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Sintesi Ermetismo tesina
La seguente tesina ha come obiettivo quello di descrivere la corrente letteraria dell'ermetismo, i cui esponenti principali sono Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto e Carlo Betocchi. L'ermetismo si sviluppa soprattutto nel periodo della Prima guerra mondiale, la quale viene definita anche Grande guerra o guerra di trincea. In Elettronica la tesina descrive la tecnica AM e permette degli altri collegamenti con le seguenti discipline di studio: in Sistemi viene proposta la definizione di stabilità, in Matematica invece viene descritta la funzione monotone e i massimi e i minimi relativi; in Lingua tedesca viene presentato l'antisemitismo nella Germania nazista e infine viene descritto il fotovoltaico.

Collegamenti
Ermetismo tesina
Italiano - Ermetismo, Ungaretti.
Storia - Prima guerra mondiale.
Elettronica - Tecnica AM.
Sistemi - La stabilità.
Matematica - Funzione monotone e massimi e minimi relativi.
Tedesco - L'antisemitismo nella Germania nazista.
3°Area - Il fotovoltaico.
1.ERMETISMO
L' ermetismo è una corrente italiana del primo '900. La definizione del termine
“ermetismo” si deve al critico Francesco Flora che, in un saggio del 1936, così definiva
le nuove tendenze poetiche per il loro carattere chiuso, difficile e aristocratico al limite
Il porto sepolto
dell’incomunicabilità. La prima raccolta di poesie ermetiche è di
Ungaretti.
I poeti ermetici ripudiano la retorica nazionalistica, storica e sessuale, e hanno anche
perso la fiducia nel mondo. La grande guerra aveva distrutto quella fiducia nell' uomo
e nel mondo da far chiudere i poeti in un loro mondo personale. Ai poeti ermetici
interessa la scelta delle parole e le loro poesie non seguono le regole della poesia
classica, infatti assomigliano a prose. La poesia è intensa e riesce ad esprimere
immediatamente ciò che l' autore vuole manifestare e rappresentare. Il poeta,
mediante la parola, esprime la realtà. I loro testi sono estremamente concentrati, molti
significati si racchiudono in poche parole accuratamente scelte. Presentandosi come
pura la poesia finisce per costituire la vera sola realtà, oltre che la fonte privilegiata
della conoscenza, interrogandosi sul senso della vita ed offrendo risposte che
riguardano il destino dell’uomo, sospeso fra il tempo e l’eternità. La poesia degli
ermetici vuole diventare "poesia pura" che si esprime con termini essenziali. L'
esperienza della prima e della seconda guerra mondiale li ha condannati ad una
grande solitudine morale e sono obbligati ad una ricerca poetica riservata a pochi e
priva di impegno sul piano politico. I principali poeti ermetici sono: Giuseppe Ungaretti,
Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto e Carlo Betocchi.
1.1 Giuseppe Ungaretti
La vita e le opere
-
Giuseppe Ungaretti nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto dove visse fino all’età di
24 anni. Studiò in collegi di lingua francese, nel 1912 lasciò l’Egitto e, dopo una breve
sosta in Italia, si stabilì a Parigi per perfezionare gli studi alla Sorbona e conobbe
Bergson, Gide, Picasso. Incontrò anche scrittori italiani come Papini e Soffici, fondatori
della rivista “Lacerba”, sulle cui pagine pubblicò le sue prime poesie. Nel
Il porto sepolto
1916 pubblica poi si stabilì a Roma dove trovò lavoro come interprete
Allegria di naufragi
presso l’ufficio stampa del Ministero degli Esteri. Nel 1919 pubblica
L’allegria. Sentimento del
e nel 1931 il titolo verrà modificato in Nel 1933 pubblica
tempo, nel 1936 accetta la cattedra di Letteratura italiana a San Paolo, in Brasile. Nel
1937 muore il fratello Costantino e due anni dopo il figlio più piccolo, Antonietto;
Il dolore,
tragedia che trovò voce in molte poesie della raccolta pubblicata nel 1947.
La terra promessa Un grido e paesaggi
Seguirono altre raccolte poetiche: (1950),
Il taccuino del vecchio Dialogo
(1952), (1960), e (1968). Morì a Milano il 1° giugno
1970, dopo che la sua voce era divenuta familiare agli italiani per aver letto e tradotto
l’Odissea in tv.
La poetica
-
Ungaretti concepisce la poesia come strumenti di conoscenza della realtà; infatti egli
ritiene che la conoscenza della realtà interiore ed esteriore della coscienza non si
raggiungono per via razionale o scientifica, ma per via analogica; questa via appunto
consente di scoprire le relazioni esistenti tra gli esseri umani e perviene alla coscienza
di sentirsi in armonia con l’universo alla percezione dell’assoluto e alla fede di Dio.
