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Sintesi
Sintesi Anni Sessanta - Tesina


La seguente tesina di maturità descrive gli anni del cambiamento, gli anni Sessanta. La tesina permette dei collegamenti interdisciplinari con le seguenti materie: in Storia gli anni Sessanta, in Italiano Elsa Morante, in Meccanica il motore Wankel, in Impianti i pannelli radianti, in Eletrotecnica il transistor bipolare e in Inglese The Cold War.

Collegamenti

Anni Sessanta - Tesina



Storia - Gli anni Sessanta.
Italiano - Elsa Morante.
Meccanica - Il motore Wankel.
Impianti - I pannelli radianti.
Eletrotecnica - Il transistor bipolare.
Inglese - The Cold War.
Estratto del documento

( .

Da sinistra a destra: Armstrong, Collins e Aldrin)

Nel 1969 quasi mezzo miliardo di telespettatori in tutto il mondo seguì affascinato il

primo sbarco dell’uomo sulla Luna. L’umanità stava realizzando un sogno che aveva

coltivato per secoli. Avviato nel 1958 e proseguito nel 1961 del presidente Kennedy,

il programma spaziale americano era stato grandemente potenziato dopo i primi

successi sovietici. Gli Stati Uniti, infatti, volevano recuparare la superiorità persa in

questo campo,concentrarono i loro sforzi sul progetto Apollo. Accuratamente

preparato con voli sperimentali, la mattina del 16 luglio 1969 l’Apollo venne lanciato

dalla base di Cape Canaval in Florida. Il 21 luglio il modulo lunare Eagle, sganciatosi

dall’astronave, inziò la sua discesa verso la Luna.Gli astronauti Armstrong e Aldrin

iniziarono a installare le apparecchiature adatte agli esperimenti scientifici

(sismografi, riflettori e strumenti a raggi laser) e a raccogliere materiale ( sassi e

polvere lunare) da riportare sulla Terra per accurate analisi. Dopo una sosta di 21 ore,

ebbero inzio le manovre di riaggancio dell’Eagle al modulo di comando, in cui era

rimasto l’astronauta Michael Collins. Sulla sperficie lunare, oltre alla bandiera degli

Stati Uniti, venne lasciata una targa metallica recante la scritta: << Siamo venuti in

pace, in rappresentanza di tutta l’umanità>>. Il viaggio di ritorno si concluse il 24

luglio, la capsula spaziale Columbia, con a bordo i tre astronauti, ammarava

nell’Oceano Pacifico.A terra i nuovi pionieri vennero accolti con grande entusiasmo:

dopo una quarantena di due settimane, e numerose visite mediche, l’intera nazione li

festeggiò, attribuendo loro grandissimi onori. Gli Stati Uniti avevano nuovamente

acquisito la supremazia in campo spaziale rispetto all’Unione Sovietica,

assicurandosi anche un incomparabile ampliamento delle conoscenze scientifiche.Nel

1960 Jhon F. Kennedy diventò presidente degli Stati Uniti,intensificò i rapporti con

l’Europa per potenziare i Paesi alleati militarmente. Gli europei avrebbero dovuto

potenziare solamente gli armamenti, cioè le armi non nucleari, lasciando agli Usa il

controllo dell’arsenale nucleare della Nato, che doveva garantire l’equilibrio militare

mondiale. 5

KRUSCEV E KENNEDY INIZIANO LA VIA ALLA

COESISTENZA PACIFICA TRA USA E URSS

Kruscev prosegue sulla linea della distensione politica.

Kruscev nel 1959 ritenne giunta l’epoca della coesistenza pacifica, che

prevedeva la rinuncia alla corsa agli armamenti e un accordo per un disarmo

generale e completo, in modo che le controversie internazionali sarebbero state

risolte per via pacifica. La distensione entrò in crisi quando Kennedy e Kruscev

si incontrarono per discutere sul problema della divisione della città di Berlino.

L’incontro fallì e nello stesso anno, 1961, Kruscev fece costruire un muro di

cemento e di filo spinato che divise Berlino est da Berlino ovest. Questo muro

diventò il simbolo della definitiva chiusura tra Est e Ovest del mondo.Kennedy

riduce gli armamenti e avvia le battaglie civili per ridurre le spese militari e a

favorire l’occupazione. Infatti in America il 20% della popolazione era in

condizioni di povertà. Tra questi figuravano anche persone di colore erano

guidate dal pastore battista Martin Luther King, Malcom X. Kruscev fu

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destituito e Kenedy fu assassinato nel novembre del 1963 a Dallas (Texas).

I MOVIMENTI PER L’UGUAGLIANZA: DALLA NON-VIOLENZA AL

“POTERE NERO”.

