
Oggi, 21 giugno, si è svolta la prima prova di Maturità, che ha visto oltre 5mila studenti impegnati nella stesura di un tema sviluppato a partire da una delle 7 tracce proposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Una delle tracce, che sono state sottoposte ai maturandi questa mattina, riprendeva una lettera inviata nel dicembre 2021 all’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. In questa lettera, firmata da alcuni dei nomi più illustri del mondo accademico e culturale italiano, venivano espresse alcune riflessioni in merito alle modalità di svolgimento dell’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione.
La lettera
Attraverso questa lettera, alcuni esponenti del panorama culturale contemporaneo avevano espresso le proprie perplessità nell'eventuale mantenimento della formula dell’esame introdotta durante la pandemia, anche per il 2022. Già l'anno precedente si era ritenuto che non ci fossero le condizioni per garantire che lo svolgimento delle prove scritte avvenisse in sicurezza ed aveva quindi convenuto che fosse opportuno limitare la Maturità 2021 al solo colloquio orale. I firmatari della lettera avevano così ribadito con forza e determinazione la necessità di consentire ai ragazzi di concludere il ciclo di istruzione superiore attraverso una verifica completa e seria, in grado di stimolare i ragazzi allo studio e di valutare la loro reale preparazione. In realtà, le prove scritte furono effettivamente svolte alla fine dell'anno.La reazione dei maturandi alla traccia
La traccia sviluppata a partire dalla lettere inviata a Patrizio Bianchi, proposta come tipologia C, dedicata al tema di attualità, sembra aver suscitato molta sorpresa ed ha alimentato diverse critiche mosse anche da parte degli stessi studenti. In particolare, il sindacato studentesco, Unione Degli Studenti, si esprime contro la decisione del Ministero di inserire la lettera tra le tracce della prima prova: “La lettera presentata al Ministro e divenuta una traccia dell’Esame di Stato non tiene minimamente conto della voce e dell’opinione degli studenti - afferma la coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, Bianca Chiesa - ma la cosa più grave è che all'interno di questo testo emerge in modo chiaro l'idea di una scuola bloccata, che non ha come obiettivo quello di formare persone consapevoli e dotate di pensiero critico, bensì quello di punire e giudicare gli studenti.” Secondo molti ragazzi il contenuto della lettera e la traccia stessa non fanno altro che sottolineare il carattere punitivo attraverso cui viene erroneamente concepito l’Esame di Stato. Secondo i mittenti della, infatti, la Maturità si sarebbe dovuta svolgere secondo la modalità classica per l’interesse della collettività tutta, che si ritrova a fare i conti con la scarsa preparazione delle nuove generazioni, causa dell’indulgenza mostrata dal sistema scolastico negli ultimi anni. “L'Esame di Stato di quest'anno è fortemente contaminato della politica antiquata del governo - esordiscono gli studenti - siamo convinti che il momento della Maturità e l'intera didattica debba svincolarsi il più possibile da ogni retorica meritocratica, punitiva e classista, in quanto allontana gli studenti dalla scuola, venendo meno all'obiettivo di questa istituzione”.Chiara Galgano