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Chimica: la teoria delle bande energetiche
Filosofia: Henri Bergson; Friedrich Nietzsche
Fisica: il diodo
Italiano: Luigi Pirandello (il vitalismo); Italo Calvino (Le città invisibili)
Storia dell'arte: Vincent Van Gogh (Vaso di girasoli)
Storia: il problema della guerra nucleare; le crisi energetiche
Matematica: le geometrie non-euclidee
Scienze della Terra: l'energia del Sole; Silicio
Latino: Seneca (Naturales Quaestiones)
Silicio
silicio 1,12
Il semiconduttore più usato è il che ha una banda proibita di
eV . elettrone di valenza
E’ possibile, dunque, che un , ricevuta
un’opportuna quantità di energia, (es.: aumento della temperatura) salti
con una certa facilità al livello energetico superiore, dove è poi libero di
muoversi sotto l’azione di un eventuale campo elettrico applicato.
lacuna
La lasciata nella banda di valenza dall’elettrone passato alla
banda di conduzione può essere considerata a tutti gli effetti una carica
Nei semiconduttori, dunque, partecipano al fenomeno della
positiva, potendo anch’essa muoversi liberamente in presenza di un
conduzione elettrica sia gli elettroni nella banda di conduzione,
campo elettrico.
sia le lacune nella banda di valenza.
Nei semiconduttori intrinseci, cioè
assolutamente puri, gli elettroni e le
Si Si Si lacune di conduzione si formano solo a
Legame covalente
causa della rottura dei legami.
Si
Si
Si L’energia richiesta per rompere un
legame corrisponde alla larghezza
Si Si Si della banda proibita o energy gap.
Drogaggio di
semiconduttori
Aggiungendo al cristallo di silicio delle impurità, si può rendere il
semiconduttore ricco di elettroni nella banda di conduzione o di lacune
nella banda di valenza. semiconduttori estrinseci
In questo caso si parla rispettivamente di di
n p
tipo “ ” e di tipo “ ” e la conduzione è dovuta alla presenza delle
impurità.
Prendiamo in considerazione cristalli di silicio drogati con materiali quali
n p
tipo tipo
Si Si Si Si Si Si
fosforo e boro: Elettrone libero Lacuna
P B
Si Si Si Si
Atomo di Fosforo Atomo di Boro
Si Si
Si Si Si Si
Il fosforo appartiene al quinto gruppo, inserito nel reticolo cristallino,
atomi donatori
apporta un elettrone in più ( ), mentre il boro, che
atomi
appartiene al terzo gruppo, presenta un elettrone in meno (
accettori ).
Nel primo caso, silicio drogato con fosforo, l’energia di ionizzazione del
0,05 eV
fosforo nel silicio è molto più piccola ( ) dell’energia da fornire al
silicio per permettere ad un elettrone di passare nella banda di
Giunzione P-N
Si-p Si-n Supponiamo di mettere a contatto due
blocchetti di silicio, uno drogato di
tipo p tipo n.
- - - - - - - - - - - e uno drogato di
+ + + + + + + + + + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + A causa dell’elevato gradiente di
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + concentrazione avremo una
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + diffusione di
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + Lacune da Si-p a Si-n
ed
Elettroni da Si-n a Si-p
Si-n
Si-p - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + questo provoca un addensamento di
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + cariche di segno opposto nel punto di
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + contatto della giunzione:
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + zona di svuotamento
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + o
di carica spaziale
Giunzione P-N
Giunzione P-N all’equilibrio
I
deriva
deriva I
La corrente di diffusione origina
- + diff
E
un campo elettrico (barriera di
E potenziale V), che tende ad opporsi al
moto delle cariche.
- + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + Come conseguenza alla formazione
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + +
- + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + del campo elettrico si viene a creare
Si-n
Si-p - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + +
- + I
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + + una corrente di deriva deriva .
- - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + +
- + - - - - - - - - - - -
+ + + + + + + + + +
+ - Si raggiunge una condizione di
equilibrio dinamico quando le due
diffusione I
diff correnti, quella di deriva e quella di
E(x) - Campo elettrico
E(x) diffusione si bilanciano:
I = I
diff deriva
V(x) V Diodo
Proviamo ora a polarizzare la giunzione
V V
+ +
Si-p Si-n Si-p Si-n
POLARIZZAZIONE INVERSA POLARIZZAZIONE DIRETTA
Porremo il terminale negativo di un Polarizziamo ora il materiale con
generatore di tensione il positivo del generatore sul
sull'estremità del materiale P e il materiale P ed il negativo su
positivo sull'estremità del quello N, la differenza di
materiale N, lo squilibrio elettrico potenziale introdotta dal
tra zona P e zona N tende ad generatore esterno annulla
elevarsi con l'apporto di ulteriori progressivamente la barriera di
cariche negative sulla zona P. potenziale che si era creata nella
zona di contatto della giunzione,
non può
In questa situazione ed il semiconduttore si
circolare nessuna corrente
Abbiamo quindi ottenuto un particolare componente in grado di condurre
comporta come un normale
attraverso la giunzione .
corrente se polarizzato direttamente e di non condurla se polarizzato
conduttore.
invece inversamente. Esso prende il nome di:
DIODO A SEMICONDUTTORE
Cella fotovoltaica
La conversione diretta dell’energia solare in energia elettrica è
realizzata con la
cella fotovoltaica
Essa utilizza il fenomeno fisico dell’interazione della radiazione luminosa
con gli elettroni di valenza nei materiali semiconduttori, denominato
effetto fotovoltaico .
Tale effetto è tra i fenomeni che fanno pensare ad una natura
corpuscolare della luce , infatti, è stato scoperto che è proprio una
fotone
particella associata alle onde elettromagnetiche, denominata , a
fornire l’energia necessaria ad attivare il processo fotovoltaico.
Qualunque sia il semiconduttore impiegato, il meccanismo con cui la
Griglia metallica di -
contatto frontale (-)
Rivestimento
cella trasforma la luce solare in energia elettrica è essenzialmente lo
trasparente stesso.
Strato
antiriflesso
Silicio di
tipo “N”
Silicio di tipo
“P” Contatto mettallico +
posteriore (+)
Cella fotovoltaica
I fotoni della luce solare, quando colpiscono la cella fotovoltaica,
riflessi, assorbiti attraversarla
possono essere , o .
Un fotone assorbito produce calore oppure, se ha sufficiente energia,
libera un elettrone dallo stato legato spingendolo nella banda di
conduzione. Fotoni _
Per liberare una coppia
elettrone-lacuna:
E = h • f = h •
c / > E Si-n +
Dove: g - V
E = Energia fotone
h = Costante di Plank + -
Si-p
(6,626 • 10 J s )
-34
f = Frequenza onda
elettromagnetica Coppia elettrone-lacuna separata Coppia elettrone-lacuna
c = Velocità di I
+
dal campo elettrico di giunzione ricombinata
propagazione
= Lunghezza d’onda
elettromagnetica
Le coppie elettrone-lacuna così prodotte, che ricadono sotto l’influenza
E = Energy gap
del campo elettrico di giunzione, vengono spinte in direzioni opposte
g
(l’elettrone, nella banda di conduzione, verso la zona N; la lacuna, nella
flusso
banda di valenza, verso la zona P), dando origine a un
elettronico unidirezionale che, in caso di connessione con conduttori
all’interno di un circuito chiuso, si traduce in corrente elettrica .
La fotosintesi clorofillian
La fotosintesi è il processo con cui l’energia
luminosa viene trasformata in energia chimica e il
carbonio viene fissato in composti organici.
L’equazione complessiva della fotosintesi può
essere espressa nel modo seguente:
6CO + 6H O+ energia luminosa C H O + 6O
2 2 6 12 6 2
Affinché l’energia luminosa possa essere utilizzata
deve essere assorbita: le sostanze che svolgono tale
funzione sono definite pigmenti.
I cloroplasti sono gli organuli in cui avviene la
fotosintesi; ciascuno di essi è delimitato da un
involucro, a doppia membrana lipoproteica, che
racchiude lo stroma , soluzione idrofila e ricca di
proteine enzimatiche. Lo stroma è attraversato da un
sistema di lamelle, dette tilacoidi.
Il processo fotosintetico avviene in due stadi:
REAZIONI LUCE-DIPENDENTI
chimica immagazzinata nei legami delle molecole di NADPH e di ATP. Questo stadio
In questo primo stadio l’energia luminosa è convertita
dipende strettamente dalla presenza di luce.
in energia elettrica (flusso di elettroni) e l’energia
Nei tilacoidi la clorofilla e le altre molecole sono ammassate in unità dette
elettrica è trasformata in energia
fotosistemi. Vi sono due tipi di fotosistemi.
