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Sintesi
Documento in PDF tratto dal sito corriere.it.
Estratto del documento

Calcolo della potenza contrattuale impegnata:

Locale cucina: oltre ai carichi riportati nel testo si prevede la presenza di un gruppo di 5 prese

generiche e la potenza assorbita dai servizi e dal deposito.

P = N*K *P = 5*0,1*230*16*0,9 = 1,65kW

prese p max

P = 0,5kW

servizi+deposito

P = (0,5+1,65+5+1,7+0,3+2+0,6+0,4+1)kW = 13,15kW

cucina

Locale bar: oltre ai carichi riportati nel testo si prevede la presenza di un gruppo di 3 prese

generiche

P = N*K *P = 3*0,1*230*16*0,9 = 1kW

prese p max

P = (1+3+0,3+1+2,5+1+0,37+0,8)kW = 10kW

bar

Sala ristorante: oltre ai carichi riportati nel testo si prevede la presenza di un gruppo di 5 prese

generiche e la potenza assorbita dai servizi e da utilizzatori per il condizionamento

P = N*K *P = 5*0,1*230*16*0,9 = 1,65kW

prese p max

P = 0,8kW

servizi

P = 1,5kW

condiz.

P = (1,2+1,5+1,65+0,8)kW = 5,15kW

sala

P = P + P + P = 13,15+10+5,15 = 28,3kW

totale sala bar cucina

Adottando un coefficiente di riduzione totale pari a 0,9 si ottiene una potenza contrattuale

impegnata: P = 25kW

cont

Dimensionamento montante:

Si ipotizza di rifasare (a cosϕ = 0.9) l'impianto con una batteria di rifasamento alimentata dal

quadro generale, quindi la corrente d'impiego del montante sarà:

I = P /(1,73*400*0,9) = 40 A

b cont.

Il montante sarà realizzato con cavi unipolari per BT isolati in PVC posti da soli entro tubi

protettivi con tensioni d'isolamento 0,6/1kV e sezione S = 25 mm² per le fasi e 16 mm² per il neutro.

La portata di tale linea, rilevata dalle tabelle, risulta essere I = 73 A

z

Verifica della caduta di tensione: ∆V = 1,73*40*0,012*((21,3/25)*0,9 + 0,1*0,43) = 0,67 V

∆V% = (0,67/400)*100 = 0,17%, sufficiente per garantire una caduta di tensione massima dal

punto di consegna all'utilizzazione minore del 4%

Si è utilizzata la resistività del rame (21,3 Ω*mm²/km) riportata alla temperatura massima di

funzionamento del PVC (70°C).

Scelta interruttore generale:

Interruttore modulare per BT

4 poli

magnetotermico differenziale selettivo

I = 63 A (di modo che sia verificata la seguente relazione: I < I < I )

n b n z

I = 300mA

dn

I (potere d'interruzione) = 10kA (avendo supposto una corrente di corto circuito nel punto di

cn

consegna pari a 6kA) 6

I²t < (KS)² verificata graficamente sovrapponendo il volore (KS)² = 3,3*10 A²S alle curve

dell'integrale di Joule fornite dal costruttore

Protezione dai contatti indiretti:

Essendo il sistema di distribuzione di tipo TT la protezione viene realizzata coordinando i

dispositivi d'interruzione dell'alimentazione presenti sulle varie linee (interruttori con sganciatore

differenziale) con l'impianto di terra dell'edificio. Perchè tale protezione sia efficace la resistenza

dell'impianto di terra dell'edificio dovrà rispettare la seguente disequazione: R < 50/0,3 (50V è la

E

tensione di contatto limite convenzionale e 0,3A è la corrente d'intervento differenziale maggiore

presente nell'impianto). Per alcune parti dell'impianto la protezione può anche essere realizzata

utilizzando componenti a doppio isolamento. Tutte le masse e le masse estranee dovranno essere

collegate all'impianto di terra.

Protezione dai contatti diretti:

La protezione da realizzare dovrà essere di tipo totale, cioè adeguata ad un ambiente con presenza

di personale non addestrato. Tale protezione viene realizzata attraverso l'isolamento delle parti

attive con isolanti di adeguato grado di isolamento e con l'utilizzo di involucri con grado di

protezione minimo IP2X (oppure IPXXB) e, per le parti superficiali superiori degli involucri

accessibili, con grado minimo IP4X (oppureIPXXD). I differenziali costituiscono una protezione

addizionale per i contatti indiretti. Per i servizi sarà previsto un collegamento equipotenziale

supplementare e l'utilizzo di differenziali ad alta sensibilità (30mA).

Criteri di scelta delle apparecchiature di manovra e protezione presenti nei quadri:

Per le apparecchiature di manovra la scelta sarà determinata dalla tensione nominale, dal numero di

poli e dalla corrente nominale (I > I ).

n b

Per gli interruttori magnetotermici si dovrà rispettare la seguente disequazione: I < I < I per la

b n z

protezione dal sovraccarico e le seguenti disequazioni: I (potere d'interruzione)> I (nel punto

cn cc

<

d'installazione) e I²t (KS)² per la protezione dal corto circuito. Il potere d'interruzione nel nostro

caso sarà di 6kA per gli interruttori del quadro generale e di 4.5kA per gli interruttori degli altri

quadri dato che il montante più le linee di collegamento tra il quadro generale e i sottoquadri

determinano una riduzione della corrente di corto circuito ad un valore inferiore a 4.5kA.

Infine per una buona protezione dal corto circuito bisogna garantire che la corrente d’intervento

magnatica dell’interrutore sia minore della corrente di corto circuito a fondo linea (I ).

ccmin

La corrente d'intervento differenziale per i magnetotermici differenziali sarà di 30mA per tutte le

linee tranne che per quelle trifasi per le quali sarà di 300mA (per evitare interventi intempestivi).

La scelta dei vari interruttori sarà realizzata anche tenendo conto della selettività di intervento che si

vuole realizzare sia amperometrica sia cronometrica. Quindi per quanto possibile gli interrutori a

monte avranno tempi d'intervento e correnti d'intervento maggiori di quelli a valle.

Di seguito vengono riportati tutti gli schemi richiesti:

- Schema a blocchi

- Schemi unifilari di potenza

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