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Sintesi
Latino - Plinio il Giovane
Scienze - Vulcani
Inglese - John Steinbeck & "The Dust Bowl"
Estratto del documento

LATINO:

ERUZIONE

DEL VESUVIO

NEL '79

LETTERA DI

PLINIO IL

GIOVANE

DISASTRO

NATURALE

INGLESE: SCIENZE:

DUST BOWL ERUZIONE

J. STEINBECK VULCANICA

"THE GRAPES

OF WRATH"

1. DISATRO NATURALE 2

1.1 DEFINIZIONE DI DISASTRO NATURALE

Un disastro naturale è la conseguenza di un pericolo naturale, determinato da particolari fenomeni o

ambienti (vulcani, terremoti, inondazioni...) a volte amplificati dall'attività umana. Un fenomeno

naturale può quindi trasformarsi in un disastro naturale a seguito della mancanza di un'adeguata

gestione delle emergenze, provocando perdite materiali e umane. Un disastro naturale si verifica

quindi soltanto quando un evento naturale rischioso si verifica in zone vulnerabili: un terremoto in

un deserto non provoca infatti alcun danno materiale né umano.

Si contrappone a disastro provocato dall'azione diretta dell'uomo (disastro ambientale).

In effetti anche gli eventi che noi consideriamo pericolosi sono assolutamente naturali, e diventano

dannosi solo in rapporto al coinvolgimento umano.

I rischi naturali si possono classificare in:

- geologici;

- acqua;

- clima;

- fuoco;

- salute e malattie;

- spazio.

1.2 RISCHI NATURALI

1.2.1 GEOLOGICI

Terremoto

I terremoti sono vibrazioni della superficie terrestre, provocate da un'improvvisa liberazione di

energia in un punto profondo della crosta terrestre (Ipocentro); da questo punto si propagano in tutte

le direzioni una serie di onde elastiche, dette "onde sismiche". I grandi terremoti possono causare

gravi distruzioni e alte perdite di vite umane, attraverso una serie di agenti distruttivi, il principale

dei quali è il movimento sussultorio e ondulatorio del terreno, accompagnato da effetti correlati:

frattura della faglia, inondazione (ad esempio, maremoto o rottura di dighe), cedimenti del terreno

(frane, smottamenti), incendi o fuoriuscite di materiali pericolosi.

Eruzione vulcanica

Un'eruzione vulcanica si verifica in zone di attività vulcanica e si può manifestare spesso con una

violenta fuoriuscita di magma detriti e ceneri incandescenti, mettendo in serio pericolo la

popolazione adiacente il cratere vulcanico.

Frana

Valanga

La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve improvvisamente si mette in

moto per effetto della rottura delle condizioni di equilibrio del manto nevoso e precipita verso valle.

Durante la discesa può trascinare altra neve ed assumere dimensioni sempre maggiori e velocità

oltre i 300 km/h.

Lahar

Il lahar è una colata di fango composta di materiale piroclastico e acqua che scorre lungo le pendici

di un vulcano, specialmente lungo una valle fluviale. Sono spesso causate da attività vulcaniche.

1.2.2 ACQUA 3

Inondazione

Una inondazione è un fenomeno riguardante l'allagamento in tempi brevi (da ore a giorni) di un'area

ben definita, da parte di una massa d'acqua.

Si può trattare di un fenomeno naturale come lo straripamento dei corsi d'acqua, dal loro letto o

bacino usuale, in maniera violenta e devastante, o allagamenti per azione combinata di alta marea e

tifoni in aree costiere, l'arrivo di uno tsunami su di una costa, o anche per improvvisi scioglimenti di

nevai o ghiacciai per cause naturali. Quando l'inondazione è causata dalla tracimazione di corsi

d'acqua ingrossati per piogge elevate si parla anche di alluvione, a cui possono essere connessi

anche fenomeni di erosione e variazione della morfologia delle aree interessate dal fenomeno.

Maremoto

Il maremoto è un anomalo moto ondoso del mare, originato da un terremoto sottomarino o da altri

eventi che comportino uno spostamento improvviso di una grande massa d'acqua quali, per

esempio, una frana, un'eruzione vulcanica sottomarina o un impatto meteoritico.

