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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA

SUPERIORE - 2004

CORSO SPERIMENTALE - Progetto "BROCCA"

Indirizzo: SOCIO - PSICO - PEDAGOGICO

Tema di: PEDAGOGIA

Il candidato è tenuto a svolgere, a sua scelta, due temi tra quelli proposti.

"Negli anni Cinquanta l'orientamento consisteva nell'individuare mediante test psicoattitudinali le

caratteristiche dei soggetti per inserimenti "giusti" in contesti di lavoro stabili e con mansionari

professionali predefiniti e duraturi nel tempo. [...] A partire dagli anni Ottanta sino ad oggi, si è

invece progressivamente affermata una concezione dell'orientamento che rintraccia i suoi

fondamenti in tutto l'arco del processo formativo e diviene pertanto un risultato costruito con

specifici e costanti interventi didattici mirati alla preparazione di un soggetto che, una volta uscito

dalla scuola, sia in grado di scegliere fra le alternative con sensata consapevolezza, di individuare le

informazioni appropriate, di continuare a "formarsi" in modo autonomo".

A.M. AJELLO - S. MEGHNAGI - C. MASTRACCI, Orientare dentro e fuori la scuola ,

La Nuova Italia, 2000

Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:

a. la trasformazione del concetto di orientamento negli ultimi cinquant'anni;

b. l'importanza di una didattica orientativa per potenziare nel soggetto scelte consapevoli ed

autonome;

c. l'integrazione tra istituzioni educative, enti locali e altri soggetti pubblici per lo sviluppo di

attività di orientamento. II

"Le più avvertite teorie pedagogiche insistono da tempo sul fatto che tutti gli attori sociali devono

interagire con la scuola in modo da diventare una risorsa di apprendimento. Molti sono gli attori

sociali. […] La famiglia, che costituisce un partner indispensabile della scuola, è uno degli

interlocutori fondamentali con cui la scuola e gli insegnanti devono interagire. Il volontariato, che

costituisce un ambiente educativo di straordinaria importanza che la scuola non può ignorare. Lo

sport ed in particolare le associazioni sportive che, per il ruolo educativo che hanno, possono

favorire il miglioramento delle competenze dei giovani. I soggetti della formazione professionale

(centri di formazione, formatori, ecc.) con cui la scuola ha già da tempo imparato a confrontarsi e a

collaborare. L'impresa costituisce un partner per tutte le scuole che hanno a cuore la dignità del

lavoro. Infine gli enti locali che hanno un indispensabile ruolo con cui la scuola è chiamata a

passare da un atteggiamento di natura rivendicativa ad un atteggiamento positivo di integrazione e

di collaborazione".

C. GENTILI, La formazione all'interazione scuola-società, in "Annali dell'Istruzione",

ed. Le Monnier, n.1-2/2003

Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:

a. le vecchie e nuove agenzie educative;

b. l'integrazione tra i vari attori sociali per la crescita dei giovani;

c. il rapporto tra istruzione e formazione professionale.

III

"Durante l'adolescenza si verifica un processo di distacco dai genitori e dall'ambiente familiare.

Questo processo lascia un vuoto emotivo (solitudine, sentirsi incompreso, ripulsa) nella vita di ogni

adolescente. Per colmarlo, il giovane ricorre al gruppo dei suoi pari. Vi è una seconda ragione per

cui il ragazzo ricorre al gruppo dei coetanei: i conflitti, le ansie e le difficoltà incontrate tra le pareti

domestiche possono essere condivise e spesso risolte grazie alla simpatia e alla comprensione

reciproche. Un terzo motivo è l'insicurezza, il "non capire se stessi", la oscura e globale paura del

futuro imminente e la vulnerabilità nei riguardi degli adulti che spinge a ricercare la compagnia dei

coetanei". A. PEDON, Psicologia, Armando Scuola, 1988

Il candidato, alla luce delle sue conoscenze ed esperienze, illustri:

a. l'influenza del gruppo sul comportamento degli adolescenti;

b. l'importanza dei lavori di gruppo nel processo educativo;

c. la collaborazione scuola famiglia per superare il disagio adolescenziale.

IV

"Tutto ciò che non abbiamo alla nascita e di cui abbiamo bisogno da grandi ci è dato

dall'educazione.

Questa educazione ci viene dalla natura, o dagli uomini, o dalle cose. Lo sviluppo interno delle

nostre facoltà e dei nostri organi è l'educazione della natura; l'uso che ci si insegna a farne è

l'educazione degli uomini; l'acquisto di una nostra propria esperienza sugli oggetti che ci colpiscono

è l'educazione delle cose.

Ciascuno di noi è dunque formato da tre specie di maestri. Il discepolo in cui le loro diverse lezioni

si contraddicono è male allevato e non sarà mai d'accordo con se stesso: colui nel quale esse

concorrono pienamente e tendono agli stessi fini è il solo che va verso il suo scopo e vive con

coerenza. Ed è il solo ad essere educato bene.....

Poiché il concorso delle tre educazioni è necessario alla loro perfezione, è su quella, sulla quale non

abbiamo alcun potere, che bisogna dirigere le altre due".

J.J. ROUSSEAU, Emilio, a cura di A. Visalberghi, Bari, Laterza, 1953

Il candidato esponga le sue riflessioni sull'argomento illustrando in particolare:

• la funzione del maestro nel processo formativo;

• il ruolo delle esperienze personali dell'educando in tale processo;

• il rapporto fra inclinazioni naturali e processo formativo.

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