Il pastore protestante Martin Luther King improntò la sua azione sulla strategia

della non-violenza in nome della fraternità cristiana. Egli trasformò la protesta

spontanea dei neri, per ottenere il riconoscimento dei diritti civili e politici, in un

movimento organizzato attraverso manifestazioni pacifiste, marce di protesta e

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azioni di disobbedienza civile. Nel 1964, per la sua azione ricevette il premio

Nobel per la pace, ma i razzisti lo assassinarono nel 1968 a Memphis, nel

Tennessee. Un’ altra componente del movimento di liberazione dei neri furono i

Black Muslims (musulmani neri). Erano convinti che la strada della non-

violenza non fosse uno strumento sufficiente per ottenere i diritti negati quindi

proposero una lotta diretta e armata contro la società dei bianchi.Dai Black

Muslims si staccò Malcom X con un programma più ampio, che prevedeva la

solidarietà etnica dei neri americani con i neri africani e con tutti i popoli

doveva

sottomessi dal colonialismo. Secondo Malcom X la lotta dei neri non

limitarsi a richiedere i diritti civili, ma doveva trasformarsi in

lotta per i diritti umani. Anche Malcom X fu assassinato nel

1965.

1968 – PRAGA, LA PRIMAVERA TRADITA

Le prime manifestazioni studentesche e le critiche delle associazioni di

intellettuali verso la politica del Partito comunista determinarono nell’autunno

del 1967 aspre discussioni all’interno del Partito stesso, che si risolsero,

all’inizio del 1968, con la nomina a primo ministro di Alexander Dubcek.

Insediandosi il 5 gennaio il governo Dubcek diede subito inizio al “nuovo corso”

riabilitando, come primo atto, gli scrittori e tutte le vittime del dissenso

dell’epoca stalinista. Accompagnati da grande partecipazione popolare

cominciarono quei processi di trasformazione che andavano orientandosi verso

il “socialismo dal volto umano”. Dopo una serie di ammonimenti e pressioni

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politiche, nella notte tra il 20 e il 21 agosto, i carri armati del Patto di Varsavia

varcarono i confini della Cecoslovacchia ed entrarono a Praga. L’accanita

resistenza della popolazione non riuscì ad arrestare la repressione sovietica.

Messo in atto un inesorabile processo di“normalizzazione”, Dubcek venne

arrestato e trasferito a Mosca, mentre a capo dello Stato e del Partito veniva

insediato Gustav Husak, che agli inizi del 1969 dava corso a una sistematica

opera di epurazione del Partito e di spietata repressione di ogni forma di

dissenso. Dubcek, riabilitato dopo la “rivoluzione di velluto” del 1989, divenne

il primo presidente liberamente eletto nel Paese.

Autunno caldo

L’autunno caldo per definizione è la realtà di lotte sindacali operaie che si sviluppa a

partire dall'autunno del 1969 in Italia. La grande mobilitazione sindacale, figlia del

clima politico del Sessantotto, viene determinata dalla scadenza triennale dei contratti

di lavoro, in particolar modo relativi alla categoria dei metalmeccanici.

In questo periodo le rivendicazioni salariali spontanee nelle grandi fabbriche si

alleano alle agitazioni studentesche che reclamano un generalizzato "diritto allo

studio" per tutti gli strati sociali. L'azione combinata del movimento degli studenti e

degli operai costrinse il sindacato a recuperare la testa del movimento spontaneo.

I rapporti di forza, le tecniche di sciopero, l'astensione dal lavoro e dallo studio, le

occupazioni di fabbriche e scuole coordinate da una nuova coscienza politica e

partecipativa permise di formalizzare negli anni successivi conquiste sociali di

rilievo, prima fra tutte lo Statuto dei lavoratori.

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L'autunno caldo è anche la culla di molte nuove formazioni politiche

extraparlamentari che negli anni successivi preciseranno differenti strategie di

antagonismo teorico e pratico che copriranno l'arco delle iniziative sociali dal

riformismo al terrorismo.

