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Sintesi

Sintesi Acqua e vita, tesina



La mia tesina prende ispirazione da un libro regalatomi che lessi l’estate scorsa, il quale s’intitola “Il tuo corpo implora acqua, Un rivoluzionario metodo naturale per ristabilire la salute e prevenire la malattia” del dottor Fereydoon Batmanghelidj. Ne rimasi molto colpita perché mai prima d’ora ero riuscita a comprendere la magnifica potenza di una sostanza sempre a portata di mano, la quale è spesso sottovalutata da molti punti di vista e usata in maniera errata. La mia tesina di maturità è diretto a trattare l’acqua come un elemento fondamentale è alla base della vita di ogni essere vivente, non solo dal punto di vista fisico ma anche, e soprattutto, da quello psichico e spirituale. Comincerò introducendo il contenuto del testo citato inizialmente, per poi illustrare gli approfondimenti delle materie scolastiche scelte in maniera da riprendere il tema sull’acqua.
Tramite la materia di indirizzo dedicherò uno spazio a tre delle scienze sociali: Sociologia con i conflitti tra alcune popolazioni dell’Africa per l’utilizzo delle acque del Nilo nel corso del ‘900, Psicologia mediante gli studi sul significato dell’acqua nei sogni, fatti dal padre della Psicoanalisi, Sigmund Freud, e Antropologia tramite le simbologie dell’acqua interpretate in maniera differente a seconda della cultura di appartenenza; successivamente nella tesina descriverò l’argomento oggetto della tesina dal punto di vista sacrale e purificatore citando “I fiumi” di Giuseppe Ungaretti, per poi analizzarlo in maniera scientifica, più specificamente nell’ambito chimico.

Collegamenti


Acqua e vita, tesina



Scienze Sociali - Psicologia: Freud e l'acqua nel sogno; Sociologia: i conflitti in Africa per il Nilo. Antropologia - I significati e rappresentazioni dell'acqua in vari popoli del mondo.
Italiano - "I fiumi" di Ungaretti.
Chimica - La molecola H2O.
Estratto del documento

questo fenomeno vengono considerati come indicatori di malattie. Al loro primo apparire,

l’essere umano dovrebbe assumere una certa quantità d’acqua. Invece ai medici è stato

insegnato a farli tacere tramite prodotti chimici.

2- Il nuovo paradigma: “Una nuova verità scientifica generalmente non è presentata in modo

da convincere i suoi oppositori. Tuttavia, essi muoiono e una nuova generazione si familiarizza

con la verità sin dall’inizio” (Max Planck). Il volume d’acqua regola ogni funzione del corpo,

incluse le attività dei solidi disciolti in esso. Quando essa raggiunge “le zone più aride”,

esercita le sue funzioni vitali e ristabilisce l’equilibrio sia chimico che fisico.

3- Il dolore dispeptico: “Un sintomo recentemente riconosciuto come indicatore di grave

disidratazione del corpo”. I dolori dispeptici dovrebbero essere trattati solamente ingerendo più

acqua. Quando ne beviamo un bicchiere, essa viene immagazzinata nello stomaco entro 30

minuti, pronta ad essere usata per la frantumazione del cibo. L’atto della digestione dipende

dalla presenza di abbondante quantità d’acqua: il muco che ricopre lo strato più interno dello

stomaco, la intrappola, mentre le cellule sottostanti ad esso secernono bicarbonato di sodio, il

quale neutralizza l’acido presente nello stomaco quando tenta di attraversare lo strato di muco.

Il tutto dà origine ad una grande produzione di sale, il cui eccesso altera le proprietà di

trattenere l’acqua nello strato mucoso. Le eccessive neutralizzazione dell’acido e deposizione

di sale potrebbero rendere lo strato meno omogeneo, permettendo all’acido di raggiungere

quello successivo provocando dolore.

4- Il dolore nell’artrite reumatoide (infiammazione che colpisce articolazioni, muscoli,

ossa e tendini): “ Il peggior peccato nei confronti dei nostri simili non consiste nell’odio, ma

nell’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità” (George Bernard Shaw). Le articolazioni

affette da dolori reumatoidi dovrebbero essere considerati come l’effetto di una mancanza

d’acqua nella superficie della cartilagine. Infatti, quando le superfici cartilaginose scorrono una

sull’altra, alcune cellule superficiali muoiono e si distaccano. Tuttavia, se la cartilagine è ben

idratata, il danno da frizione è minimo poiché il contatto tra le parti è maggiormente protetto

rispetto ad una disidratata.

5- Stress e depressione: “L’uomo ragionevole si adatta al mondo; quello irragionevole insiste

nel tentare di adattare il mondo a se stesso. Pertanto tutto il progresso dipende dall’uomo

irragionevole” (George Bernard Shaw). La patologia derivante dagli stress sociali è il risultato

di una mancanza d’acqua, la quale lede il fabbisogno idrico del tessuto cerebrale: il cervello,

infatti, per funzionare necessita di energia elettrica, la quale è originata dal flusso di acqua

attraverso delle pompe. Quando il corpo è disidratato, l’energia generata diminuisce, per cui le

funzioni del cervello che dipendono da essa divengono inefficienti.

