Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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foto di live Facebook con il ministro Giannini

Svelato finalmente il “Rompicapo Giannini” che aveva animato la vigilia della Maturità: se fossero un colore le tracce della prima prova di oggi sarebbero il verde perché “Nel mio suggerimento c’era ovviamente un richiamo esplicito ai temi in particolare alla traccia sul valore del paesaggio (il saggio breve storico-politico)”.

Una scelta che in tanti avete premiato visto che, secondo le rilevazioni Miur, il 23% dei maturandi ha puntato proprio su questa traccia. Ma tutte le tipologie si sono, grosso modo, divise la posta: “Segno che abbiamo toccato argomenti vicini ai ragazzi differenziando le tematiche”, sottolinea il Ministro ospite in live call con Skuola.net su Facebook.

SE LA SECONDA PROVA DI MATURITÀ FOSSE UN COLORE, SAREBBE... - Ma il gioco dei colori prosegue anche con la seconda prova maturità 2016. Le tracce di domani sono rappresentate dal colore bianco. Una tinta che potrebbe, però, avere più di un significato. Il Ministro lo ha identificato come la tinta della purezza, mentre per i ragazzi si è materializzato lo spettro di non riuscire a consegnare un compito all’altezza della situazione e di lasciare il foglio, appunto, “in bianco”.

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LE TRACCE? SCELTE LO SCORSO APRILE - Il Ministro ha voluto anche commentare la scelta di Umberto Eco per l’analisi del testo, autore nettamente in cima ai sondaggi della vigilia: “Non è stato un tema sull’autore ma sua una sua considerazione – dice – anche se ammetto che la decisione finale l’ho presa quando era già morto. Ma non è escluso che lo avrei selezionato a prescindere. Le tracce si compongono durante tutto l’anno scolastico e il brano di Eco era stato messo tra i più probabili ancor prima della sua scomparsa”. La Giannini ha infine rivelato un interessante dettaglio: la scelta finale si è tenuta verso la fine del mese di aprile, selezionando le magnifiche 7 da un paniere di 50 proposte.

CAPIRE QUELLO CHE TI ACCADE INTORNO - Secondo noi di Skuola.net, queste tracce della prima prova di maturità rappresentano un messaggio chiaro agli studenti: non basta solo studiare sui libri, bisogna anche informarsi sul mondo che ci circonda. Il Ministro ha confermato questa visione, dichiarandosi convinta che “i ragazzi abbiano percepito questo sforzo,che ha voluto dar loro la possibilità di mettere dentro alla prova il proprio punto di vistail quale però, implicitamente, deve tener anche conto di quello che si è appreso nel corso dei cinque anni delle superiori”.

SAVIANO IN PRIMA PROVA? NON CREDO PROPRIO - Un’ultima battuta sulla riforma dell’esame, promessa nei giorni scorsi dalla stessa Giannini: il 40% degli studenti vorrebbe, infatti, cimentarsi con più autori contemporanei, quelli che leggono quotidianamente (in pole position c’è Saviano) oppure cimentarsi con tipologie più attuali (soggetti per video, post per blog, racconti di narrativa). “Tutte ottime idee – secondo il Ministro – che in una fase di profondo ripensamento della maturità bisogna prendere senza dubbio in considerazione”. Invece per gli autori contemporanei c’è poca speranza, dato che “abbiamo già tanti grandi esponenti nella tradizione letteraria moderna”.

PRIMA PROVA MATURITÀ 2016: BENE COSÍ - E a quei maturandi che non sono rimasti soddisfatti dalle scelte del Miur, il Ministro risponde: “Sarei preoccupata del contrario. Basti pensare che oggi hanno sostenuto l’esame più di 500mila ragazzi. Mi basta sapere che la maggior parte di loro abbia apprezzato”.

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