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Sintesi

Mettendo a confronto i termini provvidenza, fato e destino ho cercato di analizzare come alcuni autori abbiano trattato questi temi e ne abbiano fatto il motivo dominante delle loro opere

Materie trattate: italiano, filosofia, latino, inglese, greco

Estratto del documento

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

1 MOTIVAZIONI E OBIETTIVI

Chi o che cosa guida la nostra vita?

Esiste un significato del vivere e del morire, o tutto è lasciato al caso?

Queste domande appartengono all’uomo di ieri come a quello di oggi.

Nel corso dei secoli ognuno vi ha dato la risposta che più gli sembrava

Fato,

appropriata, attribuendo il senso della propria esistenza chi al chi al

Destino Provvidenza.

e chi alla

Io ho voluto, con il mio lavoro, porre l’accento sulla Provvidenza,

spiegando il significato etimologico e il contenuto del termine, oltre ad

evidenziarne le sfumature semantiche che la distinguono da Fato e

Destino.

Ho deciso di tralasciare, invece, l’aspetto riguardante il Caso (la τύχη tanto

presente nella mitologia greca) perché è un concetto che si allontana

dall’idea di Provvidenza, più ancora che il Destino e il Fato.

L’obiettivo della mia ricerca è quindi quello di analizzare come alcuni

autori abbiano trattato il tema della Provvidenza e ne abbiano fatto il

motivo dominante delle loro opere.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

2 MAPPA CONCETTUALE____

PROVVIDENZA

FILOSOFIA

ITALIANO LATINO

Hegel

Manzoni Sant’Agostino

“Dio non turba mai la “Se Dio sottraesse alle

Una volontà divina

gioia dei suoi figli, se cose la sua

domina poderosa nel

non per prepararne onnipotente azione,

mondo, e non è così

loro una più certa e più queste non potrebbero

impotente da non la loro

grande “. più sviluppare

saperne determinare il attività, anzi neppure

“.

gran contenuto permanere nella loro

natura creata “.

FATO

DESTINO

GRECO INGLESE

Stoicismo Hardy

“Il destino guida chi lo “'’Justice' was done,

accetta e trascina chi and the President of

è riluttante “. the Immortals had

ended his sport with

Tess “.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

DEFINIZIONI_______

3

LA PROVVIDENZA è l’azione con la quale Dio ordina e guida tutti gli esseri

e, in particolare, la storia degli uomini verso il fine da Lui

stabilito.

IL DESTINO è l’ordine necessario del mondo, a cui ogni essere è sottoposto;

questa necessità non è cieca o casuale, come nel

concetto di Fato, ma razionale, anche se sconosciuta al

singolo che però vi partecipa con tutti gli effetti delle sue

azioni.

IL FATO è una forza cieca e ineluttabile, che sfugge alla comprensione e si

sottrae alle leggi della natura. Il concetto di Fato si

differenzia da quello di Destino ed è concepito come il

vincolo necessario che connette le parti del tutto e ne

garantisce l’unità e l’ordine.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

4 ITALIANO_____________

alessandro manzoni

L’accettazione della fede cristiana è la premessa da cui bisogna partire

per comprendere il taglio che Manzoni dà ai vari problemi che affronta.

Il tema più significativo su cui poggia il messaggio manzoniano si riferisce

all'opera della Provvidenza di Dio nella storia e nelle vicende umane.

Il pessimismo manzoniano emerge nella constatazione della presenza del

male, dell'irrazionalità dell'agire umano, della forza dirompente degli

egoismi in contrasto. Eppure la Grazia di Dio non abbandona gli uomini

che Lo cercano e confidano in Lui. Per chi ha fede nella Provvidenza il

succedersi dei fatti acquista un senso, una logica. Naturalmente Dio non è

colui che punisce i malvagi e premia i buoni, come un giustiziere. Il Suo

giudizio e la Sua opera riescono per la maggior parte delle volte insondabili

agli uomini che devono accettare i fatti con umiltà e fede.

A questo proposito si inserisce la Provvida Sventura, ovvero il dolore

permesso dalla Provvidenza a fin di bene.

L’ idea di Provvidenza permea la vita dell’autore e tutte le sue opere, ma

certamente quella in cui essa assume maggiore importanza è I Promessi

Sposi, definito anche come “romanzo della Provvidenza”. Il Manzoni non

rappresenta nel romanzo l’intervento di Dio come quello di una forza

miracolosa, che trasforma in bene il male della storia; la presenza di Dio si

fa sentire in modo più segreto, profondo e misterioso: è l’opera della Grazia

che illumina la coscienza degli uomini, guidandoli nelle loro scelte interiori.

Questa prospettiva non elimina il mistero del dolore, delle sofferenze degli

innocenti, ma dispone gli uomini ad affrontarle, confidando che la fede le

raddolcisce e le rende utili per una vita migliore.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

5 FILOSOFIA____________

g. w. f. hegel

Per Hegel quella che la tradizione religiosa e il senso comune hanno

indicato come Provvidenza divina è in realtà la Ragione che governa il

mondo. Conoscere Dio è quindi possibile, ed è compito della filosofia.

Hegel non nega che la storia possa apparire un tessuto di fatti contingenti,

insignificanti e mutevoli e quindi priva di ogni piano razionale o divino e

dominata dallo spirito del disordine, della distruzione e del male. Ma tale

può apparire soltanto dal punto di vista dell’intelletto finito, cioè

dell’individuo, che misura la storia alla stregua dei suoi ideali personali.