6- L’alta pressione sanguigna: “I medici pensano che stiano facendo qualcosa per voi

classificando come malattia quello di cui soffrite” (Immanuel Kant). Quando il volume totale

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del liquido nel corpo diminuisce, allo stesso tempo i vasi sanguigni devono diminuire la loro

apertura, tutto ciò per riempire lo spazio assegnato al volume di sangue in quel determinato

corpo. Affinché non vi siano disturbi legati a tale processo, la rete capillare deve rimanere

aperta e colma senza fare resistenza alla circolazione sanguigna. È necessario, perciò, che

l’organismo sia costantemente ben idratato.

7- Elevato tasso di colesterolo nel sangue: “Il segreto per curare un paziente consiste nel

prendersi cura del paziente” (Sir William Osler). L’eccessiva presenza di colesterolo nel sangue

è provocata dal meccanismo di difesa che le cellule del corpo mettono in atto contro la forza

del sangue che continua ad estrarre acqua dalle cellule. Il colesterolo può essere considerato

“un’argilla” naturale che versato dentro gli spazi vuoti della membrana cellulare, rende le pareti

di quest’ultima impermeabili al passaggio dell’acqua. Se non si beve prima dei pasti, durante la

digestione il nostro organismo farà riferimento all’acqua delle cellule nel corpo. Quando,

ormai, il cervello si accorgerà dell’ulteriore scarsità di acqua, sarà troppo tardi: a quel punto, le

cellule dei vasi sanguigni avranno già registrato il danno.

8- Peso corporeo eccessivo:”Domanda: perchè il 30% degli statunitensi è obeso?

Risposta: A causa di una fondamentale confusione! Essi non sanno quando sono assetati e

neppure conoscono la differenza tra liquidi e acqua”. La sensazione di sete e fame é originata

da bassi livelli di energia. Per esempio, nelle situazioni di stress, il corpo diviene disidratato. Il

motivo per cui in questi casi si tende ad acquistare peso è semplice: l’uomo mangia per fornire

energia al cervello, il quale è sottoposto ad un’incessante attività. Ma del cibo che viene

ingerito, solo il 20% raggiunge il cervello, mentre il resto viene immagazzinato, a meno che i

muscoli non ne utilizzino la parte a loro destinata. Tuttavia, quando è l’acqua ad essere la fonte

di energia, non vi è deposito perché essa viene smaltita attraverso l’urina.

9- Asma e allergie: “Si stima che 12 milioni di bambini americani soffrano di asma, e molte

migliaia muoiano ogni anno. Poniamo fine all’asma entro 5 anni. Salviamo i bambini dalla

costante paura del soffocamento causato dal mancato riconoscimento della loro carenza

d’acqua!”. I polmoni rappresentano uno dei punti da cui, attraverso l’evaporazione, avviene la

perdita d’acqua. Quando si ha la contrazione dei bronchi, significa che evapora meno acqua

durante la respirazione. L’acqua è, quindi, l’elemento fondamentale per mantenere umide le vie

respiratorie e prevenire che esse si secchino quando l’aria le attraversa. Nel nono capitolo,

l’autore esprime la sua convinzione per cui la mancanza di sale sarebbe, inoltre, uno dei fattori

determinanti nei gravi attacchi di asma. Il sale, infatti, è un antistaminico naturale ed è per tale

motivo che le persone affette da allergie dovrebbero ingerire quotidianamente una certa

quantità di sale.

10- Alcuni aspetti metabolici dello stress e della disidratazione: “Credo fermamente che se

l’intera materia medica, come viene usata oggi, potesse essere sprofondata in mare, sarebbe un

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enorme vantaggio per la razza umana e un danno gravissimo per i pesci” (Oliver Wendell

Holmes). Esistono due tipi di diabete: l’insulino-dipendente (o di tipo 1), in presenza del quale

è indispensabile l’insulina perché il pancreas non ne produce più, e insulino-indipendente (o di

tipo 2), il quale necessita di sostanze chimiche per il rilascio di insulina dal pancreas, che è

ancora in grado di produrne. Il blocco della produzione di insulina (ormone che regola il

metabolismo degli zuccheri) è causato dall’adattamento, da parte del pancreas, alla

disidratazione del corpo. La funzione primaria della ghiandola pancreatica è rifornirsi di acqua

per il processo digestivo. È così che, nel caso in cui vi sia carenza d’acqua, il cervello si

mantiene in vita alzando il livello di zucchero.