1.2.3 CLIMA

Ondata di caldo

Un'ondata di caldo (o ondata di calore) è un periodo di tempo atmosferico durante il quale la

temperatura è insolitamente elevata rispetto alle temperature medie usualmente sperimentate in una

data regione, in quel periodo e con caratteristiche di persistenza. Il termine non ha dunque

significato oggettivo, ma è relativo a una regione (o, meglio ad un clima locale) nel senso che ciò

che è percepito dalla popolazione come una temperatura eccessiva in un clima temperato può non

esserlo in un'area dal clima maggiormente caldo.

Ondata di freddo

In meteorologia un'ondata di freddo, è un periodo di tempo durante il quale la temperatura dell'aria

è insolitamente bassa rispetto alle temperature medie usualmente sperimentate in una data regione

nello stesso periodo e con caratteristiche tipiche di persistenza. Il termine non ha dunque significato

assoluto, ma è relativo ad una regione (o, meglio ad un clima locale) e ad un preciso intervallo

temporale nel senso che ciò che è percepito dalla popolazione come una temperatura

eccessivamente bassa in un clima temperato può non esserlo in un'area dal clima maggiormente

freddo o in un altro periodo dell'anno.

Tromba d’aria

Una tromba d'aria o tornado, è un violento vortice d'aria che si origina alla base di un cumulonembo

e giunge a toccare il suolo.

Le trombe d'aria sono fenomeni meteorologici altamente distruttivi e nell'area mediterranea

rappresentano il fenomeno più violento verificabile sia pure con frequenza non elevata. Sono

associati quasi sempre a temporali estremamente violenti, possono percorrere centinaia di

chilometri e generare venti anche di 500 km/h.

Uragano

In meteorologia un uragano o ciclone tropicale è un sistema tempestoso, o tipologia di ciclone,

caratterizzato da un largo centro o vortice di bassa pressione e da numerosi fronti temporaleschi,

disposti tipicamente a spirale e in rotazione su se stessi attorno al centro, che producono forti venti e

pesanti precipitazioni piovose nelle aree coinvolte dal loro passaggio.

Desertificazione 4

La desertificazione è un processo, per lo più causato dalle attività umane, che indica la

degradazione dei suoli portando alla scomparsa della biosfera (flora e fauna) ed alla trasformazione

dell'ambiente in deserto. Tale processo, solitamente irreversibile, interessa tutti i continenti con

intensità ed effetti diversi. Un processo di desertificazione naturale, strettamente connesso alle

dinamiche climatiche, è invece quello che ha dato vita nel corso delle ere geologiche alle attuali

aree desertiche del pianeta, pur tuttavia in espansione per i suddetti effetti antropici.

Un esempio di conseguenza della desertificazione dei suoli causati dall’attività umana è il

cosiddetto fenomeno di “dust bowl” che colpì gli Stati Uniti centrali e il Canada tra il 1931 e il

1939.

1.2.4 FUOCO

Incendio

L'incendio è una reazione ossidativa (o combustione) non controllata che si sviluppa senza

limitazioni nello spazio e nel tempo dando luogo, dove si estende, a calore, fumo, gas e luce.

1.2.5 SALUTE E MALATTIE

Carestia

Una carestia è un fenomeno nel quale una larga percentuale della popolazione di una regione o di un

paese è così denutrita che morire di inedia, o altre malattie correlate, diviene sempre più comune.

Malgrado le più abbondanti risorse economiche e tecnologiche del mondo moderno, la carestia

colpisce ancora molte parti del mondo, in particolare nei paesi in via di sviluppo. La carestia è

tradizionalmente associata al naturale ciclo del cattivo raccolto in agricoltura e alle malattie

infettive; tra le cause umane alla guerra e al genocidio.

Epidemia

Si definisce epidemia il diffondersi di una malattia, in genere una malattia infettiva, che colpisce

quasi simultaneamente una collettività di individui, ovvero una data popolazione umana, con una

ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo, avente la stessa origine.

Pandemia

Una pandemia è una epidemia la cui diffusione interessa più aree geografiche del mondo, con un

alto numero di casi gravi ed una mortalità elevata.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le condizioni affinché si possa verificare una vera

e propria pandemia sono tre:

- la comparsa di un nuovo agente patogeno;

- la capacità di tale agente di colpire gli uomini, creando gravi patologie;

- la capacità di tale agente di diffondersi rapidamente per contagio.

