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Sintesi
Cinematografia: A Beautiful Mind

Ed. Fisica: Le droghe

Italiano: Pirandello e il fu Mattia Pascal

Inglese: Stevenson Dr Jeckil e Mr Hyde

Storia: La politica del doppio volto di Giolitti

Diritto: Trasformismo politico

Scienze delle finanze: Impresa Pubblica

Ec. Aziendale: L'impresa Industriale|Bancaria e la Privatizzazione

Matematica: Problemi di Scelta

Informatica: Le reti e la Vita Virtuale
Estratto del documento

In base agli effetti positivi ricercati da chi ne fa uso, le droghe possono essere

classificate in sei gruppi:

 Stupefacenti: oppio e derivati (morfina, eroina, codeina)

 Stimolanti: cocaina, amfetamine, ,ecstasy

 Sedativi o ipnotici: benzodiazepine, barbiturici

 Inebrianti: alcool, etere, solventi, colle

 Allucinogeni: LSD, hashish e marijuana, mescalina, psilocibina, psilocina

Tra le più importanti Ricordiamo!

. L’assunzione avviene per via inalatoria o per via endovenosa, provocando una

sensazione di benessere diffuso, la scomparsa di paure, angosce e del dolore

fisico. Con il consumo prolungato della sostanza, tuttavia, si annullano gli

effetti piacevoli e la dose serve solo per combattere i sintomi molto dolorosi

dell’astinenza.

L’overdose, sindrome da sovradosaggio, la causa più diretta di morte per l’uso

di eroina, si manifesta associando eroina ad alcool o psicofarmaci, ma anche

per concentrazioni di eroina molto elevate.

I sintomi dell’overdose sono incoscienza o coma, depressione respiratoria,

pupille “a spillo”.

I danni riscontrabili:

 calo delle difese immunitarie

 danni ai denti (es. carie)

 flebiti e ascessi con l’uso per via endovenosa

 infezione da Hiv, epatiti B e C con l’uso promiscuo di filtri o siringhe

pag. 8

Sostanza psicoattiva eccitante, estratta da una pianta che cresce sulle Ande, la

coca, essa agisce sul cervello influenzando l’energia, la memoria, la vigilanza,

l’umore, il piacere. La cocaina può essere consumata in diversi modi: sniffata,

fumata, iniettata.

 Tremori, ipertensione, tachicardia

 Innalzamento della temperatura, difficoltà a mangiare e dormire,

agitazione psicomotoria

 Sopravvalutazione delle proprie capacità e delle conseguenze di quello

che si fa: ciò può risultare particolarmente pericoloso durante la guida o

in situazioni in cui l’aggressività va tenuta sotto controllo

 Stanchezza, depressione

 Ansia, irritabilità, paranoia, delirio, allucinazioni

 L'overdose può portare alla morte per arresto cardiaco, convulsioni o

paralisi respiratoria

Usata per aumentare la capacità di concentrazione, tuttora, in alcuni farmaci

contro l’obesità, sono impiegate perché riducono la sensazione di fame. Queste

sostanze vengono spacciate sotto forma di pasticche, raramente in polvere.

L'assunzione avviene soprattutto per via orale, e, se vendute in polvere si

possono sniffare o iniettare (in questo caso il rischio di overdose è maggiore).

 Senso di stanchezza, irritazione, depressione

 diminuzione di peso

 psicosi (senso di persecuzione)

 aritmie cardiache, ipertermia (aumento delle temperatura),

disidratazione e collasso cardiovascolare pag. 9

L’Exstasy è un composto sintetico, generalmente spacciato in pasticche

colorate o capsule, molto più raramente in polvere.

 Astenia, depressione, apatia

 aumento della pressione sanguigna

 aumento della temperatura corporea e della sudorazione

 capogiri, irrequietezza, svenimenti, crampi

 ansia, attacchi di panico, aggressività, difficoltà di concentrazione,

paranoia, allucinazioni.

I cannabinoidi, il cosiddetto “fumo”, tra i quali hascisc e marijuana,

principalmente vengono fumati (spinello), ma si possono anche ingerire sotto

forma di infuso (the). Nel fumo di cannabis sono presenti più di 350 sostanze

chimiche simili a quelle del fumo di sigaretta. I cannabinoidi attraversano

rapidamente le membrane cellulari ed entrano nel cervello dopo pochi minuti

dall'inalazione del fumo di uno spinello ed entro un’ora dalla ingestione orale.

