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E SUI TEOREMI DI FERMAT E DI WILSON 1
di Guido Carolla
Sunto. Il presente articolo ha fine prevalentemente didattico. Spesso viene perseguito il metodo
induttivo, dal concreto all’astratto, a cominciare dal primo paragrafo. Il percorso seguito ha lo
scopo, speriamo condiviso dal lettore, di rendere più comprensibili alcune argomentazioni che
trattano di aritmetica modulare con i numeri (primi e non), con riferimenti finali alla Teoria dei
gruppi.
Introduzione sui moduli
Dato un numero intero n > 1 ci sono n resti possibili della divisione di un qualsiasi intero per n.
Z
L'insieme di questi resti viene indicato con .
n
Z = { 0, 1, 2, …, n-1}
n
Per esempio: Z = { 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6}
7
Denotiamo inoltre con ( )
mod n res x
x oppure con n
n.
x
il resto della divisione di per
r r
Quindi l'espressione = 27 mod 14, assegna ad il valore 13.
n, n classi di resto
In generale, dato un numero intero positivo i numeri interi si distribuiscono in
modulo n, n.
a seconda del resto che danno quando vengono divisi per
Due interi a, b stanno nella stessa classe di resto se e solo se
a = b mod n (1)
La (1) è perfettamente equivalente alla
n divide a-b (2)
a b n,
Si dice anche che e si scrive:
è congruo o congruente a modulo
a b (mod n).
≡
1 Docente ordinario di matematica e dirigente scolastico in ogni ordine di scuola a r. 1
Nel prosieguo cercheremo di dare qualche ulteriore elementare spiegazione ed adotteremo una
sintetica simbologia modulare per consentire la comprensione dell’argomento anche ai non addetti
ai lavori. ⇒
, [] 9 , possiamo avere le varie classi dei resti mod 9:
m n m n k
∀ ∈ − =
9
[ ] { }
0 ..., 27
, 18
, 9
,
0
,
9
,
18
, 27
,
36
,... ,
= − − −
9 [ ]
[ ] { }
{ }
1 2
..., 10
, 1
,
1
,
10
,
19
, 28
,
37
,... ..., 11
, 2
, 2
,
11
, 20
, 29
,
38
,...
, , …,
= − − = − −
9 9
[ ] { }
8 ..., 35
, 26
, 17
,
8
,
17
, 26
,
35
,... .
= − − −
9
Due teoremi sul mod 9
Lo scopo didattico dell’articolo ci suggerisce di ricorrere all’impostazione dei due teoremi che
seguono.
Teorema 1
Il modulo 9 del cubo di ogni numero primo, con eccezione del 3, è 1 oppure 8.
Dimostrazione:
2 che i possibili resti modulo 9 dei numeri primi, ad eccezione del 3
E` noto
[ ] [] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]
{ }
\ 3
p 1 2 4 5 7 8
1
, 2
, 4
,
5
,
7
,
8 , sono , ciò vuol dire che
= 9 9 9 9 9 9
9
dividendo ogni primo per 9 i resti sono esclusivamente 1, 2, 4, 5, 7, 8, ossia facendo la
somma delle cifre dei numeri primi e sottraendo sempre 9 si hanno solo e sempre 1, 2,
4, 5, 7, 8.
Ora, adottando la proprietà delle potenze dei moduli, ed , si ha in
n N m Z
∀ ∈ ∈
generale
[ ]
[ ]
n n
m ed in particolare, sottintendendo il pedice 9:
= m
9 9 [ ]
[ ] [ ] [ ]
3 3 3 3
[ ] [ ] [ ] [ ]
[ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]
3
3 3 3
1 ; 8 ; 64 1 ; 125 8 ;
= = = = = =
1 2 4 5
= = = = 5
1 2 4
[ ] [ ]
3 3
[ ] [ ]
[ ] [ ] [ ] [ ]
3 3
343 1 ; 512 8 c. v. d.