Quindi la sua poesia contiene la storia dell’itinerario del poeta: dall’angoscia
esistenziale, che deriva dal senso di dolore, alla fede in Dio; dalla condizione di “uomo
di pena” alla condizione di “uomo di fede”.
Questa sua ideologia spiega il titolo “Vita di un uomo” che egli assegnò alla raccolta
delle sue opere. Naturalmente per poter ricercare l’autenticità dell’essere, egli
necessitava di un’espressione adeguata, che la individuò nella parola nuda, scabra ed
essenziale, che riconduceva alla purezza e freschezza delle origini dell’uomo.
Il porto sepolto,
La prima raccolta poetica di Ungaretti è uscita nel 1916. La raccolta è
costituita da poco più di 30 poesie scritte tra il dicembre del 1915 e l’ottobre del 1916,
mentre il poeta combatte sul Carso. Si tratta quasi sempre
di poesie brevissime, a volte composte da una sola parola, caratteristica che rivela
l’influsso, come punto di partenza, delle sperimentazioni futuriste.
Il porto sepolto
Il titolo prende le mosse da una leggenda egiziana sull’esistenza di un
antico porto sommerso. In realtà il porto sprofondato nelle acque è metafora
esistenziale di una meta irraggiungibile, di un approdo ormai “sepolto”, sommerso
dagli avvenimenti drammatici della storia.
-Soldati
Anno di pubblicazione:1918
Genere:Poesia Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Trama: Questa poesia è stata scritta durante la guerra nel 1918. È costruita su un
paragone tra le foglie e i soldati, che sugli alberi, intesi come trincee, combattono.
Come si sa l’Autunno è per le foglie il momento di cadere e come esse anche i poveri
soldati lo fanno. Con questa poesia Ungaretti vuole
mettere in evidenza le sue sensazioni ,cioè, angoscia e precarietà che accompagna i
soldati al fronte nemico.
2. LA PRIMA GUERRA MONDIALE
All’aprirsi del ‘900, l’Europa centro-occidentale viveva un’epoca felice di progresso e
prosperità. Erano gli anni del trionfo di una società borghese grazie all’industria e
all’incessante innovazione scientifico-tecnologica. Tutto questo ben presto si dimostrò
un’illusione che naufragò nel grande massacro della Prima guerra mondiale che
sarebbe scoppiata nel 1914 e durata cinque anni. La società europea, che viveva nel
belle époque,
clima spensierato e ottimistico della considerava la guerra un “giusto
mezzo” per affermare il diritto dei più forti. Nell’opinione pubblica si impose un
patriottismo esasperato; chiunque non fosse favorevole alla guerra veniva bollato
come disfattista ( ).
chi si augura la sconfitta della propria nazione
Diverse furono le cause che diedero origine alla Prima guerra mondiale:
La Germania abbandonò la politica estera e intraprese una politica aggressiva su scala
mondiale; La Francia voleva sottrarre alla Germania l’Alsazia e
la Lorena;
Austria e Russia volevano espandersi nelle zone dei balcani.
L’Europa era divisa in due schieramenti pronti a combattersi:
-La Triplice alleanza, che comprendeva Germania, Austria e Italia;
-La Triplice intesa, costituita da Francia, Gran Bretagna e Russia.
Il 28 giugno 1914 uno studente bosniaco uccise, in un attentato a Sarajevo, l’arciduca
Francesco Ferdinando. L’Austria attribuì alla Serbia la responsabilità dell’omicidio e
intimò un ultimatum. Il 28 luglio 1914 l’Austria
dichiarò guerra alla Serbia: era l’inizio della Prima guerra mondiale.
Dal momento che erano state Austria e Germania a dare il via alla guerra l’Italia non
era tenuta a scendere in campo al loro fianco. Perciò l’Italia si dichiarò neutrale. Ma nei
mesi successivi si venne costituendo nel paese un movimento favorevole
all’intervento in guerra, ne facevano parte: gli irredentisti, gli interventisti democratici,
i sindacalisti e socialisti rivoluzionari e i nazionalisti. A questo fronte si contrapponeva
il fronte neutralista, cioè contrario all’intervento in guerra. In esso militavano: i
socialisti, i cattolici e i liberali giolittiani. Nell’aprile 1915 il governo, senza avvertire il
parlamento, firmò un accordo segreto, il patto di Londra, in base al quale l’Italia si
impegnava a entrare in guerra a fianco dell’Intesa, in cambio di concessioni territoriali.
A questo punto il parlamento non ebbe altra scelta che ratificare il patto: il 24 maggio
1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria.