Ad essere coinvolti sono i sistemi cerebrali che controllano il tono dell’umore:

la memoria, le funzioni intellettuali e cognitive, il dolore, il controllo dei

movimenti, le attività delle ghiandole endocrine, il sistema cardiovascolare ed

altre funzioni vitali. La cannabis produce, così, uno stato di coscienza oniroide

(sognante) nel quale le idee appaiono sconnesse, incontrollabili e liberamente

fluenti. In genere si produce una sensazione di benessere e rilassamento, il

cosiddetto “sballo”, effetti che non durano più di 2 o 3 ore dopo l’assunzione.

Attraverso di essi si cerca prevalentemente una maggiore socializzazione con

gli altri: il rituale di assunzione in gruppo prevede infatti che lo stesso spinello,

joint, passi da una mano all’altra .

 dipendenza psicologica

 danni a carico del sistema respiratorio: una canna equivale a 4 sigarette

di tabacco e il fumo inspirato viene trattenuto più a lungo ed è più caldo

 disturbi di personalità o crisi psicotiche latenti in soggetti con equilibrio

psichico precario pag. 10

Il “doping” è l’impiego di sostanze per migliorare la prestazione fisica ed

atletica anche, ma non solo, attraverso l’aumento della massa muscolare. A

questo scopo, vengono utilizzate sostanze stupefacenti con effetto stimolante

(come cocaina, ecstasy, anfetamine) o analgesico (come la morfina), oppure

farmaci a base di ormoni e diuretici che utilizzati in modo improprio provocano

gravi danni all’organismo.

In particolare, gli anabolizzanti (steroidi anabolizzanti androgeni), come il

testosterone, aumentano la massa e la potenza muscolare e possono

comportare diversi

 al fegato, all’epidermide, all’apparato cardiovascolare ed endocrino

 con l’uso prolungato tumori e disturbi psichici

 nel lungo periodo, disturbi attinenti la funzione riproduttiva pag. 11

Pirandello: il fu Mattia Pascal

Un altro autore che prende in considerazione la tematica del “doppio” è

Pirandello.

Luigi Pirandello nacque il 28 giugno 1867 presso Girgenti (Agrigento) da una

famiglia di agiata condizione borghese. Si iscrisse a diverse università quali

quella di Palermo, di lettere di Roma e di Bonn nella quale si laureò. Dal 1892

si stabilì a Roma dedicandosi interamente alla letteratura dove un anno dopo

scrisse il suo primo romanzo “L’Esclusa” e pubblicò vari articoli su saggi e

riviste. Nel 1903 avvenne il dissesto economico della famiglia che portò a

mutare la condizione sociale di Pirandello sperimentando la declassazione da

una vita di agio borghese ad una condizione piccolo borghese. Dal 1910 Luigi

ebbe il primo contatto con il mondo teatrale e cominciò a diventare scrittore

per il teatro. Solo a partire dal 1920 il teatro di Pirandello cominciò a conoscere

il successo di pubblico, reso possibile anche grazie dal finanziamento dello

Stato fascista. Nel 1934 gli venne assegnato il premio Nobel per la letteratura

e nel 1936 si ammalò di polmonite per poi morire il 10 dicembre.

Volevo analizzare l’opera “Il fu Mattia Pascal” nella quale si può ritrovare una

tipologia differente di Altr’ego che si esprime attraverso l’interazione tra le due

esistenze del protagonista.

Mattia Pascal dopo aver ereditato dal padre una grossa fortuna viene ridotto in

miseria da Batta Malagna, un disonesto amministratore, il quale s’impossessa

gradualmente della fortuna del giovane inesperto. Mattia si vendica seducendo

e mettendo incinta la nipote di Malagna ( Romilda) ma verrà costretto a

sposarla. Il matrimonio si rivela un inferno e Mattia cerca di fuggire ma due

fatti intervengono a mutare la sua condizione: una clamorosa vincita alla

pag. 12

roulette di Montecarlo ( che gli assicura un notevole patrimonio) e la notizia

della propria morte. Il nostro protagonista cosi verrà a trovarsi libero dalla

“trappola” sociale costituita dalla famiglia oppressiva e da un lavoro frustrante.

Tuttavia una volta uscito da questa trappola non si accontenta di vivere libero

da ogni limitazione ma si crea una nuova identità: Adriano Meis. La nuova

identità però prova subito un senso di vuoto e soffre ad essere esclusa dalla

vita degli altri, per questo Adriano sente l’irresistibile richiamo della “trappola”.

