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Sintesi

Introduzione Energia nucleare tesina



La seguente tesina di terza media è una tesina che tratta il tema della bomba atomica, con vari collegamenti interdisciplinari. In informatica guida missilistica nel corso della Seconda Guerra mondiale. Tra gli argomenti trattati vi sono: il missile a guida infrarossa, i missili a guida radar, i missili a guida laser, in Spagnolo il franchismo, in italiano Il grande sole di Hiroshima di Carl Bruckner, in Musica i Nomadi e le canzoni per la pace, in Tecnologia l'energia nucleare.



Collegamenti


Energia nucleare tesina



Informatica - La guida missilistica.
Spagnolo - Il franchismo.
Italiano - Il grande sole di Hiroshima di Carl Bruckner.
Musica - I Nomadi e le canzoni per la pace.
Tecnologia - L'energia nucleare.
Estratto del documento

Questa tecnica difensiva rischia di essere ampiamente utilizzata dai

veicoli militari avanzati al fine di rendere più difficile l'uso contro di

loro di telemetri laser e per rendere più difficile il puntamento per

l'impiego di munizioni a guida laser, sebbene una tecnica per

eludere questo accorgimento consiste nel puntare un oggetto

riflettente vicino al bersaglio.

Esempi di elusione missili radar e infrarossi:

Chaff: strisce ultrasottili di materiale metallico radar-riflettente.

Mediante la dispersione di migliaia di

chaff, si possono eludere missili a

guida radar, confondendone la testata

di ricerca.

Flare: cartucce ad altissima

dispersione calorica che simulano lo

scarico dei motori dell’aereo. Mediante

il rilascio di migliaia di queste

cartucce, si possono eludere i missili a

guida infrarossa, che “impazziscono”,

non riuscendo più a seguire la traccia

calorica del motore dell’aereo

inseguito. 10

Bibliografia

http://www.wikipedia.it

http://it.wikibooks.org 11

Angeleri Riccardo

3^A

Istituto S. Giovanni Bosco

Anno scolastico 2013-2014

Indice

Biografia di Karl Brucker………………………………….pag.3

Scheda libro de “Il Gran Sole di Hiroshima”…………....pag.4

Bibliografia………………………………………………….pag.7 2

Biografia di Karl Brucker

Karl Bruckner nacque in

Austria il 9 gennaio 1908.

Figlio di un tipografo,

Bruckner crebbe nel

sobborgo popolare

viennese di Ottakring e

divenne un meccanico. In

seguito emigrò in Brasile,

dove rimase fino allo

scoppio della Seconda

guerra mondiale. Iniziò a

scrivere nel 1946. Ha

viaggiato in tutto il mondo.

Il suo romanzo più noto, Il

gran sole di Hiroshima, ha

ottenuto numerosi premi e

riconoscimenti. Tra i suoi numerosi libri per ragazzi

ricordiamo “Il faraone d'oro” e “Viva Mexico”. 3

Scheda libro de “Il Gran Sole di Hiroshima”

Autore: Karl Bruckner

Titolo: “Il gran sole di Hiroshima”

Trama: Un giorno, Scigheo Sasaki, assieme a sua sorella Sadako, stava

cercando di tenere il passo dei soldati mentre era su dei trampoli. Ad un certo

punto, Sadako iniziò a fare le bizze perché aveva fame e voleva tornare a

casa; Scigheo la avvertì che a casa non

c’era nulla da mangiare, anche perché il

padre era un militare e la madre lavorava

nell’industria. Comunque, alla fine, Scigheo

cedette e si incamminarono verso casa.

Nel frattempo il racconto si sposta nella

base aerea di Tinian, un’isola del Pacifico,

dove il colonnello Paul Tibbets e

l’equipaggio dell’aereo “Enola Gay” stavano

ascoltando l’ammiraglio Scott, che parlava

del piano d’attacco a Hiroshima.

Intanto Scigheo e Sadako, non avendo

trovato nessuno a casa, si diressero alla

stazione, perché Scigheo voleva mostrare i

treni a vapore a sua sorella. La stazione era

colma di ragazzini che andavano in campagna, perché il governo giapponese

cercava di mandare via i bambini dalle grandi città per via dei

bombardamenti. Anche Scigheo e Sadako erano stati invitati a lasciare la

città, ma la madre aveva rifiutato; ad un certo punto, quando i bambini

stavano salendo sul treno, Scigheo e Sadako furono spinti dalla maestra nel

treno, perché credeva che fossero stati buttati fuori dalla fila.