Sul fronte italiano le undici offensive lanciate dal generale Luigi Cadorna sul Carso non
produssero risultati di rilievo, salvo la presa di Gorizia. Simile fu l’esito dell’attacco
lanciato dagli austriaci nel Trentino, la cosiddetta “spedizione punitiva” contro l’ex
alleato italiano, colpevole di “tradimento”. Il 1917 fu l’anno cruciale per le sorti del
conflitto, ci fu il ritiro dalla guerra della Russia e l’intervento degli Stati Uniti.
Diverse ragioni spinsero gli Usa a entrare in guerra:
- l’idea che fosse per loro un dovere difendere le potenze democratiche europee;
- la necessità di proteggere la libertà di commercio;
- la preoccupazione per la sorte degli ingenti prestiti che avevano concesso a Francia e
Gran Bretagna. Le truppe statunitensi
operarono sul fronte francese, dove l’esercito tedesco fu fermato nel 1918.
L’impiego di una nuova arma, il carro armato, permise di sfondare le linee tedesche.
La Germania stremata, chiese l’armistizio che fu firmato l’11 novembre 1918,
segnando la fine del conflitto. Fermata l’ultima offensiva austriaca nel giugno 1918,
l’esercito italiano passò al contrattacco e sbaragliò quello austriaco a Vittorio Veneto. Il
4 novembre 1918, a Villa Giusti, presso Padova, l’Austria-Ungheria firmò l’armistizio.
L’espressione “grande guerra” non è un’invenzione degli storici, ma il prodotto dei
ricordi di chi la visse in prima persona e della memoria creata dai governi intorno a
questo evento. Per gli interventisti, che l’avevano voluta, la guerra fu “grande” prima
di cominciare. L’inizio della guerra fu “grande” anche per tutti gli altri, compresi quelli
che non l’avevano voluta. Nel suo svolgimento, essa fu poi principalmente una guerra
di trincea ma soprattutto fu la guerra nella quale furono coinvolte tutte le famiglie con
almeno un figlio o un parente impegnato in una di quelle battaglie. In ogni caso, nelle
lettere, nei diari e nelle canzoni dei soldati, la guerra fu “grande” soprattutto come
carneficina. 3.TECNICA AM
Modulazione
-
Modulare in ampiezza vuol dire far variare l'ampiezza di una portante a radiofrequenza
secondo l'ampiezza di una modulante a bassa frequenza. L'operazione di modulazione
di ampiezza si effettua partendo da un segnale elettrico prodotto da un oscillatore a
radiofrequenza, cioè alle frequenze usualmente usate nelle trasmissioni radio che
vanno dai MHz in su, e che costituisce la portante. Il segnale portante è costituito da
una sinusoide, mentre la modulante è un segnale analogico, che può essere
schematizzato in tante sinusoidi per effetto del teorema di Fourier, per cui un qualsiasi
segnale periodico o aperiodico, può sempre considerarsi come la somma di infinite
sinusoidi. V =Bcos(ω t)=Bcos(2πf
Segnale modulante → t)
m m m
V =Acos(ω t)=Acos(2πf
Segnale portante → t)
p p p
V =[A+Bcos(2πf
Segnale modulato → t)]cos(2πf t).
AM m p
-Indice di modulazione
L’indice di modulazione o profondità di modulazione è il rapporto fra l’ampiezza del
segnale modulante e l’ampiezza del segnale portante:
V m
m= V p
• Se è m = 0 vuol dire che non c'è modulante, quindi non si trasmette alcuna
informazione, pur impegnando il canale con la portante;
• Se è m = 1 siamo di fronte al massimo della modulazione;
• Se è m > 1 allora siamo in forte distorsione da crossover.
-Segnale AM nel dominio del tempo
-Potenza di un segnale modulato
Poiché un segnale modulato in ampiezza è costituito dalla somma di tre segnali
distinti, la sua potenza sarà la somma delle potenze dei tre segnali:
P =P +P +P
t p BLS BLI
dove:
P = potenza associata alla portante;
p
P = potenza associata alla banda laterale superiore;
BLS
P = potenza associata alla banda laterale inferiore.
BLI
-Spettro nel dominio della frequenza del segnale AM
-Tecnica DSB-SSB
Per aumentare il rendimento di modulazione si impiegano due tecniche denominate
DSB e SSB. La DSB consiste nel sopprimere la portante e trasmettere solo
le bande laterali. Il segnale trasmesso è costituito dal solo prodotto di modulazione e il
rendimento di modulazione teorico diventa 50%. L'apparato ricevente, per poter
estrarre il segnale modulante, deve ricostruire il segnale AM completo di portante.
Nella SSB, invece, si trasmette una sola banda laterale, o la superiore (USB) o