11- Nuove idee sull’AIDS: “Anche l’HIV è causato da un grave squilibrio nella produzione di

scorte di aminoacidi del corpo. È questo devastante squilibrio negli aminoacidi (composti delle

proteine) che uccide i pazienti, non la particella HIV”. Il dottor Batmanghelidj è convinto che

l’AIDS non sia una malattia virale ma un disturbo metabolico dovuto da più fattori (un

fenomeno che può essere causato anche da una grave malnutrizione nelle società più povere

afflitte dal problema della fame). Recentemente è stato dimostrato che l’organismo umano

affetto da AIDS presenta una devianza nella normale combinazione degli aminoacidi presenti.

Ma è uno squilibrio temporaneo solo fino a quando non diventa una malattia grave. Nel curare

il paziente viene usato il cortisone, il quale produce degli agenti chimici diretti ad indurre le

riserve del corpo ad originare le materie per combattere lo stress. In sostanza scompongono le

proteine nei muscoli e le trasformano nei loro aminoacidi, mettendoli a disposizione del fegato:

un processo che porta il corpo ad auto-divorarsi.

12- La più semplice delle cure in medicina: “Attraverso il ragionamento non potete

correggere un uomo dell’opinione sbagliata che, ragionando, lui non ha mai acquisito” (Francis

Bacon). Nell’ultimo capitolo, l’autore dà delle indicazioni sulle modalità di assunzione

dell’acqua. Egli afferma che l’essere umano ha bisogno di almeno 6-8 bicchieri da 250 cc di

acqua al giorno. La quantità deve essere razionata in determinati momenti della giornata: 1

bicchiere mezzora prima di mangiare – colazione, pranzo e cena – e un altro 2 ore e mezza

dopo ogni pasto. Per evitare di lasciare a corto d’acqua il nostro corpo, se ne dovrebbe

assumere altri 2 bicchieri durante il giorno o prima di coricarsi. È regolando l’assunzione

d’acqua in base agli orari dei pasti che il sangue non si addensa ed evita di sottrarre acqua alle

cellule circostanti.

L’augurio dell’autore è che nella mente del pubblico possa imprimersi l’idea che ci sia più

magia in un bicchiere d’acqua che in qualsiasi altro farmaco considerato come unica soluzione

ai problemi e alle sofferenze del corpo umano. E lui… non vende l’acqua! 4

Sociologia:

il corso del Nilo è il fiume più lungo della Terra e scorre in Africa per 6 671 km, toccando 10

dei paesi del continente africano: Etiopia, Sudan, Egitto, Uganda, Kenya, Tanzania, Burundi,

Rwanda, Repubblica Democratica del Congo ed Eritrea. Esso si divide in Nilo Bianco e Nilo

Azzurro, nati rispettivamente in Burundi ed Etiopia. La risorsa che rappresenta, in quanto fonte

di sostentamento e benessere, lo ha portato ad originare molti conflitti tra le popolazioni del

territorio nella seconda metà del ‘900: nel 1958 l’Egitto iniziò a costruire la diga di Assuan, un

lavoro che richiese l’evacuazione di 100.000 sudanesi, con i quali confinava. Tale costruzione

sul fiume creò non pochi disagi, i quali sfociarono in conflitti tra i due paesi. I sudanesi,

tuttavia, furono rabboniti con la promessa di una maggiore quantità d’acqua, mentre l’Etiopia

(paese più a est) non venne mai consultata sulla razionalizzazione delle risorse del Nilo e

dichiarò di poter utilizzare il fiume a proprio piacimento. Nel 1970 la diga venne completata e

l’Egitto insieme al Sudan iniziò la costruzione del Canale Jonglei, fino a quando l’Esercito di

liberazione popolare sudanese mise fine al progetto. Intanto, precedentemente, nel 1959

l’Egitto e il Sudan strinsero un patto bilaterale per concordare il diritto di utilizzo del Nilo,

senza tener conto delle richieste degli altri stati ripari. Fu un accordo che originò diversi

contrasti fra i tre paesi più interessati per la vicinanza alle acque del Nilo. Durante gli anni

Sessanta Hailé Selassié, imperatore etiope, pose fede ad un prestito dall’African Development

Bank per commissionare la costruzione di ben 29 dighe sul Nilo Azzurro, utili per ricavarne

energia da usare nell’irrigazione e nell’elettricità. Ma l’Egitto si sarebbe visto togliere una parte

della disponibilità di acqua e decise di bloccare ogni progetto. Dopo numerose controversie, nel

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1997 le Nazioni Unite aprirono una conferenza che aveva lo scopo di creare delle direttive per

la condivisione delle acque dei fiumi. L’organizzazione adottò due particolari principi: quello

dell’uso equo e ragionevole e quello dell’innocuità. Il primo si riferisce alla condivisione

dell’acqua in base a criteri di equità, mentre il secondo impone di non causare danni agli stati

coripari. L’applicazione di tali norme originò interpretazioni assai divergenti che portarono ad

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