Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
2001. Sessione suppletiva PNI 2001 Pag. 1 2001. Sessione suppletiva PNI 2001 Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
2001. Sessione suppletiva PNI 2001 Pag. 6
1 su 9
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
articoli70.jpgLa prova di matematica per la sessione suppletiva 2001 del liceo sperimentale PNI.
Estratto del documento

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

QUESTIONARIO

1. Enunciare il teorema del valor medio o di Lagrange illustrandone il legame con il teorema di

Rolle e le implicazioni ai fini della determinazione della crescenza o decrescenza delle curve.

2. Calcolare la derivata della funzione 

  x 1

 

f x arctan x arctan 

x 1

Quali conclusioni se ne possono trarre per la f(x)?

   

  x

3. Dire qual è il dominio della funzione e stabilire il segno della derivata prima

f x x

e quello della derivata seconda di f(x) nel punto .

x

4. Calcolare, integrando per parti: 1

 arcsin xdx

0

Spiegare, anche con esempi appropriati, il significato in matematica di “concetto primitivo”

5. e

“assioma”

di .

Nell’insieme delle cifre 1,2,3,………..,9

6. se ne scelgono due a caso. La loro somma è pari:

determinare la probabilità che entrambe le cifre siano dispari.

  

Verificato che l’equazione 3

7. ammette una sola radice reale compresa tra 2 e 3,

x 2 x 5 0

se ne calcoli un’approssimazione applicando uno dei metodi numerici studiati.

8. Calcolare il rapporto tra la superficie totale di un cilindro equilatero e la superficie della sfera

ad esso circoscritta.

9. Dire (motivando la risposta) se è possibile inscrivere in una semicirconferenza un triangolo

che non sia rettangolo. Ovvero, con i versi di Dante:

..… se del mezzo cerchio far si puote

triangol sì ch’ un retto non avesse. (Paradiso, XIII, 101-102) 2

www.matematicamente.it –

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

PROBLEMA1

Punto a

Una successione numerica si dice progressione aritmetica di ragione k quando la differenza fra ogni

termine e il suo precedente è costante e vale k. Nel caso in esame, fissato il lato di misura a, gli altri

 

b a k

due lati del triangolo misurano .

   

c b k a 2 k

Il raggio della circonferenza inscritta è pari al rapporto tra l’area ed il semiperimetro del triangolo:

       

   

  a b c a a k a 2 k 3

S k    

 , mentre l’area

. Il semiperimetro vale p k a k

r k   2 2 2

p k

per la formula di Erone vale

     

         

       

S k p k p k a p k b p k c

     

           

3 3 3 3

             

a k a k a a k a k a k a 2 k

     

     

2 2 2 2

    2

       

     

3 a 3

k a k a k a k

           

       

a k 3 a 3

k a k

       

2 2 2 2 4

  

 

a k

     

  2 2

3 3

k 2 ak a

 

4

Il raggio della circonferenza inscritta vale allora

  

 

a k     

  2 2

3 3

k 2 ak a

   

 

  S k 1

4

      

2 2

r k 3 3

k 2 ak a

   

3

p k 6

a k

2

Punto b    

2

r k

Il valore di k che massimizza è lo stesso che massimizza , per cui bisogna trovare il

r k

 

     

2 2

massimo della funzione . Questa funzione è una parabola con concavità

f k 3

k 2

ak a 1

massimo nell’ascissa del vertice

verso il basso che raggiunge il suo ; analogamente

k a

3

 

r k

proseguendo mediante derivazione scopriamo che la funzione è strettamente crescente in

   

1 1

  

   

e strettamente decrescente in da cui deduciamo la presenza di un massimo

, a a ,

   

3 3  

1 1 1 1

  

 

k a k a

relativo per . In corrispondenza di il valore massimo assunto è .

r a a

 

3 3 3 3

4 5

 

a , b a , c a

Notiamo che in tal caso i lati dei tre triangoli misurano cioè il triangolo è

3 3 3

www.matematicamente.it –

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

rettangolo.

