Maturità 2023: come fare l'analisi del testo narrativo per la prima prova?

A dare avvio alla Maturità 2023 sarà la prima prova fissata per il prossimo 21 giugno a cui poi seguirà la seconda prova e il colloquio orale. I maturandi di quest'anno si andranno a confrontare con una commissione d'esame formata da tre commissari interni, tre commissari esterni e un presidente esterno.

Quest'anno, tra l'altro, per essere ammessi all'Esame di Stato sarà fondamentale l'aver svolto le prove INVALSI. Tra le varie tipologie della prima prova c'è anche la Tipologia A che prevede un'analisi del testo ma come si fa? Andiamolo a vedere.

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Cosa bisogna sapere per fare l'analisi di un testo

Prima di andare a vedere come fare l'analisi di un testo narrativo andiamo a vedere alcune nozioni essenziali che bisogna conoscere per svolgere al meglio questa traccia. Innanzitutto esistono diversi tipi di narrazione: il romanzo, la novella e la favola. A prescindere dal tipo di narrazione, ogni testo narrativo segue più o meno una struttura ricorrente.

La narrazione si divide in: situazione iniziale, dove viene raccontata la situazione di partenza del racconto che può essere in equilibrio o in conflitto; l'esordio, ovvero l'evento che modifica la situazione iniziale dando avvio alla vicenda; lo scioglimento, in genere un nuovo evento che fa evolvere la storia in maniera positiva o negativa; la situazione finale, cioè la conclusione della vicenda che può presentare un lieto fine, un finale tragico, un finale a sorpresa o un finale aperto.

Gli elementi della narrazione

Cinque gli elementi della narrazione da tenere d'occhio: il tempo, lo spazio, i personaggi, l'autore e il narratore. A livello temporale bisogna distinguere la fabula che corrisponde al tempo della storia ossia allo svolgersi degli eventi in ordine cronologico e l'intreccio che invece costituisce l’esposizione degli stessi eventi nell’ordine presentato dal narratore. Non sempre fabula e intreccio coincidono.

Lo spazio invece può essere: reale, immaginario, aperto o chiuso. In base al ruolo svolto poi ci sono i personaggi che si distinguono in: protagonista/i, antagonista/i, aiutante/i, personaggi secondari o comparse. Bisogna anche tenere a mente ogni testo narrativo è composto da sequenze narrative, ossia dalle scene del racconto. Queste possono essere: descrittive, riflessive, narrative e dialogate.

Un altro aspetto importante da tenere presente nell'andare a fare un'analisi del testo riguarda la distinzione tra autore e narratore che non sempre coincidono: l'autore è colui che ha scritto materialmente il testo mentre il narratore è colui che narra la storia ovvero la voce a cui è affidata il racconto. Il narratore può essere interno o esterno; il primo usa prevalentemente la prima persona, il secondo narra invece generalmente in terza persona.

Nel caso in cui il narratore conosca tutte le vicende ed è in grado di esprimere giudizi all’interno del testo, come se osservasse la vicenda dall’alto, si parla di narratore onnisciente, quindi di focalizzazione zero; si parla invece di focalizzazione interna quando il narratore ne sa quanto i personaggi dei quali adotta il punto di vista. Infine, nel caso di un cui il narratore ignori degli elementi delle vicende e si limiti quindi a descrivere ciò che vede dall’esterno si parla di focalizzazione esterna.

A fare in modo che la storia si regga in piedi sono invece le tecniche narrative ed espressive che vengono utilizzate da un autore per permettere al narratore e ai propri personaggi di esprimersi e per dare risalto alle loro vicende. Infine una loro importanza hanno anche la lingua e lo stile adottati dall'autore: quando si va ad analizzare un testo è fondamentale andare a individuare le scelte espressive e lessicali, i registri utilizzati, la struttura sintattica prevalente e l’uso di figure retoriche.

Come si fa un'analisi del testo?

Ripassata qualche nozione fondamentale, andiamo a vedere come andare a fare un'analisi del testo. Innanzitutto bisogna soffermarsi sul titolo del testo, quest'ultimo spesso racchiude in sé la storia ed esprime il senso che l’autore vuole darle, poi sull'autore e sui vari riferimenti temporali. Fatto questo, si può iniziare a fare un riassunto della vicenda, facendo attenzione alle varie parti della struttura del testo narrativo e andando a distinguere la fabula dall'intreccio.

Subito dopo bisognerà andare ad indicare i vari personaggi andando ad analizzare le relazioni che intercorrono tra di loro e i loro legami all'interno del contesto narrativo. Altri elementi su cui concentrarsi nell'analisi sono: gli spazi e i luoghi dove si svolgono le vicende, la figura del narratore e il tipo di focalizzazione rispetto alla storia, le tecniche narrative utilizzate dall'autore, lo stile e le tematiche trattate all'interno del testo. I due momenti finali di ogni analisi del testo sono invece legati all'individuazione dell'eventuale messaggio che l'autore vuole trasmettere attraverso la sua opera e ad una riflessione personale sull'opera.

Paolo Di Falco