
Se vi siete sempre chiesti chi è colui che sceglie le tracce della prima prova di maturità, noi oggi abbiamo un nome e un volto, quello di Luciano Favini che da venticinque anni si occupa delle tracce di italiano all’esame di Stato.
INTERVISTA CON L'AUTORE - Luciano Favini, a capo della struttura ministeriale che si occupa dell’esame di maturità, è uno degli esperti che hanno elaborato le prove di italiano che mercoledì i maturandi dovranno svolgere. Intervistato dalla Stampa, ha spiegato con quali criteri sono scelti gli argomenti per la prima prova.
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STUDIATE IL NOVECENTO! - Per quanto riguarda la scelta dell’autore per l’analisi del testo, in genere si tratta di un autore italiano del Novecento e si tende a evitare che la decisione cada su autori che hanno suscitato polemiche o che non sono riconosciuti come importanti. Per ciò che concerne il brano, si cerca di alternare un anno la prosa e un anno la poesia, anche se, ammette, scegliere un brano in versi è molto più semplice.
AUTORI NOTI, TESTI POCO NOTI - Inoltre, l’esperto del Ministero ha ammesso che di proposito la prima prova non contiene un brano molto conosciuto. Il criterio di scelta è: “testo poco noto di autore noto”. In questo modo si vuole favorire il contributo critico degli studenti che, altrimenti, tenderebbero a inserire solo informazioni presenti nelle antologie su cui hanno studiato.
SAGGIO E ARTICOLO - Nulla si è lasciato sfuggire circa possibili nomi di autori in lizza. Si è solo soffermato un attimo sulle tematiche per il saggio breve e l’articolo di giornale che, a parer suo, dipendono molto dalla sensibilità del ministro e a cosa, quest’ultimo, voglia dare evidenza.
Cristina Montini