Punto c

Consideriamo un sistema di riferimento cartesiano Oxy con

 cioè con origine coincidente con il vertice del

O C

triangolo rettangolo e con gli altri due vertici A e B

sull’asse delle ordinate e delle ascisse.

rispettivamente Di

seguito la geometria del problema.

In questo sistema di riferimento i vertici del triangolo

     

4

 

hanno coordinate A 0

, a , B a ,

0 , C 0

,

0

 

3 1

La circonferenza inscritta ha raggio e centro

r a

3

 

1 1

  per cui ha equazione

D a , a

 

3 3 2 2 2

     

1 1 1 2 2 1

         

      2 2 2 .

x a y a a a y ax ay a 0

     

3 3 3 3 3 9

Per determinare l’equazione della circonferenza circoscritta, basta notare che, essendo il triangolo

ABC rettangolo e quindi inscrivibile in una semicirconferenza, il suo centro coincide col punto

 

   

x x y y 1 2

   

A B A B

E , E a , a

medio del segmento AB, per cui ; il raggio, invece, è pari ad

 

 

2 2 2 3

AB 5

  per cui l’equazione della circonferenza circoscritta è

R a

2 6

2 2 2

     

1 2 5 4

        

      2 2 .

x a y a a a y ax ay 0

     

2 3 6 3

Punto d

Il rapporto tra i volumi delle sfere è pari al cubo del rapporto tra i raggi, e cioè

3

 

 

1

 

 

a 3

 

 

V 2 8

3

 

  

  .

 

   

5

V ' 5 125

 

a

 

 

6 4

www.matematicamente.it –

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

PROBLEMA2

Punto a

Consideriamo la figura a lato.

Il cilindro di altezza h e raggio di base r ha capacità, e quindi volume,

V

 

 . L’area totale del cilindro è

2 costante, da cui ricaviamo

V r h h  2

r

pari alla somma delle due aree di base e dell’area laterale, cioè

V

h 

 

3

 2

  2

V r V

r

    

      

2 2

S r 2 S S 2 r 2 rh 2 r 2 .

 

T Base Laterale  

r r

 

3

  r V

 

 

S r 2

Cerchiamo il minimo della funzione posto . La

r 0

 

T  

r

 

3

   

2 r V

 

'

S r 2

derivata prima vale per cui è strettamente

S r

 

T T

2

 

r  

  V

V  

  

decrescente in e strettamente crescente in da cui deduciamo che la superficie

,

0

, 3 3

 

  

 2

2  

 

V V 4

V

   

. In tal caso l’altezza corrispondente misura

r

è minima per ,

h 2 r

3 3

 

2

 

2 V

 

 3

 

2

 

cioè il cilindro di area minima è tale per cui l’altezza coincide col diametro di base; pertanto trattasi

di cilindro equilatero.

Punto b    

800

  

  3 h 2 r cm 6

,

3 cm

V 2 decilitri 200 cm

Posto , si ha 3 

Punto c  

5 1

 

è la sezione aurea dell’altezza si ha

Se il diametro di base ; ricordando che

d h

 

2

 

 

 

  

V 4

V 5 1 4

V 2

V

   

     

  3

3 V 2 decilitri 200 cm

h d d 5 1

, si ha . Posto , si

  

  

 

2

2 2 2

 

r d d

     

400 400

     

3

d 5 1 d 5 1 5

, 4 cm

ha cui corrisponde

3

 

 

   

   

5 1 5 1 400

   

   

h d 5 1 8

,

7 cm .

3

    

2 2

    5

www.matematicamente.it –

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

QUESTIONARIO

Quesito 1

Il teorema di Lagrange (o del valor medio) afferma che se una funzione reale di variabile reale è

continua in un intervallo [a; b] e derivabile in (a; b), esiste almeno un punto interno all'intervallo in

cui la tangente al grafico della funzione è parallela alla retta che congiunge i punti del grafico

dell'intervallo [a;b]. Questa è l’interpretazione geometrica del teorema di

corrispondenti agli estremi

Lagrange.

