Giulia.Onofri
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Sulla città di Chagall

Il giorno del colloquio orale tutti i maturandi dovranno creare un discorso multidisciplinare che colleghi quante più materie possibili.
E se tra i materiali preparati dalla commissione ci fosse il dipinto Sulla città di Marc Chagall? Ecco un esempio dei possibili collegamenti.

Storia dell’arte: chi era Marc Chagall

Tipico di Marc Chagall è lo stile fantastico e surreale che dà vita a immagini con soggetti che spesso volano o sono immortalati in pose poco realistichee come accade del resto in questo dipinto in cui il pittore ritrae sé stesso e sua moglie mentre, stretti in un abbraccio, sorvolano le case di Vitebsk (la città natale di Chagall).
Fu realizzato nel 1918, e per spiegarne il senso di bisogno di evasione, Chagall lo accompagnò da questo messaggio di libertà: “Scappiamo, sfuggiamo dagli affanni, dai pregiudizi, dalle fatiche che si nascondono tra un tetto e un altro, tra comignolo e finestre. Prendiamo il volo, io e te in questo cielo che ci ospiterà, noi sopra la città. Basta rimanere nel flusso sempre eterno e sempre lo stesso di convenzioni, di convinzioni, classiche interpretazioni della vita quotidiana. Allontaniamoci, voliamo via da questa città se ci sta stretta, se è cambiata così tanto, tu fai un cenno, salutala, ti porto lontano, non pensare ad altro”.

Storia: la rivoluzione russa

Chagall nel 1917 partecipò, insieme ad altri artisti russi del tempo, alla Rivoluzione russa che portò al rovesciamento dell’Impero Russo e successivamente alla formazione dell’Unione Sovietica, dopo la guerra civile russa.
Chagall vive in questo periodo sotto la politica del governo dei soviet in cui non trova molto successo. I soviet sono unità del sistema politico e amministrativo russo che si crearono spontaneamente per la prima volta nella rivoluzione del 1905 come nuclei rappresentativi della classe operaia e dei contadini, mentre nel 1917 vennero accolti anche rappresentanti dei soldati.
In generale, per riferirsi a questo Stato negli anni compresi fra 1917 e 1922, in occidente comunemente si designa come Russia bolscevica, che rievoca la maggioranza del popolo formata dai bolscevichi, ovvero di coloro che appoggiavano il leader comunista Lenin in opposizione alla minoranza dei menscevichi, che erano quindi quelli che contrastavano il suo operato e la sua politica.
In generale, si potrebbe parlare della Rivoluzione russa del 1917 fino alla caduta del sistema.

Letteratura italiana: Primo Levi

Dopo la liberazione di Auschwitz nel 1945 da parte dell’Armata Rossa Sovietica, Primo Levi scrittore del Novecento ricordato da tutti per ‘Se questo è un uomo’, impiegò ben dieci mesi per tornare a casa. Sulla base di ciò che lo scrittore visse in quei dieci mesi di lungo tragitto attraverso la steppa sovietica, nacque un altro suo famoso capolavoro: ‘La tregua’.
Il libro, composto da 17 capitoli, venne scritto fra il 1961 e il 1962, anche se qualche capitolo risale al 1947-1948.
La vena satirica per i soviet si esprime nella frase: ‘l’homo sovieticus è vivo”, proprio per sottolineare che nel corso di decenni non è cambiato nulla.

Filosofia: Karl Marx

Ispiratrice dell’ideologia sovietica fu la teoria politica del marxismo elaborata dal filosofo tedesco Karl Marx come critica alla società capitalistica industriale, sulla base di concrete analisi della società e delle lotte di classe. Le teorie di Marx confluirono poi nel Manifesto del Partito Comunista, scritto in collaborazione con F. Engels, basato sulla concezione di lavoro umano inteso come forza-valore che produce più del necessario (plus-valore) che a sua volta arricchisce i capitalisti.
Durante l’incessante processo di accumulazione capitalistica, all’interno delle lotte di classe, entrano in conflitto le forze che producono risorse e merci (cioè il lavoro salariato) e i rapporti di produzione (cioè il lavoro) che concorrono spesso ad un monopolio di lavoratori e ricchezze.
La forte ideologia di Marx auspica quindi alla definitiva abolizione della proprietà privata, della cancellazione delle divisioni fra classi e alla fine dello sfruttamento dell’uomo.

Letteratura inglese: George Orwell

Uno dei più celebri romanzi di George Orwell si configura come un romanzo allegorico di matrice politica. In particolare la storia affonda le radici sulla riflessione sugli eventi della Rivoluzione russa e su quelli della successiva epoca Staliniana dell’Unione Sovietica.
Orwell era ostile a Stalin e vedeva con molta chiarezza che la forma di governo adottata nell’Unione Sovietica altro non era se non una feroce dittatura.
La fattoria degli animali si pone quindi come una satira pungente contro il leader sovietico, nonostante fu scritta fra il 1943 e il 1944 quando la Gran Bretagna era alleata dell’Unione Sovietica e aveva grande considerazione di Stalin.
Tutte le vicende descritte nella storia di Orwell hanno un parallelismo nella realtà e quindi in eventi storici e politici realmente accaduti come la Rivoluzione del 1917 e il rovesciamento dello zar, la guerra civile russa, la battaglia di Stalingrado, la Conferenza di Teheran e riferimenti ai kulaki e a figure importanti come Stalin e Trozkij.
Il romanzo si chiude con la corruzione dei maiali che nella realtà rappresenta il dispotismo tirannico operante in Unione Sovietica proprio sotto il regime di Stalin.
Data pubblicazione 17 Giugno 2022, Ore 10:52
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