In realtà il grande contenuto della storia del mondo è razionale, e razionale

dev’essere: una volontà divina domina poderosa il mondo.

La storia del mondo si svolge secondo un “piano razionale”, che la

religione riconosce col nome di Provvidenza, e la filosofia della storia

diventa, di conseguenza, una “teodicea”, ovvero una conoscenza della

giustizia divina e una giustificazione di ciò che appare come male di fronte

all’assoluto potere della Ragione. Il cristianesimo ha rivelato che Dio si

manifesta nella storia; la filosofia ha il dovere di comprendere e spiegare in

termini razionali ciò che la religione ha manifestato al sentimento e

all'intuizione.

Hegel osserva inoltre che la dottrina della Provvidenza concorda con

l'esigenza razionale di negare l'azione del caso e la presenza di fini limitati

nella storia. Il cristianesimo si pone “piú in alto delle altre religioni” perché

offre una rappresentazione trinitaria della realtà: la filosofia, come attività

speculativa, trasformerà quella rappresentazione in concetto.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

6 LATINO_______________

sant’agostino

E’ dottrina insegnata da tutti i teologi a partire dalla Scolastica, e

chiaramente attestata dalle stesse Scrittura, che Dio dà il suo concorso

immediato e fisico ad ogni azione delle creature.

Il più profondo e chiaro, a questo proposito, tra i Padri della Chiesa è

sant’Agostino. Egli vive nella convinzione che Dio afferra interiormente la

volontà dell’uomo e la conduce dove vuole. La ragione di questo dominio

sovrano è che “Egli ha in suo potere la volontà degli uomini più di quanto

essi l’abbiano in se stessi”. (De corrept. et grat. 14, 45).

La Provvidenza, nella visione agostiniana, è l’ordine concepito dalla mente

divina per condurre tutte le creature al proprio fine.

Come in Dio c’è un’idea archetipa, secondo cui il mondo è realizzato, così

c’è una ragione, una norma pratica per orientare tutto il creato al fine

prestabilito.

La Divina Provvidenza in traduce in atto attraverso un’azione di Dio che

domina e determina tutta la vita dell’universo, dal movimento degli astri al

fremito del pensiero e alle libere dimensioni della volontà umana.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

7 INGLESE______________

thomas hardy

La carriera letteraria di Hardy si è svolta in due peridi: il primo, fal 1870 al

1895, dedicato alla narrativa; il secondo, dal 1896 alla morte, dedicato alla

poesia. Furono tuttavia i romanzi a renderlo celebre; quasi tutti ambientati

nel Wessex e quasi tutte storie d’amore con una varietà di stati d’animo,

sicuramente hanno come nota più caratteristica il tragico.

I suoi romanzi e racconti migliori narrano di esseri umani portati alla rovina

da forze che essi non sono in grado di controllare, né di capire.

Hardy elabora un determinismo nelle vicende umane che lascia ben poco

spazio alla volontà e alla responsabilità individuale. L’ uomo non è altro

che un essere insignificante in un universo che gli è del tutto indifferente; è

solamente in fantoccio nelle mani di una forza maligna, “the immanent

will”, il destino immanente, che governa ciecamente sul mondo e

sull’uomo. La persona è la vittima senza potere di un fato oscuro.

Tale concezione fatalista suscita nell’animo dell’autore un sentimento di

fratellanza con tutte le creature che aspirano alla cultura,

all’emancipazione e, soprattutto, all’amore.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

Provvidenza – Percorsi dalla Classicità alla Modernità

8 GRECO ______________

lo stoicismo

L'assunto fondamentale dello stoicismo è che tutto è sorretto dalla ragione.

Per gli stoici nel cosmo non vi è nulla di casuale ma tutto è guidato da una

legge razionale che essi chiamano logos. Il logos determina ogni aspetto

della realtà in modo necessario: ogni cosa accade nell'unico modo in cui

sarebbe potuta accadere.

Tutti i fenomeni e gli accadimenti del mondo hanno un proprio fine, anche

quelli all'apparenza dannosi o inutili.

La legge "divina" che regola il funzionamento di ogni aspetto della realtà è

chiamata dagli stoici pronoia. La pronoia è la provvidenza, quel principio

che "pre-vede" e "pre-determina" il mondo nel suo insieme, il termine

pronoia deriva infatti dal prefisso pro- ("che sta davanti") e da nous

("intelletto"), per cui pronoia è ciò che si pone prima dell'intelletto umano

travalicandolo e determinandolo in anticipo.

Dunque per gli stoici la pronoia determina ogni evento, ogni aspetto

dell'esistenza è destino, in greco heimarméne. Se ogni aspetto è già

determinato nel disegno dal destino, allora la libertà dell'uomo è solo

apparente. L'unica libertà che è concessa all'uomo è allora quella di non

contrastare il destino e seguire il suo volere. Se l'uomo intendesse piegare il

mondo al suo volere, cercando di conformarlo ai suoi progetti, sarebbe

comunque destinato al fallimento qualora il fato volesse il contrario.

L'autentica libertà dell'uomo è dunque quella di volere ciò che il destino

vuole, in modo da porre esso come guida e non come antagonista

rispetto al proprio progetto di vita.

Liceo Classico E Scientifico “G. B. Bodoni” Maria Chiara Banchio

Esame di Stato Anno Scolastico 2006/2007 Classe III Classico

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