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Studenti durante la prima prova di Maturità

Gabriele D’Annunzio, Giovanni Verga e Luigi Pirandello: è questo il podio degli autori pronosticati dagli studenti per la prima prova dell’esame di Maturità 2025. E dietro, quasi, il nulla. A circa due mesi dall’inizio dell’Esame di Stato, i maturandi si lasciano andare alle consuete “scommesse” della vigilia sulle possibili tracce selezionate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per lo scritto di Italiano. 

A dare il via a questo gioco nazional popolare che appassiona i maturandi (e la nazione intera), come da tradizione siamo proprio noi di Skuola.net, con un osservatorio che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di maturandi.  

Indice

  1. Scommesse a vuoto? D’Annunzio inedito, Pirandello e Verga troppo “freschi”
  2. La memoria storica detta il tema: tra anniversari e attualità
  3. Il “vate” resta il favorito, ma l’attesa sembra eterna
  4. Pirandello piace ma ha già dato: salgono Svevo, Calvino e Levi
  5. È l’ora dei poeti? Leopardi e Pascoli alla guida
  6. Tracce d’autore o d’anniversario? La Seconda Guerra Mondiale fa da padrona
  7. I personaggi che potrebbero diventare tema
  8. Intelligenza Artificiale, guerra e pace: l’attualità resta una certezza

Scommesse a vuoto? D’Annunzio inedito, Pirandello e Verga troppo “freschi”

Peccato che queste previsioni al momento abbiano poche probabilità di accadimento: D’Annunzio perché non è mai stato proposto dall’Alba del millennio, Pirandello perché è già “passato” per l’Esame di Stato lo scorso anno, Verga (quasi) idem perché manca solo dal 2022.

Ma appunto mai dire mai, perché Valditara può sovvertire queste regole non scritte dell’alternanza tra autori. 

La memoria storica detta il tema: tra anniversari e attualità

Forse potrebbe andare meglio con le previsioni legate agli anniversari di eventi storici o all’attualità, che potrebbero ispirare le tracce di testo argomentativo o i temi appunto di attualità. 

In questa sezione del borsino la parte del leone la fanno anniversari pesanti, legati principalmente all’arco della Seconda Guerra Mondiale, come gli 80 anni dalla fine del conflitto e dalla morte di Benito Mussolini e Adolf Hitler e, di riflesso, dalla Liberazione dal Nazifascimo.  

E l’attualità? Qui gli studenti suggeriscono di concentrarsi sui temi legati all’Intelligenza artificiale e sui conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente

Ma, allo stesso tempo, ritagliano ancora uno spazio alla pandemia di Covid-19, ormai passata da tema di attualità a ricorrenza da segnare in rosso sul calendario: quest’anno l’evento che cambiò il mondo nel 2020 “festeggia” 5 anni. 

Il “vate” resta il favorito, ma l’attesa sembra eterna

Tornando agli autori protagonisti delle due tracce riservate all’analisi del testo, se, come previsto dalla normativa vigente, il MIM dovesse selezionare uno degli autori di prosa che hanno prodotto le loro opere dall’Unità d’Italia in poi, i maturandi non avrebbero dubbi: più di 1 su 3 è pronto a puntare sul “vate” di Pescara. Che da sempre è il grande atteso, deludendo però ogni volta le aspettative: negli ultimi trent’anni non è mai uscito

Più o meno la stessa percentuale di studenti sarebbe pronta a scommettere su un altro grande esponente della letteratura italiana: il “verista” Giovanni Verga, sebbene già opzionato dal MIM durante la Maturità 2022.

A questi si aggiunge Alessandro Manzoni, selezionato da circa 1 maturando su 10: anche per il poeta e scrittore si tratterebbe di un debutto assoluto, perlomeno per quanto riguarda le Maturità del nuovo millennio.

Pirandello piace ma ha già dato: salgono Svevo, Calvino e Levi

Qualcosa di simile a quanto già avvenuto lo scorso anno avviene pure sul versante degli autori di prosa del ’900. In questo caso, Luigi Pirandello sbaraglia la concorrenza: è indicato da 1 studente su 4 come possibile protagonista dell’analisi del testo. Difficile, però, che il pronostico si realizzi, dato che il drammaturgo siciliano è stato proposto proprio lo scorso anno, dopo un’attesa lunga un ventennio. 

