a doppia elica
costituita dallo zucchero desossiribosio, dal gruppo fosfato e da quattro
basi azotate (adenina e guanina, le purine; citosina e timina, le piramidine)
che si appaiano complementariamente a due a due attraverso legami a
idrogeno (A-T e G-C) e la cui disposizione determina l'informazione
genetica. Infatti a ciascuna tripletta (sequenza di tre basi azotate) viene
associato un amminoacido, e l'insieme degli amminoacidi costituiscono le
proteine, che hanno molte funzioni negli esseri viventi, fra cui quella
strutturale, enzimatica, ormonale e immunitaria. La molecola è destrorsa e
antiparallela, ossia i due filamenti hanno stessa direzione ma verso
opposto.
La funzione del DNA è quella di regolare la vita di ogni cellula
3
dell'organismo attraverso la sintesi delle proteine e trasmettere
l'informazione genetica. Il DNA è raggruppato in cromosomi e tutti i
cromosomi che appartengono ad un determinato individuo costituiscono il
suo patrimonio genetico, ossia il suo genoma.
NOTE:
¹ Da Lucrezio, De rerum natura, libro IV, versi 1216-1218
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IL GENOMA UMANO E L'HGP
Il genoma umano è distribuito in 24 cromosomi: 22 autosomi e due
eterocromosomi (X e Y). Si stima che il nostro DNA contenga circa 23000
geni, che sono il numero di geni posseduti anche dal topo, dalla mucca, da
un vermetto e da una pianticella, mentre il riso ne possiede quasi il doppio.
Non sono le dimensioni che contano, e nemmeno il tipo di geni (noi
condividiamo il 99% circa dei geni con il topo); ciò che fa la differenza è
la complessità del genoma, che aumenta negli organismi più evoluti.
Un'altra informazione che ha suscitato curiosità fra i biologi è il fatto che i
geni costituiscono meno del 5% del genoma: la parte rimanente non è
codificante ed è stata definita junk DNA erroneamente, in quanto recenti
studi dimostrano l'utilità di questo materiale nell'organizzazione e nella
regolazione genetica.
Prese due persone a caso, il loro DNA differisce in media di una lettera su
mille: ne condividiamo il 99,9% circa. Le lettere che variano si trovano in
punti precisi del genoma detti SNP (Single Nucleotide Polymorphisms) o
comunemente snip. Questi punti rappresentano la parte più variabile del
patrimonio ereditario: finora sono state mappate più di dieci milioni di
snip. Un altro motore che determina le differenze genetiche individuali è il
numero di copie dei geni (Copy Number Variations, CNVS). Infine c'è
l'epigenetica, una serie di modifiche complesse, di alto livello, della
scrittura del genoma.
Per studiare tutte le variazioni individuali è necessario confrontare migliaia
di genomi ed osservare statisticamente come tali variazioni si esprimono
nel fenotipo delle persone. Questi studi, detti genome-wide association
studies, GWA, ci permetteranno di comprendere sempre meglio a cosa
sono dovute alcune malattie o alcuni tratti e, se possibile, prevenirne i
danni o addirittura “correggere” il codice. Ma per fare tutto ciò bisogna
conoscere la sequenza di basi di ciascun individuo, ed è da questa esigenza
che è nato il Progetto Genoma Umano (HGP). Il progetto è stato portanto
avanti dal 1990 al 2000, anche se il sequenziamento totale del genoma è
stato ottenuto solo nel 2006, ha coinvolto migliaia di ricercatori in decine
di laboratori sparsi in tutto il mondo, ha convogliato enormi finaziamenti
ed ha catturato l'attenzione di tutta l'opinione pubblica. È stata comunque
un'impresa molto difficile da gestire che ha scatenato anche una disputa tra
enti di ricerca pubblici e privati ed in particolare rispettivamente tra la
Celera Genomics di John Craig Venter e il National Centre for Human
5
Genome Research sotto la guida di Francis Collins. Il primo era a
conoscenza di un metodo che avrebbe dimezzato le spese dell'esecuzione,
ma pretendeva di tenere privati i risultati, mentre il secondo, sostenuto da
gran parte degli scienziati, voleva rendere pubblica la sequenza, per
favorire la ricerca e il progresso e perchè, tutto sommato, il genoma umano
appartiene a tutti. Non si trovò mai un accordo e il 26 giugno 2000 Bill
Clinton organizzò una conferenza stampa in cui sia Venter che Collins
annunciarono di aver completato una bozza del genoma umano, che in
seguito sarebbe stato sequenziato totalmente grazie anche a nuove
tecnologie. 6
LA GENOMICA DI MASSA
Grazie alle nuove tecnologie della genomica, oggi è possibile ottenere una
scansione del proprio DNA (non totale, ma delle parti più significative) ad
un prezzo inferiore di quello di un cellulare nuovo¹, leggere il proprio
profilo genetico e condividerlo su un social network. I siti di genomica di
massa più usati sono 23andMe, Ancestry.com e DeCODEme, ma ci sono
diverse altre grandi compagnie che utilizzano tecnologie d'avanguardia.
