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Questa tesina di maturità prende in analisi il bosone di Higgs. La tesina inoltre permette i seguenti collegamenti multidisciplinari: in Fisica il bosone di Higgs, in Latino l'atomismo di Lucrezio, in Italiano Le cosmicomiche di Italo Calvino, in Scienze della Terra la teoria dell'Universo inflazionario, in Filosofia i paradigmi e le rivoluzioni scientifiche in Kuhn e infine in Inglese Frankenstein and the consequences of scientific revolutions.
Fisica - Il bosone di Higgs.
Latino - L'atomismo di Lucrezio.
Italiano - Le cosmicomiche di Italo Calvino.
Scienze della Terra - La teoria dell' Universo inflazionario.
Filosofia - I paradigmi e le rivoluzioni scientifiche in Kuhn.
Inglese - Frankenstein and the consequences of scientific revolutions.
Indice: Il bosone di Higgs e quelle
p. 5 Introduzione:
scoperte che cambiano la vita
p. 7 Fisica: Il bosone di Higgs
p. 10 Latino: L’ atomismo di Lucrezio
Le cosmicomiche Tutto in un
p. 14 Italiano: e
punto
p.17 Scienze della Terra: Il modello dell’ Universo
inflazionario paradigmi
p. 20 Filosofia: Thomas Samuel Kuhn, e
rivoluzioni scientifiche
Frankenstein,
p. 23 Inglese: the consequences of
scientific revolutions
p. 26 Bibliografia e Sitografia
Il bosone di Higgs e
quelle scoperte che
cambiano la vita
“Gli usi pratici? Imprevedibili. Sarà un cambio di paradigma .”
“Un giorno del 1850 William Gladstone, cancelliere dello
Scacchiere della regina Vittoria, in visita al laboratorio di
Michael Faraday, l'immenso pioniere dell'elettricità e del
magnetismo, non poté resistere, come spesso capita ai
ministri delle Finanze di ogni tempo, a porre la fatidica
domanda: “Interessante, ma qual è il suo uso pratico?”.
Faraday gli rispose con esemplare onestà e preveggenza:
“Al momento non saprei, sir, ma è assai probabile che in
futuro ci metterete una tassa sopra!”. Sarebbe impensabile
oggi negare l'impatto decisivo che le grandi rivoluzioni
scientifiche occorse tra la fine dell' Ottocento e gli inizi del
Novecento hanno prodotto sulla nostra attuale qualità della
vita, eppure, forse proprio perché siamo circondati dalle
Rolf-Dieter Heuer, 1948 straordinarie applicazioni tecnologiche di queste rivoluzioni,
la tendenza a considerare la ricerca di base come un lusso si riaffaccia ciclicamente nelle
convinzioni (e di conseguenza nelle azioni) dei policy makers.
Ma ogni tecnologia ha un periodo di crescita temporalmente limitato, che la porta
inevitabilmente a una saturazione, condannando dapprima allo stallo e poi al declino una
società che non ricerchi costantemente i cambiamenti di paradigma e l'innovazione. Per
dirla in maniera semplice: se siete capaci a fabbricare candele, farete candele sempre più
sofisticate, ma non sarete mai in grado di concepire una lampadina elettrica. Tra la
candela e la lampadina c'è un cambiamento di paradigma, nel caso specifico la teoria
dell'elettromagnetismo.
Questa costante volontà di ampliare la comprensione delle leggi della natura è la ragion d'
essere del CERN di Ginevra, il più grande laboratorio mondiale di fisica fondamentale (…).
Nato nel 1954, ospita una comunità di più di 14 mila fisici, ingegneri e tecnici, che
costituiscono uno straordinario ecosistema in cui ricerca di base, tecnologia e formazione
concorrono in maniera inscindibile alla realizzazione di questo scopo primario.
Il 2012 è stato un anno eccezionale: il 4 luglio, gli esperimenti ATLAS e CMS hanno
annunciato la scoperta di una particella le cui caratteristiche erano compatibili con il
bosone di Higgs, che per più di quaranta anni è stato una sorta di Sacro Graal per la fisica
delle interazioni fondamentali. Quello che rende questa particella così speciale è il fatto
che essa è la prova regina dell' esistenza
del meccanismo che dà origine alla massa
di tutte le particelle elementari, un
meccanismo che si è messo all' opera un
centesimo di miliardesimo di secondo
dopo il Big Bang e che ha reso possibile la
formazione dell' universo e in ultima
istanza di noi che lo osserviamo.