= = = =
7 8
= =
7 8 3 3
p p
Detta tesi equivale a due congruenze 1
(mod 9 ) e 8
(mod 9 ) quando dividendo
≡ ≡
ogni per 9 si hanno tre resti rispettivamente uguali a 7 per la prima congruenza e
p 1, 4,
2, 5, 8 per la seconda. [ ] [ ] [ ] [ ]
3
13 4 2197 1
13
Ess.: per 13 abbiamo , 2197 , ;
p = = = =
9 9 9 9
[ ] [ ] [ ] [ ]
3
11 2 1331 8
11
per 11 abbiamo , 1331
, .
p = = = =
9 9 9 9
Teorema 2
Il modulo 9 della potenza di 6 di ogni numero primo, ad eccezione del 3, è sempre 1.
Dimostrazione:
Adottando la proprietà delle potenze mod 9, sottintendendo sempre il pedice 9, abbiamo
2 “Alcune regolarità dai numeri primi” dello stesso autore 2
[ ]
[ ] [ ] [ ]
6 6 6 6
[ ] [ ] [ ] [ ]
[ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]
6
6 6 6
1 ; 64 1 ; 4096 1 ; 15625 1 ;
= = = = = = =
1 2 4 5
= = = = 5
1 2 4
[ ] [ ]
6 6
[ ] [ ]
[ ] [ ] [ ] [ ]
6 6
117649 1 ; 262144 1 c. v. d.
= = = =
7 8
= =
7 8
6
p
Detta tesi equivale alla congruenza 1
(mod 9 ) .
≡ 6 ( )
p
Naturalmente non solo tutte le potenze di 6 dei primi, con esclusione di 3, danno 1 mod 9
≡
6 6
p p
( e 1 sono nella stessa classe di resto se e solo se 1 mod 9 , per cui l’equivalenza è 9 divide
=
6
p
( 1 )), ma anche tutte le restanti potenze di 6 dei numeri naturali ad esclusione di 3 e di tutti i
−
suoi multipli: cioè a partire da 1, ogni gruppo di tre numeri ha, per i primi due, l come mod 9, per il
terzo no.
Inoltre, prima di proseguire col mod 9, osserviamo che anche dalla potenza quarta di tutti i primi
con i moduli 10 e 12 possiamo avere tutti 1, con eccezioni rispettivamente per le coppie di primi 2,
5 e 2, 3. Infatti abbiamo le due congruenze
4 4
p p ,
1
(mod 10 ) e 1
(mod 12 )
≡ ≡
che sono verificate rispettivamente con le possibili classi dei resti dei moduli 10 e 12 dei numeri
[ ] [ ]
{ } { }
\ 2
,
5 \ 2
,
3
p p
1
,
3
,
7
,
9 e 1
,
5
,
7
,
11
primi .
∈ ∈
10 12
Con ciò, a nostro avviso, nulla viene tolto pero` alla “Generalita` che
delle argomentazioni...”
andremo ad esporre nel relativo paragrafo ed alle singolarita` di quelle esposte e che seguono sui
moduli 7, 9, 5. 1
m − ( ) { }
a 1 mod con : e non divisibile per ,
Dalla congruenza di Fermat m m m numeroprim
o a m
≡ ∈
( )
p 1
−
p p p p
ed 1 mod , per la quale non ci sono preclusioni, in quanto
posti abbiamo
a m
= = ≡
1
2 1
2 1
ad ed abbiamo sostituito due numeri primi; per la proprietà che dice “se due numeri sono
a m
congrui mod i loro rispettivi prodotti per 0 sono congrui mod
m, n mn”,
≠
3 1
− ( ( )
)
p p p p
3 e per 3 3 1 mod 3 3
per abbiamo ed in generale per abbiamo anche
n
= = ⋅ ≡ ⋅ =
2 2
1
2
p p
3
( 1
) 0 (mod 9 ) , dove .
− ≡ 3
≠ 6 ( ) { }
d : 3
Analoga dimostrazione abbiamo per 1 mod 9 con con
d d numeridisp
ari k
∈ ≠
≡ ( )
d 1
−
d d d d
ed 1 mod
abbiamo , per la quale qui vi è la preclusione
posti a m
k=1,2,3,…: = = ≡
1
2 1 2 1
d d
non debba essere divisibile per
che .
