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Sintesi
Storia: Evoluzione culturale del sogno
Inglese: Edgar Allan Poe, "A Dream"
Italiano: Pascoli, "Amore e Psiche"
Filosofia: Freud, Jung e Spielrein
Biologia: Il cervello, reti neurali
Fisica: Circuiti elettrici
Sistemi e Automazioni: Riproduzione neurologica artificiale
Estratto del documento

Note

Quindi l’analisi del fenomeno onirico in questo scritto, verrà divisa

nelle equivalenti parti,denominate convenzionalmente: Pyscho

e Physical. 1. Omeotermia, Condizione di stabilità termica del corpo, per

cui, entro certi limiti, la temperatura rimane stazionaria, in-

dipendentemente dalle oscillazioni termiche dell’ambiente e

dal variare della quantità di calore prodotto nei processi me-

tabolici. Capacità riscontrabile in soggetti mammiferi (a san-

gue caldo), infatti la costanza termica è assicurata da mec-

canismi regolatori controllati dal sistema nervoso autonomo

e centrale,permettendo l’attività onirica. Ricerche scientifiche

svolte da Jouvet,provano che i soggetti eterotermi (a sangue

freddo),non possiedono la capacità di sognare.

2. Grotte di Lascaux,(Fig.1.)complesso di caverne che si

trova nella Francia Sud-Occidentale,nel dipartimento della

Dordogna,risalenti al Paleolitico superiore (data approssima-

tiva di 17’500 anni fa).

3. Uomo di Neandertal, del Paleolitico medio europeo (120-

35.000 anni fa circa;Possedevano una massa cerebrale di di-

mensione analoga a quella dell’uomo moderno. Non erano

particolarmente alti di statura, ma presentavano una corpo-

ratura assai robusta e muscolosa.Il loro cranio era schiac-

ciato e allungato; avevano una fronte bassa e sfuggente,

caratterizzata da un’arcata sopracciliare piuttosto marcata.

All’uomo di Neandertal sono associate le più antiche sepoltu-

re intenzionali della storia umana.Questa preoccupazione di

tipo spirituale si associa alle più antiche tracce di comporta-

menti simbolici, come incisioni su ossa, presenza di sostanze

coloranti (ocra rossa) e raccolta di oggetti curiosi (minerali,

fossili).

4. Uomo Sapiens Sapiens, L’uomo di Cro-Magnon si diffuse

in Europa intorno a 40.000 anni or sono, e in poco tempo

soppiantò le preesistenti popolazioni di neandertaliani. Con

l’uomo di Cro-Magnon e i suoi contemporanei europei ed ex- 13

9. Serapis, è un dio greco-egizio, introdotto dai greci per l’as-

traeuropei l’evoluzione fisica raggiunge il livello dell’uomo at- sonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis utile per farlo

tuale e l’evoluzione culturale, in progresso sempre più rapido, accettare al popolo egizio. Grazie a questa politica religiosa,

diviene il meccanismo principale con cui l’uomo risponde alle l’importanza di Serapide crebbe fino a farne la maggiore divi-

pressioni dell’ambiente in cui vive. Questi “uomini moderni” nità egizia, sostituendosi ad Osiride ed associandosi quindi ad

in effetti manifestano di possedere una cultura ben articolata Iside, Horo e Anubi. Tramite un fenomeno tipico del sincre-

e molto più complessa rispetto ai loro progenitori, come è tismo di età ellenistica Serapide fu identificato con molti dèi

testimoniato dalle nuove tecnologie per la lavorazione della greci, quali Zeus, in quanto Signore dell’Universo, Ade, come

pietra, dell’osso, del corno, dai ritrovamenti di vere e proprie dio dell’oltretomba, Dioniso, in quanto dio della fecondità,

opere d’arte, dallo sviluppo di una sempre più organizzata Asclepio, come dio guaritore, ed Helios, nell’aspetto solare. Il

vita sociale. Probabilmente questa rapida evoluzione fu fa- culto di Serapide si confuse anche col cristianesimo

vorita dall’invenzione di vere e proprie forme di linguaggio le

stesse che hanno favorito la creazione di racconti mitologici. 10. Amuleti,l’utilizzo di questi oggetti dalle proprietà magiche

era molto diffuso nell’antico egitto . Il talismano più utilizzato

5. Epopea di Giglamesh, è un ciclo epico di ambientazione per favorire una buona attività onirica era un poggiatesta,

sumerica, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d’argilla sul quale erano incise formule magiche, veniva utilizzato so-

come mostrato in Fig.2,con un frammento in terracotta del prattutto dai soggetti più sensibili, dalle donne incinte ed i

