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Sintesi
Storia: L’Italia dal sessantotto ad oggi
Musica: La canzone nel mondo
Artistica: Il Pop Art
Educazione alla salute: Le droghe, l'alcolismo e il tabagismo
Geografia: America Meridionale e Colombia
Tecnologia: L'energia solare e l'energia eolica
Scienze: l'AIDS
Antologia: Ho incominciato a drogarmi a 14 anni
Letteratura: Il dopo neorealismo
Ed. Fisica: L’atletica leggera, l'apparato respiratorio e i benefici dell'attività fisica sull'apparato respiratorio
Francese: Charles De Gaulle et l’Appel du 18 juin 1940
Inglese: Serious drug problems
Estratto del documento

Negli anni ’60, dall’Inghilterra, si diffuse in tutto il mondo occidentale il

fenomeno beat. La musica beat si espresse, con i complessi, che si univano per fare

musica in gruppi dai nomi pittoreschi e provocatori. Già nel riunirsi in formazioni

stabili per fare insieme una musica autonoma, composta, arrangiata, possiamo vedere

un simbolo dell’aggregazione giovanile di quegli anni. Furono proprio due complessi

inglesi i grandi protagonisti della musica beat degli anni ’60: i Beatles e i Rolling

Stones. Interpretavano due lati profondamente diversi della nuova cultura.

I Beatles rappresentavano l’aspetto più moderato dell’innovazione, soprattutto

nello stile musicale, stile che era una geniale miscela di rock, blues, folk e musica

classica unita a testi di valore.

I Rolling Stones rappresentavano invece il lato più duro della musica rock,

mettevano in scena, la trasgressione, con atteggiamenti aggressivi e scatenanti, con

una musica fatta di sonorità aspre e violente, direttamente tratte dal blues e dal rock

and roll.

Negli anni ’60 rimangono presenti altri generi specificatamente americani, come

il soul, il gospel e il rythm and blues, che erano nati prima di Elvis.

Alla fine degli anni Sessanta, complice anche la storica rivoluzione

socioculturale del ’68, la situazione musicale andò incontro a novità e grandi

cambiamenti. Già i Beatles nei loro ultimi album si erano dati spesso alla

sperimentazione, dando così alle nuove leve del successivo decennio - e non solo – lo

spunto per approfondire ciò che essi avevano solo accennato. Mentre più canzoni

della loro produzione risentono di una chiara vena psichedelica. Musica psichedelica

è detta quella che si avvale di sonorità elettronica e di effetti luminosi colorati,

sincronizzati con il ritmo musicale.

Negli anni ’70 oltre al già citato progressive, la scena è la seguente: buona parte

del rock sfocia nel più energico hard rock, che ha sua volta a fine decennio si dirama

in heavy metal, punk e new wave.

Con gli anni ’80 esplode prima di tutto la moda della musica elettronica: anche

molti artisti degli anni ’70 finiscono per seguirla cambiando il proprio sound in alcuni

casi anche radicalmente, ma a farla da padrone nelle classifiche sono le formazioni

synthpop più giovani.

Gli anni Novanta e Duemila vedono il declino della moda elettronica parziale

riscoperta del progressive rock dopo il suo collasso negli ’80. Nel contempo si fanno

avanti nuove tendenze, prima fra tutte il grunge dei trasgressivi Nirvana, che porta al

suo interno elementi punk e metal insieme. Successivamente, a metà decennio, nasce

il cosiddetto new metal.

Il pop e la dance elettronica dal canto loro si nutrono di nuova linfa, il primo con

artisti come Robbie Williams, le Spice Girls, Anastacia, Madonna. Infine anche il

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mondo punk prosegue nel suo cammino, e anzi vive una nuova stagione con gruppi,

molto seguiti soprattutto dai giovanissimi, come gli Offspring e i Green Day.

Anche nel campo artistico nasce una nuova forma di arte pittorica quella definita

“Pop Art”. La Pop Art, è l’abbreviazione di Popular Art, cioè “arte popolare”, si

sviluppa negli Stati Uniti e in Europa negli anni Sessanta, esercitando una forte

influenza sull’arte dei decenni successivi. Il suo successo viene decretato dalla

partecipazione di artisti pop alla Biennale di Venezia del 1964.

Principali interpreti del movimento sono Roy

Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Claes

Oldenburg. La Pop Art fonda le proprie radici nell’arte

americana degli anni Cinquanta, ed in particolare nella

poetica del New Dada: questo movimento aveva

riproposto all’attenzione della gente la presenza

dell’oggetto nell’arte.