La nuova identità scopre lo stesso di essere esclusa da quella vita sociale a cui

è rimasta così legata e decide di riprendere la vecchia identità di Mattia Pascal

(simulando un suicidio) e di ritornare così nella vecchia “trappola” della

famiglia. Tuttavia una volta giunto a casa scopre che non è più possibile

recuperare ciò che era (la moglie si era risposata con il suo migliore amico) ed

è costretto ad assumere quell’atteggiamento di estraniato ( di “forestiere della

vita” ) che prima non aveva saputo sopportare. Alla fine si dedica a scrivere la

propria singolare esperienza su un memoriale, che costituirà appunto il

romanzo, contemplando gli altri dall’esterno e con la consapevolezza di non

essere più nessuno.

In questo romanzo pubblicato nel 1904 si mette in luce l’incapacità umana di

liberarsi dalle maschere e quindi da tutte le limitazioni che la società impone

all’uomo.

Si può vedere dunque la contraddizione tra il ruolo fisso che la vita impone e il

bisogno dell’uomo di realizzare una vita autentica che si esplica in una nuova

identità interna al personaggio stesso. Non ritroviamo più la distinzione in due

essere distinti ma la costruzione di una nuova identità fittizia che rivela a

Mattia in modo traumatico l’inconsistenza dell’Io. Mattia cerca di evadere

dall’oppressione della società, dalla trappola, trovando come unica soluzione la

creazione di una nuova identità nella quale possa scoprire la tranquillità ed un

rifugio sicuro dalla realtà esterna. Tuttavia questa nuova identità si rivela al

personaggio ancora peggiore della precedente e l’unica via di scampo è data

sempre dal suicidio: all’inizio dell’opera Mattia non smentisce la falsa notizia

della sua morte e alla fine simula un suicidio della nuova personalità che si era

creato per tornare quello che era.

Secondo Pirandello, il mondo è basato su un contrasto tra la “vita”, che è un

continuo movimento e cambiamento, e la “forma” che è una specie di sistema

sociale, di legge esterna, in cui l'uomo cerca di fermare e di fissare la vita; per

questo l'uomo è prigioniero di queste forme, di questi schemi sociali in cui si

rinchiude o da se stesso o per opera della società.

A volte può succedere che la vera natura dei personaggi ( come Mattia Pascal)

voglia abbattere queste forme e cercare la vera vita e, accorgendosi di non

pag. 13

poter cominciare a comunicare con gli altri, si sente solo e così quando si

accorge di questi contrasti non ha altra via di uscita che esplodere attraverso

una nuova identità, in questo caso ottenuta grazie al proprio suicidio.

La dialettica del doppio è propria di un universo culturale in cui si è sgretolata

la fiducia nell'assolutezza e nella centralità dell'Io e in cui si è dissolta la

credenza nei fondamenti.

Il doppio allude a una crisi della soggettività. L’Io viene presentato come

tutt’altro che un punto fermo e sicuro, anzi appare piuttosto mobile e

oscillante, dal momento che trasforma ciò che un tempo appariva familiare in

un qualcosa di sinistro e perturbante. Tuttavia Mattia Pascal al posto di

approfittare della liberazione dalla “forma” sociale per vivere libero senza alcun

obbligo di indossare maschere, si sforza di costruirsene una nuova. Risulta

dunque evidente l’attaccamento alla “forma” della società e della famiglia il

quale porterà il protagonista ad un ulteriore “sofferenza” del nuovo Io fino a

condurlo non alla completa consapevolezza che l’identità non esiste ma al

rendersi conto di non sapere chi è.

Il doppio lo si ritrova anche situazione di minor importanza ad esempio quando

il nostro personaggio si sostituisce spesso ad un “alter ego”, a un “doppio” di

sé: per esempio si sostituisce a Pomino nell’amore di Romilda e poi è questo

stesso amico a sostituirsi a lui come marito. pag. 14

Stevenson: Dr Jekyll and Mr Hyde

Tra i maggiori artisti della letteratura straniera ho scelto Stevenson con

l’esemplare caso del “Dottor Jekyll and Mister Hyde” in cui assistiamo a uno

sdoppiamento interno della personalità e al suo continuo cambiamento da

un’identità all’altra.

Robert Louis Stevenson was born in Edinburgh in 1850. He was deeply

influenced by his family’s Calvinism in which sin was fundamental, and due to

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