1.2.6 SPAZIO

Impatto astronomico

Un evento di impatto astronomico consiste nella collisione di un grosso meteoroide, asteroide,

cometa, o altra classe di oggetto celeste contro la Terra o contro un altro pianeta. Nel corso della

storia conosciuta, si sono verificati centinaia di eventi d'impatto "minori" (a parte i numerosissimi

bolidi esplosi nell'atmosfera, noti come "stelle cadenti") e sono stati segnalati, in qualche caso

causando danneggiamento alle proprietà o all'ambiente locale, ma molto raramente feriti e morti.

Un impatto astronomico contro un oceano o mare può generare uno tsunami (una gigantesca onda),

che può causare distruzione sia in mare (nei bassi fondali) che nelle zone costiere.

Brillamento solare (Flare) 5

In astronomia, un brillamento solare o più esattamente brillamento stellare (in breve brillamento) o

anche eruzione solare, eruzione stellare, è una violenta eruzione di materia che esplode dalla

fotosfera di una stella, con un'energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche.

2. ERUZIONE VULCANICA 6

2.1 LA STRUTTURA DI UN VULCANO

Un vulcano è una struttura geologica complessa, formato da una parte non visibile interna alla

crosta terrestre e da una visibile esterna.

La struttura interna alla crosta terrestre viene definita camera magmatica, questa è continuamente

alimentata da magma proveniente da zone profonde (ad esempio mantello…) e funge da serbatoio.

La camera magmatica è collegata alla superficie terrestre da un camino o condotto vulcanico.

La struttura visibile esterna è definita rilievo vulcanico.

L’intersezione del camino vulcanico con la superficie viene definita cratere.

La fuoriuscita di materiale è detta eruzione e i materiali eruttati sono lava, cenere, lapilli, gas, scorie

varie e vapore acqueo. Schema della struttura di un vulcano

2.2 IL MECCANISMO ERUTTIVO 7

Il magma in risalita all’interno della crosta forma delle strutture definite diapiri, questi fratturano e

inglobano blocchi rocciosi sovrastanti provocando tremori.

I diapiri possono venire a contatto tra loro e mescolarsi originando strutture più grandi che, una

volta arrivate in prossimità della superficie, possono ristagnare occupando uno spazio denominato

camera magmatica.

La camera magmatica è collegata alla superficie terrestre da un camino o condotto vulcanico, che

rappresenta la via di fuga del magma quando la pressione dei gas presenti aumenta e supera la

pressione litostatica, rompendo l’equilibrio e provocando l’eruzione vulcanica.

Il magma arriva in superficie fuoriuscendo, generalmente, dal cratere. Il magma che fluisce sulla

superficie durante l’eruzione vulcanica prende il nome di lava.

I gas disciolti nel magma hanno una funzione importante nel meccanismo eruttivo. Le modalità di

eruzione possono essere molto diverse e dipendono essenzialmente dalla composizione chimica del

magma, in particolare dalla percentuale di silice presente (che ne determina la viscosità) e dalla

quantità di gas presenti (che può generare un’attività più o meno esplosiva).

L’attività vulcanica si distingue in:

- esplosiva, ed

- effusiva.

2.2.1 ATTIVITA’ VULCANICA ESPLOSIVA

Viene definita attività vulcanica esplosiva quella caratterizzata da un magma viscoso (con una

percentuale elevata di silice) accompagnato da violente esplosioni.

La lava viene ridotta in brandelli di varia dimensione che si mescolano con i frammenti delle rocce

preesistenti. Questi frammenti vengono definiti piroclasti e si distinguono in base alle loro

dimensioni in: ceneri, lapilli, bombe o blocchi.

Il deposito dei piroclasti può derivare da tre tipi di meccanismi prevalenti:

- caduta gravitativa;

- flusso piroclastico;

- ondata basale.

Il meccanismo di caduta gravitativa

Si tratta del meccanismo più comune di deposito dei piroclasti. Questi vengono lanciati in aria dalla

forza dell’esplosione e ricadono al suolo seguendo delle traiettorie balistiche, paraboliche, più o

meno ampie a seconda delle loro dimensioni: i frammenti più grandi tenderanno a ricadere in

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