In seguito i due riuscirono ad uscire dal treno e una contadina, vedendo

piangere Sadako dalla fame, diede tre fette di focaccia a Scigheo e due a

Sadako; questo dono colse di sorpresa Scigheo e lo riempì di gioia. La

mattina seguente i due dovettero stare in fila alla distribuzione viveri per ore,

perché in casa non c’era rimasto niente da mangiare. 4

La piccola Sadako stava per essere soffocata nella fila molto compressa, ma

per fortuna Scigheo se ne accorse in tempo e la salvò.

Il giorno seguente, sulla città di Hiroshima, verso le otto e quindici esplose la

bomba atomica: nel cielo si creò come un nuovo sole, più di 80000 persone

morirono all’istante, altrettante furono gravemente ferite e furono disintegrati

più di 10000 edifici. Scigheo, che era nello stagno, fu abbagliato e spinto

contro la riva, ma riuscì a risollevarsi ed ad andare a cercare Sadako;

fortunatamente la trovò nel parco, tutta graffiata e con il vestito strappato ma

viva.

Dopo alcuni mesi Scigheo e Sadako erano impegnati a trovare del metallo:

chiodi, tubi, pentole, ecc. che erano molto richiesti al mercato nero e anche

ben pagati; Sadako, mentre rovistava tra le rovine di una casa, trovò un

drago alato di bronzo,

appartenuto alla famiglia che

abitava nella casa ora

distrutta. Esso poteva valere

moltissimi soldi, quindi

Scigheo lo nascose sotto la

camicia di Sadako e corsero

a casa a portarlo al signor

Sasaki, loro padre. Appena il

padre lo vide fu molto

contento e andò a cambiarlo

al mercato nero, contro il

parere di Sadako. Dopo una

discussione con il più furbo

dei “pescecani” però decise di

tenerlo, perché l’offerta era

troppo bassa, ma non aveva

fatto i conti con le guardie del

corpo del “pescecane”, che lo

accerchiarono ed egli fu costretto a cedere il drago. Un giorno fu invitato a

casa Sasaki il signor Scibuta, uomo di sessant’anni che aveva un negozio

dove vendeva aquiloni e lampade, ed egli restituì il drago di bronzo a Sadako,

che impazzì di gioia.

Il giorno dopo ci fu una maratona per ragazzi con la bicicletta e per

l’affaticamento Sadako si ammalò; purtroppo la malattia manifestava i sintomi 5

delle radiazioni e il dottore che era venuto a visitarla la mandò al nuovo

ospedale americano, anche se la mamma era diffidente, perché diceva che la

bomba atomica era stata inventata dagli americani. L’ipotesi della malattia da

radiazioni fu confermata all’ospedale, ma Shigeo pensò di poter aiutare lo

stesso la sorella e le portò della carta dorata, dicendole che se avesse

ritagliato mille gru di carta sarebbe guarita. La ragazzina credette alle parole

del fratello e iniziò la sua sfida. Ma, dopo aver confezionato

novecentonovanta gru di carta, Sadako morì.

Tempo e ambientazione: questo libro è ambientato in Giappone, alla fine

della II Guerra Mondiale, durante e dopo lo sgancio delle due bombe

atomiche.

Linguaggio: il linguaggio usato è facile da comprendere e con molti dialoghi.

Commento personale: questo libro mi è piaciuto molto perché, anche se ha

un finale molto triste e dimostra la tragedia della guerra, parla di amore

fraterno e della speranza nella vita nonostante tutto, speranza rappresentata

dalle mille gru di carta. 6

Bibliografia

http://www.zam.it - http://it.wikipedia.org

(per la biografia dell’autore del libro) 7

Angeleri Riccardo

3^A

Istituto S. Giovanni Bosco

Anno Scolastico 2013-2014

Indice

I Nomadi……………………………………………....……………….pag.3

Le idee e le canzoni dei Nomadi sulla guerra…………….…….....pag.4

“Il pilota di Hiroshima” testo e spiegazione……………………......pag.5

Collegamento con l’argomento principale……………………….…pag.7

Bibliografia………………………………………………………….….pag.8

2

I Nomadi

I Nomadi sono un gruppo musicale pop rock italiano, fondato

nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto

Daolio. Hanno pubblicato fino al 2012 settantasei album tra dischi

registrati in studio

o dal vivo e

raccolte varie e

sono uno fra i più

longevi gruppi, sia

a livello nazionale

che

internazionale. Il

messaggio che sin

dagli inizi i Nomadi

trasmettono è di

denuncia e

impegno sociale,

che da sempre li

contraddistingue;