Sul piano del diritto del lavoro le rivendicazioni e le pressioni dell'autunno caldo

costrinsero lo stato ad uscire dalla fase di astensionismo legislativo che aveva

caratterizzato il secondo dopoguerra con l'approvazione della legge 300/1970, meglio

nota come Statuto dei lavoratori. ITALIANO

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ELSA MORANTE

Nasce a Roma il 18 agosto del 1912: figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare

ebrea, e di Francesco Lo Monaco. Cresce tuttavia in casa del padre anagrafico

Augusto Morante, istitutore in un riformatorio per minorenni. Alla fine degli studi

liceali, lascia la famiglia e va a vivere per conto proprio; ma la mancanza di mezzi

economici la costringe ad abbandonare la facoltà di Lettere. Negli anni Trenta vive

infatti da sola, mantenendosi con la redazione di tesi di laurea, dando lezioni private

di italiano e latino, e in seguito collaborando a riviste e a giornali, tra cui il «Corriere

dei Piccoli». Tra il 1939 e il 1941, inoltre, lavorerà assiduamente per il settimanale

«Oggi». Nel 1936 conosce, tramite il pittore Capogrossi,Alberto Moravia che sposerà

nel 1941.Le sue personali e familiari inquietudini, il suo appassionato gusto della

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finzione emergono già nel Diario, redatto dal 19 gennaio al 30 luglio 1938, ma

pubblicato solamente nel 1990. Con Moravia vive prima ad Anacapri e poi a Roma,

in un piccolo appartamento in via Sgambati, dove nel 1943 inizia a scrivere il suo

primo romanzo Menzogne e sortilegio, interrompendone tuttavia la stesura per

seguire il marito, indiziato di antifascismo, sulle montagne di Fondi, in Ciociaria.

Nell'estate del '44 ritorna a Roma, ma intanto il suo complicato e difficile rapporto

con Moravia alterna momenti di comunicazione intensa ad altri di distacco e

malessere. In Elsa Morante, infatti, il bisogno di autonomia contrasta con una forte

esigenza di protezione e di affetto. Allo stesso modo desidera e rifiuta la maternità, a

cui rinuncia, ma di cui rimpiange, al tempo stesso, la possibilità perduta.

Nel 1948, dopo un primo viaggio in Francia e in Inghilterra, esce Menzogna e

sortilegio, con cui vince il premio Viareggio. Moravia e la Morante, con il migliorare

della loro situazione economica, si trasferiscono in un attico in via dell'Oca, che ben

presto diverrà uno dei più frequentati ritrovi del mondo intellettuale romano. Nei

primi anni Cinquanta la Morante tiene un nuovo diario, che presto interrompe.

Collabora con la Rai, viaggia, lavora alla redazione del suo secondo romanzo L’isola

di arturo, che esce con notevole successo nel 1957, vincendo il premio Strega. Subito

dopo visita con una delegazione culturale L'Unione Sovietica e la Cina. Nel 1959,

durante un viaggio negli Stati Uniti, conosce il giovane pittore newyorkese Bill

Morrow, con cui instaura un'intensa amicizia. Nel 1960, pur non abbandonando la

residenza coniugale e il proprio studio ai Parioli, si trasferisce in un appartamento

tutto per sé in via del Babuino. Viaggia con Moravia in Brasile e l'anno successivo,

insieme anche a Pasolini, si reca in India. Nel 1962 si separa definitivamente dal

marito e vive la tragica esperienza della morte dell'amico Bill Morrow, precipitato nel

vuoto da un grattacielo. Gli anni successivi sono assai drammatici per la Morante, che

pur continuando a viaggiare (in Andalusia, in Messico, nel Galles), appare tormentata

dall'ossessione della morte del suo giovane amico e dalla minaccia della vecchiaia.

Nel 1974 esce, ottenendo un immenso successo popolare, ma suscitando diverse

polemiche e riserve, il suo terzo romanzo La storia.Nel 1976 inizia la stesura del suo

ultimo romanzo Aracoeli, che porterà a termine e pubblicherà solamente nel 1982,

essendosi fratturata nel 1980 un femore. Dopo aver subito un intervento chirurgico,

trascorre gli ultimi anni di vita a letto, non potendo più camminare. Nell'aprile del

1983 tenta il suicidio aprendo i rubinetti del gas, ma viene salvata da una domestica.

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Dopo un nuovo intervento chirurgico rimane in clinica, a Roma, dove muore d'infarto

il 25 novembre del 1985.

L'isola di Arturo è un romanzo di Elsa Morante, vincitrice con tale libro del Premio

Strega nel 1957. Dal romanzo venne tratto un omonimo film.

trama

Ambientato intorno al 1938. Arturo Gerace è nato sull'isola di Procida e vive lì tutta

l’infanzia e l’adolescenza.L'isola racchiude tutto il suo mondo, e tutti gli altri posti

esistono per lui solo nella dimensione della leggenda. Passa il suo tempo a leggere

storie sugli “eccellenti condottieri”, a studiare l’atlante per progettare i suoi viaggi

futuri e a fare fantasie sulla figura del padre che crede il più grande eroe della storia.

Tutto ciò che è legato al padre Wilhelm per lui è sacro. Anche gli amici del padre

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