Naturalmente poi ci sono le piccole compagnie, che comunque sono
affidabili dal punto di vista tecnico, e quelle “improvvisate” che
promettono ciò che non sono in grado di fare. È l'utente che deve valutare,
in quanto non esiste ancora una legge ben precisa sull'argomento. È molto
semplice accedervi: basta iscriversi all'azienda, ordinare un kit (che arriva
a casa propria) e seguire le istruzioni per inviare un campione di saliva.
Ogni azienda si distingue nell'offerta, proponendo al cliente diversi test. È
infatti possibile scegliere un pacchetto completo oppure solo alcune fra le
seguenti tipologie:
1. suscettibilità genetica a determinate malattie
2. probabile risposta individuale ad alcuni farmaci
3. predizione di vari tratti personali
4. appartenenza a determinati gruppi etnici e parentele varie
Per quanto riguarda il primo punto, bisogna tener bene in considerazione il
fatto che il manifestarsi di una malattia dipende da svariati geni, tranne per
le malattie monogenetiche. Per queste ultime, infatti, basta analizzare
poche snip e il responso è abbastanza sicuro. I test genomici si
concentrano soprattutto su quelle a carico di alleli recessivi, in quanto un
individuo può essere portatore sano e non avere quindi sintomi, ma la
consapevolezza di ciò può essere importante nella decisione di avere un
figlio. Nelle malattie che, invece, dipendono da vari geni è molto difficile
definire la suscettibilità e secondo molti ricercatori gli studi a tale
proposito non sono ancora all'altezza del compito: comunque il test può
dare un'idea, ma i numeri non vanno presi alla lettera. Infine, ma non meno
importante, il manifestarsi di una malattia dipende da moltissimi fattori
quali lo stile di vita, l'alimentazione, secondo alcuni addirittura il pensiero,
ecc...e i test genomici non tengono in considerazione queste cose: per
esempio due persone che hanno la stessa predisposizione al diabete non
hanno la stessa probabilità di contrarre il disturbo nel caso in cui uno segua
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una dieta equilibrata e faccia attività fisica e l'altro no.
È anche fondamentale, per chi si sottopone al test, essere a conoscenza del
lato traumatico che può lasciare il fatto di venire a sapere di una propria
alta probabilità di contrarre una malattia. Inoltre, c'è il rischio della
sovradiagnosi, ossia l'eccesso dei falsi positivi che rischiano di sottoporsi a
cure inutili.
Alcune tra le malattie che vengono analizzate dalle aziende di genomica
personalizzata sono: Alzheimer, sclerosi multipla, cancro al seno,
melanoma, diabete, Parkinson, cancro alla prostata, obesità, ecc...
La risposta individuale ad alcune sostanze è un capitolo molto interessante
che apre le porte alla farmacogenomica, che rivoluzionerà il mondo
dell'industria farmaceutica.
I tratti individuali, invece, sono una componente che non ha un'utilità
pratica ed è puro strumento di svago, anche perché dobbiamo ricordare che
la genomica personalizzata è rivolta a tutti e spesso ha anche una struttura
di piattaforma sociale in cui è possibile “socializzare” con altri utenti,
condividere parti di genoma e scambiarsi informazioni come la risposta al
fumo, all'alcol o alla caffeina, le caratteristiche fisiche, ecc... D'altra parte
anche queste ricerche, che sono chiaramente meno importanti rispetto
quelle precedentemente citate, danno il loro contributo alla ricerca,
permettendo l'acquisizione di dati utili a fine statistico: infatti la statistica
ha un ruolo fondamentale negli studi di genetica in quanto è spesso l'unico
modo per attribuire una certa funzione ad un determinato gene.
L'ultima proposta dei siti di genomica di massa riguarda la genealogia: in
primis l' “Ancestry composition” in cui vengono messe in luce le origini
dell'individuo dal punto di vista geografico e la percentuale di
appartenenza a determinate etnie. Poi viene collocata la linea materna in
base agli aplogruppi che si trovano nei mitocondri (in quanto il DNA