Nella Pop Art, l’oggetto torna ad essere il vero

protagonista dell’immagine pittorica. Si tratta, però, di

oggetti di uso quotidiano, realizzati dall’industria: lattine

di birra, fotografie, bandiere, ritagli di fumetti, cartelloni

pubblicitari. L’oggetto di consumo sembra essere, così, riscattato dalla sua banalità.

In realtà, proporre come “opera d’arte” questo infinito repertorio di prodotti ha

un significato dissacratorio, in quanto ironizza sui caratteri della società di massa. Ma

i loro colori sono quelli delle pubblicità, dei supermercati, dei rotocalchi patinati,

delle insegne luminose, e le immagini appaiono quindi fredde e impersonali; non

comunicano altro se no l’oggetto, di per sé insignificante, facendo riflettere su di

esso. Intorno agli anni settanta come abbiamo

visto incominciava a nascere anche una nuova

forma di protesta quella dell’uso delle sostanze

proibite, tra queste la droga, l’uso dell’alcool e

del fumo.

Il più pericoloso nemico del sistema

nervoso, la droga, il cui crescente uso, oggi,

soprattutto fra i giovani, rappresenta il più drammatico attentato alla vita.

Le cause sono molteplici e complesse: la solitudine, la difficoltà e i tanti disagi

che nella vita spesso si presentano all’interno della famiglia e della società, ma anche

la tendenza alla trasgressione in rispetto alla perdita di valori quali la famiglia,

l’onesta, l’amicizia, l’amore …, o l’l’imitazione dei falsi modelli proposti dalla

società. 6

Le droghe si possono dividere in stimolanti, depressive e allucinogene; ognuna

di esso agisce in parti diverse dell’encefalo.

Si parla della droga come un di un viaggio senza ritorno; infatti non è per nulla

esagerato dire che il recupero di un tossicodipendente è difficile, a volte impossibile.

Questo perché, l’assunzione della droga, sono correlati due gravi fenomeni: la

dipendenza e l’assuefazione.

La dipendenza è ciò che causa l’irresistibile bisogno di continuare fare uso di

droga; l’organismo non riesce più a farne a meno; molto spesso la mancanza di droga

causa la crisi di astinenza.

L’assuefazione è ciò che determina, in una persona che fa uso di droga, la

necessità di assumere dosi sempre maggiori.

Questo comporta le terribili conseguenze che un uso sempre più massiccio di

droga prova al fisico: il totale annientamento, fino alla morte per overdose.

Droghe Origine Effetti sull’uomo

Ottenute in laboratorio come Irrequietezza, insonnia, eccitazione in

Anfetamine

STIMOLANTI derivati dell’efedrina generale, ulcera gastrica e inappetenza

Euforia, irrequietezza, insonnia, ansia,

Estratta dalle foglie di una

Cocaina disturbi mentali, attacchi cardiaci e

pianta tropicale: la coca morte

Confusione mentale, disturbi

Crack Derivato dalla cocaina psicologici, attacchi cardiaci e morte

Confusione, rallentamento dei riflessi,

Barbiturici Ottenuti in laboratorio scarsa lucidità, sonnolenza, morte in

caso di dosi elevate

DEPRESSIVE Estratto dalle capsule del Rallentamento dei riflessi, disturbi

Oppio papavero mentali, decadimento fisico

Rilassamento, dimagrimento,

Morfina Ottenuta dall’oppio decadimento fisico-psichico generale,

incapacità lavorativa

Angoscia, alterazioni nervose e

Eroina Ottenuta dalla morfina cardiache, forte dipendenza e

assuefazione, stati di coma e morte

Ottenuta dalle foglie o dalle Riduzione della memoria e della lucidità

Marjuana infiorescenza della canapa mentale apatia, ansia e paura, insonnia e

ALLUCINOGENI indiana inappetenza

Ottenuta dalla resina della

Hashish Euforia e distorsioni percettive

canapa indiana Disturbi mentali, ansia e paura,

Ottenuto da un fungo che allucinazioni pericolose, distorsione

LSD attacca le graminacee della percezione dello spazio e del

tempo

Le bevande alcoliche, quali il vino, la birra e le acquaviti (grappa, cognac e

whisky), se bevute con moderazione non sono pericolose, anzi pare abbiano effetti

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benefici sul nostro organismo: facilitano la digestione, allentano la tensione nervosa e

dilatano le arterie favorendo la circolazione.

Purtroppo le stesse sostanze, quando il loro consumo è eccessivo, possono

diventare una seria minaccia per la nostra salute.