2 1
Per la proprietà` che dice “se due numeri sono congrui mod i loro rispettivi prodotti per 0
m, n ≠
3 1
− ( ( )
)
d d
3 e per 3
sono congrui mod mutatis mutandis, per abbiamo 3 1 mod 3 3 ed
n
mn”, = = ⋅ ≡ ⋅
1 2
2
3
( d
d d d
in generale per : 1
) 0 (mod 9 ) , dove 3 .
k
= − ≡ ≠
2
In particolare dall’asserto di Fermat, operando le sostituzioni ed abbiamo, per 7 ,
a=p m=7, p ≠
7 1 6
− ( ) ( )
p p
1 mod 7 e quindi 1 mod 7 , che rispetto alla tesi del teorema 2, cioe`, per 3 ,
p
≡ ≡ ≠
6 4 ( )
p p
1
(mod 9 ) , varia solo per il modulo; per ed abbiamo per 5
, 1 0 mod 5 .
a=p m=5, p
≡ ≠ − = 3
[ ] [ ]
6 6 ( )
1771561 1
11 11
Es.: per abbiamo 1771561 , , ossia 1 mod 7 , perché
p=11 =
= ≡
7 7
( ) ( )
[ ] [ ]
6 6 6
( )
1771561 1
11 11 11
7 divide 1 ed anche , ossia 1 mod 9 , perché 9 divide 1 ,
=
− ≡ −
9 9
infatti da 1771561-1=1771560 verifichiamo 1771560:7=253080 e 1771560:9=196840.
Ora, da quanto ottenuto sopra per il teorema di Fermat, per la proprietà del trasporto del termine 1,
( ) ( )
p p
1 1
− −
p p p p
cioe` 1 mod , 1 0 mod e per il teorema di Wilson, per il quale sussiste la
≡ − ≡
1 1
2 1 2 1
( ) ( )
p p
1 ! 1 0 mod
congruenza reciproca , considerata l’uguaglianza dei secondi membri
− + ≡
1 1 ( )
p 1
−
p p
p 1 ! 1
deduciamo che divide con resto zero tanto 1 che , per cui possiamo
− +
−
1
2
1 1
p p
da due primi, comunque presi e` immediata la possibilità di trovare due
e
affermare: 1 2
p
numeri entrambi multipli di , secondo le funzioni di numeri interi
1
p 1
−
p
(
( ) )
1 1
− p 1 ! 1
− +
2
( ) ( )
p
p p dei quali numeratori del secondo
, e
h k
= = 1
p p
1 2 1
1 1
p
membro, il numero primo è, a parte 1, il minore divisore comune.
1
Per concludere il paragrafo riportiamo un esempio:
7 -
1
p p 5
per 7 e per 5 da 1 15624
, abbiamo 15624 : 7 2232 e da
h
= = − = = =
1 2
( )
7 - 1 ! 1 721 abbiamo 721 : 7 103 . I due numeri 15624 e 721 sono entrambi multipli di 7 ed
k
+ = = =
hanno chiaramente lo stesso 7, a parte 1, come minimo divisore comune. Ora scambiando i valori,
cioè per 5 e 7 abbiamo i due numeri multipli 2400 e 25, il cui minimo comune divisore e’ 5.
p p =
1= 2
Test di primeità e test parziali di primeità
I primi due test che riportiamo, come noto, sono tratti il primo dal teorema di Wilson, il secondo dal
( ) ( )
1 ! 1 0 mod
piccolo teorema di Fermat relativi rispettivamente alle congruenze e
p p
− + ≡
1
p − ( )
a 1 0 mod e il terzo dagli sviluppi che abbiamo ottenuto dal teorema di Fermat, in
p
− ≡ 6
p
particolare con 1 :
− ( )
1 ! 1
1) per il primo test, il numero è primo se divide senza resto ;
p
p − +
riportiamo di seguito alcune primeità parziali, pur consapevoli che esse lasciano il tempo che
trovano; 1
p −
a a N
∀ ∈
2) per il secon