La poesia fu scritta sullaltura di Cotici, il 16 agosto 1916. Il poeta dice che un giorno tranquillo sul fronte, se ne sta da solo accanto a un albero mutilato dalle granate, e contempla la natura desolata come un circo prima e dopo lo spettacolo, e osserva le nuvole che si muovono coprendo la luna. La mattina si immerso nellIsonzo, col suo corpo sopravvissuto alla battaglia, ed entrato in simbiosi con la natura del posto, il fiume lo leviga come fa con i suoi sassi.
Sollevando poi le sue quattrossa, cammina come un acrobata lungo il fiume e, dopo essere uscito, si accoccola vicino i suoi vestiti infangati a prendere il sole. Il contatto con lIsonzo e quindi con la natura, uno dei momenti pi felici per il poeta, poich in questo modo si sente in perfetta consonanza con luniverso. Come nei terrori della guerra, Ungaretti angosciato quando non si trova in armonia con la natura. Per, le acque di questo fiume, simili a mani eteree, gli regalano una sorta di felicit rara nel contesto di guerra, essendo in intimit col creato e il suo trascorso. E ricorda le tappe della sua esistenza, scandite dalle acque del Serchio, del Nilo e della Senna. Il Serchio il fiume di Lucca, la sua terra dorigine, del padre e della madre, gente di campagna. Il Nilo invece lha visto crescere nelle immense distese dellEgitto. Infine, la Senna il fiume della sua formazione spirituale e artistica, simbolo dei fermenti culturali e artistici di Parigi, e qui il poeta acquist la coscienza di s stesso. Questi fiumi rappresentano le fasi pi importanti della vita del poeta, e ricordandoli preso da tanta nostalgia e rimpianto quando giunge la notte. La sua vita, esposta ai pericoli della guerra, delicata e precaria, simile a un fiore ondeggiante nelle tenebre della notte. I fiumi la poesia della presa di coscienza, che avviene attraverso il ricordo della vita passata. Immergendosi nellIsonzo Ungaretti rammenta tutti i fiumi che hanno fatto parte della sua esperienza di vita, e chiarisce le tappe esistenziali. Lacqua rappresenta la vita, che a partire dalle sue origini pi antiche, ovvero il Serchio, fiume della sua stirpe, arriva fino al presente, in cui il poeta giunge a una completa maturazione dopo lesperienza della guerra. Le due tappe centrali della vita di Ungaretti sono il Nilo e la Senna. Il Nilo lepoca libera e spensierata dellinfanzia e giovinezza del poeta; la Senna richiama alla memoria gli anni della formazione artistica e intellettuale a Parigi, e limportante rivelazione del suo genio letterario. Il componimento ha un evidente carattere autobiografico, grazie alluso costante della prima persona soprattutto allinizio di molte strofe, e i frequenti pronomi personali e possessivi. Emerge inoltre un carattere rituale, riguardo limmersione nelle acque del fiume, che ricorda il sacramento del battesimo. Il fiume si tramuta in un urna che accoglie la reliquia del corpo: i termini rinviano a un linguaggio liturgico e religioso, e il contesto assume unaccezione sacrale. Lacqua che scorre e che rende il corpo del poeta simile a un sasso che viene levigato, purifica e ricongiunge Ungaretti alla natura primordiale. Lintensit di questa operazione riduce luomo a quattrossa, ma ci costituisce la premessa necessaria per la sua risurrezione e liberazione. Avvenuto ci, il poeta si alza e cammina sullacqua per andare via, con un evidente richiamo a Cristo e al suo miracolo, e si accentua ancor di pi laspetto religioso del componimento. Un altro elemento degno di considerazione la nudit del poeta, che, una volta uscito dallacqua, si stende accanto ai suoi panni / sudici di guerra, simboli di contaminazione e morte, e riceve i raggi del sole, portatori di luce e vita, come un beduino, il nomade arabo, la cui menzione ha qui un duplice compito: ricordare latmosfera africana dellinfanzia, e continuare a dare un aspetto sacrale ai versi attraverso laggettivo chinato, che richiama la preghiera islamica. Il poeta gradualmente conquista la sua identit, riconoscendosi in una docile fibra / delluniverso e si sente unito alla natura. Ritrova larmonia e la felicit che si realizzano solamente i pochi momenti dellesistenza, e la riconquista del suo passato attraverso il ricordo delle esperienze vissute. Limmaginazione accentuata dai pronomi dimostrativi e dal frequente uso dellanafora allinizio delle ultime strofe. Il coronamento della serenit si ha con il rapporto pacifico con il paesaggio notturno. Nellultima strofa, con una struttura a cornice, la figura della corolla di tenebre richiama la pacifica situazione della prima strofa in cui le nuvole passavano coprendo la lunaGiuseppe Ungaretti, I fiumi
La poesia fu scritta sullaltura di Cotici, il 16 agosto 1916. Il poeta dice che un giorno tranquillo sul fronte, se ne sta da solo accanto a un albero mutilato dalle granate, e contempla la natura desolata come un circo prima e dopo lo spettacolo, e osse
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