Tornando alla domanda di Gladstone: ci
cambierà la vita il bosone di Higgs? Sì e
no. Anche se non possiamo al momento
pensare a nessuna sua applicazione The globe of science and development, il monumento che
celebra lo sviluppo sostenibile, presso il CERN di Ginevra
pratica, la storia ci ha insegnato che le
grandi scoperte hanno sempre generato, dopo qualche tempo e in maniera del tutto
imprevedibile, fenomenali cambiamenti nella nostra società (…).
E anche senza aspettare tempi lunghi, l' imprescindibile sinergia tra scienza e tecnologia,
così necessaria alla ricerca di base, è un motore costante dell' innovazione e produce
risultati immediatamente vantaggiosi per la società. L' esempio più clamoroso di ciò è l'
invenzione al CERN nel 1989 del Web, che oggi genera il 15% dell' economia mondiale e
che ha cambiato in maniera sostanziale il nostro modo di vivere (…).
L' elenco delle storie di successo potrebbe continuare a lungo, ma quello che ci preme di
più è ribadire che, specialmente nei momenti di crisi economica, è necessario avere il
coraggio e la lucidità di investire in educazione, ricerca e innovazione. Solo questo è lo
strumento più efficace per superare in fretta e stabilmente la crisi e, nel lungo termine, è la
maniera migliore per sperare in un futuro sostenibile: le scoperte della scienza hanno da
sempre scandito e indirizzato la storia dei popoli e non vi è alcun ragionevole motivo per
cui questa stretta dipendenza possa oggi essere messa in discussione.”
Il bosone di
Higgs
Il bosone di Higgs è la pietra angolare del modello
standard, la descrizione teorica del mondo subatomico. L’
esistenza di questa particella è stata ipotizzata nel 1964
dal fisico britannico Peter Ware Higgs (1929-) dell’
Università di Edimburgo, come risultato di un sottile
meccanismo che conferisce la massa alle particelle
elementari. Un' immagine di Peter Higgs
Il Modello Standard
Il Modello Standard della fisica subatomica è la teoria che descrive il comportamento delle
forze fondamentali conosciute (forza debole, forza elettromagnetica e forza forte) e di tutte
le particelle elementari ad esse collegate. Questo modello è stato costruito negli anni ’70 e
confermato poi negli anni successivi dalla sperimentazione del CERN.
Il bosone
Il meccanismo richiede la presenza di un campo scalare (l’ insieme dei valori numerici che
una grandezza fisica viene ad assumere punto per punto) distribuito per tutto l’ universo,
interagendo con il quale, ciascuna in modo diverso, le particelle acquisirebbero la massa
che hanno. Il fatto che alcune particelle abbiano massa maggiore di altre dipende dal
modo specifico in cui ciascuna di esse interagisce con il campo. La maggiore o minore
“resistenza” che il campo di Higgs oppone alle particelle, riducendone la velocità, è ciò
che conferisce loro la massa che hanno. Dal punto di vista sperimentale, infatti, il fatto che
una particella si muova a una velocità minore rispetto alla velocità della luce implica che
essa abbia una massa. Il bosone di Higgs è la manifestazione fisica di questo campo (il
campo di Higgs) che permea ogni angolo del cosmo e dota le particelle elementari delle
rispettive masse. Questo bosone non ha carica elettrica e ha una massa, infatti interagisce
anche con se stesso, ed è instabile, potendo decadere in vari modi. Pare che questo
2
bosone abbia una massa di 125-126 GeV / c .
La ricerca La conferma dell’ esistenza del bosone di Higgs è stata uno dei
principali campi di indagine negli ultimi anni al CERN (Organizzazione
Europea per la Ricerca Nucleare) di Ginevra, all’ interno dell’ enorme acceleratore di
particelle LHC. Anche se LHC è un gigantesco collisore che alimenta quattro rilevatori,
solo i due più grandi, ATLAS e CMS, hanno il compito di trovare il bosone di Higgs, la
particella che si cerca da tempo e che completerebbe il modello standard della fisica delle
particelle. Ciascuno degli enormi rivelatori registra i frammenti subatomici emessi
incessantemente dalle collisioni che avvengono al suo interno; una dettagliata analisi
individuale di queste particelle può rivelare l’ elusivo bosone di Higgs. Gli esperimenti
ATLAS e CMS non possono osservare direttamente un bosone di Higgs: decadrebbe
troppo rapidamente in altre particelle. Essi cercano prove del fatto che sia stato generato
al loro interno. A seconda della massa del bosone di Higgs esso può decadere in particelle
più leggere in diversi modi. Esso infatti è estremamente instabile e decade rapidamente in
numerosi processi diversi. I rilevatori ATLAS e CMS sono stati progettati per individuare gli
occasionali eventi che potrebbero arrivare dal decadimento del bosone di Higgs e per
“buttare via” quello che resta. LHC ha cominciato a raccogliere una gran quantità di dati
nel corso del 2011, a sufficienza per cogliere un primo indizio di segnali dell’ esistenza del
bosone di Higgs. Sia ATLAS sia CMS avevano osservato varie decine di eventi sopra il
fondo atteso in cui due fotoni emergevano con un’ energia congiunta vicina a 125
gigaelettronvolt (GeV, l’ unità di misura standard di massa ed energia della fisica delle
particelle). Nessuno dei segnali osservati nel 2011 tuttavia era “forte” a sufficienza per
permettere di parlare di “scoperta”.
