
Introdotto dalla Legge 107 del 2015 e regolamentato dal Decreto legislativo 62 del 2017, il curriculum dello studente allegato al diploma finale. Si tratta di un documento che accompagna il voto finale del diploma arricchendolo di notizie riguardo al percorso formativo di ogni candidato con informazioni scolastiche ed extra scolastiche che completano il profilo di ognuno.
Lo scopo con cui nasce questo documento è dunque quello di valorizzare ogni attività formativa dei maturandi, per questo viene redatto in parte dalla scuola e in parte dallo studente stesso. Alla scuola spetta il compito di indicare competenze, conoscenze e abilità acquisite durante il percorso scolastico, nonché le certificazioni raggiunte, lo studente invece è tenuto ad indicare le attività extra scolastiche di ambito professionale, culturale, artistico, sportivo, di cittadinanza attiva e di volontariato, svolte in modo parallelo e complementare rispetto a quelle propriamente didattiche.
Come spiegato sul portale dedicato al curriculum dello studente, si tratta infatti di un “uno strumento con rilevante valore formativo ed educativo” e che per questo “può costituire un valido supporto per l’orientamento degli studenti all’Università e al mondo del lavoro”.
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Curriculum dello studente, livello EQF: cos’è e perché è importante?
Quando vedrai il tuo curriculum dello studente, noterai che tra le varie voci compilate dalla scuola c'è anche il "Livello EQF" legato al diploma. Ma di cosa si tratta? Nell’Unione Europea, con l’acronimo EQF si indica il Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework) che rappresenta uno strumento che definisce il livello di apprendimento su una scala composta da 8 livelli complessivi. Ognuno di questi livelli, disposti in modo crescente (dal livello 1 al livello 8 ), si inquadra in un sistema di competenze, abilità, responsabilità e autonomia in cui si collocano le qualifiche acquisite.L’EQF risulta uno strumento molto utile poiché “comprende tutti i tipi e tutti i livelli di qualifiche e l'uso dei risultati dell'apprendimento rende chiaro ciò che una persona sa, capisce ed è in grado di fare”. Inoltre, l’EQF rappresenta un modo concreto per valutare il grado di qualifiche valido e spendibile a livello europeo poiché la suddivisione in 8 livelli lo rende “strettamente collegato ai quadri nazionali delle qualifiche”, fornendo “una mappa completa di tutti i tipi e livelli di qualifiche in Europa, che sono sempre più accessibili attraverso le banche dati sulle qualifiche”.
Livello EQF: in quali Paesi risulta valido?
Accanto ai Paesi europei, altri 11 Stati extra UE si stanno preparando ad accogliere lo stesso sistema di qualifiche rispecchiato dall’EQF e in cui dunque sono riconosciute le competenze e le abilità acquisite: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Svizzera.Istituito nel 2008 con il chiaro obiettivo di “creare trasparenza e fiducia reciproca nel panorama delle qualifiche in Europa”, l’EQF si configura dunque come un ponte tra la formazione e il mondo del lavoro .
La Commissione addetta a redigere e ad aggiornare i criteri che sostanziano ogni livello di apprendimento ha il compito di “garantire la coerenza globale e promuovere la trasparenza e la fiducia nel processo di referenziazione”. Per farlo, si avvale anche della collaborazione di due prestigiose agenzie europee come il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale(Cedefop) e la Fondazione europea per la formazione (ETF), e della rete ENIC-NARIC, ovvero la rete di centri nazionali che si occupano di riconoscere le qualifiche accademiche raggiunte.
Guarda il video che spiega come funziona la distribuzione dei crediti scolastici in vista della Maturità 2021: