Concetti Chiave
- Le teorie freudiane influenzano la letteratura del '900, portando a una perlustrazione ossessiva dell'interiorità umana.
- Nuove tecniche narrative emergono, come la scomparsa del narratore onnisciente e la rarefazione della trama, focalizzando sull'esperienza interiore.
- La tecnica del flusso di coscienza è usata per rappresentare improvvise associazioni di idee, senza un nesso logico apparente.
- Italo Svevo, autore triestino, trova il successo con "La coscienza di Zeno", grazie alla promozione di James Joyce nei circoli letterari francesi.
- "La coscienza di Zeno" è un romanzo senza una trama tradizionale, strutturato in capitoli che esplorano la vita e le memorie del protagonista Zeno Cosini.
Questi elementi di novità si traducono in nuove strutture e nuove tecniche narrative, quali:
* Scomparsa del narratore onnisciente che costruiva a priori un intreccio, al contrario nella narrativa psicologica, il narratore racconta una realtà sempre opinabile, soggettiva; una realtà che "si crea" man mano. Questa tecnica è presente in Svevo, Proust e Joyce.
* Rarefazione della trama: se la realtà che conta è quella interiore non avranno più importanza i fatti. Da esili storie emergono le varie situazioni esistenziali, le "rivelazioni"che la vita può offrire e che Joyce chiamerà "epifanie",Proust "intermittenze del cuore".
* Tecnica del flusso di coscienza. Nella sua autoanalisi, il personaggio passa a improvvise associazioni di immagini e di idee, affioranti dal buio dell'inconscio, apparentemente senza un nesso logico.
Domande da interrogazione
- Quali sono le innovazioni narrative introdotte all'inizio del '900?
- Chi era Italo Svevo e quale fu il suo percorso letterario?
- Qual è la struttura del romanzo "La coscienza di Zeno"?
- Qual è il ruolo del dottor S. nel romanzo "La coscienza di Zeno"?
Le innovazioni includono la scomparsa del narratore onnisciente, la rarefazione della trama e la tecnica del flusso di coscienza, come evidenziato nelle opere di Svevo, Proust e Joyce.
Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz, nacque a Trieste nel 1861. Dopo studi interrotti per motivi economici, lavorò in banca e pubblicò romanzi inizialmente ignorati, fino al successo de "La coscienza di Zeno" nel 1923.
Il romanzo è suddiviso in 8 capitoli che raccontano episodi della vita di Zeno Cosini, con una prefazione che spiega la pubblicazione dei suoi ricordi da parte del dottor S., e un diario finale che discute l'interruzione della terapia psicanalitica.
Il dottor S. è lo psicoanalista di Zeno che consiglia di scrivere i suoi ricordi. Dopo che Zeno interrompe la terapia, il dottor S. pubblica i ricordi per vendetta, fungendo da prefazione al romanzo.