In modo formale:

  

1. Sia f : a

, b R

2. continua in [a, b]

3. derivabile in (a, b) 

    f (

b ) f ( a )

  

'

allora in queste ipotesi .

c a , b : f c 

b a

     

 

Se la funzione è tale per cui , il teorema di Lagrange si riduce a quello di

f : a

, b R f a f b 

    f (

b ) f ( a )

   

'

Rolle: infatti nelle ipotesi di cui sopra .

c a , b : f c 0

b a

Il teorema di Lagrange permette di dimostrare un importante teorema sulla crescenza e decrescenza

delle funzioni. Detta continua in I e derivabile internamente ad I, essa è:

f : I R

1. crescente in I, se in ogni punto interno di I la sua derivata prima è positiva;

2. decrescente in I, se in ogni punto interno di I la sua derivata prima è negativa.

 

 

x x con x ,x I x , x

Posto , applicando il teorema di Lagrange in si ha:

1 2 1 2 1 2

f ( x ) f ( x )

     

   

' '

2 1

c x , x : f c x x

f c 0

. Supponiamo ; essendo , la condizione

1 2 1 2

x x

2 1

f ( x ) f ( x )    

     

' 2 1

f c 0 f x f x x ,x I

equivale a . Poiché e sono generici si deduce la

 2 1 1 2

x x

2 1   

'

f c 0

crescenza della funzione in tutto I. Analogamente si dimostra la decrescenza supponendo .

Quesito 2   

  x 1  

  R 1

f x arctan x arctan

La funzione è definita in . La sua derivata prima è:

x 1 6

www.matematicamente.it –

Sessione suppletiva 2000 2001 Liceo sperimentale Soluzione di Nicola De Rosa

   

    

1 x 1 1 x 1 2

   

 

2 2

  1 1

x 1 x 1

    

f ' x    

    

2 2 2 2 2

 

1 x 1 x x 1 x 1

x 1

  

1  

  2

 

x 1 x 1

2

 

 2

1 1 1

x 1

    

  0

   

2 2 2 2

1 x 2 1 x 1 x 1 x

 

 2

x 1  

 

La derivata quindi risulta nulla in ; da ciò deduciamo che la funzione è costante a tratti in

R 1

   

     

ognuno degli intervalli . Per trovare le costanti basta valutare la funzione in due

, 1 e 1

,    

     

punti che cadono rispettivamente negli intervalli .

, 1 e 1

,

   

  

Per l’intervallo x 3

possiamo valutare la funzione in ottenendo

, 1

       

    

 

3 1 5 3

 

             ; per

f 3 arctan 3 arctan arctan 3 arctan 2 3

 

  3 12 4

 

3 1

 

   

l’intervallo possiamo valutare la funzione in ottenendo

1

, x 1

 

         

1 1

     

  . In conclusione

f 1 arctan 1 arctan arctan 1 arctan 0 arctan 1

 

1 1 4

 3

  

se x 1

  4

 

f x .

  

se x 1

 4

Quesito 3         

  

f x f x f x

La funzione in esame può essere così scritta: in cui il dominio di è

f x x

1

1 2

  

  x

f x

R , mentre il dominio di è tutto ; quindi anche la funzione differenza ha come

R

2

  

  l’esponente

0

,

dominio e cioè . Tuttavia, essendo positivo, la funzione è prolungabile

R    

 f 0 1

per continuità in in cui vale .

x 0

Le derivate sono:

  

  

   

1 x

f ' x x ln

    

   

     

2 2 x

f ' ' x 1 x ln

x

e valutate per forniscono

   

  

      

      

1

f ' ln 1 ln  

       

        

 

       

2 2 2 1

f ' ' 1 ln 1 ln 7

www.matematicamente.it

Dettagli
9 pagine