
Anche quest’anno la seconda prova dell’esame di Maturità non fa prigionieri. Oltre la metà - il 56% - dei maturandi è infatti uscita con le ossa rotte dal secondo step dell’esame: più complesso del previsto e, secondo molti, ricco di tematiche mai trattate in classe. A dirlo è un sondaggio di Skuola.net, che ha raccolto a caldo le opinioni di 500 maturandi subito dopo la conclusione dello scritto di indirizzo.
Indice
Le tracce? Difficili e su argomenti spesso non trattati a scuola
Tirando le somme, poco più di 1 studente su 3 ha giudicato le tracce della seconda prova coerenti con quanto si aspettava, mentre appena il 6% le ha considerate più semplici del previsto.
Al contrario, oltre la metà ha dichiarato di averle trovate più impegnative del previsto, anche per via del fatto che più di 4 su 10 - il 45% - si sono trovati a fare i conti con diversi argomenti “extra” mai trattati in classe, mentre solo un terzo degli studenti non è stato colto di sorpresa, avendo affrontato tutti gli argomenti della traccia in aula.
Non stupisce, quindi, che circa uno su cinque - il 20% - abbia ammesso di aver fatto ricorso a strategie per copiare, affidandosi sia ai metodi più “classici” sia all’aiuto della tecnologia.
Alla fine il bilancio è abbastanza critico. Chiamati a valutare le tracce, ben 3 studenti su 10 le bocciano senza appello. Una percentuale simile, però, assegna un giudizio tra “molto buono” e “ottimo”. Mentre il restante 38% si mantiene neutro, optando per un più cauto “abbastanza buono”.
Allo Scientifico lo sconforto è palpabile
E se al liceo Classico la prova non sembra aver mietuto troppe “vittime”, allo Scientifico si respira aria di catastrofe: ben il 75%, infatti, ha giudicato come decisamente complessi i due problemi proposti nella traccia.
Con il risultato che, in molti - allo Scientifico come altrove - hanno fatto di testa propria, aggirando le difficoltà con il sempreverde “aiutino”: circa 1 maturando su 10 ammette di aver copiato almeno in parte il compito utilizzando bigliettini e appunti nascosti.
In cerca d'aiuto tra compagni e professori
Un buon 5% lo ha fatto grazie alla complicità dei compagni di classe, mentre una percentuale simile ha optato per una strategia che comprendeva sia mezzi digitali che analogici.
Il restante 80% dice di avere svolto la traccia in autonomia: tra chi (il 70%) dice di essersela cavata da solo e chi (10%) avrebbe voluto sbirciare qualche soluzione ma non ha potuto per via dei rigidi controlli tra i banchi. Nonostante il commissario interno addetto alla materia di seconda prova nel 52% dei casi abbia provato a dare una mano ai maturandi in difficoltà.
Non c’è tempo tuttavia per recriminare perché lunedì per molti è già tempo di orali: il 58% inizierà subito a studiare, mentre gli altri si prenderanno almeno un paio di giorni di pausa.