Si inizia dal fotosistema II in quanto agisce utilizzando elettroni posti a un livello
energetico inferiore. La fotosintesi clorofillia
Nel fotosistema II i pigmenti assorbono
energia luminosa e la trasferiscono a una
molecola di clorofilla (P ): l’energia spinge gli
680
elettroni di P verso un accettore primario di
680
elettroni. Gli elettroni scendono poi, lungo una
catena di trasporto di elettroni, alla clorofilla a
del fotosistema I, liberando energia per la
Nel fotosistema I la clorofilla è detta sintesi di ATP.
P : i suoi elettroni sono spinti
700
dall’energia luminosa verso un
accettore primario di elettroni. Da
questi essi passano al NADP +
attraverso dei trasportatori: un protone
e due elettroni si combinano con tale
REAZIONI LUCE-
molecola per formare il NADPH.
INDIPENDENTI
Nel secondo stadio
della fotosintesi
l’energia dell’ATP e
del NADPH
viene utilizzata per ridurre il carbonio e sintetizzare zuccheri
semplici.
Una volta che l’ATP e il NADPH sono disponibili, le successive
reazioni possono svolgersi indipendentemente dalla luce per
questo motivo, tali reazioni sono dette «luce-indipendenti».
otosintesi clorofilliana
La riduzione del carbonio avviene nello stroma
in una serie ciclica di reazioni:Il ciclo di Calvin.
Il composto iniziale (e anche quello finale) del
ciclo di Calvin è il ribulosio difosfato (RuDP).
Occorrono sei giri completi del ciclo, con
l'introduzione di sei molecole di anidride
carbonica, per produrre l'equivalente di una
molecola di zucchero a sei atomi di carbonio,
con il glucosio. L'equazione complessiva è la
seguente:
6RuDP+6CO +12NADPH+12H +18ATP
+
2
Le sei molecole di RuDP si combinano con sei
6RuDP+ glucosio + 12NADPH +
molecole di anidride carbonica:ciò produce sei
+18ADP+18P +6H O
i 2
molecole di un composto intermedio che si
scinde dando origine a dodici molecole di PGA.
Queste sono ridotte a dodici molecole di
gliceraldeide 3-fosfato. Dieci di queste si
riassemblano per riformare il composto
iniziale). Le due molecole «in più» di
gliceraldeide 3-fosfato rappresentano il
guadagno del ciclo di Calvin. Usando queste
molecole come punto di partenza, la cellula
può sintetizzare una certa varietà di zuccheri,
amminoacidi e acidi grassi.
L’energia del sole
La vita sulla terra dipende dal continuo flusso
di energia proveniente dal Sole. La quantità di
energia fornita dal Sole alla Terra è di circa
13·10 calorie annue. È una quantità difficile
23
da immaginare; per esempio, la quantità di
energia solare che colpisce ogni giorno la Terra
è più o meno di 2 miliardi di volte superiore
all’energia elettrica prodotta ogni anno in
Europa.
CIrca il 30% di questa energia solare è riflessa
nello spazio sotto forma di luce, mentre il 18%
è diffusa dall’atmosfera e il 25% viene
assorbita da parte di nubi e gas atmosferici.
Gran parte del restante 27% di energia che
raggiunge la superficie terrestre viene
assorbita e convertita in calore.
Di questa la quantità che può essere utilmente
“raccolta” da un dispositivo fotovoltaico
dipende dall’irraggiamento del luogo.
In Italia, l’irraggiamento medio annuale varia
dai 3,6 hWh/m /giorno della pianura padana ai
2
4,7 kWh/m2/giorno del centro Sud e ai 5,4
kWh/m2/giorno della Sicilia.
Una piccola parte, inferiore all’1%, viene
trasformata, attraverso una serie di operazioni
Un fiore fotovoltaico … il girasole!
nome(Helianthus)
Il
deriva da due parole
greche”helios” (= sole)
”anthos”
e (= fiore) in
riferimento alla
tendenza di questa
pianta a girare sempre
verso il sole,
Nella mitologia greca si racconta come una
comportamento noto
ninfa di nome Clizia si fosse innamorata del dio
come eliotropismo.
del sole Apollo e non facesse altro che guardare
il suo carro volare nel cielo. Nove giorni dopo
venne così trasformata in un girasole.
Era il fiore preferito di Vincent van Gogh che lo
immortalò in alcuni splendidi dipinti nel 1888
durante il periodo di Arles.
L’artista elaborò con essi un’idea
completamente nuova della natura morta,
trasformandola, da un lato, in elemento
decorativo, dall’altro, in “natura vita” piena di
energia.
Vincent comincia a dipingere vasi di fiori sotto