La scoperta
Il direttore del CERN, Rolf-Dieter Heuer (1948-), poté osservare per primo i risultati dei vari
esperimenti il 22 giugno 2012. Heuer decise che le prove
dell’ esistenza di una particella compatibile con il bosone
di Higgs erano abbastanza solide da poterle rendere
pubbliche. Decise di tenere un seminario speciale il 4
luglio al CERN, seguito da una conferenza stampa. Peter
Higgs entrando in sala fu accolto da un caloroso e
prolungato applauso. CMS e
ATLAS conclusero
indipendentemente che la
La sala stampa del CERN affollata in probabilità che l’ apparizione di
occasione dell' annuncio del 4 luglio picchi di dati intorno a 125 e 126
GeV fosse accidentale era inferiore a una su tre milioni. Il
portavoce di CMS concluse dichiarando che era stata osservata
una nuova particella compatibile con il bosone di Higgs. Quando Peter in lacrime dopo
Higgs
l' annuncio scoperta
della
la telecamera inquadrò Higgs, si vide che si stava asciugando gli del bosone
occhi con un fazzoletto.
Le conseguenze
Attualmente l’ attenzione sperimentale e teorica è concentrata nel capire se la nuova
particella sia veramente il bosone di Higgs previsto dal modello standard o no. La scoperta
epocale di questa particella pone fine a una lunga era della fisica delle particelle e dà l’
inizio a una nuova e avvincente fase di studio dei fenomeni. Sono molte le domande che
potrebbero trovare una risposta nelle nuove ricerche su questa particella. Ad esempio, il
bosone di Higgs ha un ruolo nel meccanismo dell’ inflazione che è considerato la forza
trainante delle origini dell’ universo subito dopo il big bang?
L’ atomismo di
Lucrezio
I pochi dati sulla vita di Tito Lucrezio Caro derivano da una notizia riportata dalla Cronaca
dello scrittore cristiano Girolamo (IV secolo d.C.): nel 96 o 94 a.C. nasce il poeta Tito
Lucrezio, in luogo ancora ignoto, si suicidò nel quarantaquattresimo anno di età. La storia
del suicidio sembra essere stata inventata dai cristiani per screditare la sua concezione
materialistica.
De rerum natura
Il Il De rerum natura è’ l’ unica opera di Lucrezio, un poema
epico-didascalico la cui data di composizione è sconosciuta.
Probabilmente fu pubblicato postumo grazie a Cicerone.
Comprende sei libri, i quali si presentano riuniti a coppie: i
primi due espongono i principi fondamentali della dottrina
atomistica su cui è fondata la fisica epicurea. Il libro I
contiene l’ enunciazione dell’ argomento e l’ elogio di
Epicuro. Lucrezio inizia poi a illustrarne la fisica: dapprima il
principio fondamentale che “nulla si genera dal nulla e nulla
ritorna nel nulla”, poi la teoria degli atomi, i principi primi
indistruttibili e indivisibili, dal cui incontro nascono tutte le
cose. Il libro II illustra il movimento degli atomi, che in virtù
del loro peso cadono a pioggia nel vuoto infinito secondo
traiettorie rettilinee. In seguito viene illustrata la teoria del
Tito Lucrezio
clinàmen e le sue conseguenze dal punto di vista morale. Segue il discorso sull’ infinità
delle forme degli atomi e sulla varietà delle loro composizioni in una quantità infinita di
mondi, tutti soggetti a una continua vicenda di formazione e disgregazione, di nascita e
morte.
I neologismi
Lucrezio, pur trattando di filosofia greca, rinuncia quasi del tutto a introdurre grecismi nel
testo e li sostituisce con formazioni originali. La parola greca per indicare l’ atomo (àtomos)
è resa con primordia o primordia rerum, semina rerum, corpora prima.
L’ atomismo
E dunque, poiché esiste un punto estremo nel corpo