
La Maturità 2025 si avvicina e con essa l’adrenalina degli studenti che iniziano a pianificare strategie e calcoli per raggiungere il traguardo. Le date sono ormai ufficiali: il 18 giugno si parte con la prima prova, quella di italiano, seguita il 19 giugno dalla seconda prova, specifica per ogni indirizzo scolastico. Poi arriverà il momento del colloquio orale, che, pur senza una data prestabilita, di solito prende il via dal lunedì successivo alle prove scritte, che quest'anno corrisponde al 23 giugno.
Ma prima di pensare ai voti e alle performance, c’è un ostacolo fondamentale da superare: l’ammissione all’esame. Quanti crediti servono per accedere alla Maturità 2025? Come vengono assegnati? E quali sono le regole che ogni studente deve rispettare? In questa guida, risponderemo a tutte queste domande, facendo luce su ogni dettaglio del sistema dei crediti per la Maturità
Indice
Maturità 2025: quanti crediti servono per l’ammissione
Per poter essere ammessi all’Esame di Stato 2025 è necessario che il candidato abbia un numero minimo di crediti che corrisponde alla media del 6, o, solamente per l’ultimo anno, inferiore al 6 con un’unica disciplina al di sotto della sufficienza, ma con il benestare dell’intera commissione, che unanimemente può decidere se ammettere o meno il candidato.
Dunque, tabella di conversione dei crediti alla mano, il minimo con cui un maturando può essere ammesso alle prove è di 22 crediti, su un massimo di 40. Di seguito la tabella di attribuzione del credito scolastico in uso quest’anno.
Quanti crediti con la media del 7?
Maturità 2025: come funzionano i crediti e quanto pesano sul voto finale
Il voto finale della Maturità 2025 è, come da diversi anni ormai a questa parte, espresso in centesimi, e quindi il massimo ottenibile è 100/100 a cui, nei casi più meritevoli, viene aggiunta anche la lode.
Questa votazione in centesimi scaturisce dalla somma del credito scolastico e dei voti conseguiti nelle prove d’esame, che quest’anno sono tornate alla loro configurazione pre-pandemia, con due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio.
Il voto è quindi composto dai seguenti punteggi:
- prima prova (massimo 20 punti);
- seconda prova (massimo 20 punti);
- colloquio (massimo 20 punti);
- credito scolastico (massimo 40 punti).
Dunque, sebbene da quest’anno il credito torna al suo valore prepandemico, peserà comunque al 40% sul voto finale: una percentuale decisamente da non sottovalutare, e che potrà essere usata come tesoretto per le future prove da superare.