Poema di Gilgamesh con la narrazione del Diluvio. Da Ninive; bambini.

circa 650 a.C. ( Londra, British Museum ); L’Epopea di Gil-

gamesh raccoglie tutti quegli scritti che hanno come oggetto 11. Base Omerica: A quel tempo si credeva che i sogni fosse-

le imprese del mitico re di Uruk ed è da considerarsi il più ro messaggi divini,infatti una caratteristica fondamentale dei

importante dei testi mitologici babilonesi e assiri pervenuti sogni graci in quel periordo riguarda il contatto divini e né tro-

fino a noi. viamo esempi nell?illiade e nell’Odissea. Proprio in quest’ulti-

ma vi è un esplicito riferimento alla loro classifica zione.

6. Libro dei sogni, 4000 anni fa, si tratta del “ Libro dei sogni Odissea , Canto XIX , parla Penelope :

ieratico” che fu scritto in Egitto nel 2052-1778 A.C. in carat- ”Per loro natura i sogni sono inesplicabili e portano messaggi

teri ieratici (geroglifici corsivi). E’ una specie di dizionario dei difficili da interpretare,nè ogni cosa si compie per i mortali.

sogni, un’opera pensata per la consultazione veloce in cui Due sono le porte dei sogni immateriali,una corno e l’altra

sono affrontate e spiegate le immagini che appaiono più di avorio; e quelli che escono attraverso l’avorio illudono, per-

frequente in sogno. ché portano messaggi che non si realizzano, mentre quelli

7. Horus,Dio del cielo,figlio di Iside e Osiride(dio dei morti e che procedono per la porta di polito corno compiono cose

degli inferi). Viene rappresentato con un corpo di uomo e la vere, ogni volta che un mortale li vede”.

testa di un falco celeste i cui occhi sono il sole e la luna e con 12. Grotte dei Sogni,Pratica di incubazione effettuata nelle an-

una doppia corona che simboleggia l’alto e il basso egitto. tiche caverne Greche,che consisteva nel dormire all’interno

Sfidò suo zio Seth,usurpatore del trono paterno,per riconqui- di tempi sotterranei: pratica necessaria alla guarigione. Molti

starlo. pellegrini si recavano in quei tempi,in particolar modi in quello

8. Seth,Dio Egizio Figlio di Nut(dea del Cielo) e Geb (Dio della di Epidauro,dove in una cella contigua al luogo di culto, i ma-

Terra)rappresentato da un levriero con le orecchie tagliate e lati ricevevano il sonno terapeutico e con esso venivano gra-

la coda biforcuta,rappresenta la violenza,il male e il deserto. ziati dall’apparizione di Asclepio,Dio della medicina,oppure di

14 16. Prima fase del Decadentismo, è la più irrazionale e

sua moglie Igea. Le divinità indicavano con la mano la parte ribelle,caratterizzata dal culto della sensazione,quale alter-

malata del corpo e in seguito il paziente si svegliava piena- nativa alla decadenza del mondo.

mente guarito. Era il Dio che inviava la malattia e la guariva

grazie alla sua apparizione,come se la via dell’incubazione

portasse all’autorealizzazione e alla serenità interiore.

13. Relazione fra Sogno e Morte: Il Sonno (Hypnos dal greco)

era figlio della Dea della Notte (Nyx) e fratello gemellodella

Morte(Thànatos).

