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Filosofia : Hannah Arendt - la definizione di totalitarismo
Storia : germania nazista, unione sovietica lenin, fascimo
Inglese : Geroge Orwell - 1984
Francese : Eugene Ionesco - Rinocheros
Tedesco : Bertolt Brecht - schlechte zeit fur lyrick
Italiano : Eugenio Montale - La primavera Hitleriano
Filosofia : Popper - critica ai totalitarismi
http://www.youtube.com/watch?v=qTNYL5UVd9Q&feature=share
(dal minuto 00.00 al minuto 1.33)
Ideologia e
Terrore
Le origini del totalitarismo di Hanna Arendt, pubblicato nel 1951, è considerata una delle opere
più significative del pensiero politico del Novecento e descrive il regime totalitario come un
fenomeno del tutto nuovo.
Il totalitarismo è una forma di oppressione politica in cui lo Stato concentra ogni potere nelle
sue mani ed attua un serrato controllo su ogni attività della vita politica e sociale. È il prodotto
della degenerazione delle classi in quanto in seguito al crollo di un sistema sociale ordinato,
vasti numeri della popolazione non si sentono più parte di un ordine conosciuto. Diventano,
cosi, masse amorfe e isolate.
Il motore del regime è la volontà del capo che si impone come legge per l’intero stato e per
imporre la sua volontà e egemonia il Capo o il Partito utilizzano due mezzi principali: l’ideologia
e il terrore. L’ Ideologia sta alla base dell’agire dello stato totalitario ed è diffusa mediante la
Propaganda la quale ha lo scopo di diffondere nelle masse la verità del partito o del capo come
unica verità. Trova la sua applicazione mediante il partito unico che di fatto rappresenta
l’impossibilità di pensare diversamente dal partito. Il Terrore viene invece utilizzato come
strumento di governo e trova la sua applicazione nella Polizia Segreta, nei campi di lavoro, nei
campi di sterminio.
Privando l’individuo della libertà, della possibilità di scegliere, della sua individualità, lo stato
totalitario pone inevitabilmente alla sua base anche l’isolamento politico degli individui e la loro
estraneazione sociale. L’individuo è estraniato anche dal lavoro e si trasforma, come afferma la
Arendt da “homo faber” in “animal laborans”, a cui viene negata ogni possibilità di
autorealizzazione.
An example of totalitarism, based on Arendt’s definition, is the novel 1984 of George Orwell.
Infact the novel’s main themes are the nature of totalitarian regimes and how they consolidate
power.
In 1984 the World is divided in 3 huge states, which are always at war with each other:
Oceania, Eurasia and Eastasia. In Oceania the society is managed by the Big Brother. His face
is everywhere because of posters that portray the face of a man of about forty-five, with a
heavy black moustache and ruggedly handsome features, with a caption underneath which
reads “BIG BROTHER IS WATCHING YOU”. Nobody knows who he really is but in his face maybe
Orwell wants to represent Hitler (black moustache), Stalin (heavy moustache) and Mussolini
(ruggedly handsome features). Big Brother controls people’s everyday life; his eyes are
cameras that are everywhere and that spy on everybody. He is helped by the Thought Police
that try to eradicate any form of free thinking or expression, and 4 ministries: the ministry of
peace that takes care of war, the ministry of plenty that takes care of economic issues, the
ministry of love that takes care of tortures and the ministry of truth that takes care of rewriting
history books. Everywhere there are slogans like “war is peace”, “freedom is slavery”,
“ignorance is power”. In this society there is not freedom of thought or speech, there is not
privacy, love is allowed just for procreation and a new limited form of language called
Newspeak is invented so that only certain ideas can be expressed. The protagonist, Winston
Smith, works at the Ministry of Truth but he wants to overthrow the Big Brother. So he joins a
secret society, The Brotherhood, with O’Brien, and Julia , with whom he falls in love even if it is
a crime. However O’Brien is a member of the regime and he arrests Winston. In the end, after
several tortures the regime makes Winston love Big Brother, but it doesn’t kill him because it
doesn’t want heroes or martyrs.
By changing 1948 in 1984 George Orwell wanted to set his novel in the future without losing
sight of the Britain he was living in.
It is an example of a dystopian novel because the term dystopia is used to describe an
unpleasant or catastrophic future.
Aussi des écrivains françaises s’intéressent aux systèmes totalitaires.
Un des plus connut est Eugène Ionesco qui est considéré le principal représentant du théâtre
de l’absurde. En 1959 il écrit Rhinocéros qui est généralement interprétée comme une
métaphore de la montée des totalitarismes.
Rhinocéros naît d’une expérience vécue par l’auteur à Bucarest : il avait vu, au cours des
années 37-38 beaucoup d’amis adhérer au mouvemente fasciste. Comme atteints par un
virus , les uns après les autres ils adoptaient des points de vue, un style qui le
métamorphisaient. Ce virus c’est la rhinocèrite.
La rhinocèrite n’est pas seulement symbole de nazification, mais de tout totalitarisme et plus
généralement de tout conformisme. Ionesco dénonce tout système de pensée qui étouffe
l’individu.
Secondo la filosofa e storica Hannah Arendt solamente due stati sono riusciti a installare un
sistema totalitario come lei lo ha definito: la Germani nazista di Hitler e l’Unione Sovietica di
Stalin.
NAZISMO
In seguito alla “notte dei lunghi coltelli”, Hitler ottiene pieni poteri e nasce il 3 Reich.
Esso si fonda su:
Führer Prinzip: tutto deriva dal Führer che incarna l’identità del popolo tedesco; è la guida
stessa del popolo ed è colui al quale spettano tutte le decisioni. La sua volontà è legge.
