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Sintesi

Introduzione Attrazione,tesina



La seguente tesina di maturità liceo scientifico tratta dell'attrazione.
Il termine “attrazione” ha molti significati, in fisica e’ una forza che tende ad
avvicinare un corpo ad un altro, in psicologia e sessuologia indica l’attrazione
sessuale o la seduzione, nell’ambito dello spettacolo può significare esibizione,
numero. In questa tesina ho scelto di parlare proprio di questa tematica in
quanto attraversa trasversalmente vari campi, da quello geografico-scientifico a
quello filosofico, da quello artistico a quello letterario fino al mondo classico.
Riguardo il campo filosofico Schopenhauer nella sua opera “Metafisica dell’amore
sessuale” affermò che l’amore è generato dalla VOLUNTAS che mira soltanto alla
perpetuazione della specie, ed esiste solo sottoforma di impulso sessuale. Anche chi
crede di essere realmente innamorato in realtà, secondo il filosofo di Danzica, sta solo
cercando di continuare la propria razza. Conseguentemente anche l’amore più
angelico, quello che spinge i poeti a comporre i propri canti, non è altro che istinto.

Collegamenti
Attrazione,tesina



Filosofia - Arthur Schopenhauer e Sartre
Inglese - John Keats
Latino - Orazio e Catullo
Storia Dell’Arte - Oskar Kokoschka
Geografia Astronomica - Attrazione gravitazionale
Estratto del documento

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Una visione opposta dell’amore la offre invece Catullo. Quando si parla del suo

amore per Lesbia, infatti, lo descriviamo come un amore totalizzante, che occupa

ogni parte del suo essere come una forza travolgente e sconvolgente. E’ necessario

un’altra caratteristica dell’amore di Catullo. Nei suoi carmi è presente

sottolineare

uno stupore impotente di fronte alla lacerazione sentimentale che il comportamento di

Lesbia provoca in lui. Sebbene sia sconcertato egli riflette profondamente cercando

una risposta razionale. Analizza minuziosamente il suo processo emotivo, riuscendo

perfino a polarizzarlo in termini antitetici. Ma la sensazione di “vertigine” che prova

è senza possibilita’ di conforti e spiegazioni.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;

Non so, ma è proprio cosi’ che mi tormento

Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

[Trad. S. Quasimodo]

Dal punto di vista artistico l’attrazione è visibile nell’opera pittorica più famosa di

: “La sposa del vento”.Questo

Oscar Kokoschka dipinto era un omaggio ad Alma

Mahler, vedova del compositore Gustav Mahler, con la quale Kokoschka aveva avuto

una sfortunata relazione amorosa che influenzò la sua vita. Qui l’autore rappresenta

due amanti (sé stesso e Alma) in una sorta di scomposto letto di nubi, circondati dalla

tempesta di passioni, vissute con l’intensità

devastante di un amore totale. Ma al

convulso agitarsi della scena si oppone il

sonno sereno della donna che, ancora ignara

della prossima fine, dorme tranquilla

rannicchiandosi con sensuale tenerezza

contro il corpo nudo dell’amato. Kokoschka

invece si rappresenta desto, con gli occhi

che guardano lontano e con le mani

intrecciate. Sta pensando a quanto di dolce e

di irripetibile vi è stato in quel loro rapporto

di sesso e di intelletto e sa che al risveglio

tutto sarà finito. I colori torbidi e impastati e

lo sfondo misterioso partecipano al

disordine interiore che dilania l’autore.

Essendo realizzata nell’anno dello scoppio della Grande Guerra, questa opera

simboleggia la tragedia dell’Europa travolta della violenza paragonandola a due

amanti che vengono trasportati tra le nubi alla deriva.

Infine dal punto di vista geografico-scientifico, la mutua attrazione esistente fra tutti

i corpi dotati di massa, cioè la gravitazione, costituisce una delle quattro forze

Nel XVI secolo Niccolò Copernico avanzò l’ipotesi

fondamentali esistenti in natura.

di un’attrazione solare, ipotesi che fu poi ripresa dal Keplero per la formulazione

delle proprie leggi sul moto dei pianeti. Tuttavia fu solo grazie a I. Newton che nel

1687 basandosi su calcoli precisi, giunse a formulare una legge sulla gravitazione

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universale la quale afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è direttamente

proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato

della loro distanza. L'espressione algebrica della legge è:

Dove F è l’intensità della forza di attrazione, m e m le masse dei due corpi, d la loro