14. Oracolo di Delphi, L’oracolo di Delfi era il più importante

oracolo dell’antica Grecia. All’entrata del tempio c’era la scrit-

ta: “Conosci Te Stesso”. Si trattava di un oracolo at-tribuito

ad Apollo, Dio che si proponeva come il principale tramite tra

l’onnisciente Zeus e gli uomini. Nella cella del tempio veni-

vano sprigionati vapori,ovvero gas allu-cinogeni,capaci di in-

durre una specie di trance sacerdotessa (chiamata Pizia) tan-

to da indurre un delirio,durante il quale la pizia pronunciava

suoni e parole sconnesse che ve-nivano accuratamente tra-

scritte e successivamente interpretate e comunicate all’inter-

rogante. Gli oracoli erano pubblicati quasi sempre in esame-

tri, un verso che sarebbe anzi stato inventato da Phemonoe,

la prima pizia. La lingua era generalmente dialetto ionico,

ma sono noti oracoli in dorico. Ad interpretarli erano i cosid-

detti Hòsioi, cinque sacerdoti che erano praticamente i veri

responsabili delle profezie, erano sempre scelti all’interno di

cinque famiglie che si ritenevano discendenti diretti di Deuca-

lione, membri dell’aristocrazia di Delfi.Al giorno d’oggi,è con-

siderato un importante sito archeologico di Delphi, (Fig.4), si

estende sulle pendici del monte Parnaso, nella periferia della

Grecia Centrale,Il nucleo più primitivo del santuario risale al

VII secolo a.C.

15. Anatomia Celebrale,Uno dei più celebri studiosi del cor-

po umano era Leonardo Da Vinci,troviamo infatti nel corpus

dei disegni anatomici,un’affascinante studio del cranio e del

cervello,(Fig.5) Proprietà di Weimar v.,conservato al Schloss-

Museum, Weimar. 15

17

Inside “A Dream” The Dream is an activity of the human brain that has always inte-

rested mankind since the origin of civilization. The attention has

Poetry’s Stylish Analysis been paid to the Dream and Death’s themes in poetry, how can

see in “A Dream” produced by Edgar Allan Poe.

A Dream

Un Sogno In visions of the dark night

In visioni di notturna tenebra I have dreamed of joy departed-

spesso ho sognato svanite gioie - But a waking dream of life and light

mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce Hath left me broken-hearted.

m' ha lasciato col cuore implacato. Ah! what is not a dream by day

Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno To him whose eyes are cast

per colui il cui sguardo si posa On things around him with a ray

su quanto a lui è d' intorno con un raggio Turned back upon the past?

che, a ritroso, si volge al tempo che non è più? That holy dream- that holy dream,

Quel sogno beato - quel sogno beato, While all the world were chiding,

mentre il mondo intero m' era avverso, Hath cheered me as a lovely beam

m' ha rallegrato come un raggio cortese A lonely spirit guiding.

che sa guidare un animo scontroso. What though that light, thro'storm and night,

E benché quella luce in tempestose notti So trembled from afar-

così tremolasse di lontano - What could there be more purely bright

che mai può aversi di più splendente e puro In Truth's day-star?

nella diurna stella del Vero? (Edgar Allan Poe)

(Edgar Allan Poe) 19

through suicide, might be an option to obtain this state of ‘other

A Dream is a poem written by Edgar Al- than reality.

(1809–1849), when Poe was

lan Poe

17 In the poem, Poe explores the mystery and magic of dreams.

only 18 years old and it was reprinted in To be more exact: The power of the division between dreams and

The Raven and Other Poems. real life: the possibility of hiding in a dreamworld or a fantasy

It was described from him as “crude com- world, more likely to escape the troubles of real life. Rather than

positions of my earliest boyhood” and he death, the narrator wishes to escape from reality through dreams

apologises in tradition with other works and fantasies.

of gothic fiction . In verse one and three, the narrator describes the same basic

scenario twice: The safety of the dream-world, and the dangers

A Dream is written in the form of a Shakespearean quatrain with of the real world.

perfect rhymes. It uses enjambment, tying the first and second It is tricky to ascertain what these dangers are, but considering

and third and fourth line of the poem together. the atmosphere and narrative voice inner conflicts such as lone-

liness, grief, depression, shame or remorse seem viable options.

The poem utilises a non-intrusive first person narrative. The nar-

rator’s gender is not definitive, but the poem uses ‘him’ to descri- If the poem can indeed be said to be a description of the nar-

be a human entity in the second verse. rator’s attempt at escaping reality, the contrasts become clear:

The darkness is safety from other people, and possibly from the

The tone and content of the narrative seems introverted, as if it narrator himself.

is a spoken perhaps even muttered in a monologue. It is not

difficult to imagine the narrator sitting curled up in a dark corner The line “But a waking dream of life and light hath left me broken-

of a room, a graveyard or a pub, reciting the poem. Apart from hearted” describes the narrator’s fears of what happens when the

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