spesso, però,

hanno accostato a tali temi anche l'amore e i sentimenti in

genere. ll nome “Nomadi” fu scelto un po' per caso ma forse

anche un po' per destino: la loro attività tocca capillarmente

numerose località d'Italia ed è scandita da 90 concerti all'anno

con una media annuale di 1.000.000 di spettatori. 3

Le idee e le canzoni

dei Nomadi sulla guerra

Il messaggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia

e impegno sociale, mai troppo politicizzato. Questo messaggio è

trasportato in giro per l'Italia in maniera capillare, anche nei paesi

più piccoli, dato che i Nomadi sono sempre in viaggio, in un tour

quasi permanente - in questo sembrano nomadi. Contano in media

130 concerti l'anno, ma negli anni ottanta hanno raggiunto la cifra di

220 concerti in un anno. Caratteristica dei loro concerti sono i

messaggi, gli striscioni e i regali mandati dal pubblico sul palco e

letti tra una canzone e l'altra,

con un continuo scambio tra

"popolo nomade" e il gruppo

stesso. Sempre segno di

questo rapporto sono i cori

che in taluni casi possono

esser ripresi durante il live

anche 2-3 volte. Pur avendo

cambiato, nel corso della

propria storia, ventitré

componenti, il che ha

portato ad un cambio quasi

totale di genere musicale col

passare del tempo, i Nomadi

sono sempre rimasti coerenti

con il loro messaggio iniziale, e hanno spesso cantato, nelle loro

canzoni, dei soprusi e delle tragedie, come quella del Muro di

Berlino o dei campi di sterminio, oppure di importanti personalità,

come Salvador Allende, Chico Mendes e altri. Nel 2013 il gruppo ha

raggiunto i 50 anni di attività, classificandosi così come uno dei

gruppi musicali più longevi del panorama musicale italiano e, a

livello internazionale, secondo solo ai Rolling Stones. 4

“Il pilota di Hiroshima” testo e spiegazione

Fuori nel mondo chissà dove

o su nel cielo fra gli eterni eroi,

ma nel fondo di un profondo eterno

vive un uomo, vive il suo inferno.

La sua bocca più non parla,

le sue notti non le dorme più

sta nascosto dietro il suo pensiero,

muore un uomo, muore senza il vero.

Il pilota di Hiroshima,

un duro alla maniera di John Wayne,

Ray Ban scuri, il lavoro era guerra,

ma negli occhi

quel bimbo sulla terra.

Fuori nel mondo chissà dove,

nel riflesso del cielo nello stagno,

striscia ancora la scia di vapore

del suo aereo e di quelle ore.

Il pilota di Hiroshima,

un duro alla maniera di John Wayne,

Ray Ban scuri, il lavoro era guerra,

ma negli occhi

quel bimbo sulla terra.

Sente battere le ali,

sente il freddo tutto intorno a sé,

vede luci di luce più abbagliante,

di quel sole esploso in un istante. 5

La canzone fu scritta in occasione del quarantennale del lancio

della bomba atomica su Hiroshima sul quale sperimentarono una

medicina per debellare la Seconda guerra mondiale allora in corso.

La canzone immagina a tanti anni di distanza, il rimorso,il tormento

e il dramma interiore del pilota del B-29 Enola Gay, che il 6 agosto

del '45 sgancia

per la prima

volta una bomba

atomica. In un

passaggio della

canzone si fa

riferimento a

Paul Tibbets,

l'unico

dell'equipaggio

di dodici uomini

a sapere che

quella che

stavano

trasportando era

una bomba

atomica. Il quale

informerà i suoi

uomini solo

quando

giungono sopra Hiroshima. Il testo cerca di scavare nella coscienza

del pilota, che in qualche modo, nel suo eterno inferno, cerca di

redimersi e di trovare pace e perdono. Canzone che all'uscita

venne quasi ignorata, incredibilmente. 6

Collegamento con l’argomento principale

Ho scelto questa canzone perché parla della bomba atomica, che è

l’argomento del mio colloquio orale d’esame.

La bomba atomica è l’incubo ricorrente e rimorso perenne del pilota

dell’aereo americano che alla fine della II Guerra Mondiale, seminò

morte e distruzione in Giappone.

La canzone spiega anche le conseguenze del bombardamento con

la bomba atomica, sia per le persone colpite dalla tragedia

(soprattutto i bambini), sia per il pilota che solo dopo si è potuto

rendere conto della immane tragedia che aveva provocato

sganciando quella bomba.

E anche se gli studi sull’atomo che hanno portato alla costruzione

dell’ordigno hanno permesso poi sviluppi positivi per l’uomo

(applicazioni nella medicina e nella produzione di energia, per

esempio), le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki rimangono

sempre il più grande incubo della popolazione mondiale, e non solo

in quell’estate del ’45, perché l’argomento è ancora terribilmente

attuale. 7

Bibliografia

http://it.wikipedia.org

http://www.angolotesti.it

http://www.nomadi.it 8

Angeleri Riccardo

3^A

Istituto S. Giovanni Bosco

Anno scolastico 2013-2014

Indice

La storia dell’energia nucleare……………………………..…pag.3

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