1 2

mutua distanza, e G la costante di gravitazione universale il cui valore fu misurato per

la prima volta dal fisico inglese Henry Cavendish nel 1798 per mezzo di uno

strumento chiamato bilancia di torsione. Il valore attualmente riconosciuto è di 6,67 ×

-11 2 -2

10 N m /kg . La legge di Newton vale per tutti i corpi dotati di massa, dai corpi di

dimensioni macroscopiche alle particelle subatomiche. Tuttavia in base

alla seconda legge della dinamica, sappiamo che una forza applicata a un corpo

produce su di esso un’ accelerazione direttamente proporzionale alla sua intensità. Di

conseguenza anche la forza gravitazionale produce sui corpi un’accelerazione: in

particolare, la forza gravitazionale esercitata dalla Terra sui corpi che si trovano sulla

sua superficie o nelle sue immediate vicinanze produce un’accelerazione

comunemente detta “accelerazione indicata con la lettera

di gravità”, g; con buona

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approssimazione, il suo valore si può assumere costante e pari a circa 9,8 m/s .

La forza gravitazionale a cui i corpi sulla superficie terrestre sono sottoposti prende il

nome di forza peso e risulta pari al prodotto tra la massa del corpo e l’accelerazione

di gravità. Accelerazione di gravità___________

L'accelerazione con cui i corpi cadono a Terra per

effetto della gravità non dipende dalla loro massa. Lo

dimostra questo esperimento realizzato in una

camera a vuoto: una piuma e una mela compiono

spazi uguali in tempi uguali, pur avendo masse

notevolmente diverse. Lo stesso esperimento,

condotto in presenza di aria, darebbe un risultato

fuorviante a causa dell'effetto dell'attrito sui corpi,

molto più significativo sulla piuma che sulla mela.

6 FILOSOFIA

Arthur Schopenhauer

Schopenhauer chiamava "una perla" la sua “Metafìsica dell'amore sessuale”. E lo è,

infatti: nessun altro pensatore, né prima né dopo di lui, ha indagato così a fondo il

mistero dell'amore, di questa passione che è capace di travolgere tutto, anche la vita

L’amore a primo impatto potrebbe sembrare un’altra via di

stessa di chi ne è preso.

fuga dal dolore, ma per Schopenhauer non è così. Esso è generato dalla voluntas che

mira soltanto alla perpetuazione della specie, ed esiste solo sottoforma di impulso

sessuale. Anche chi crede di essere realmente innamorato, secondo il filosofo di

la propria razza. Anche l’ideale di

Danzica, in realtà sta solo cercando di continuare

bellezza ha questo scopo: l’uomo, cercando il bello, cerca di migliorare la sua specie.

Conseguentemente anche l’amore più angelicato, quello che spinge i poeti a

dell’amore sensuale diventa

comporre i propri canti, non è altro che istinto. Il simbolo

così la mantide religiosa, che prima si accoppia, poi uccide il suo partner.

Anche l’amore paterno e materno è ricondotto all’istinto di conservazione della

Dunque Schopenhauer, privando ormai l’amore di ogni aspetto

specie. romantico e di

ogni idealizzazione, afferma che esso è costituito da “due infelicità che si incontrano,

dal momento

due infelicità che si scambiano, una terza infelicità che si prepara”,

che, generando una nuova vita, la si destina inevitabilmente a quella sofferenza che è

comune a tutti gli uomini. Questo orizzonte tragico viene tuttavia alleggerito a tratti

dalla descrizione di come l’istinto sessuale conduca, soprattutto nella fase

dell’innamoramento, a comportamenti comici, dei quali chi è coinvolto non si rende

conto, ma che suscitano il riso e la compassione degli altri. Tuttavia per

si può raggiungere il vero amore, l’amore

Schopenhauer con la carità, o agape,

disinteressato per il prossimo, la compassione. Infatti, per il filosofo, l’uomo può

l’egoismo che lo caratterizza se riesce a compatire gli altri. Compatire

superare

significa “soffrire con”, dunque provare le stesse sofferenze di chi gli sta accanto,

immedesimarsi fino a far proprio anche il dolore altrui. Solo in questo modo l’uomo

riesce realmente a comprendere che il dolore è di tutti, che tutta la vita è un soffrire.

