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indagine tuttoscuola diplomificiLe vie per conseguire un diploma, a quanto pare, sono infinite. Specie quelle che offrono il modo più facile per conseguire il titolo di studio di scuola secondaria di II grado. Una recente indagine del portale 'Tuttoscuola' porta a galla un sistema, ormai più che rodato, che vede ogni anno sempre più studenti farvi ricorso.

Il report, dal titolo 'Maturità: boom di diplomi facili,' mette in luce la questione dei 'diplomifici': vale a dire tutti quegli istituti scolastici paritari, a pieno titolo facenti parte dell'ordinamento italiano, che riconoscono il diploma di studio anche agli studenti che non sono in regola con la frequenza delle lezioni. Un giro d'affari da 50 milioni l'anno per un vero e proprio mercato dei titoli di studio in crescita. E proprio in questi giorni il MIM ha annunciato un'indagine ispettiva.

Dal 2015 ad oggi iscrizioni in crescita al quinto anno delle paritarie

L'elemento critico segnalato da 'Tuttoscuola' sta nel numero di iscritti che queste scuole contano ogni anno. Pochi, pochissimi iscritti fino alla vigilia della Maturità e delle prove d'esame, poi il boom. Solo nell'ultimo anno oltre 30mila tra ragazze e ragazzi hanno optato per il passaggio dalla scuola statale ad una paritaria tra il quarto e il quinto anno di studi. Circa un terzo si sono rivolti a 92 istituti paritari (su 1.423): 82 sono in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia.

Un fenomeno che si verifica in realtà già da qualche anno. Andando indietro nel tempo infatti, dal 2015 ad oggi, il numero degli iscritti al quarto anno negli istituti paritari è rimasto stabile (intorno ai 18mila). Poi puntuale l'anno seguente arriva l'exploit delle iscrizioni: 35 mila (2016), 40 mila (2019), 45 mila (2020), fino agli oltre 50 mila del 2022. Con un tasso di incremento ogni anno sempre più crescente: dal +92% del 2015 al +166% dell'anno scolastico da poco concluso.

In Campania 82 istituti attenzionati

L'indagine ha analizzato i diversi casi e alla fine ha individuato 92 istituti sospetti, che da soli costituiscono un incremento di 10.941 iscritti rispetto a quello complessivo di circa 30 mila. Si tratta di scuole che registrano un salto da 70 fino a 300 iscritti tra il quarto e il quinto anno, con percentuali di crescita che vanno dal +1500% al +6.800%. I 92 istituti sono dislocati su nove province in tre regioni: tutte le cinque della Campania; le province di Roma e Frosinone nel Lazio, e quelle di Palermo e Agrigento in Sicilia. Il primato se lo porta a casa la Campania che vede complessivamente interessati 82 istituti su 356 paritari situati nella Regione, pari al 23%.

Il Lazio 6 su 185, la Sicilia 4 su 68. Andando più a fondo, nella top 15 degli istituti con maggior incremento di candidati nel passaggio dal 4° al 5° anno, si scopre che ben 13 istituti sono situati nella provincia di Napoli; uno in provincia di Benevento e uno in provincia di Roma. La domanda che in molti si staranno ponendo sorge spontanea: come mai queste scuole che registrano una basse percentuale di iscrizioni fino al quarto anno, diventano improvvisamente attrattive per gli studenti di quinta? La risposta, stando all'indagine, sta nell'evasione dell'obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni.

Sistema dei diplomifici in crescita al Sud

Nel settennio che va da 2015-16 al 2022-23 l’incremento degli iscritti registrati a livello nazionale nelle scuole paritarie tra il quarto e il quinto anno delle superiori è stato di 166.314 (dai 125.998 iscritti al quarto ai 292.312 al quinto: +132%). Dai dati emerge che di questi 166mila, circa 105mila iscrizioni riguardano istituti paritari della Campania: la regione ha registrato un incremento pari al 691%. Cifre astronomiche se pensiamo che sommando tutte le altre regioni otteniamo un incremento di appena il 56%.

Un dato che testimonia una certezza: il fenomeno dei diplomifici è senza dubbio più frequente nel Sud Italia. Nel corso del settennio 2015-16/2022-23 il Sud ha fatto registrare un incremento complessivo di 112.673 studenti interni, pari al 573,6%: in media circa 16 mila l’anno. Al contrario il Nord registra incrementi, nello stesso intervallo temporale, di appena il 9%.

Il MIM avvia indagine ispettiva sui diplomifici

E non si tratta, come verrebbe da pensare, di soli studenti del territorio. Tutti gli istituti sono infatti capaci di attrarre anche alunni di altre regioni, dando vita così a un vero e proprio 'turismo da diploma'. Alla luce dell'indagine, adesso il Ministro Valditara vuole vederci chiaro. In un comunicato stampa diramato il 29 luglio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato l'avvio una indagine ispettiva e ha annunciato l'indizione di un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). Inoltre, ”sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici” si legge nella nota del MIM.
 
Il MIM ha poi precisato che nel piano di semplificazioni varato dal nuovo corso è contenuta anche una apposita misura dedicata alle scuole paritarie. ”Si tratta di un progetto che ridisegna e digitalizza la procedura di riconoscimento della parità, rafforzando i controlli anche in itinere, a sostegno delle attività ispettive. Questa misura punta, fra l’altro, a ridurre le distorsioni dei “diplomifici”, espungendoli dalle scuole riconosciute. È poi stato previsto un ulteriore provvedimento per velocizzare l’erogazione dei contributi statali alle scuole paritarie di qualità, molte delle quali sono in costante affanno e rischiano la chiusura a causa dei gravi ritardi oggi esistenti. Queste scuole, in una logica di sussidiarietà orizzontale, svolgono un ruolo di grande aiuto al Paese, soprattutto per quanto riguarda l’infanzia e la primaria” conclude la nota.
Data pubblicazione 31 Luglio 2023, Ore 10:28 Data aggiornamento 31 Luglio 2023, Ore 10:33
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