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Risultati prove INVALSI entrano nel Curriculum dello studente

Che fossero obbligatorie lo sapevamo già. Che servissero per essere ammessi all'esame di Stato, anche. Ma da quest’anno c’è qualcosa di nuovo che le riguarda: a partire dalla Maturità 2025, i risultati delle prove INVALSI non resteranno più confinati in qualche server del Ministero, ma faranno ufficialmente parte del Curriculum dello studente, il documento che racconta in modo completo il percorso scolastico (e non solo) degli alunni e delle alunne delle superiori.

Una novità che interessa da vicino i maturandi chiamati dal prossimo 18 giugno ad affrontare l’esame di Stato. Partecipare agli INVALSI, quindi, è diventato ancora più rilevante: se già erano un requisito di ammissione alla Maturità, da ora in poi saranno anche una voce visibile nel Curriculum allegato al diploma. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) ha infatti dato parere positivo allo schema di decreto ministeriale - perciò ormai in dirrittura d'arrivo - che vuole introdurre tale aggiornamento. 

Cosa significa tutto questo? 

Indice

  1. Cos’è il Curriculum dello studente
  2. Prove INVALSI: requisito per la Maturità 2025
  3. Un documento per il futuro, non solo per l’esame

Cos’è il Curriculum dello studente

Introdotto nel 2015 e obbligatorio dal 2020/21, il Curriculum dello studente è una sorta di carta d’identità formativa, allegata al diploma di scuola superiore. Racchiude non solo i voti scolastici, ma anche attività extrascolastiche, certificazioni linguistiche, esperienze culturali, sportive, artistiche, di volontariato, nonché i PCTO. Insomma, un documento pensato per dare valore all’intero percorso personale, dentro e fuori dalle aule.

E oggi il Curriculum si arricchisce di una nuova sezione: quella dedicata alle “Prove nazionali”, dove saranno riportati i livelli di apprendimento INVALSI, materia per materia, e le competenze, certificate, in lingua inglese.

Prove INVALSI: requisito per la Maturità 2025

Lo stretto legame tra INVALSI e Maturità, come detto, non sono certo una novità, visto che già da qualche anno le prove standardizzate sono obbligatorie per accedere all’esame di Stato. Anche per questo chi non le ha svolte a marzo rischia grosso, pur potendo sempre contare sulla sessione suppletiva, prevista dal 26 maggio al 6 giugno 2025. 

Ma, allo stesso tempo, non dimentichiamo che non influenzeranno la media o il voto finale dell'esame. Così come non potranno essere usati da aziende o enti per concorsi o selezioni. Il loro scopo, dal punto di vista degli studenti, resta quello di aiutare a orientarsi meglio in vista del futuro: università, corsi, tirocini o lavoro.

Un documento per il futuro, non solo per l’esame

Anche il Curriculum dello studente, da par suo, non serve solo alla commissione d’esame – che lo può consultare durante il colloquio orale – ma è pensato anche e soprattutto per il “dopo”. Università, enti di formazione, esperienze all’estero: avere un documento che racconta cosa si è imparato e fatto, anche al di là dei voti, può fare davvero la differenza per avere una visione generale di sé e rendersi conto in maniera più obiettiva di quelli che sono i propri punti di forza in chiave orientativa.

Non a caso, il Curriculum è collegato all’E-Portfolio, uno strumento digitale che raccoglie le informazioni sul percorso scolastico degli studenti, mettendo in luce le competenze maturate negli anni e le esperienze formative svolte nel corso della carriera tra i banchi.

Data pubblicazione 8 Aprile 2025, Ore 10:56
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