L’alcool etilico, contenuto in quantità diverse nelle nostre usuali bevande

alcoliche, può provocare seri danni se ingerito in quantità eccessiva e con una certa

frequenza.

Ma che cosa causa l’abuso di alcool? Il bere un’eccessiva quantità di alcool

causa inizialmente euforia e poi, se la dose diventa particolarmente elevata,

ubriachezza vera e propria.

A questo punto la situazione è già pericolosa, in quanto la persona ubriaca non è

più in grado di coordinare i propri movimenti e le proprie reazioni e risulta solo

capace di creare situazioni rischiose per sé e per gli altri.

I segni dell’alcolismo investono la personalità e i comportamenti di un individuo

non appena il tasso di alcolismo supera gli 0,5 g/l.

L’alcolismo prova all’organismo danni gravi e irreversibili: cirrosi epatica,

ulcere gastriche, diffusioni renali, rischi di tumore, danni al sistema nervoso;

inoltre, può causare disturbi fisici e mentali nella discendenza delle persone

alcolizzate.

Nel nostro Paese la situazione è preoccupante: l’Italia è infatti al terzo posto tra i

Paesi che consumano più alcool e ogni anno l’alcolismo provoca circa 20 000 morti.

L’alcolismo ha assunto i caratteri di grave malattia sociale e la sua prevenzione

deve avere un ruolo di primaria importanza, al pari della prevenzione di altre due

piaghe della nostra società, il fumo e la droga, in quanto ugualmente pericolosa.

Ma non per ultimo troviamo la

trappola del fumo.

Generalmente le sigarette

vengono scoperte durante il passaggio

dalle Scuole secondarie di primo grado

a quelle di secondo. Però, sempre più

ragazzi e ragazze sperimentano il fumo

anche in età minore, fra gli 11 e i 12

anni. Ma perché tanti giovani iniziano a fumare?

Per sperimentare qualcosa di nuovo, per sembrare adulti, per darsi un tono, per

far colpo sulle ragazze, per vincere la timidezza, per scaricare lo stress o più

semplicemente «perché lo fanno gli amici». Gli effetti del fumo sono essenzialmente

di due tipi: quelli dovuti al fumo Attivo e a quello Passivo.

Il Fumo attivo si ha per inalazione volontaria del fumo di tabacco che ha un

forte impatto negativo sulla salute e le aspettative di vita del fumatore a causa

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dell'azione vasocostrittrice indotta dalla nicotina e delle proprietà irritanti e

cancerogene di diversi prodotti pirolitici che si formano durante il processo di

combustione.

Mentre il Fumo passivo è il fumo che viene involontariamente respirato in

ambienti in cui sono presenti persone che fumano.

Nel corso del primo decennio del XXI secolo è stato raggiunto un vasto

consenso scientifico sulla pericolosità dell'esposizione al fumo passivo in quanto

causa di malattie, disabilità e morte. Nel 2004, l'Organizzazione Mondiale della

Sanità concluse che vi sono sufficienti evidenze che il fumo passivo sia una delle

cause del cancro ai polmoni negli esseri umani. Secondo studi Statunitensi del 2006,

il fumo passivo è una delle cause primarie - per i non fumatori in salute - di gravi

patologie quali malattie cardiovascolari e cancro polmonare.

È questa la causa principale dei divieti di fumo vigenti nella maggior parte delle

nazioni industrializzate.

Benché sia la droga col più alto tasso di mortalità, il tabacco occupa soltanto il

nono posto a causa dell´assenza di danni immediati e psicologici.

È dimostrato che la maggior parte dei fumatori ha preso l’abitudine da giovane. I

ragazzi e le ragazze che sanno dire no alle sigarette, con molta probabilità,

rimarranno non fumatori per tutta la vita. Dimostra quindi la tua forza, non cadere

nella trappola!

La maggior parte del tabacco prodotto nel mondo viene dall’America

Meridionale e non solo quello. 9

L’America Meridionale si estende su una superficie di circa 18 milioni di kmq.

È di forma vagamente triangolare. La presenza della lunga catena andina e

dell’immensa foresta amazzonica permette di suddividere l’America Meridionale in

tre sub regioni: Andina, Amazzonica e Cono Sud.

La Cordigliera delle Ande, una catena montuosa parallela alla costa del Pacifico,

percorre tutto il Sudamerica. In prossimità del versante atlantico si trovano alcuni

rilievi geologicamente più antichi delle Ande: a Nord, il Massiccio della Guayana,

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