Più chance, semmai, per Italo Svevo (manca dal 2009)  e, soprattutto, per Calvino (2015), di cui quest’anno ricorrono i 40 anni dalla scomparsa, indicati rispettivamente dal 19% e dal 16%. Ma c’è spazio anche per Primo Levi (2010) - anche lui indicato da circa 1 su 10 - che potrebbe legarsi a doppio filo con il tema della guerra e del Nazifascismo.

“La longevità dell’attuale ministro dell’Istruzione - uno dei pochi in tempi recenti a presiedere tre esami di Maturità - consente anche di effettuare previsioni sulla base del comportamento del titolare di Viale Trastevere, che ha dimostrato una sana quanto giusta propensione a non complicare la vita dei maturandi con scelte esotiche. Quindi solo 1 su 3 si aspetta un autore poco conosciuto in termine di trattazione nelle scuole”. Così commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.  

È l’ora dei poeti? Leopardi e Pascoli alla guida

Non solo prosa, però: secondo l’Ordinanza del MIM, infatti, tra gli autori selezionati per l’analisi del testo potrebbe figurare anche un poeta. Se così fosse, chi sarebbe il letterato di punta? Il podio, in questo caso, vede in vetta a pari merito Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli, con il 15% di preferenze: per il poeta “romantico” si tratterebbe della prima apparizione da trent’anni a questa parte, mentre per l’ideatore della poetica del “fanciullino” le speranze sono minime, essendo stato sorteggiato già nel 2022. Sullo sfondo, restano valide le ipotesi Dante Alighieri - anche se ha scritto prima dell’Unità d’Italia vanta due apparizioni negli ultimi trent’anni - ed Eugenio Montale. Quest’ultimo è un evergreen che manca dal 2012 ed è stato proposto ben tre volte in passato. 

Tracce d’autore o d’anniversario? La II Guerra Mondiale la fa da padrona

Passando alle altre tipologie di tracce - testo argomentativo e tema di attualità - a farla da padrona, come detto, è principalmente la Seconda Guerra Mondiale, declinata in tutte le sue forme. Dovendo attingere a ricorrenze e anniversari storici, i maturandi non hanno dubbi e si riversano in massa sugli 80 anni dalla fine del conflitto: per quasi 1 su 5 i due focus della fine delle operazioni belliche e della liberazione dell’Italia dalle truppe nazifasciste sono, alla pari, i temi principali su cui puntare.

Dopodiché, però, c’è un netto salto avanti: il terzo anniversario più gettonato è, a cinque anni dalla ricorrenza, lo scoppio della pandemia del Covid 19. Il virus più celebre di sempre, secondo gli studenti, potrebbe infatti essere tra i grandi protagonisti dell’esame: lo ipotizza il 16% degli intervistati.

I personaggi che potrebbero diventare tema

E se lo spunto dovesse, invece, essere legato a un personaggio? Il 24% degli studenti, non si discosta di molto dalla trama portante e punterebbe le fiches sugli 80 anni dalla morte di Benito Mussolini e Adolf Hitler. Seguono, con distacco, i 50 anni dalla morte Pier Paolo Pasolini e il già citato 40esimo anniversario dalla scomparsa di Italo Calvino: indicati, rispettivamente, dal 14% e dal 13% dei rispondenti.

Tra le ipotesi meno quotate, i 100 anni dalla morte di Andrea Camilleri e i 70 anni dalla morte di Albert Einstein, citati da circa l’8% del campione. 

IA, guerra e pace: l’attualità resta una certezza

Infine l’attualità, che coprirà due delle sette tracce di prima prova, peraltro sempre molto apprezzate dai maturandi. L’argomento principe, come anche lo scorso anno, sembra essere l’Intelligenza Artificiale (e le nuove frontiere digitali): così per quasi 1 su 4. 

Senza dimenticare il tema della guerra, ormai in pianta stabile nell’elenco delle ipotesi dei maturandi da ben tre anni: quest’anno il 17% è pronto a scommettere su questa traccia. E, visto l’argomento sempre (purtroppo) caldo, il 12% punta tutto sul tema della violenza di genere

Mentre se la traccia avesse per oggetto un tema “esistenziale”? In questo caso, sarebbe una lotta a tre fra i temi della pace (20%), del futuro (17%) e della memoria (15%).