Stato Partito: Stato e Partito sono un tutt’uno. Il partito, unico, è l’unico tramite con le
masse e si occupa delle organizzazioni delle stesse come ad esempio il Fronte del Lavoro
e le organizzazioni giovanili che facevano capo alla Hitlerjugend. Compito di queste era di
trasformare l’insieme dei cittadini in una
Comunità di popolo: popolo omogeneo, entità uniforme.
Propaganda, per la quale fu istituito anche un Ministro
Mito della razza (ariana): tale razza è considerata la razza destinata al dominio, in quanto
perfetta.
Razzismo: persecuzione di tutti coloro che non erano ariani (ebrei, malati di mente..) al
fine di mantenere integro il “popolo eletto” e dunque di difendere la razza. Il razzismo
prevedeva deportazioni, campi di sterminio, uccisioni, pratiche eugenetiche..
Teoria dello spazio vitale – Pangermanesimo: idea della superiorità del popolo tedesco
sugli altri popoli e aspirazione a unificare politicamente tutte le popolazioni di stirpe
e lingua tedesca.
Revanscismo: rifiuto dei Diktat di Versailles.
Non ammissione del dissenso (Lager, SS, Gestapo): ogni forma di opposizione veniva
repressa dalla Gestapo e dalle SS. I campi di concentramento o campi di lavoro era dove
gli oppressori venivano rinchiusi e sottoposti ad un lento annientamento. In seguito
diventeranno sede della cosiddetta “ soluzione finale che vedeva come principali vittime
gli ebrei, gli omosessuali, e tutti coloro che erano considerati “pericolosi” per la purezza
della razza.
STALINISMO
Nel 1924 , alla morte di Lenin, il potere passa a Stalin, che, grazia all’isolamento economico
russo, poté avviare un’industrializzazione forzata. Tra il 1927 e il 1928 attuò i PIANI
QUINQUENNALI attraverso i quali si mirava a trasformare l’economia sovietica in un’economia
industriale. Lo stesso Stalin definì tale progetto come una “rivoluzione dall’alto” ossia voluta e
gestita dallo stesso stato. Il primo ostacolo di tale progetto furono i kulaki (contadini
benestanti) contro i quali Stalin adottò misure restrittive, proclamando la necessità di
collettivizzare il settore agrario e di procedere all’eliminazione dell’intera classe dei kulaki.
Successivamente vennero fucilati o deportati nei campi di lavori forzati (GULAG) tutti coloro
che si opponevano e resistevano al trasferimento nelle fattorie collettive. I successi dei piani
quinquennali furono consentiti da una straordinaria concentrazione delle risorse ma anche da
un clima di entusiasmo ideologico e patriottico che Stalin seppe suscitare nella classe operai.
Gli operai vennero sfruttati al massimo ma furono anche stimolati con inventivi materiali che
premiavano i lavoratori più produttivi. Un minatore riconosciuto per il suo straordinario
impegno, Alekskej Stachanov diede origine ad un vero e proprio movimento: lo Stachanovismo.
Stalin si occupo anche della cultura, imponendole una rigida censura e obbligandola alla
funzione propagandistico-pedagogica entro i canoni del realismo socialista. Ciò significava
limitarsi alla descrizione e all’esaltazione della realtà sovietica. Nel 1934 iniziò il periodo delle
“grandi purghe” giustificate dalla necessità di combattere i traditori e nemici di classe. Esse
consistevano nell’eliminazione di tutti coloro che si opponevano al regime.
FASCISMO : totalitarismo imperfetto
Nel 1922 ha luogo la marcia su Roma. L’intento di Mussolini era quello di utilizzare tale marcia
come pressione politica. Il re Vittorio Emanuele III non proclamò lo stato di assedio e le camicie
nere entrano a Roma. Mussolini non si accontentò ma chiese e ottenne di diventare capo del
governo. Da li a poco lo Stato italiano sarebbe finito sotto il potere del partito fascista e di
Mussolini. Tuttavia il Fascismo è considerato un totalitarismo imperfetto perché Mussolini lasciò
in allo Stato pieni poteri e dunque la possibilità del re di revocare la sua carica in qualsiasi
momento, e sin da subito cercò un avvicinamento con la Chiesa. Come ad esempio la riforma
Gentile del 1923 e i successi Patti lateranensi del 1929.
[Organizzazioni legate al partito - Mito del Duce - Mito dell’uomo nuovo - Consenso e
Propaganda CULTURA - Corporativismo]
Molti scrittori presero posizioni di opposizione rispetto al regime.
Ein Deutscher Schriftsteller, der gegen den Nationalsozialismus spricht, ist Bertolt Brecht.
Während des Nationalsozialismus ist Brecht im Exil und schreibt er das Gedicht „Schlechte Zeit
für Lyrik“.
poetologisches Gedicht,
Es ist ein d.h. ein Gedicht, in dem der Autor etwas über seine
Einstellung zu Literatur sagt.
In diesem Gedicht sagt er, dass nur die Schönheit und die Glück beliebt vor den Gesellschaft
sind. Er beschreibt ein schlechten Landschaft mit einem verkrüppelte Baum, der mit dem Recht
von den Passanten Krüppel (storpio) genommen wird. Der Baum ist ein Symbol für die physisch
und geistig Müdigkeit des Dichters und schlechtes Landschaft ist nationalsozialistischen
Deutschland. In diesem Landschaft sieht er nur der Fischer rissiges Garnetz aber die Brüste der
Mädchen sind warm wie ehedem. So existiert noch die Schönheit in der Welt. Jedoch denkt
Brecht, dass Gedichte wahr sein müssen und zu Zeiten des Anstreichers ist möglich, nur
reimlose Lyrik zu schreiben. So kann er keine Gedichte machen, weil nur die Hitlers Reden
drängt sich (lo spinge) zum Schreibtisch.