Jean-Paul Sartre

L’amore viene inteso da Sartre come espressione della volontà di dominio dell’uomo

sull’uomo. Nella relazione amorosa gli amanti si pongono come due soggetti ognuno

dei quali vuole possedere l’altro: poiché entrambi vogliono la stessa cosa, l’unico

risultato dell’amore è il conflitto. Il possesso della volontà dell’altro è proprio la

essenziale dell’amore. Chi ama aspira a dissolvere il “tu” dell’amato nel

caratteristica

proprio “io”, anche se non totalmente poiché altrimenti la relazione a due verrebbe

meno. Nell’amore dunque si verifica una strana lotta, del tutto atipica e particolare:

l’amante ,infatti, desidera assoggettare l’amato preservando la sua libertà, in modo da

possederlo come soggetto. Entrambi gli amanti desiderano che l’altro sia libero e

nello stesso tempo schiavo della propria libertà. Tale equilibrio, tuttavia, può

l’amore può sfociare in modalità di rapporto differenti come il

rompersi e

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masochismo e il sadismo. il masochismo, ossia il progettare di farsi assorbire

dall’altro e sbarazzarsi così della propria soggettività, in pratica di farsi trattare come

il soggetto progetta di farsi assorbire dall’altro e

un oggetto. Nel masochismo,

sbarazzarsi così della propria soggettività, in pratica di farsi trattare come un oggetto.

Come l’amore può tendere al masochismo, anche il desiderio sessuale può tendere al

di ridurre l’altro a semplice oggetto. Connesso all’amore vi

sadismo, che è il progetto

è sicuramente il tema dello sguardo. Per Sartre, sul piano emotivo, posso rintracciare

un indizio del conflitto tra gli uomini proprio quando provo vergogna venendo

guardato da un altro uomo. Quando un altro mi guarda, io non posso sottrarmi, ma

devo sottostare e mi sento ferito nel mio essere. Nel sentirmi oggetto dello sguardo

altrui provo vergogna, cioè il riconosciemento della mia schiavitù. E’ proprio questo

che porta Sartre all’affermazione che “l’inferno sono gli altri”.

8 INGLESE

John Keats

Life and main works

Keats is the most important author of the second

generation of Romantic. He was born in London in

1795 and he was the first of five children. He

attended a private school in Enfield and when

he was young he lost his mother and his

father. At twenty years old he decided to

devote his life to writing verse and he was

helped by his radical friend, Leigh Hunt.

However, Hunt was was hated by the public

of his time and so also Keats hadn’t a lot of

success and only later he was recognized as

one of the most important romantic author. He

was fragile and after a travel in the Highlands

his health became bad but that was the best

period of his life. He fell in love with Fanny

Browne and he wrote a series of poems:

- Ode to a Nightingale,Ode on 

melancholy and Ode on a Grecian Urn in which the poet explores the

relations between pleasure and pain, reality and immagination and art and life.

which shows Keat’s interest in medioeval past.

- La bella Dame Sans Merci

In 1820 he travelled to Italy to recover his health but died in Rome in 1821. He was

buried in the Protestant cemetery of Rome and on his tomb we can read the following

epitaph : “ Here lies one whose name was writ in water”.

La Belle Dame Sans Merci

La Belle Dame Sans Merci is a lirical ballad published by Keats and it is composed of

Here we can perfectly see one of the three Keat’s soures of

12 stanza of 4 lines.

inspiration: the medioeval past. In addition to this he was also inspired by the Ancient

Greece and Nature. However, what these things meant to him were only forms of

beauty which is the central theme of his production.

Ah, what can ail thee, wretched wight, Cosa ti tormenta, o cavaliere armato,

Alone and palely loitering; Solo e pallido errante?

The sedge is wither'd from the lake, Giace prostrato il giunco in riva al lago,

And no birds sing. Né uccello canta.

Ah, what can ail thee, wretched wight, Cosa ti tormenta, o cavaliere armato,

So haggard and so woe-begone? Così smunto e abbattuto?

The squirrel's granary is full, Lo scoiattolo ha colmo il suo granaio,

And the harvest's done. E fu colto ogni frutto.

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I see a lily on thy brow, Vedo un giglio sulla tua fronte,

With anguish moist and fever dew; Rugiadosa di febbre e di tormento;

And on thy cheek a fading rose E sulle guancia una rosa appassita

Fast withereth too. Rapidamente muore

I met a Lady in the Meads Incontrai una dama bella nei prati

Full beautiful, a faery's child; Bella nei prati, figlia delle fate;

Her hair was long, her foot was light, Lunghi i capelli e il passo leggero,

And her eyes were wild. E gli occhi folli.

I made a garland for her head, Composi una ghirlanda per la sua testa,

And bracelets too, and fragrant Zone; E braccialetti e un cinto fragrante;

She look’d at me as she did love Mi guardava innamorata

And made sweet moan – Con un dolce lamento-

I set her on my pacing steed, La posi a sedere sul mio corsiero,

And nothing else saw all day long; Nè altro vidi quel giorno;

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